mercoledì, luglio 31, 2013

I miei post più gettonati

Dato che ho visto che l'esperimento di fare una ricapitolazione settimanale dei miei post è piaciuto (riparte a settembre, promesso) e che in questo periodo estivo è di prammatica diffondere contenuti riciclati, ecco la classifica dei 10 post che sono stati più visti negli ultimi 30 giorni.

Magari serve.

Con l'occasione, grazie a tutti i miei lettori per la fedeltà e il sostegno. Dalla sua apertura (Ottobre 2005) ad oggi avete partecipato numerosi e il traguardo del milione di pagine viste dovrebbe essere raggiunto entro fine anno, se riesco a mantenere la qualità e la quantità dei contenuti :-)

Ecco i 5 post più gettonati dell'ultimo mese:

1812
765
513
05/lug/2013
498
16/lug/2013, 1 commento

All'11° posto, il post su come sincronizzare calendari multipli sull'iPhone. 
Scritto nel 2009 (!) e che ancora macina pageviews. Vedi alla voce la coda lunga.

Ed ecco i 5 più popolari in assoluto, dal 2005 ad oggi:

26453
2506
2139
1633
960


Prosegue inarrestabile la sua carriera di migliore post che io abbia mai scritto il post su Sky On Demand. Ma è tutto un equivoco... :-)


Piangete. La Social Media Room di NRL. Altro che il Community Manager Stagista e il piccolo elfo.


Noi stiamo a farci tanti problemi per infilare nel team un community manager tipo stagista (ma serve davvero? Ma questi Social Media davvero hanno bisogno di uno che se ne occupi, per piazzare qualche post su Facebook?)

Invece guardate come è fatta e cosa fa una Social Media Control Room, che lavora in diretta per un evento.
Monitorando.
Generando e amplificando contenuti.
Intervenendo in tempo reale, cogliendo opportunità.
Gestendo la passione di un'intera nazione.
In Australia. Per uno dei più grandi eventi nazionali del Rugby.

Guardate e deprimetevi.
Noi corriamo con le automobiline a pedali, mentre là fuori girano con le F1.

Vero è che si tratta di una struttura "temporary", messa in piedi dentro lo stadio per un grande evento, però... e forse non è nemmeno la soluzione ideale per tutti i problemi, certo pochissime marche potrebbero aver bisogno di una struttura tanto pesante.

Quello che colpisce è la differenza tra cercare di fare le cose sul serio e cercare sempre e solo di spendere poco: minima spesa, chissenefrega della resa.

Ecco il video e sotto il video un po' di link di approfondimento sul tema dei centri di controllo, stile NASA, per i Social Media...





NRL Mission Control Room from VML on Vimeo.


Why Brands are Building NASA-style Mission Control Rooms For Social Media

HootSuite to Launch Social Media Command Center; Master Control for Social Business

Check out NASCAR HQ's Swanky Social Media Control Room








martedì, luglio 30, 2013

Usare Twitter fa vendere di più? (Se sto pensando di comprare un auto...)


Twitter fa vendere di più? Domanda sbagliata.

La domanda giusta è: "l'uso di Twitter ha un qualche impatto positivo e misurabile sul mio business"?

(altrimenti tanto vale chiedersi se dare benefit a dipendenti non commerciali fa vendere di più, o se usare i PC in amministrazione fa vendere di più o se insegnare le lingue ai dipendenti fa vendere di più...)

Qualche numero e qualche evidenza si sta accumulando in questo senso. 
L'ultima che mi è capitata fra le mani è questa ricerca UK.

C'è una chiara correlazione tra essere esposti a tweet su una marca automobilistica e l'attivarsi a compiere azioni per informarsi, per interagire, per esplorare. Anche offline. Tipo andare da un concessionario o prenotare un test drive.
Target: utenti che sono un fase di valutazione / considerazione dell'acquisto di una nuova vettura...

