venerdì, ottobre 31, 2014

Divertente esempio di pubblicità comparativa. Lidl.

OK, post leggerino del Venerdì.
E non è nemmeno roba digitale,
Però è divertente. E interessante.
Enjoy.

(cliccateci sopra per ingrandire, ofc)


giovedì, ottobre 30, 2014

[Must Read]. Evian. Baby Spiderman ti salva su Twitter. Interazione in Real Time.



Nella mia personale gallery delle idee (o forse, soprattutto, delle esecuzioni) migliori, questa campagna si piazza ai primi posti (anche se non è recentissima).

Direi tipica operazione di branding - che si aggancia poco al prodotto (anche perchè sull'acqua inizia a diventare un po' dura), lavorando più che su valori di marca esplicitamente espressi sulla costruzione di una personalità emozionale, di un modo di essere.

Facendo leva anche su una linea creativa che ha visto nell'animazione dei pargoli la chiave distintiva.  Il bambino che c'è in te (e balla). E sincronizzandosi con l'uscita nei cinema di Spiderman 2.

Brillante l'idea di inventarsi lo Spiderman bebé (costata due lire di diritti...) ma soprattutto del concetto di farlo correre in soccorso delle persone via Twitter.

Infatti quello che mi è piaciuto di più non è stato tanto lo spot (bellissimo, per carità) quanto la maniera in cui si sono integrati coi social e hanno fatto relazione con le persone.

E sopra-soprattutto l'esecuzione, con un tempo medio di risposta di meno di 10 minuti per rispondere con un messaggio personalizzato, anche con micro video. Personalizzati per l'utente cui sono destinati. Usando Vine.




La strada è quella di Old Spice, con un po' più di freschezza. E di idratazione :-)

Poi, per non farsi mancare nulla, si sono anche attaccati ai tweet delle celebrities, come in questo caso :




Naturalmente, quando si sparge la voce che la marca ti risponde su Twitter, e pure in modo divertente, la gente scatena l'inferno, chiunque prova a chiamare, per vedere se avrà una risposta personalizzata. E i numeri esplodono.
Ma, per tenere i budget accettabili e la salute dei social addetti preservata, tutta l'operazione è durata solo 2 giorni.

Bella creatività. Ecco la video Case History:


Per concludere (e questo è un caso un po' raro) hanno condiviso con il pubblico il pensiero dietro all'esecuzione del progetto, che invito caldamente a leggere qui:


https://bunkr.me/evian/amazing-baby-rescue-me

Approfondimento:
Il Mirror


mercoledì, ottobre 29, 2014

Ancora Genio, ancora IKEA. Lo specchio motivazionale.


Non è che ami molto parlare troppo spesso delle stesse marche, ma a volte ci sono costretto :-) E in pochi giorni mi tocca parlare degli svedesi un'altra volta.

Perché, dopo lo spot per Halloween (Shining), si sono inventati in UK un'attività di comunicazione nel punto vendita molto furba.

Che a me piace soprattutto perché non è una trovata (come in fondo, lo spot Shining) ma ha una base strategica.

L'insight* è che due terzi degli inglesi soffrono (di più o di meno) di insicurezza, non sono sicuri della propria immagine, di cosa pensano gli altri.
Insomma, sono (come moltissimi altri umani) alla ricerca di rassicurazioni, conferme, gratificazioni.

Allora, tutto sommato rubando l'idea dalla favola di Biancaneve, chi può essere più sincero di uno specchio? Specialmente se è uno specchio motivazionale, tecnologicamente abilitato a fare i complimenti alle persone?

In realtà si sarebbe potuto potenziare ancora di più l'operazione personalizzando di più i messaggi o addirittura con un approccio conversazionale come quello visto in questo caso o in quest'altro; ma già così è una bella e solida idea (diciamocelo: mi piace molto il concetto, l'esecuzione forse non rende giustizia appieno all'idea, magari si poteva fare un filo meglio).

Dal punto di vista del business è lecito chiedersi: fa vendere di più?

