giovedì, luglio 29, 2010

Quanti sono gli Italiani su Internet? e come sono?

Gli Italiani su Internet a Giugno 2010 sono, secondo Audiweb, circa 32.5 milioni. 

O, meglio, questi sono quelli che dichiarano di avere un qualche tipo di accesso a Internet - che è una cosa un pochino diversa.
Su base annua il numero cresce del 10,4%. Aumentano del 17% le famiglie collegate da casa e del 30% (!) la disponibilità di connessione attraverso il cellulare.

Siamo comunque sotto il 50% della popolazione - mentre ad esempio negli UK (che hanno una popolazione un pochino più giovane della nostra) è collegato più dell' 80% della popolazione (mah. Qui c'è la fonte, che è autorevole.)

Il numero davvero utile è quello degli Italiani che hanno davvero navigato, non quello di chi potrebbe farlo; a Giugno sono stati 23,7 milioni gli Italiani che hanno navigato con un PC. Un 12% di crescita su base annua. A maggio erano 23,8 milioni, 23,6 ad Aprile.

Nel giorno medio c'è un'audience di 11,7 milioni di utenti: da Marzo in qua non c'è stato un significativo aumento. Rispetto ad un anno fa la crescita però è quasi del 15%.

Si sta online 1 ora e 31 minuti al giorno (in media) che sarebbe un leggerissimo calo o una fluttuazione statistica rispetto ai mesi precedenti. Le pagine viste sono 168 - e anche qui ci sarebbe un minimo calo rispetto ai mesi precedenti (ma di tre o quattro pagine al giorno, per intenderci).

A livello geografico sono online quotidianamente 3,7 milioni di residenti nel Sud e Isole (18,6 della popolazione dell'area), 3,6 milioni di cittadini del nord-ovest (il 24.5% ), 2,2 milioni nel Centro (21.8%), 1.9 milioni nel nord-est (21%) 

La connessione ADSL viene rilevata dalle interviste in 8,4 milioni di famiglie. 2,5 milioni di famiglie dispongono di una chiavetta internet.

I dati sono Audiweb, su un campione rappresentativo della popolazione italiana 11-74. Potete trovare questi dati su audiweb.it

Per confronti storici potete cercare su questo blog o su digital planner manifesto i miei post sui dati dei mesi precedenti, cercando "nielsen" o "audiweb").

mercoledì, luglio 28, 2010

Interessa un Master (al Sole24 Ore) con lo sconto?

Il Sole 24 Ore mi informa di questa promozione per i Master *part time*: c'è uno sconto del 25% per chi si iscrive entro fine Agosto.
Io sarò docente al Master di Marketing e Comunicazione.
L'elenco dei Master e le altre info le trovate qui.

martedì, luglio 27, 2010

Samsung: frecciatina ad Apple.

Senza Parole.

The End of Advertising?


Un altro di quei post che predicono la fine della pubblicità sulla carta stampata.


Questa volta però è focalizzato su Condé Nast, è scritto da uno che sembra capirci davvero qualcosa ed è ben scritto.

Insomma vale la pena di essere letto, questo post. Contiene un qualche spunto di riflessione utile.

Advertising is next

Condé Nast is a house built on smoke and mirrors — that is, to say, on brand advertising. So it is astonishing to hear its CEO, Chuck Townsend, essentially toss the company’s business model out the window of the Death Star in what The Times frames as “a fundamental overhaul of the advertising-based business model.” This, folks, is surely the real product of the McKinsey studies undertaken at Condé, not a few magazines folded but a new strategy. In a phrase:
Advertising is fucked.

lunedì, luglio 26, 2010

La nuova frontiera della pubblicità: il porno


Montami a costo zero.
Arriveranno gli alieni da Marte a fulminarci tutti...

A proposito di sesso e pubblicità, una breve mia retrospettiva (di post sul tema, su esempi un po' più raffinati e divertenti):


  • Il porno viral di Diesel
  • Levi's scatena la belva che hai nei pantaloni
  • Il porno spot degli animalisti del PETA
  • Axe, a metà tra il porno e il videogame


(visto su: http://www.95cento.it/)

sabato, luglio 24, 2010

Da Nike l'applicazione per iPhone che ti motiva


Piccolo post creativo del sabato, anche per rivitalizzare un po' il blog, che ha sofferto parecchio del mio impegno lavorativo di queste settimane su CityLife.

