venerdì, settembre 28, 2012

Il Porno Solidale made in Italy: come4.org


Mai progetto come questo alzò il pallonetto ad una serie di battutacce e risatine - ma è un'idea geniale :-)

Insight: su Internet non c'è come il porno per fare soldi (si, anche se c'è YouPorn gratis, un sacco di gente caccia i soldi per vedersi i filmetti, girano i miliardi).

Idea: Fare un sito di film porno (prevalentemente amatoriali), il cui ricavato venga versato in beneficienza.

L'ideona è venuta ad una coppia di giovani visionari, un filosofo ed un urbanista startupparo. E' nato quindi il progetto di come4.org (approfondimenti qui, dove si parla anche dell'aspetto etico, di controllo etc etc)

A che punto siamo: il progetto è in fase di crowdfunding e si stanno raccogliendo 10.000 Euro per mettere in piedi il sito e farlo partire. Quindi, se volete, potete contribuire al decollo del progetto, cacciando dei soldi qui: mancano ancora un po' meno di 7000 Euro.

E poi che succede? Nella prima fase si potrà contribuire al successo del sito in due modi:

a) Pagando per il porno

b) Donando contenuti User-Generated (ovvero i propri video amatoriali: e qui si aprirebbe un mondo... vi lascio immaginare in quali e quanti modi si potrebbe tentare di coinvolgere la community dei blogger e degli influencer  in operazioni di crowdsourcing, ambush, ambient e chi più ne ha più ne metta... :-)))

Ogni video caricato sarà accoppiato d'ufficio ad una causa benefica e automaticamente devolverà gli introiti a quella causa. E già si ipotizza un contributo (in natura?) da parte dell'industria del porno italiana a supporto del progetto....

In realtà a tendere, gli sviluppi saranno ancora più intriganti. C'è infatti nel progetto anche una valenza di sperimentazione e di provocazione sociale, di riflessione e discussione sulla sessualità che potrà esprimersi in forme più complesse e ricche che non solo il posting e uso di video. Interessante una riflessione in corso su sessualità e disabilità....)

Ecco il video di presentazione del progetto.



Grandioso: ti leggo la mente...oppure è il social?

Bellissima operazione di buzz/viral/ambush.

In Belgio una serie di persone sono state invitate (per un finto programma TV) a farsi leggere la mente da un "famoso medium".

La cosa impressionante è che il medium raccontava loro dettagli della loro vita, dei loro affetti, dei loro conti bancari... assolutamente corretti.

La realtà, dietro le quinte, era un team di persone che al volo andava a pescare su Internet / Social etc i dettagli della vita del soggetto - e li comunicava all'attore che impersonava il medium.

Molto più impressionante dunque scoprire che non si trattava di veggenza, ma di pezzi di vita privata accessibili a chiunque... :-S

La campagna era focalizzata sulla sensibilizzazione al  "Safe Banking" (vedi questo link).
Strategia a prova di bomba e creatività all'altezza :-)

Godetevi il video:


giovedì, settembre 27, 2012

Con grande eleganza Montblanc celebra Hitchcock


Montblanc ha sempre dedicato serie speciali a personaggi speciali.
Questa è la volta di Alfred Hitchcock.

Il che dal punto di vista della comunicazione, causa qualche problema: con un narratore come lui, celebrarlo con una narrazione digitale sub standard vuol dire spararsi nei piedi.

Ma direi che forse Montblanc è riuscita a cavarsi d'impaccio più che dignitosamente, con un microsito basato sul film del maestro. 



Paga con un tweet, per la Social Media Week. Kellog's.

...purtroppo solo in UK. 

Attività social-promozionale di Kellog's a Londra, Soho, per lanciare un'estensione di gamma per gli Special K.

Durante la Social Media Week visitando il punto vendita e twittando si ottiene un campione di prodotto (gusti salati, in pieno stile patatine da pub inglese... cipolla... panna acida... aceto...)

Nel Punto Vendita ovviamente un tweet wall che riporta le conversazioni (un po' forzate) sul prodotto.

Approfondimenti e foto a questo link, l'hastag è 

Ah, se siete a Londra sbrigatevi, che il negozio chiude domani.


mercoledì, settembre 26, 2012

L'app che ti legge la mano - e controlla il tuo profilo Facebook


Questa è veramente oltre.