Forse un cliente contento compra di più (è per quello che ti mettono musichetta e profumi nel punto vendita). Ma soprattutto rafforza la percezione di marca, la preferenza; andare da Ikea non è andare a comprare un armadio è un'experience (e chi ha bambini lo sa benissimo). In qualche modo si potrebbe pensare a un'evoluzione di IKEA verso un modello Disneyland? :-)

Ecco il video dell'operazione:




* Insight: per una descrizione e una discussione più approfondita di cosa sia un insight e a che cosa serva per il marketing e la comunicazione (e le vendite) ne parlo approfonditamente su "Strategia Digitale. Il Manuale" 
http://www.hoepli.it/libro/strategia-digitale/9788820362751.html

martedì, ottobre 28, 2014

Il branding in 3 Minuti #StrategiaDigitale [Video]


Il Branding, ovvero le attività di creazione, definizione, manutenzione di una marca è una delle attività più alte e complesse che possa fare uno stratega, quindi un planner.

Purtroppo oggi viene fortemente sottovalutata... dalle aziende che, guarda un po', non hanno una marca forte.
E non capiscono perché aziende dalle marche fortissime spendano e continuino a spendere per lavorare sulla marca. Facciano strategie di branding.

E non capiscono perché le vendite vanno giù (eh, beh, se non sei percepito come qualcosa di speciale, meglio tu sia il meno caro del mercato)

Vabbè.

Allora, se non sapete di cosa sto parlando, e non avete le idee chiare su cosa sia un brand (NON E' IL LOGO!!) iniziate dal leggervi questo articolo di Wikipedia, che non è male:
http://en.wikipedia.org/wiki/Brand

Poi, se volete, questo video non è male, da' qualche spunto...



e questo racconta in termini didascalici (e divertenti) cos'è il branding:



Avete ancora qualche minuto? Guardatevi anche questo filmato:

lunedì, ottobre 27, 2014

Ricerca scaricabile. La Reputazione? Nasce dalle opinioni ed esperienze condivise dalle persone.


Interessante ricerca: "The Social Consumer Study - Social Media and Societal Good" prodotta dalla Society For New Communications Research.

Segnalo questa ricerca, visibile su Slideshare, che mi sembra interessante (ve la "embeddo" sotto).

Tra i dati più interessanti:
1. La reputazione sempre di più nasce dalla condivisione di opinioni ed esperienze da parte delle persone, che parlano ad altre persone. Quindi ciò che l'azienda predispone, pianifica di comunicare si incontra / scontra con ciò che dicono le persone.

2. I consumatori sono più critici, informati e attenti. Disincantati, vogliono vedere la sostanza, non solo le belle promesse, vogliono informazioni "relevant", vogliono capire perchè si dovrebbero fidare di noi.

3. C'è una marcata differenza (negli US) tra uomini e donne: le donne hanno una probabilità doppia, rispetto agli uomini, di rivolgersi ai social media per informarsi e supportare le proprie decisioni d'acquisto. E hanno una maggiore sensibilità rispetto al committment dell'azienda verso la società.

4. Le persone che condividono informazioni online sono una minoranza rispetto al totale degli user. Ma questi esercitano un'influenza sproporzionata su coloro che si limitano a leggere.

5. il 71% degli intervistati usa regolarmente i Social per raccogliere informazioni, per restare informato.


E un sacco di altre cose interessanti.
Poi, lo sappiamo, gli USA sono diversi dall'Italia, però...



venerdì, ottobre 24, 2014

Genio. Shining. Dentro all'IKEA.


What if...

Cosa sarebbe successo se Shining fosse stato ambientato in un negozio IKEA? :-)


A Singapore hanno cercato di immaginarselo - costruendoci su uno spot tematico per Halloween.

In realtà non è solo pura creatività e famolo strano, puro "branding".

C'è un pensiero di comunicazione: comunicare che IKEA chiude tardi, sta aperto fino a notte.

E di notte, si sa... 

ecco il video:


 Ed eccone una versione commentata, che funge un po' da approfondimento :-)

giovedì, ottobre 23, 2014

Epico. Non c'è altro termine. Da Air New Zealand


Air New Zealand, la linea aerea più "cool" che abbia mai solcato i cieli della terra di mezzo, colpisce ancora.