The “Tweets in Action: Auto” study found that exposure to Tweets influences prospective car-buyers’ brand consideration and likelihood to follow up offline. In other words, the more Tweets they see, the higher the likelihood that they will search for auto brands and pursue offline activities such as sign up for a test drive or look for a car dealership.

Chi lo dice? Beh, il blog di Twitter. Ecco il link dello studio:

https://blog.twitter.com/New-UK-study-Tweets-influence-brand-consideration-offline-actions-by-prospective-car-buyers

lunedì, luglio 29, 2013

Quanti italiani su Internet? Audiweb Giugno 2013



Come ormai tradizione mensile di questo blog, ecco i nuovi dati Audiweb con l'aggiornamento mensile sui dati dell’uso di Internet in Italia – visti con l’occhio del Digital Planner; includendo qualche commento e un po' di prospettiva storica - con una serie dei dati sull’anno che non trovate facilmente altrove ;-). 

Crescono i cellulari, decollano i tablet
Il primo macro dato: l’accesso a internet da qualsiasi luogo e strumento è disponibile per l’81% della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni. Il che non vuol però dire che ci accedano davvero…netta la crescita dei device mobili (sai che sorpresa, detto fra noi :-)

Da dicembre 2012 si registra una crescita del 17,5% della disponibilità di accesso a internet da cellulare (19 milioni di italiani, pari al 41% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni) e dell’80% da tablet (circa 5 milioni di individui, pari al 10% della popolazione considerata)

Ma attenzione: "disponibilità" non ha lo stesso significato di "usato davvero"

Giugno 2013: Ci siamo persi 1 milione di utenti? 
A giugno 2013 sono stati 27,4 milioni gli utenti collegati a internet almeno una volta da PC. Secco calo, ci siamo persi quasi 1 milione di utenti per strada… e il calo non è solo mese su mese ma anche su base annuale. Per trovare un numero così basso dobbiamo risalire a Dicembre 2011.

Non mi è chiaro il motivo di un calo del genere, non escludo che ci sia una qualche cautela da applicare nella lettura dei dati riportati nella press release di Audiweb (la mia statistica è arrugginita, ma potrebbe dipendere da campioni differenti? Italiani 11-74 o italiani 2-74…? )

A Maggio 2013 erano 28,5 milioni; ad aprile 2013 ne avevamo trovati 28,9 milioni. Il numero scende anche rispetto a Marzo: 29.3 milioni. A Febbraio erano 28,6 milioni gli utenti che avevano effettuato almeno un accesso a internet da computer; ma a Gennaio eravamo 29.6 milioni. 

Andando più indietro: Dicembre 2012 - 28.9 milioni, Novembre 2012 - 28,8. 29 Milioni a Ottobre e 28.7 di Settembre 2012. Ad Agosto 2012 eravamo 27.5 milioni. Luglio 2012 28 milioni, Giugno 28.3, a Maggio del 2012 i milioni erano 28 (se poi volete farvi delle storiche più arretrate, fate un search su questo blog per “Audiweb” così recuperate i post precedenti e vi fate rapidamente una serie). 

Quanti italiani trovo online nel giorno medio? 
A me sembra più interessante, rispetto al sapere quanti italiani si sono collegati almeno una volta, sapere quanti italiani trovo effettivamente in Rete nel giorno medio. A Giugno ne abbiamo trovati 13,5 milioni, persi un mezzo milione su base annuale. A maggio la media è stata di 14.2 milioni… esattamente come un anno fa. Ad Aprile 2013 l’audience era di 14,3 milioni di utenti. A Marzo 14,8 milioni. A Febbraio 2013 14,6, Gennaio 14.7 milioni dopo la notevole inchiodata a Dicembre (14.1 milioni). 

A Novembre 2012 14.7 milioni ma eravamo 14,8 milioni a Ottobre. Settembre 14.3 milioni e Agosto 11,7 milioni, a Luglio 13,3. A Giugno 14 milioni. Maggio 2012 registrati 14,2 milioni.