In pratica Nike Boom è un app per iPhone che non solo permette di settarsi la playlist più indicata per il tipo di sport per cui ci si allena, ma spara in cuffia messaggi motivazionali da parte dei "best in the game".
Operazione di branding che lega Nike alle performance, al superamento dei propri limiti, al "Just do it".

Nike BOOM syncs your music to your dynamic training workouts, with your sport's most elite athletes and coaches motivating you along the way. First you choose your sport, then your type of training-such as intervals-then set the amount of time you have and the playlist you want to listen to.


Throughout your workout you'll get blasts of motivation from the best in the game, pushing you to drive harder and keep your eyes on the prize. All while listening to your favorite beats. You can even alert your Facebook friends when you’re using BOOM and get cheers of encouragement from them in real time.

Facebook, è tutta una questione di teste

Il mio pezzo settimanale per Apogeo: 
Facebook acquisisce Nextstop, un sito di raccomandazioni per i viaggiatori. Ma non è il servizio in sé che interessa loro, il valore aggiunto sono l’esperienza e il cervello. 
A differenza di tante aziende di casa nostra, che sembrano comprare le persone un tanto al chilo (o a usarle in modalità freelance, precario, eventuale e comunque in un qualsiasi modo che non comporti nessun legame), Facebook sembra aver chiarissima l’importanza strategica, in questo nuovo millennio, di portare a casa i talenti, le intelligenze, le competenze.


venerdì, luglio 23, 2010

Ho un nuovo cliente.

Come promuovere un prodotto? Con 60.000 sue foto.

Ma non con 60K foto DEL prodotto, bensì con 60.000 foto fatte COL prodotto.

Trattandosi ovviamente di una macchina fotografica, la Olympus PEN - versione digitale del mezzo formato che 50 anni fa già aveva segnato una rivoluzione nella pellicola.

Il filmaggio sottostante è il risultato.
Gran bella produzione. Grande lavoro in stop motion.
Un anno dopo però si rifà, e si pensa in grande (sotto). Qui il backstage.




giovedì, luglio 22, 2010

Square: accettare i micropagamenti con l'iPhone

Una interessante combinazione di (un piccolo) hardware e software per permettere sostanzialmente a chiunque di accettare pagamenti via carta di credito.
Prospettiva affascinante.
Ecco il video di spiegazione di come funziona Square.

mercoledì, luglio 21, 2010

Una lezione dai più grandi.

Se siete nel mondo creativo, probabilmente a sentire menzionare Wieden+Kennedy il primo istinto è genuflettersi, il secondo è mandargli il cv o il portfolio.

Considerata una delle agenzie migliori e di maggior successo nel mondo, a quanto pare ha un segreto.

Eccolo:


The spirit of the place can be found on the fourth floor, tucked behind the recycled-timber auditorium. There, a full-wall mural reveals the agency’s algorithm. It’s made out of 100,000 clear plastic pushpins, arranged to create a swirling slogan:

“Fail Harder.” 

venerdì, luglio 16, 2010

Vanitas vanitatis creativa...?


Nell'ultimo spot TIM (quello in cui il De Sica in muta e smoking fa il verso a James Bond e si presenta alla festa con un moscissimo calamaro), fa una comparsata in una delle versioni niente di meno che Sergio Rodriguez, uno dei due mega direttori galattico-creativi di Leo Burnett, l'agenzia che ha fatto lo spot.


Vanità? Taglio di budget per gli attori che costringe a ricorrere al personale dell'agenzia come comparse? (a me nel 1990 capitò per esigenze di costi, e fui costretto a fare il protagonista di una pagina sulla Gazzetta... vestito da ladro e con la mascherina alla Banda Bassotti, così neanche mia mamma mi poteva riconoscere).

Sia come sia, per equità c'è ora da aspettarsi sia l'altro megadirettorecreativo di Leo (Dorizza) a interagire con Belen Rodriguez in una prossima puntata...