Il Cliente: una libreria esoterica. http://www.watkinsbooks.com/

Una libreria, un solo negozio, non una catena.

Per portare più gente a visitarla e per promuovere libri e oggetti, la libreria si è rivolta ad una grande agenzia (impressionante, se la compariamo a cosa si fa da noi, ma lasciamo perdere).

L'agenzia ha sviluppato Fenopalm, una mobile app (fenopalm.com).

L'app per iPhone effettua una scansione della mano, legge le linee, la lunghezza delle dita, quello che c'è da leggere... e poi va a controllare sul tuo profilo Facebook: relazioni, vita privata.... i tuoi dati insomma (e a me questo sembra un po' barare ;-)

Incrociando il tutto si ottiene un video personalizzato di un reputato lettore del palmo (Swami Krishna). E qualche raccomandazione su libri da comprare, anche questa personalizzata in base al profilo.

Interessante sia l'uso particolare della fotocamera, sia l'andare a pescare su Facebook per profilare l'utente.

Ecco il video:


PS: imperdibile la mappa psichica / spiritica che c'è sul sito. Avvistamenti di fantasmi, edifici mistici, UFO... tutto geolocalizzato :-) http://www.watkinsbooks.com/ushahidi/

Tesco lavora a un supermercato virtuale in 3D


Tesco sta evidentemente lavorando duro sul portare il supermercato fuori dai muri del negozio; portandolo in aeroporto, in metropolitana e presto, in casa.

Far fare acquisti al super senza andare al super, un e-commerce, un supermercato virtuale col turbo.

La catena inglese dichiara di essere in avvicinamento alla creazione di un'esperienza 3D, immersiva sulle smart TV di casa.

Ecco il video di un possibile esempio, il supermercato Tesco navigabile via Kinect. 

Qui l'idea è di ricreare proprio un supermercato virtuale, scaffali e tutto, e far passeggiare l'utente "fisicamente" all'interno, allungare la mano e prendere il prodotto dal lineare... simulando online il comportamento fisico.




Per approfondimenti:
 http://www.marketingmagazine.co.uk/news/1150377/Tesco-nears-dream-3D-ecommerce-offering/

martedì, settembre 25, 2012

Unlock The 007 In You - New Coke Zero Commercial



Una volta ogni tanto torno alle mie origini. E parlo di adv.
Spot carino di Coke Zero :-) Avrebbe potuto farlo Pepsi...

Approfittando dell'essere sponsor di Skyfall, il nuovo film di 007, ecco che Coke Zero tira fuori il James Bond che c'è in te :-))


The hero of our new Coke Zero campaign has a mission, to get the girl of his dreams against all odds, fired on by Coke Zero and one of the most emblematic of the James Bond icons, 'The James Bond Theme' music.


When he drinks Coke Zero, he unlocks the 007 in himself and immediately hums the 'James Bond Theme'. It inspires him to push the boundaries and live with the confidence and drive like 007, demonstrating the belief that there is a little Bond in all of us.



This new commercial showcases the exciting partnership between Coca-Cola Zero and SKYFALL.



Unlock the 007 in you at http://www.facebook.com/cokezero!



To join or follow the conversation, use #CokeZero007



Un bel po' diverso dal tristissimo (ma forse efficace per le vendite) spot italiano...


Il cioccolato col GPS dentro. Un concorso che ti trova.


Inutile che ti nascondi. Sappiamo dove sei. E ti portiamo il premio a casa.
Da Nestlé, una promozione geolocalizzata e un po’ inquietante. Hanno semplicemente infilato un dispositivo GPS in un certo numero di barrette di KitKat (e altri prodotti).
Il fortunato che troa una di queste barrette e la scarta, attiva un dispositivo GPS che inizia a strombazzare la sua posizione all’azienda (sempre che l’acquirente distratto non dia un bel morso e faccia fuori GPS e denti, temo).
A questo punto un team aziendale ti rintraccia e ti porta 10mila sterline di premio, entro 24 ore (a meno che non ti nasconda sottoterra, dove il GPS non prende).
A supporto dell’operazione, pubblicità interattiva – con simpatici poster dotati di NFC e QR Code. Interagendo con il poster usando il proprio smartphone si viene trasportati (solo digitalmente) a una pagina mobile da cui si può partecipare ad una promozione parallela.
Molto Geek Advertising.
Su Facebook potete leggere i dettagli.

lunedì, settembre 24, 2012

Nasce TechEconomy News: Il video-settimanale di TechEconomy!