Quanto si sta online, ogni giorno? 
Calo anche nel tempo dedicato al mezzo, calato a 1 ora e 20 minuti al giorno, un calo poco significativo perché a Maggio hanno dedicato al mezzo in media 1 ora e 25 minuti; ad Aprile erano 1 ora e 28 minuti, a Marzo 1 ora e 29 e a Febbraio 1 ora e 27. 1 Ora e 28 minuti a Gennaio, a Dicembre si è stati online in media per 1 ora e 25 minuti. A Novembre era 1 ora e 28 minuti al giorno, contro 1 Ora e 26' di Ottobre 2012. A Settembre la permanenza giornaliera in Rete era di 1 Ora e 23 minuti, rispetto a 1 ora e 21 minuti di Agosto, 1 ora e 19 minuti a Luglio, 1 ora e 20 minuti a Giugno. 

Di qui in poi incollo una sintesi della press release, che dice cose interessanti:

In base al nuovo aggiornamento dei dati di giugno di Audiweb Trends, il report di sintesi della Ricerca di Base realizzata in collaborazione con Doxa, sono 38 milioni gli italiani che dichiarano di accedere a internet da location fisse (da casa, ufficio o da un luogo di studio) o da mobile, l’81% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni.

Analizzando nel dettaglio la disponibilità di accesso a internet dai vari device e dalle singole location risulta un’elevata disponibilità da casa attraverso computer (35 milioni di individui tra gli 11 e i 74 anni, pari al 74,7% dei casi) e tassi di crescita significativi per le modalità di accesso a internet dai device mobili.

L’online ha raggiunto una penetrazione capillare, con tassi più elevati ancora tra i giovani (oltre il 94% degli 11 e 34enni) e tra i profili più qualificati in termini di istruzione e condizione professionale.

Si segnala, in particolare, un tasso di penetrazione che supera il 90% per i laureati (98%), i diplomati (93%), gli occupati in generale (92%) e in particolare i dirigenti, quadri e docenti universitari (il 100% degli intervistati che ricoprono una di queste posizioni), con il 97% degli imprenditori, dei liberi professionisti, impiegati e insegnanti.

Per quanto riguarda gli studenti, quelli universitari presentano un tasso di penetrazione elevatissimo (il 99,7%), mentre gli studenti di scuole medie e superiori presentano un tasso di penetrazione del 97%.

Analizzando il profilo socio-demografico degli italiani con accesso a internet da cellulare, i segmenti di popolazione maggiormente esposti sono i giovani (oltre il 60% degli 11- 34enni), i residenti del Centro - Nord e coloro che vivono nei centri più popolosi (in particolare in quelli con più di 250.000 abitanti)

I tassi di concentrazione più elevati si riscontrano inoltre tra i profili più qualificati in termini di istruzione e condizione professionale. Infatti, l’accesso a internet da cellulare risulta disponibile per il 64% dei laureati, il 76% degli studenti universitari, il 66% degli studenti di scuole medie e superiori, il 52% dei diplomati, il 67% dei dirigenti, quadri e docenti universitari e il 66% degli imprenditori e liberi professionisti.

Dall’approfondimento sulle attività effettuate da cellulare emerge che tra le attività più citate da chi dichiara di accedere a internet dal cellulare risultano: navigare genericamente su internet (il 69% dei casi), inviare/ricevere e-mail (il 45%), scaricare e utilizzare applicazioni(43%), consultare motori di ricerca (40%) e accedere ai social network (39%), consultare il meteo (37%), consultare itinerari e mappe(32%).

Il 79% di coloro che dichiarano di aver scaricato e utilizzato almeno una volta un’applicazione ha preferito solo applicazioni gratuite(6,5 milioni), mentre il 21% scarica anche applicazioni a pagamento (1,7 milioni di individui). Tra le applicazioni utilizzate negli ultimi 30 giorni sono indicate quelle legate ai giochi (60%), al meteo (50%), le applicazioni che consentono di accedere e chattare sui social network(47%), le mappe, itinerari, informazioni sul traffico (45%), le applicazioni per foto e immagini (41%).