(nella foto Rodriguez è quello a sinistra, lo riconoscete?)

giovedì, luglio 15, 2010

Buoni sconto e geolocalizzazione

Mi fanno notare in diretta che poi c'è un fronte interessantissimo di geolocalizzazione dei buoni sconto. A partire da Foursquare ma non solo...

Su questo tema vi segnalo questi miei vecchi post, magari servono:
http://robertoventurini.blogspot.com/2009/07/trova-laffare-con-mastercard-sulliphone.html 

http://robertoventurini.blogspot.com/2009/03/se-combinassimo-adwords-con-latitude.html

http://geekadvertising.wordpress.com/2009/03/16/il-futuro-della-geolocalizzazione-lacchiappo-e-il-punto-vendita/


PS: scusate se in queste settimane il post ha rallentato. E' stato messo in ginocchio dall'entrata di un nuovo business con scadenze al fulmicotone :-) Ubi Major... appena posso riprendo il ritmo consueto.

Negli usa il buono sconto e' online

La Rete rischia di diventare sempre più un influencer dei nostri acquisti "offline"... 
 
Contro la crisi, gli americani corrono ai ripari e adottano strategie di rientro da quell'indebitamento personale che - se da un lato ha permesso uno sviluppo del mercato, dall'altro lato ha messo nei guai non poche famiglie.   

Per tutte quelle persone che non intendono dunque concentrarsi sul commercio online (tenendo conto anche dei costi della consegna a domicilio), un notevole favore di pubblico si sta riscontrando - almeno negli States - per l'antichissimo strumento del buono sconto.

Oggi, sempre più, il buono sconto va anche online... 
Se il tema vi interessa, potete leggere la nuova puntata del mio corso di formazione di web marketing per le PMI ospitato sul sito di Eurogroup.

lunedì, luglio 12, 2010

La new- new economy: pagare per lavorare



Prendo spunto da un articolo di Advertsing Age, dove si racconta una pratica molto discutibile di una multinazionale: se un’agenzia intende provare a vedersi assegnato un lavoro, una marca, deve pagare un gettone d’ingresso di 10.000 dollari.

La collaborazione con i clienti, la condivisione, il gusto per il gratuito, d’accordo. Ma se la freeconomy viene manipolata, cominciano i paradossi – e potrebbero non piacerci. 


Una riflessione su come la free-economy rischi di essere manipolata e tradursi in un dover pagare per poter lavorare. La trovate su Apogeo.



giovedì, luglio 08, 2010

US: nel 2014 Internet sarà il secondo Media?


Secondo uno studio pubblicato da PricewaterhouseCoopers, nel 2014 la pubblicità online, nel 2014, raggiungerà il rispettabilissimo valore di 34,4 miliardi di dollari. Diventando così il secondo media nazionale in termini di raccolta pubblicitaria.

Il valore del 2009 è stato di 24,2 miliardi.

Forte crescita anche per la pubblicità mobile che dovrebbe arrivare a 1.6 miliardi di $ nel 2014.
Questo perché gli americani passano sempre più tempo online.

Uno scenario del genere, stante il profilo della popolazione italiana e l'asimmetria nei gruppi editoriali online / offline difficilmente potrà vedersi in Italia a breve. O no?

mercoledì, luglio 07, 2010

Viral: bene, bravi, così si fa! :-)

Perfetta Case History (o quasi, dai).

Ricordate il finto documentario sui tizi che avevano inventato la corsa sull'acqua, un nuovo sport? (se non ve lo ricordate vi rimetto il video qui sotto).

Bene, a noi tutti addetti ai lavori appariva subito chiaro che il "Liquid Mountaineering Mockumentary" fosse una forma di comunicazione (delle scarpe Hi-Tec) di tipo unconventional. Ma... ai non addetti ai lavori?

Non solo il video aveva già fatto circa qualche milione di views su YouTube, ma la stazione TV WUSA9 di Washington (proprietà del gruppo editoriale Gannett, quelli di US Today) ci ha creduto. E pensando fosse vero, ci ha fatto un servizio giornalistico. Che potete trovare qui. Invitando gli spettatori a guardare il video su YouTube. 

Risultato? Su YouTube si è arrivati a 5.3 milioni di views.