Come molti di voi sanno, da parecchi mesi collaboro con Tech Economy.
Un magazine che adesso diventa anche video :-)

Ecco l'annuncio ufficiale... e la prima puntata.

C'è ancora del lavoro da fare, ma mi sembra un buon inizio :-)

Enjoy.


Dopo otto mesi dal lancio di TechEconomy, nasce TechEconomy News, il videomagazine settimanale dedicato al mondo del business e delle nuove tecnologie curato dalla Redazione diTechEconomy in collaborazione con Business International.
TechEconomy News ogni settimana riporterà le principali novità, approfondirà i fatti e darà voce agli esperti per aiutare lo spettatore a comprendere il ruolo dell'Information & Communication Technology nel business, nell'economia, nella società. 
In questo primo numero di TechEconomy News: Il lancio del nuovo iOS6 di Apple, la crescita dell'e-commerce per i beni di lusso, le ultime novità sull'Agenda Digitale con l'opinione di Ernesto Belisario ed una intervista a Stefano Epifani, Chief Editor di TechEconomy, che illustra il nuovo progetto editoriale. 


Pinterest, strategia semplice ed efficace: Audi


A me piacciono le idee semplici e strategiche. Come questa.

Su Pinterest, network dalla grande crescita, che diavolo può farci una marca? OK, per quelli per cui è un lovemark è facile: muoiono dalla voglia di vedere i miei prodotti e ci metto su le fotine emozionali.

E per gli altri? Per gente come me che magari rispetta la marca ma non è di per se' interessata ai prodotti?

Beh, un buon approccio è sempre quello di essere strategici. Pensare a cosa rappresenta, secondo la nota equazione "My brand stands for..." (fill the dots).

Se trovo un tema che rappresenta il DNA della mia marca (ed è un tema che può interessare) allora ha senso andare a presidiarlo.

Cosa che ha fatto Audi, facendo un board su Pinterest  di foto sull'innovazione, sull'essere il simbolo dell'avanguardia. 

Un board aperto alla contribuzione delle persone (co-creation), dove non mi rompono le scatole con foto di prodotto ;-) in modo che sento che non si tratta di un pretesto per rifilarmi messaggi di vendita ma di un'operazione più "pulita" - che può davvero andare a lavorare sulla percezione della marca e sull'associarla a uno dei suoi valori chiave.

Easy. Mi piace.

venerdì, settembre 21, 2012

TV sempre più social: il 69% degli Italiani la guarda e socializza




Lo studio annuale dell’ –  TV &Video Consumer Trend Report 2012 (qui scaricate il pdf) ci dice che il 69% dei telespettatori italiani usa i Social almeno una volta alla settimana mentre guarda la TV (+18% vs. 2011): più accentuato questo uso nelle donne (66%) rispetto agli uomini (58%). 

Ci dice anche che in Italia il fenomeno è più accentuato che in altri paesi.

Ovviamente in tutto questo giocano un ruolo importante i dispositivi mobili (la maggior parte usa, in queste situazioni di “socializzazione della TV”, tablet, smartphone, portatili…) – anche perché la TV in mobilità  sta crescendo… assolvendo ad una domanda di palinsesto personalizzato e di decisione, di on-demand sui contenuti che si fa sempre più evidente nel pubblico.

E adesso, che facciamo?

Quali sono le implicazioni, le opportunità e le rotture di scatole per chi lavora in marketing e comunicazione?Se vi interessa la mia opinione, potete leggere il mio più recente articolo su Tech Economy - ci arrivate cliccando qui

giovedì, settembre 20, 2012

La colonna sonora sincronizzata col Treno, grande idea: Gatwick Express


Parliamo tutti di Engagement? Bene, questo è un ottimo esempio.

Il rapido (e costoso) Gatwick Express, il treno che porta da Londra all'aeroporto londinese, oggi è multimediale.

Hanno infatti fatto realizzare una colonna sonora sincronizzata con il percorso del treno, così che guardando fuori dal finestrino la musica sottolinea il paesaggio e viceversa :-) Anzi, una serie di colonne sonore: Express Tracks

30 minuti di musica, disponibili solo a chi ha comprato un biglietto online, in modo da dare un extra bonus ai clienti.