Per quanto riguarda i dati di sintesi sulla fruizione dei contenuti video online (Audiweb Objects Video), nel mese di giugno si registrano 46,5 milioni di stream views (video fruiti), con 5,7 milioni di utenti che hanno visualizzato almeno un contenuto video online su uno dei siti degli editori iscritti al servizio, con una media di 36 minuti e 19 secondi di tempo speso per persona.

Nel giorno medio le stream views sono state 1,5 milioni, con 672 mila utenti che hanno dedicato alla visione dei contenuti video 10 minuti e 17 secondi in media per persona.





Le sintesi del report Audiweb Database, Audiweb Objects video (con i dati quotidiani di navigazione sui siti degli editori iscritti ad Audiweb) e Audiweb Trends sono disponibili sul sito www.audiweb.it per gli utenti registrati e in forma completa per tutti gli abbonati attraverso le principali aziende di elaborazione dati per la pianificazione pubblicitaria.

*Audiweb Trends è il report trimestrale sui dati sintetici della Ricerca di Base Audiweb sulla diffusione dell'online in Italia che contribuisce alla definizione dell’universo degli utenti internet (individui di 11-74 anni e famiglie con almeno un componente fino a 74 anni).
La Ricerca di Base fornisce la percentuale di popolazione che ha accesso a internet (a livello potenziale) declinato su ogni profilo socio-demografico. I risultati della Ricerca garantiscono la corretta ponderazione ed estensione del panel all'universo degli individui 2-10 anni e oltre 74 anni indispensabile per produrre i dati di audience disponibili in Audiweb View (dati mensili sull’intera offerta editoriale) e Audiweb Database (dati quotidiani sui siti degli editori iscritti), per la stima dell’effettivo utilizzo di internet da casa, ufficio e altri luoghi da parte della popolazione italiana 2+.
A partire dal primo ciclo di rilevazione del 2012, Audiweb ha deciso di rinnovare il questionario di rilevazione della Ricerca di Base, spostando maggiormente l’attenzione sulle dotazioni tecnologiche e i comportamenti individuali, così da approfondire, per ciascun device, i diversi livelli di accesso a internet. Restano invariate la metodologia di ricerca e la modalità di rilevazione fino ad ora adottate.

**Audiweb Database presenta la stima dell’utilizzo effettivo di internet da parte degli Italiani dai 2 anni in su, che si sono collegati almeno una volta attraverso un computer da casa, ufficio o altri luoghi. In particolare, Audiweb Database contiene i dati quotidiani di navigazione sui siti degli editori iscritti ad Audiweb.


LEGENDA

Utenti attivi nel giorno medio (Reach Daily) = fruitori per almeno un secondo del mezzo nel giorno medio del periodo selezionato.

Utenti attivi (Reach) = fruitori per almeno un secondo del mezzo nell’intero periodo di durata della rilevazione.

Stream Views = si intende con “stream” un flusso audio-video erogato via internet. Si intende con “Stream View” l’avvio della riproduzione del contenuto audio-video in conseguenza di una richiesta di un utente.

Si prega di citare nella diffusione dei dati Audiweb elementi tecnici quali: la fonte, il nome del report, l’universo di riferimento e le date di rilevazione.

Audiweb
Audiweb è il soggetto realizzatore e distributore dei dati sulla audience online. Il suo obiettivo primario è fornire informazioni oggettive e imparziali al mercato, di carattere quantitativo e qualitativo, sulla fruizione del mezzo Internet e sui sistemi online utilizzando opportuni strumenti di rilevazione.