Con un nuovo video di sicurezza, che si può solo definire epico.

Attenzione, non è un divertissement e basta. E' un modo molto forte di lavorare sulla marca. Di costruire un'immagine e una percezione. 
Pensate al video di sicurezza della vostra linea aerea preferita. E adesso guardate questo. Dopo mi dite come vi sembra la aerolinea che usate abitualmente.

Io ormai da anni sono convinto (non avendo la minima idea di come sia davvero) che se potessi scegliere, volerei certamente con loro. Per provare.
Ecco il video:




Naturalmente, il tutto coincide (anche produttivamente, il che abbatte i costi) con la partnership tra la Nuova Zelanda, la sua aerolinea e tutto il blocco Hobbit/Signore degli Anelli. Di cui, guarda caso, è in uscita la nuova puntata... (cià, già che ci siamo, ecco il trailer):


L'hashtag ufficiale è:
‪#‎airnzhobbit‬

E, se vi siete persi gli altri onboard video che Air New Zealand regolarmente inventa, ecco il link alle puntate precedenti:

Magico: l'Hobbit e Air New Zealand


mercoledì, ottobre 22, 2014

Grandi. Di notte, al museo, si aggirano i robot. Streaming e telecomando incluso.

Un po' di cultura. Tate Gallery.

Avete mai sognato di introdurvi di notte, in un museo. E di esplorarlo, da soli? (io, sì).

Beh, Tate ha reso possibile questo sogno. Per pochi giorni, ad Agosto.

Introducendo 4 robot che di notte si aggiravano per le sale, illuminando con un faretto i pezzi e mandando in streaming il video - per ricreare l'impressione di essersi introdotti a godere clandestinamente dell'arte fuori orario.

Quasi magico.

Anche perché alla guida dei robot c'era... il pubblico.
Persone normali. Che, online, potevano prendere per 5 minuti il controllo del veicolo, e guidarlo. Per poi cedere il volante ma continuare a godersi lo streaming della visita notturna.

Empowering people.

Tate After Dark. http://www.tate.org.uk/whats-on/tate-britain/special-event/after-dark
ma anche: http://www.afterdark.io/
e la BBC: http://www.bbc.com/news/technology-28742582

Ecco il video:



Approfondimento:
The final frontier: Astronauts, robots and sneaking into the gallery after dark

This week, you can peek through the ‘eyes’ of four robots who will be roaming the darkened galleries in Tate Britain after all the visitors have left, controlled by anyone across the world who logs on through the website: afterdark.tate.org.uk

On Wednesday 13, Thursday 14 and Saturday 16 and Sunday 17 between 22.00 BST and 03.00 BST, you can log in to view the robots on their journey through the artworks and even remotely control their movements. If your kids (or you) can’t stay up that late, Friday 15 is the night for you, when the robots will be taking a turn about the galleries between 19.30 BST and 00.30 BST.

The first robot master was Colonel Chris Hadfield, retired commander of the International Space Station (you may remember him as the singing astronaut performing David Bowie's Space Oddity), though he navigated the robots this time from the slightly more mundane location of his home in Toronto.

After Dark has been created by design studio The Workers: Tommaso Lanza, Ross Cairns and David Di Duca. It is the winning project of the IK Prize 2014, which, supported by the Porter Foundation, is a new annual prize presented by Tate which celebrates digital creativity and seeks to widen access to art through the application of digital technology.



martedì, ottobre 21, 2014

Riflessioni e raccomandazioni su Strategia ed e-commerce, in questo video. Slide, relazione. Meet Magento


Con una certa calma è stato pubblicato il video del mio intervento a Meet Magento, sul tema:


Sono una trentina di minuti in cui affronto un caso di e-commerce di pregio dal punto di vista strategico e presento alcuni ragionamenti chiave da fare quando si guarda all'e-commerce, applicando quanto scritto in Strategia Digitale, il manuale (nota: purtroppo Giuliana non ha potuto partecipare all'ultimo, anche se la vedete annunciata... non c'è stata )