Così si fa ;-) questa è la vera amplificazione virale del messaggio. (Poi un giorno facciamo un discorso sulle competenze professionali dei giornalisti...)

Ecco il video.



Grazie, YouTube, da un blogger. I video su misura di blog.

Una cosetta. Che però dimostra che quelli di YouTube scemi scemi non sono.
Leggetela solo se avete il problema di inserire filmati da YouTube nel blog, "a misura".

Non so se altri hanno avuto il mio stesso problema: se volevi incorporare un video nel blog (o nel sito...) ti ritrovavi con dei formati predeterminati. Che, nel mio caso non funzionavano per il template del blog. O troppo piccoli, o troppo grandi.

Magari sono scemo io (sono uno stratega, mica uno smanettone o un creativo...;-) ma l'unica soluzione che avevo trovato per mettere i video nel blog in una dimensione acconcia era prendere il codice e cambiare le dimensioni indicate nell'HTML. Facendo le proporzioni (640:400 come 385:x...) per derivare l'altezza da inserire nel codice....;-)

Con grande soddisfazione ho notato che YouTube ha capito il problemino e da qualche giorno ha un piccolo tool che lascia decidere all'utente le dimensioni che deve avere il filmato, senza "quote fisse".. insomma, guardate l'immagine sotto e capite.

Magari a qualcuno questa notizia serve... (o magari sono io che non avevo capito qualcosa?)


lunedì, luglio 05, 2010

Il 43% degli Italiani è online

Ecco l'usuale aggiornamento dei dati Audiweb.

Gli Italiani online sono 23,8 milioni a maggio 2010 (23.6 ad Aprile +14% rispetto ad un anno fa)

Nel giorno medio gli utenti attivi sono 11,7 milioni (più o meno come a Aprile e a Marzo, ma ci sono stati periodi in cui il numero è stato più alto). Rispetto però al Maggio 2009 siamo a +20%.

Quindi cresce il numero di gente che va su Internet ma cresce di più il numero di quelli che ci vanno regolarmente.

In media si naviga 1h 32 minuti al giorno (siamo scesi in un mese di 4 minuti). Le pagine per persona sono 171 (sono un po' calate, ma ci stanno, sono magari solo fluttuazioni)

Il 46% degli utenti attivi nel giorno medio ha tra i 35 e i 54 anni (5,4 milioni)


I giovani tra i 18 e i 24 anni (il 10,8% degli utenti attivi nel giorno medio) trascorrono più tempo online, con 1 ora e 46 minuti e 192 pagine viste per persona nel giorno medio, seguiti dai 25-34enni (il 21,6% degli utenti attivi nel giorno medio) che nel giorno medio spendono 1 ora e 44 minuti consultando 200 pagine per persona.

Per quanto riguarda l’area geografica di appartenenza, nel giorno medio si registrano 3,7 milioni di utenti attivi dell’area Nord-Ovest (il 24,7% della popolazione di riferimento), 2 milioni dell’area Nord-Est (21,7%), 2,1 milioni del Centro (21,5%) e 3,7 milioni del Sud e Isole (18,2%).

La distribuzione dell’utilizzo del mezzo presenta una maggiore concentrazione nei giorni lavorativi (lunedì – venerdì) con una media giornaliera di 12,4 milioni di utenti attivi e 177 pagine viste per 1 ora e 34 minuti per persona. L’accesso a internet cala nel fine settimana (sabato – domenica), con 10,1 milioni di utenti attivi nel giorno medio per 1 ora e 28 minuti di tempo speso e 157 pagine viste per persona.

Le fasce orarie pomeridiane e serali presentano i dati di accesso più alti, con 5,9 milioni di utenti attivi nella fascia oraria 12:00-15:00 che diventano 6,055 milioni tra le 18:00 e le 21:00.


Per confronti storici potete cercare su questo blog o su digital planner manifesto i miei post sui dati dei mesi precedenti, cercando "nielsen" o "audiweb").

Radioamatori, ma con internet e l’iPad



Essere un radioamatore CB non era poi così diverso rispetto all’essere in un social network. Tilimi ci permette di rivivere quel modo di socializzare senza radio e senza antenne... con qualche considerazione sui Social di oggi rispetto ai Social di ieri.

Su Apogeo. Lo leggete qui.