Audiweb è un Joint Industry Committee guidato dal Presidente Enrico Gasperini e composto da tutti gli operatori del mercato: Fedoweb, associazione degli editori online; UPA Utenti Pubblicità Associati, che rappresenta le aziende nazionali e multinazionali che investono in pubblicità; e Assap Servizi, l’azienda di servizi di AssoComunicazione, associazione delle agenzie e centri media operanti in Italia.



venerdì, luglio 26, 2013

Wow. Partire ... a caso, con Heineken. Departure Roulette.



Questi sono sempre più fighi, se passate il termine.


Operazione di buzz che in Rete farà parlare molto di se': Departure Roulette.

E non si vede manco una birra in giro.

Detto questo: se all'aeroporto vi fermassero e vi proponessero un viaggio gratis, accettereste? E se la destinazione fosse casuale e doveste partire immediatamente, accettereste?

Ecco il video, guardatelo, merita.
Sorridete. E poi piangete.

Perché, qui da noi, temo che una cosa del genere non la faremo mai prima del 2050.


giovedì, luglio 25, 2013

Ricerca - Social Media ed Editoria : Feltrinelli e Mondadori leader


Vi segnalo l'uscita della nuova puntata della ricerca Brands & Social Media - la ricerca sull’utilizzo dei social media da parte delle aziende in Italia realizzata da Digital PR in collaborazione con l’Università Cattolica.

Questa puntata è dedicata al settore Editoria 

Le caratteristiche del settore: uso conversazionale di Twitter, specializzazione delle piattaforme e grande coinvolgimento attivo degli utenti 

L’Osservatorio Brands & Social Media, realizzato da OssCom - Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica - e Digital PR, pubblica il terzo report dedicato all’Editoria in cui sono state analizzate 20 case editrici italiane. 

La leadership della classifica è di Feltrinelli e Mondadori.

In generale la classifica descrive un settore in cui l’adozione dei social network è diffusa, ma avviene a più velocità, tanto che il distacco tra il primo e l’ultimo brand in graduatoria è decisamente elevato.

Le due case editrici leader sono presenti su numerosi social network, ciascuno animato con una strategia chiara e differenziata. Sono numerose le iniziative specifiche per il proprio pubblico che risponde interagendo in modo continuativo. 

Pur avendo un numero molto diverso di liker su Facebook (rispettivamente 40.397 e 174.906) e di follower su Twitter (rispettivamente 93.634 e 210.350), Feltrinelli e Mondadori generano livelli di engagement degli utenti molto elevati. Feltrinelli domina su YouTube dove, nel periodo di rilevazione, conta una media di 149 commenti per video, 2.607.415 visualizzazioni dei caricamenti e 3.332 iscritti, mentre Mondadori è leader su Facebook dove conta una media di 17,17 like, 109,05 commenti e 22,82 condivisioni per post.

Fra le altre case editrici si distinguono Newton Compton, Sperling & Kupfer, Chiarelettere e Rizzoli, che sanno suscitare negli utenti un elevato livello di engagement, per esempio su spazi come YouTube dove gli utenti usano lo spazio dei commenti per discutere sui contenuti proposti anche argomentando le posizioni e non soffermandosi solo su espressioni emotive, sebbene con performance più discontinue sulle diverse piattaforme rispetto ai leader.

Emerge come significativo anche il caso di Einaudi Editore (che si colloca a metà classifica). La casa editrice si distingue, infatti, per una strategia di utilizzo intensivo dei social network puntando ad utilizzare un numero più contenuto di social network (spicca per esempio l’assenza su Facebook) in cui però il presidio è costante e il dialogo con gli utenti continuativo. La presenza di Einaudi è particolarmente efficace su Twitter, un social network utilizzato nel tempo con strategie originali che hanno reso il suo profilo una best practice - non solo per il mondo dell’editoria - per la sua capacità di coinvolgimento attivo dei fan.