Magari può servire. Secondo me, al di là dell'ego, ci sono alcuni pensieri intelligenti (tendenzialmente tutti farina del sacco di Giuliana :-)

Qui sotto il video e il link per vedere le slide presentate.
Enjoy.





lunedì, ottobre 20, 2014

Un sito fatto tutto su Instagram? L'ha fatto Ikea


Un po', dai, ce la cerchiamo - trovare modi complicati di fare cose che si potrebbero fare semplicemente. Ma che per questo non attirerebbero l'attenzione.
La normalità e la prevedibilità spesso sono dei killer per il marketing e la comunicazione.

IKEA ha sviluppato, per la propria collezione PS un sito.. che non è un sito - cioè una cosa fatta tutta su Instagram.
Bella idea.

Guardate il video:


IKEA PS: Instagram Website from Instinct on Vimeo.


Approfondimento:
http://mashable.com/2014/06/30/ikea-instagram-website/

venerdì, ottobre 17, 2014

Okkio! In 7.500 hanno venduto l'anima online. Ma non lo sapevano.


Piccolo, simpatico esperimento (vecchio, ma sempre valido come spunto di riflessione).

Che dimostra come quasi nessuno di noi legga quello che firma online, dando un'implicita fiducia a chi ci propone contratti da firmare. Non avendo tempo e voglia di sapere cosa ci stiamo impegnando a fare.

In breve: un negozio di giochi online (http://www.game.co.uk/) ha inserito nelle clausole contrattuali legate ad un acquisto online (per il 1° Aprile), il diritto per l'azienda di esigere l'anima del compratore.

"By placing an order via this Web site on the first day of the fourth month of the year 2010 Anno Domini, you agree to grant Us a non transferable option to claim, for now and for ever more, your immortal soul. Should We wish to exercise this option, you agree to surrender your immortal soul, and any claim you may have on it, within 5 (five) working days of receiving written notification from gamesation.co.uk or one of its duly authorised minions."

"We reserve the right to serve such notice in 6 foot high letters of fire, however we can accept no liability for any loss or damage caused by such an act. If you a) do not believe you have an immortal soul, b) have already given it to another party, or c) do not wish to grant Us such a license, please click the link below to nullify this sub-clause and proceed with your transaction."

Qui siamo dunque a metà tra i pesce d'Aprile e la riflessione seria sui nostri comportamenti. E se qui si scherza, nulla vieta che clausole vessatorie possano essere inserite nei contratti e approvate da chi compra, senza rendersene conto.

Nel caso specifico, anche se era molto semplice rifiutare questa clausola, l'88% non l'ha fatto, nella maggior parte dei casi, ovviamente, perché non ci si è resi conto della sua esistenza.

BTW, l'azienda ha annunciato che non intende esercitare i diritti acquisiti sull'anima delle persone.



Approfondimento:

http://newslite.tv/2010/04/06/7500-shoppers-unknowingly-sold.html
http://boingboing.net/2010/04/16/video-game-shoppers.html
http://www.huffingtonpost.com/2010/04/17/gamestation-grabs-souls-o_n_541549.html

giovedì, ottobre 16, 2014

Genio. Da Coca Cola. Quando passi il prodotto alla cassa...


Di quelle cose che uno dice: ma perché non ci ha mai pensato nessuno prima?

Branding, coerenza, prendere di sorpresa le persone, con un'idea semplicissima.

Complimenti.

Guardate il video, dovete.
Coca Cola Happy Beep.



mercoledì, ottobre 15, 2014

Quali sono le 100 marche che valgono di più? BrandZ (la #1 è cambiata...)



Ecco la nuova edizione della ricerca di BrandZ, sulle 100 marche dal maggiore valore economico complessivo (in realtà è uscita a Maggio...ma non avevo ancora trovato il tempo di parlarne).

Indovinate un po' chi c'è al #1, qual è la marca dal maggior valore nel nostro sistema solare...