Data la differenza di prezzo tra (ad esempio) il bus e il treno, non credo che basti questo piccolo extra a giustificare l'acquisto se uno non ha molta fretta ed è attento ai soldi: è comunque un'operazione che va a lavorare sulla marca e soprattutto sulla costruzione di un'esperienza, una piacevolezza che spesso fa la differenza nella scelta. E a incentivare l'acquisto online...



Express Tracks Case Study from Jason Scott on Vimeo.

mercoledì, settembre 19, 2012

La pubblicità diventerà un “trailer” dell’online?


Qual'è il rapporto tra online e adv "above the line"? Quali sono i ruoli tra spot e online?
Chi tira la volata a chi?

Riprendo e aggiorno un mio articolo di qualche tempo fa, perchè il tema è sempre più di attualità.

La TV non è morta, ma le emittenti non stanno bene
E' evidente che è in corso una profonda riflessione sul rapporto tra advertising classico e internet.

Non si possono trarre conclusioni massimalistiche tipo «l’advertising è morto» dato che, tra l’altro, un sacco di italiani non sono ancora su Internet e non usano i social. E anche se la TV fa ancora audience robuste, non è un segreto per nessuno che la raccolta pubblicitaria fa dei gran brutti numeri.

Advertising e Drive to Web
Buona parte della comunicazione pubblicitaria delle aziende racconta storie di prodotti oppure storie di marca.

Ora, sempre più, quando si lavora con le aziende e nelle agenzia, il mantra ricorrente è il “drive to web”. Il che significa fare della comunicazione il cui compito primario sia portare la gente ad approfondire il messaggio online. 

La cosa ha molto senso. I limiti di tempo, spazio e costi imposti dalla pubblicità tradizionale pongono limitazioni altrettanto severe alle pubblicità e alle narrazioni che si possono fare.
Chi ha lavorato in pubblicità sicuramente ha più di un caso in testa, in cui i creativi hanno tirato fuori una bellissima storia, emotiva e coinvolgente, brand building e memorabile… ma che funzionava solo tagliata in un filmato di un minuto e mezzo, quando il limite televisivo è ormai invalicabilmente di 30 secondi, meglio 20". Idealmente 5". E quella storia, a trenta secondi sapeva di poco. 

Guardate l’esempio di Heineken “The Entrance”. Confrontate il 30” andato in TV con la versione integrale andata su YouTube e che in tv non ci sarebbe mai potuta andare.
L’arrivo di Internet ha dato ai comunicatori la possibilità di avere un luogo dove mettere in onda la versione lunga, quella giusta, il director’s cut. Bastava solo trovare un modo di farlo sapere ai teleutenti. E di qui il drive to youtube. La tv come trailer della versione bella. 

Ma la comunicazione non è solo filmati emozionanti, è informazione, è engagement, è tante altre cose che nella caja tonta si trovano troppo strette. Mentre la non scatola ha uno spazio infinito per parlare, per discutere e dialogare, per fare informazione, fare servizio, permettere l’acquisto.
Da supporto a media principale?
Quello che una volta era il “...e poi mettiamo nell’annuncio anche l’indirizzo del sito”, si è trasformato: l’online che era accessorio in molti casi si è trasformato nell’obiettivo, nella spiaggia su cui far sbarcare le truppe dei potenziali clienti. 

Sia esso un sito o minisito, un blog o un attività social. Di qui una rivoluzione: se per anni abbiamo fatto attività online che facevano letteralmente schifo, in quanto impossibili “adattamenti” al web di campagne televisive intraducibili, ora come minimo andiamo verso concetti media neutral, media agnostic o chiamateli come volete; concetti che partono da un idea, non da un mezzo, e che per essere approvati devono anzi dimostrare di essere capaci di funzionare su tutti i mezzi, in primis l’online.
La brutta bestia della misurazione 
A complicare la faccenda, alza la testa la vecchia bestia: la misurazione dei risultati. 