Complessivamente il settore si muove in maniera differenziata, spaziando da forme di presidio circoscritte e intensive, ovvero poche piattaforme su cui si concentra una forte attività in termini di frequenza di aggiornamento e di engagement degli utenti (come fanno per esempio Einaudi o Rizzoli), a forme di presidio estensive, ovvero molte piattaforme utilizzate in modo integrato (ad esempio Mondadori e Feltrinelli).

Rispetto ai social network utilizzati si conferma il dominio di Facebook (non utilizzato solo da Einaudi), seguito da Twitter e da YouTube (15 aziende su 20). Notevole anche la presenza su Anobii e Pinterest con board dedicati a copertine e foto. E’ ancora molto limitato l’uso di Google+, dove sono presenti solo 7 aziende con profili “vetrina”. Seppur in numero limitato sono presenti blog utilizzati in modo complementare al sito oppure attivati per supportare la promozione di autori e libri.

L’analisi ha fatto emergere una forte differenziazione funzionale degli spazi web utilizzati: al sito internet è affidata la parte informativa e commerciale con la presentazione della casa editrice e del catalogo e gli spazi di e-commerce; Facebook è dedicato all’aggiornamento costante delle uscite e all’attivazione di dinamiche di community con e tra i propri utenti; Twitter viene utilizzato per rilanciare e amplificare la diffusione delle news e YouTube è il repository dei contenuti video (interviste, booktrailer, video di eventi) rispetto ai quali gli utenti sono anche attivi commentatori.

Una caratteristica specifica del settore è l’utilizzo conversazionale di Twitter. I profili Twitter delle case editrici analizzate sono caratterizzati da ricche dinamiche conversazionali con gli utenti attivate e potenziate dall’attività di retweet dei contenuti più interessanti e capaci di generare dibattiti e discussioni. 

Fra le forme di engagement degli utenti spiccano lo sharing, soprattutto delle citazioni proposte su Facebook e Twitter, e le conversazioni attivate rispetto alla propria passione per un libro, un autore, una citazione anche attraverso contest dedicati. La condivisione della passione per i libri e per gli autori attiva anche conversazioni fra le case editrici su Twitter, che si richiamano reciprocamente, ulteriore elemento di novità di questo report non riscontrato in precedenti settori.

La promozione per i libri si traduce anche in forme originali, come i booktrailer e le citazioni, spesso elaborate in formati graficamente accattivanti, su Facebook e Twitter.

Tra le piattaforme analizzate, non poteva in questa analisi mancare Anobii, punto di riferimento importante per i lettori in rete. Le case editrici presenti utilizzano questo social network per costruire librerie dei volumi pubblicati ed entrare in contatto con i lettori del social network.

Maggiori informazioni sono disponibili sui siti 


Disclaimer/Disclosure/la qualunque: lavoro per Digital PR e sono coinvolto nel progetto della ricerca, #sapevatevelo

Il ponte che combatte i suicidi.


Il ruolo delle aziende è solo quello di prendere i nostri soldi e di darci in cambio prodotti e servizi?


Il ruolo di un'assicurazione sulla vita è solo quello di darci un po' di sicurezza o anche quello di salvarcela, la vita?

In Corea, paese con un altissimo tasso di suicidi, Samsung Life Insurance ha deciso non solo di comunicare, ma di provare a ridurre il numero dei suicidi.
Specificamente su un ponte molto gettonato per questi gesti estremi.

Un (bel ) po' di tecnologia e il ponte è stato attrezzato di sensori. E di sistemi che, se si sospetta un potenziale suicida, veicolano messaggi confortanti...

Risultato: un Titanium a Cannes. E, cosa più importante, un 77% in meno di suicidi.

Ecco la video Case History:


mercoledì, luglio 24, 2013

Pubblicità su Foursquare - arriva a posteriori?

La domanda è sempre quella. Qual'è il modello di business? Da dove fai i soldi? E se vendi pubblicità (come tutti) dove e come la piazzi?

Domanda specificamente di particolare rilievo per player come Foursquare - che si devono ovviamente inventare formati che non siano il solito bannerino sul mobile.