Se avete 4 minuti, guardate il video:



Se non li avete o ne avete di più, ecco la presentazione che potete sfogliare online

Oppure qui sotto trovate la ppt in Slideshare:




L'infografica la scaricate qui

Se non vi basta, ecco il link all'app per iOS e per l'app Android.

E qui il video di presentazione che spiega tutto l'ambaradan (1h 22'):

lunedì, ottobre 13, 2014

Ecco come si fanno le cose sul serio: Barbour, Instagram, Social, strategia.

Ottimo esempio di campagna fatta come si dovrebbe fare.

Non (solo) perchè ha delle soluzioni creative belle - ma perchè ha un pensiero robusto e strategico dietro, che si scarica in una serie di azioni. Che, tutte assieme, lavorano bene su marca e prodotto, -appoggiandosi su una solida comprensione di target e valori della marca.

La video case history spiega bene, ma vi faccio un riassuntino.

Il progetto è quello del Barbour International Tour (guardatevelo) fatto con top Instagrammers (/blogger)

1. Barbour internazionalmente è molto legato, storicamente, al mondo della moto (viaggi, emozioni, avventura).

2. La marca ha targettizzato in modo intelligente suoi target differenti, con creatività differenti

3. Le creatività sono basate su Instagram - con un lavoro di eccellenza su questa piattaforma (non la solita roba al risparmio che si fa da noi) ricorrendo a una decina di top Instagrammers.. per realizzare dei video insieme a una decina di ottimi registi emergenti.

Si è anche poi (ovviamente) fatto un (grosso) concorso per la community mondiale degli Instagrammers. Il che ha allargato considerevolmente, a livello mondiale, la reach della campagna, coinvolgendo persone motivate, communities localmente molto attive e appassionate.

Il tema è quello degli #inspiringplaces - e i video sono stati girati e montati usando gli smartphone - fatti al 100% su Instagram. E, ovviamente, gli Instagrammers (così come i registi) sono stati remunerati per questa operazione.

4. La pianificazione pubblicitaria è stata pensata in maniera corretta, per interessi, più che per demografia

Insomma, guardatevi il video:




Approfondimenti e link:
Twitter: @Barbour #inspiringplaces

PS: Interessante (anche se funziona su altri binari, essendo mirato a un pubblico inglese, con quindi realtà e strategie diverse) il blog di Barbour: http://www.barbour.com/blog. Se però andate alla sezione "International" vi ritrovate dritti dentro la strategia globale, giustamente.

PPS: L'aspetto fotografico, nella loro strategia appare essere importante - ad es. su Facebook guardate queste collaborazioni con Travel Blogger come Jennifer Carr e con gli Instagrammers

venerdì, ottobre 10, 2014

Bello. Libera l'uomo, con il poster che accetta la carta di credito.


Post leggerino del venerdì.

Affissione molto intelligente e tecnologicamente interessante.

Taglia i legami che imprigionano l'uomo. Affetta il pane per gli affamati.

Con la tua carta di credito.

E lo swipe della carta di permette di donare soldi, perché in realtà il poster è anche un POS.
Brillante.
Ecco il video.


giovedì, ottobre 09, 2014

Quali sono i contenuti del libro Strategia Digitale (il manuale)?

Continuando a rispondere alle domande più comuni rispetto al nostro libro... oggi diamo due risposte (Oddio, fa tanto "posta dei lettori"....):

Q. Ma cosa c'è scritto, dentro?

A. Robe.

Per essere più precisi, abbiamo fatto un manuale diviso in quattro parti, che potete leggere di fila o che si possono usare in modo indipendente (random access...).

Che si possono consultare quando serve per trovare uno spunto, un’idea, un come si fa.


La prima parte contiene alcuni tra i pensieri più forti che hanno cambiato, attraverso il digitale, il pensiero di marketing contemporaneo. Idee, spunti, trend, evidenze su cui si deve riflettere se si vuole essere in grado di capire davvero il marketing digitale.

La seconda parte definisce cos’è una strategia digitale e come affrontare il processo di sviluppo di una strategia, come prepararsi, cosa serve, quali possono essere gli ostacoli da superare.