Con la notevole eccezione dei comunicatori del direct marketing, pronti persino a farsi pagare a success fee (mi paghi sulla base dei risultati concreti che ti porto), il pubblicitario si è per anni trincerato dietro il fatto che tali e tanti erano i fattori che influenzavano il successo del prodotto… che anche la pubblicità migliore del mondo ( di certo la sua) poteva floppare a causa di errori fatti dal cliente su altri fronti. 

Di qui una sorta di deresponsabilizzazione, visto anche che l’efficacia della pubblicità sulle vendite è sempre stata molto mal misurabile. E il parametro del successo erano i premi vinti, assegnati a creativi da altri creativi – e non il temutissimo Roi.
Ora, pur con tutte le distorsioni del caso, l’online è molto più misurabile e specialmente in tempi di crisi, le aziende si sono fatte molto più schizzinose rispetto al tema di pagare senza poter misurare.

C’è quindi chi sostiene che in un futuro tutto l’advertising non sarà che un trailer (magari molto bello ma un trailer) di un’attività online. 

Leggiamo questo articolo e riflettiamo, specialmente perché è scritto da una persona di peso all’interno di un’azienda pubblicitariamente di peso come Pepsi Cola. Che fa considerazioni di buon senso e intelligenza. Magari non applicabili all’universo dei consumatori. Ma a molti (e a quelli che contano) sì.


martedì, settembre 18, 2012

Come cambiare l'header del proprio Twitter


Dato che entro i prossimi 5 minuti parte le fregola di personalizzarsi Twitter con le nuove impostazioni grafiche, ecco un tutorial.

(io l'ho fatto, carino... un po' eyecandy, un po' "branding")

http://mashable.com/2012/09/18/how-to-change-twitter-header-image/

Le Sexy Barbiere di Axe


Axe è sempre una garanzia di coerenza nel posizionamento: belle e seducenti fanciulle, che non vedono l'ora di sedurti, manco tu fossi una rock star.

Ovviamente la difficoltà, non trattandosi di semplice advertising, è di trovare sempre nuovi modi di raccontare questa storia coinvolgendoti, trovando modi sensati di interazione.

Questa volta parliamo di tagli di capelli e si rispolvera il buon vecchio approccio della webcam e del taroccamento della tua immagine, nello specifico avatarizzandoti con un taglio di capelli.

E facendoti diventare protagonista di un sogno erotico con tendenza all'ammucchiata.

Vecchio, ma pur sempre valido (?)

http://www.axe.de/archiv/axehair/check-your-style_en.php

lunedì, settembre 17, 2012

Torna MacGyver in una web serie per Mercedes. Da noi si scava la fossa al tasso.


Il mitico eroe della graffetta torna in azione.
(se non sapete chi è MacGyver, probabilmente siete dei nativi digitali: documentatevi qui e qui e qui)

Un MacGyver molto invecchiato ma sempre sul pezzo è il protagonista di una web serie (/webisodes / telefilm a puntate sul web, fate voi) per  un veicolo commerciale Mercedes.

Il lancio della serie è avvenuto il 12 Settembre, il teaser ve lo metto qui sotto.

Una bella operazione smart. Per la Germania.

Già perché questa ed altre raffinatezze digitali / unconventional (esempio uno, due, tre e quattro) da noi non arrivano, al massimo da noi si seppellisce il tasso... quindi se altrove Mercedes si posiziona come marca smart e dinamica, da noi non si abbandona il posizionamento di marchio triste e polveroso... ;-)






Il massimo che si riesce a fare in Italia?

venerdì, settembre 14, 2012

Birra: battaglia di app tra Murphy e Budweiser, mai visto prima ;-)


Di spot competitivi, che si citano, si parodiano, si fanno la guerra ne abbiamo visti tanti, a partire da Pepsi contro Coca.

Ma è la prima volta che vedo una marca fare una contro-app, un'applicazione mobile che fa la guerra ad un app della concorrenza.

Vero digital marketing competitivo.

Breve: vi ricordate, qualche tempo fa, in Irlanda... l'attività di Budweiser, l'app che più faceva caldo, più faceva scendere il prezzo della birra al pub, e sopra i 20 gradi la birra era gratis? (Budweiser Ice Cold Index)

Beh, Murphy's fa notare che in Irlanda di sole non ce n'è tanto. E c'è invece tanta pioggia :-)

E quindi risponde con "When it rains it pours", un app che - quando piove a Cork (zona d'origine della marca) - rende gratuita la birra al pub.

E ovviamente realizza un video di lancio, che fa chiaramente riferimento a Budweiser. E secondo me lascia un po' a intendere che hanno cercato di fregarci, con 'sta storia del sole in Irlanda :-))

Smart. Ecco i due video a confronto, e se passate dall'Irlanda scaricatevi la app, che magari riuscite a farvi un paio di pinte gratis.:



giovedì, settembre 13, 2012

Fai la spesa al super con lo smartphone, Coop Salvatempo


Il self scanning già da qualche tempo ha fatto la sua comparsa in un certo numero di grandi supermercati - richiedendo investmenti in tecnologie non da poco (la pistola con cui scansionare i prodotti prima di metterli nel carrello, l'infrastruttura teconologica etc.)

Interessante (e ovvio?) a questo punto eliminare tutta la parte "dura" e ribaltare l'onere, almeno in parte, della dotazione tecnologica sul consumatore - sfruttando lo smartphone, sempre più diffuso in consumatori evoluti e quindi più pronti a usare sistemi avanzati anche nella spesa al super.

Insomma, guardatevi il video di come in Coop Estense (con un app made in Italy - per iPhone e per Android ) la spesa si fa usando lo smartphone e senza pistole ;-)


500.000 pagine viste! Grazie a tutti :-)


(Autocelebrazione = on) Importante traguardo raggiunto.

Lanciato il 13 Ottobre 2005, questo blog ha oggi superato il mezzo milione di pagine viste. Vorrà dire qualcosa?

Boh. Nel frattempo grazie a tutti e quando arrivo a un milione vi avviso :-)

(Autocelebrazione = off)

mercoledì, settembre 12, 2012

Dati Audiweb di Luglio 2012



Ecco i dati di audience Audiweb del mese di Luglio 2012, visti con lo sguardo del Digital Planner, il solito e consueto aggiornamento mensile, con qualche commento e un po' di prospettiva storica - con una serie storica dei dati sull’anno che non trovate facilmente altrove ;-). 

Attenzione che il questionario Audiweb è stato in parte rinnovato: "A partire dal primo ciclo di rilevazione del 2012, Audiweb ha deciso di rinnovare il questionario di rilevazione della Ricerca di Base, spostando maggiormente l’attenzione sulle dotazioni tecnologiche e i comportamenti individuali, così da approfondire, per ciascun device, i diversi livelli di accesso ad internet. Restano invariate la metodologia di ricerca e la modalità di rilevazione fino ad ora adottate."

Quanti siamo online a Luglio 2012?
L’audience online nel mese di luglio 2012, è pari a 28 milioni di utenti unici online - Italiani che si sono collegati da PC (almeno una volta),  con un incremento del 7,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Leggero calo rispetto a Giugno (28.3), complice anche il periodo estivo.
Per confronto, a Maggio eravamo 28 milioni, ad Aprile eravamo 28,6 - a Marzo 2012 l'audience online era di 27.7 milioni, esattamente come a Febbraio e a Gennaio. 

A Dicembre 2011 eravamo 27,2. A Novembre eravamo 27  contro i 27.3 di Ottobre (se poi volete farvi delle storiche più arretrate, fate un search su questo blog per “Audiweb” così recuperate i post precedenti e vi fate rapidamente una serie). 

Quanti italiani trovo online nel giorno medio? 
Trend di calo nel numero di italiani collegati nel giorno medio: risultano online 13,3 milioni gli utenti, +9,2% rispetto all’anno precedente ma 700.000 in meno rispetto a Giugno (14 milioni). A Maggio l’audience online nel giorno medio era di 14,2 milioni di utenti e di 13,8 di Aprile; a Marzo 13,7, a Febbraio 13,8. 

Quanto si sta online, ogni giorno? 
Stabile  la permanenza giornaliera in rete: 1 ora e 19 minuti a Luglio contro 1 ora e 20 minuti a Giugno, a Maggio era 1 ora e 19 minuti, contro 1 ora e 21’ a Aprile, Marzo 1 ora e 18’. Non si riesce ancora  a recuperare il livello di Febbraio,  1 ora e 26 minuti . A Dicembre (vacanze, Natale…) era 1 ora e 18 minuti, contro Novembre che valeva 1h 23’… però a  Marzo 2011 era 1 h 24' al giorno, 1h 37’ a Febbraio 2011, a Gennaio 2011 era 1h 40’.  