Foursquare si è sviluppato un formato correlato alla location (e ci mancherebbe altro) - annunci che compaiono non appena si fa check-in (rassicuratevi, per ora in Italia non se ne sono visti, che io sappia).

Il caso che stanno cavalcando (anche come loro operazione di PR verso potenziali investitori, mi sa) è quello del Rum Captain Morgan.
Il meccanismo è quasi banale.

Fai check-in in un locale (selezionato) e *pop* ti appare la pubblicità del Rum. Che, essendo in un momento contestualmente favorevole e addirittura vitale per il consumo del prodotto, porta la comunicazione più vicina possibile all'atto d'acquisto, quasi fosse un materiale punto vendita :-)

Il pricing dello spazio pubblicitario è basato su una specie di clickthrough - ovvero un modello "per action"; se cliccano sull'annuncio, paghi - se non lo fanno, offre la premiata ditta Foursquare.

Sulla base di questo modello di comunicazione si possono immaginare infiniti progetti.
La domanda è sempre quella: funzionerà?

La risposta sbagliata è quella di tipo ideologico (gli utenti non fanno, gli utenti non amano, non è la maniera giusta...).

La risposta giusta è misurare - e vedere come cambiano i consumi nel locale. In fondo non è un task così complicato e da scienziati nucleari. E i numeri, i fatturati, tendono a raccontare storie interessanti e rivelatrici.

Idea potente. Beauty inside, per Toshiba+Intel. Guardatelo. Think Big.


Se non siete Apple (e anche lì...) parlare di PC portatili rischia di essere un task noiosissimo.
Si vola basso, tecnico e poco creativo.

Ma c'è un altro modo.

Toshiba, insieme ad Intel ha sviluppato un vero e proprio serial. Un film in 6 puntate (webisodes). Con un taglio altissimo.

La storia di un uomo che ogni mattina si sveglia in un corpo diverso. E va tutto bene, fino a quando si innamora. E lì diventa un casino.

Ma, dato che ogni giorno ha una faccia diversa, a impersonarlo può essere chiunque. Specialmente gli utenti - vedi alla voce crowd generated. Che possono anche scrivere parte  della storia...

Dove quello che conta non è cosa c'è fuori (il look, il design?) ma quello che c'è dentro (Beauty inside, Intel inside...)

Guardate la video case history, che merita. E tenete conto che i vari episodi hanno già totalizzato più di 5 milioni di views... che per una azienda che fa computer e una che fa microprocessori, non è male.









"The Beauty Inside" is the story of a guy named Alex who wakes up every day as a different person. He is always the same person on the inside, but on the outside, he is somebody else. When he meets Leah and falls in love, everything changes for him. He knows he will see her again, but she will never see him. 

Because Alex's appearance changed every day, all fans—male or female—were invited to audition for the lead role of Alex. This underlying social component allowed the audience to engage and star alongside Hollywood big shots. Audience members also played Alex throughout the experience on his Facebook timeline via photos and videos, contributing to his narrative every step of the way. 

This charming Facebook experience features an omnipresent character in the form of a Toshiba Portégé Ultrabook with Intel Inside, which Alex uses daily to chronicle his changing appearances and attempts at a meaningful relationship. The series gave Intel and Toshiba a chance to interact with and provide a branded entertainment experience to a younger generation of consumers engaged in social media. 










A total of 26 Alexes were cast in the film from fans all over the world including Japan, France, German, Italy, Philippines, Canada and Spain. And an additional 50+ Alexes were selected/featured on the Facebook timeline. Alexes were chosen from over 4,000 auditions on Facebook.










The first of six episodes began airing August 16 running each Thursday at 3pmPST/6pmEST. With 70MM views, 96,000 likes on Facebook and a remarkable 97% approval on YouTube, "The Beauty Inside" wowed and attracted new fans as well as auditions to play Alex throughout the 6 week series.

martedì, luglio 23, 2013

Gestire il mito: Diagon Alley su Street View :-)


Quando si ha per le mani un mito, si ha per le mani una fabbrica per stampare i soldi.
Come nel caso di Harry Potter.