La terza parte è quella più operativa: orientata a trasmettere come si realizza, nella pratica quotidiana, una strategia digitale. Fornendo un template dettagliato di una struttura di piano strategico e approfondendo nello specifico le varie sezioni, dando indicazioni pratiche su come ideare il piano. Presentando (come nelle altre sezioni) numerose case history e spunti creativi.


La quarta parte, costruendo sulle prime tre, fornisce ulteriori spunti, avvertenze e raccomandazioni per sviluppare correttamente il proprio approccio ai progetti di comunicazione digitale.

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Q. Posso averne una copia autografata da entrambi gli autori?

A. Er... certo, sì, (ma perché? :-) comunque ci trovate a SMAU il 24 Ottobre a tenere un workshop (dovrebbe essere possibile anche acquistare il libro in fiera). Se ci tendete un'imboscata saremo felici di firmare la vostra copia :-)




mercoledì, ottobre 08, 2014

Ma... questa app ti toglie la pubblicità dai muri o te la fa guardare? (metropolitana, New York)

Non voglio entrare nel merito di cosa avessero in testa i creatori di quest'app, ma mi sembra il classico esempio di cosa che ottiene l'esatto contrario che ci si era prefisso :-)

Background: metropolitana di New York - strapiena di pubblicità (e meno male, se non entrassero quei soldi lì, o il biglietto costerebbe chissà quanto in più o dovrebbero aumentare le tasse).

Qui parte il solito pippozzo sulla saturazione della pubblicità che invade i nostri spazi e le nostre vite. E fin qui può anche starmi bene.

A fronte di questa vision, la soluzione creativa proposta da questi creativi è stata di realizzare una (bella) app di realtà aumentata, il progetto NO AD: NYC

Inquadrando il poster pubblicitario, magia, sullo schermo dell'app questo viene sostituito da un'opera d'arte contemporanea etc etc... avete già capito.

Si parte con una cinquantina di artisti, che cambiano mensilmente.

Figo. Mi piace tutto quello che democratizza e diffonde l'arte, in un mondo che a me sembra volare semrpe più basso, culturalmente.

Però... se c'è tanta pubblicità attorno a noi, in genere quello che capita è che impariamo a filtrarla, a non vederla, a non accorgerci dell'esistenza di una grandissima percentuale dei messaggi che ci circondano.

Se invece ti do' un buon motivo per interagire con un poster, per vedere cosa succede a quella pubblicità una volta filtrata dall'app, ti porto a dare attenzione a quel messaggio - e quindi bypasso il fenomeno di disattenzione selettiva.

Ergo, visto che c'è troppa pubblicità, alla fine ho trovato un modo per farti fare attenzione a messaggi che altrimenti ignoreresti? :-)) comunque questi di Re+Public mi sembrano piuttosto bravi, nei progetti di augmented reality.

E il progetto artistico va bel al di là della semplice NY:
http://vimeo.com/user2798581


Ecco il video:



NO AD: NYC from The Heavy Projects on Vimeo.

lunedì, ottobre 06, 2014

Nostro workshop in SMAU - ultimi posti disponibili



Segnalo il nostro workshop in SMAU:

"Strategia Digitale: cos’è, a cosa serve e perché porta risultati economici - in 50 minuti"

Venerdì 24 - ore 11:00
Durata: 50 minuti

Arena Expo 2015 - Pad.1

Affrettatevi, che stanno finendo i posti...




http://www.smau.it/milano14/schedules/strategia-digitale-cose-a-cosa-serve-e-perche-porta-risultati-economici-in-50-minuti/

#Radioemozioni: ecco i video del Guerrilla RAI - La radio interrompe la TV

(AGGIORNATO, CON PIU' VIDEO)

Ed ecco un paio di video che raccontano come ha funzionato la cosa, per chi non la sta vedendo dal vivo ( va avanti fino a sera):






In corso adesso il Guerilla di RAI - Mai visto prima: la radio interrompe la TV.





Guerilla Marketing radiotelevisivo. Sta succedendo adesso, in real time solo per oggi :-)

Oggi la Radio sta facendo una cosa mai fatta prima. In Televisione.