Quante pagine si vedono? 
Qui siamo più o meno stabili nel breve ma in calo nel medio: 136 pagine a Luglio: 134 pagine a Giugno, a Maggio 140 pagine viste a persona; ad Aprile, così come a Marzo 2012, erano 147, rispetto alle 166 di Febbraio, le 165 di Gennaio, mentre a Dicembre 152.
Su scala più lunga anche qui c’è da recuperare: a Novembre 2011 dove si sono visitate 160 pagine per persona…rispetto alle 171 di Settembre e le 201 di Gennaio 2011.

Di qui in poi sostanzialmente copio e incollo il resto della press release:


In base ai nuovi dati di Audiweb Trends, il report di sintesi della Ricerca di Base realizzata in collaborazione con Doxa, nel primo semestre 2012 sono 14 milioni le famiglie italiane che dichiarano di accedere a internet da casa attraverso un computer di proprietà, il 64,7% delle famiglie con almeno un componente fino a 74 anni.

Le famiglie connesse preferiscono la Banda Larga: sono, infatti, 9,8 milioni le famiglie che scelgono una connessione ADSL o in fibra ottica (il 70,2% dei casi). Risulta rilevante anche l’accesso tramite chiavetta internet, con circa 4 milioni di casi, il 28% delle famiglie che accedono a internet da casa.

Analizzando i dati di diffusione rispetto alla popolazione, sono 38 milioni gli Italiani che dichiarano di accedere da qualsiasi luogo e device (da casa, ufficio o da un luogo di studio), pari al 78,9% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni.

Più in dettaglio, approfondendo le differenti modalità di accesso a internet, emerge una maggiore disponibilità di accesso da casa attraverso computer, confermata nel 73% dei casi (35,2 milioni di individui tra gli 11 e i 74 anni), seguita dall’accesso da luogo di lavoro/ufficio, disponibile per il 48,4% degli italiani occupati (11 milioni).

L’accesso a internet da cellulare/ smartphone/PDA è disponibile nel 31,3% dei casi (pari a 15 milioni di individui), mentre l’accesso dai tablet è disponibile per quasi 2 milioni di individui.

Per quanto riguarda il profilo socio-demografico degli individui connessi  a internet, a prescindere dalle location e dai device utilizzati, nella maggior parte dei casi si tratta di  giovani (oltre il 90% degli individui di età compresa tra gli 11 e 34 anni) e coloro che vivono nei centri con più di 100.000 abitanti.

Pur presentando tassi di concentrazione molto elevati tra i profili più qualificati in termini di istruzione e condizione professionale, l’accesso a internet si conferma ampiamente diffuso anche tra gli altri profili socio-demografici. 

Si segnala  un tasso di penetrazione che supera il 90% per i laureati (98%), i diplomati (93,5%), gli occupati in generale (90%), in particolare, dirigenti, quadri e docenti universitari (il 100% degli intervistati), imprenditori e liberi professionisti (98,1%), impiegati e insegnanti (97,7%).

Per quanto riguarda gli studenti universitari, la totalità degli intervistati, 100%, dichiara di avere accesso a internet, mentre quelli delle scuole medie e superiori sono il 93,7%.

Sul fronte mobile, emerge che l’accesso a internet da cellulare è disponibile per il 34,6% degli uomini e il 28,1% delle donne, principalmente tra i giovani (circa la metà degli individui di età compresa tra gli 11 e 34 anni), i residenti del Centro Italia (il 37,6% della popolazione di quest’area) e del Nord Ovest (il 32,7%).

I tassi di concentrazione più elevati si riscontrano tra i profili più qualificati in termini di istruzione e condizione professionale: il 57% degli imprenditori e liberi professionisti, il 51% dei dirigenti, quadri e docenti universitari, il 50,3% degli studenti universitari, il 50% degli studenti delle scuole medie e superiori e il 45,6% dei laureati.

Entrando nel dettaglio delle attività effettuate da cellulare, tra le attività più citate da chi dichiara di accedere a internet dal cellulare: navigare su internet (il 56,9% dei casi), inviare/ricevere e-mail (il 32,7% dei casi), consultare motori di ricerca (31,9%), accedere ai social network (31,8%). Sono 3,5 milioni coloro che dichiarano di aver scaricato e utilizzato almeno una volta un’applicazione (gratuita nel 67,4% dei casi o anche a pagamento nel 32,6% dei casi) e tra le applicazioni utilizzate negli ultimi 30 giorni, sono indicate quelle legate ai giochi (55,1%), al meteo (52,6%), le applicazioni che permettono di accedere e chattare sui social network (46,9%), le mappe, itinerari, informazioni sul traffico (43,4%), le applicazioni per foto e immagini (41,1%).

Per quanto riguarda i dati di sintesi sulla fruizione dei contenuti video online (Audiweb Objects Video), a luglio 2012 si registrano 38 milioni di stream views (video fruiti), con 5,6 milioni di utenti che hanno visualizzato almeno un contenuto video online su uno dei siti degli editori iscritti al servizio (il 19,8% dell’audience online del mese), con una media di 23 minuti e 51 secondi di tempo speso per persona.
Nel giorno medio risultano 1,2 milioni di stream views, fruiti da 537 mila utenti che hanno dedicato alla visione dei contenuti video 8 minuti in media per persona.





Dato che pregano di citare, io cito:
La sintesi mensile del report Audiweb Database è disponibile sul sito www.audiweb.it per gli utenti registrati e in forma completa per tutti gli abbonati attraverso le principali aziende di elaborazione dati per la pianificazione pubblicitari

Audiweb Database presenta la stima dell’utilizzo effettivo di internet da parte degli Italiani dai 2 anni in su, che si sono collegati almeno una volta attraverso un computer da casa, ufficio o altri luoghi. In particolare, Audiweb Database contiene i dati quotidiani di navigazione sui siti degli editori iscritti ad Audiweb.

Audiweb Trends è il report trimestrale sui dati sintetici della Ricerca di Base Audiweb sulla diffusione dell'online in Italia che contribuisce alla definizione dell’universo degli utenti internet (individui di 11-74 anni).
La Ricerca di Base fornisce la percentuale di popolazione che ha accesso a internet (a livello potenziale) declinato su ogni profilo socio-demografico. I risultati della Ricerca garantiscono la corretta ponderazione ed estensione del panel all'universo degli individui 2-10 anni e oltre 74 anni indispensabile per produrre i dati di audience disponibili in Audiweb View (dati mensili sull’intera offerta editoriale) e Audiweb Database (dati quotidiani sui siti degli editori iscritti), per la stima dell’effettivo utilizzo di internet da casa, ufficio e altri luoghi da parte della popolazione italiana 2+.

LEGENDA

Utenti attivi nel giorno medio (Reach Daily) = fruitori per almeno un secondo del mezzo nel giorno medio del periodo selezionato.

Utenti attivi (Reach) = fruitori per almeno un secondo del mezzo nell’intero periodo di durata della rilevazione.

Stream Views = si intende con “stream” un flusso audio-video erogato via internet. Si intende con “Stream View” l’avvio della riproduzione del contenuto audio-video in conseguenza di una richiesta di un utente.

Connessi: individui +2 che hanno accesso potenziale a Internet.

Popolazione: individui + 2 anni (per quanto riguarda gli individui +74 anni, si fa riferimento  esclusivamente agli individui che vivono in nuclei familiari dove c'è almeno un componente tra gli 11-74 anni).

Si prega di citare nella diffusione dei dati Audiweb elementi tecnici quali: la fonte, il nome del report, l’universo di riferimento e  le date di rilevazione.

Audiweb


Audiweb è il soggetto realizzatore e distributore dei dati sulla audience online. Il suo obiettivo primario è fornire informazioni oggettive e imparziali al mercato, di carattere quantitativo e qualitativo, sulla fruizione del mezzo Internet e sui sistemi online utilizzando opportuni strumenti di rilevazione.

Audiweb è un Joint Industry Committee guidato dal Presidente Enrico Gasperini e composto da tutti gli operatori del mercato: Fedoweb, associazione degli editori online; UPA Utenti Pubblicità Associati, che rappresenta le aziende nazionali e multinazionali che investono in pubblicità; e Assap Servizi, l’azienda di servizi di AssoComunicazione, associazione delle agenzie e centri media operanti in Italia.