Ma, per mantenere alto il mito negli anni, per evitare che muoia con l'invecchiare dei suoi fan (si pensi all'infinito successo di Star Wars e di Star Trek...) il mito va curato, gestito, rilanciato e amplificato. Non ci si può sedere sugli allori o sugli errori.

Lo si fa a livello di "prodotto" o meglio di esperienze che si possono offrire a fan sempre affamati di nuovo contenuto, nuove emozioni - un bel problema se, come nel caso di Harry Potter, sembra che il numero di libri e film nuovi sia destinato ad essere zero*

Una soluzione in quest'area è ricostruire "dal vivo" un pezzo del mondo di HArry POtter - edificare Diagon Alley, la via dello shopping dei maghi; all'interno dei Warner Bros. Studio nell'Hertfordshire.

Ma per chi non ci può andare di persona, e per amplificare digitalmente la comunicazione e il mito... la si mette su Google Street View :-)



* corre il rumor che la Rowland voglia scrivere un nuovo libro... mamma mia che paura, visto anche il risultato del suo libro post-Potter...

Ricerca. Essere fan di un brand su Facebook. Che impatto ha? Perché la gente lo fa?


Discussione in corso da tempo e che periodicamente riprende (ad esempio quando posto che un fan su Facebook per un'azienda vale 174$...)

Inietto nella discussione un input, lo studio effettuato da Syncapse (quello dei 174 dollari) che ci rivela (se uno ci crede) che:

- Metà delle persone che danno un Like ad una marca su Facebook lo fanno perchè sono già "fan" della marca nella vita reale (IRL).

Un 42% lo fa per avere accesso ad uno sconto o promozione (ergo: se nessuno vi ama e non fate promo, siete nei guai. Ma lo si sapeva da secoli: se non hai una marca/prodotto forte o non hai lo sconto, perchè dovrei considerarti?)

- E comunque il 78% dei fan di una marca sono già acquirenti.

Allora Facebook serve solo a consolidare un rapporto esistente? Io farei una riflessione su cosa vuol dire riuscire a costruire un qualche tipo di rapporto con un 22% di gente che ancora non ti compra, vedi alla voce potenziale di allargare il tuo mercato... e d'altra parte che senso avrebbe - dal punto di vista della marca - se fosse il contrario e i tuoi consumatori non ti dessero il like e lo desse solo chi non ti compra...?

Quindi occhio a interpretare le cifre e a guardare supinamente il numero più grosso...

- Le 10 principali ragioni per cui si diventa fan sono... 
  1. To support the brand I like (49%)
  2. To get a coupon or discount (42%)
  3. To receive regular updates from brands I like (41%)
  4. To participate in contests (35%)
  5. To share my personal good experiences (31%)
  6. To share my interests / lifestyle with others (27%)
  7. To research brands when I was looking for specific products/services (21%)
  8. Seeing my friends are already a fan or “liked” (20%)
  9. The brand advertisement (TV, online, magazines) led me to fan the brand (18%)
  10. Someone recommended me to fan the brand (15%)

Articoli sulla ricerca li trovate qui (se siete pigri e volete una sintesi):





lunedì, luglio 22, 2013

Quando si dice un posizionamento preciso...


Vecchia ma sempre valida.

Se siete una stazione televisiva Neozelandese, e se non avete la diretta dei Campionati del Mondo di Rugby... come fate a sopravvivere nel paese del Rugby durante il periodo del campionato?

Four ha deciso di assumere un posizionamento ben preciso...

Approfondimento e altri soggetti della campagna (incluso Homer Simpson): http://www.admedia.co.nz/2011/07/29/special’s-four-campaign-puts-the-boot-into-rugby/


(che poi io America's Next Top Model non lo sopporto...)