Radio RAI sta interrompendo, a sorpresa e senza preavviso, i programmi della Televisione (RAI ofc), per tutta la giornata.

Senza avvisare i conduttori dei programmi in diretta (sarà interessante osservare che faccia faranno :-)

Interrompendo i film. Interrompendo i telegiornali. Al di fuori dei break pubblicitari.

Su RAI 1,2,3 e tutti gli altri canali.


Come funziona il Guerilla? Semplice.

Nel bel mezzo della trasmissione, di colpo, lo schermo diventa nero.
Un’immagine fissa appare, e la voce della radio ci ricorda momenti importanti della nostra storia.

La morte di Kennedy. Campioni del mondo. Papa Giovanni e poi Papa Francesco. L’oro di Mennea. Vasco Rossi, Fiorello, Battisti... Poi le trasmissioni riprenderanno da dove sono state interrotte.

Cosa c'è dietro? Il compleanno della Radio.
90 anni fa, il 6 Ottobre 1924, iniziava la storia delle trasmissioni radio in Italia. 

L'idea del guerilla di Radio RAI è farci sentire (senza vedere) le emozioni forti che la radio può dare.

Parlandoci, invece che con le immagini in movimento, con le voci che attraverso la radio hanno segnato il nostro ricordo, la nostra storia.
(sì, c'è anche l'indimenticabile CAMPIONI DEL MONDO!)

Le interruzioni sono iniziate all'alba e proseguiranno a macchia di leopardo, decine di volte, per tutta la giornata.

Per emozionare le persone. E, ovviamente, l’operazione sarà amplificata sui Social – perché la Radio è ancora giovane e ha tantissime cose da dire.

Ecco il video dalla prima interruzione "live", nel TG di RAI 3:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ff413690-b429-46e2-84be-ae117f8dfb13.html

Le clip che stanno venendo messe in onda, con i momenti storici raccontati dalla radio:  http://goo.gl/W0RLWQ 
(Disclaimer: per trasparenza vi informo che io e l'agenzia per cui lavoro siamo coinvolti nel progetto...)

sabato, ottobre 04, 2014

Il riassunto della settimana - sul mio blog


Buon sabato a tutti, iniziamo con una domanda: come forse avrete notato, io da anni (per una serie di motivi di praticità) tendo a postare il mio contenuto quotidiano, tutti i giorni feriali, tra le 10 e le 11.

Vi funziona? Preferireste un altro orario? Non potrebbe fregarvene di meno?
Grazie a quello 0,04% che mi darà un feedback e deciderà per la maggioranza :-)

Ed ecco di cosa ho parlato questa settimana, ci sono alcuni post bellissimi e alcuni molto belli :-P

Ama il cliente. Invece del lucchetto sul ponte... la tazza Nescafè :-)

venerdì, ottobre 03, 2014

Ama il cliente. Invece del lucchetto sul ponte... la tazza Nescafè :-)


Questa faccenda dei lucchetti degli innamorati, dal Ponte Milvio si è sparsa un po' in tutto il mondo, al punto da creare dei problemi di sicurezza (vedi il caso di Parigi).

Come spesso capita, la comunicazione si è impadronita di questi meme culturali - come nel caso di Unicef.

Ora il turno di dichiarare il proprio amore per la clientela spetta a Nescafè.

Che ha incatenato, con dei lucchetti a combinazione, un buon numero (1000+) di mitiche tazze rosse - iconiche e notoriamente molto desiderate -  alle panchine e nei parchi di Zagabria.

Le combinazioni dei lucchetti erano disponibili via smartphone, geolocalizzandosi su Facebook e ricevendo il codice.
Poi, con il mug (la tazza) si poteva andare a fare il pieno di Nescafé presso appositi stand.

Un'operazione di consumer activation, unconventional e social, con ovvie ricadute sul fronte delle PR - sia tradizionali che soprattutto digitali.


giovedì, ottobre 02, 2014

Trovatona di KLM: il cane trova oggetti smarriti - colpo di PR e visibilità su YouTube

KLM ha fatto un bel colpo di PR, con un marketing stunt piuttosto divertente ed inusuale.

Hanno arruolato un cane, animale notoriamente dotato di fine olfatto, per ritrovare in aeroporto i proprietari di oggetti smarriti sugli aerei.

Il processo viene innescato da un monitoraggio dei social media (cosa che hanno imparato a fare già dai tempi del bellissimo KLM Surprise. Se non sapete cos'è, guardate il secondo video qui sotto).

Se si posta, smadonnando, di aver lasciato a bordo un proprio oggetto, parte una ricerca "umana" sull'aeromobile - e poi interviene la parte canina.

I gattini funzionano sempre.. ma anche i beagle non scherzano.
Funzionano sempre significa, specificamente, più di 8 milioni di views su YouTube.

Peccato fosse uno stunt, o se volete, un fake. Il simpatico Sherlock compare sì nel video (qui sotto), ma non nella vita quotidiana degli aeroporti :-)
http://www.huffingtonpost.ca/2014/09/24/klm-lost-baggage-dog_n_5879366.html





mercoledì, ottobre 01, 2014

Per chi è la Strategia Digitale (e il nostro manuale)?


Dato che periodicamente ci contattano in privato per chiederci se "il libro è adatto a loro", abbiamo pensato di (ri)fare il punto sul target di riferimento del libro :-)

Questo libro è nato dal desiderio di raccogliere, in forma ordinata, quello che da anni facciamo attraverso il nostro lavoro: creare strategie digitali, ma anche spiegarle, insegnarle, renderle comprensibili.

Desiderio legittimato, peraltro, dal fatto che, mentre nel mondo della comunicazione tradizionale (advertising, Pr, direct marketing) è tutto più o meno codificato – con manuali, moduli, best practice – non si può dire lo stesso per il mondo digitale, dove ogni attore – azienda, agenzia, consulente, divulgatore – spesso sviluppa, adotta e applica un fare proprio e “non standard”. 

A noi è sembrato giunto il momento di mettere per iscritto questo fare, perché sia più agevole avvicinarsi al digitale, anche se non si ha ancora avuto il tempo (o l’occasione) di sviluppare, adottare e applicare il proprio approccio, aziendale o personale, a questo mondo.

Il nostro pensiero è andato a chi, in azienda, si sente dire “E ora andiamo su internet!”, e magari Internet neanche la frequenta. Abbiamo pensato anche al momento in cui questo signore riceve un’offerta da un fornitore esterno - con un grosso titolo davanti: “Strategia digitale per XYZ”. 

Ci piacerebbe, che il nostro lettore avesse gli strumenti per capire se quello che le slide gli stanno vendendo sia sensato e abbia davvero la possibilità di fare bene al suo business.

Il nostro pensiero è andato, poi, a chi crede ancora che il digitale sia, nell’ordine: 1) un optional; 2) una roba da tecnologi (da smanettoni, da “ggiovani” e così via, sostituite a piacere il soggetto, purché sia vissuto come poco affidabile dal punto di vista del business); 3) gratis.

Infine abbiamo pensato a quelli come noi, che fanno il nostro mestiere, per i quali questo manuale potrà dare qualche spunto di riflessione, una metodologia con cui confrontarsi, un approccio ordinato e sistematico al lavoro che potrà essere utile.

Questo libro vuole essere una guida che spiega, a chi non è esperto, in azienda e in agenzia, professionisti e responsabili di funzione, quali sono gli step necessari, e ordinati, per pensare e realizzare un’attività di comunicazione digitale pianificata strategicamente, fornendo una metodologia facile da comprendere e da seguire. 

Una guida che fornisca spunti a chi già conosce il campo, su come applicare una logica di pensiero strategico per rendere più efficiente ed efficace il processo di sviluppo di un progetto digitale e la sua implementazione. 

Una guida, per tutti, per fornire spunti di riflessione, idee, casi; per evidenziare regole culturali e pratiche utili a capire meglio la Rete e a sviluppare progetti migliori, che producano più risultati.

Se vi interessa, il libro lo potete trovare in libreria oppure online (formato cartaceo ed e-book), ad esempio qui: