lunedì, agosto 31, 2015

Lunedì... Perugia - conferenza Euprio


Se siete da quelle parti lunedì 6, io sono in giro per tenere un paio di workshop alla EUPRIO Conference...


Ecco di cosa parlerò (traendo ovviamente materiale da Relazioni Pubbliche Digitali):


Digital PR use the power of Influence amplification to get our message across. 
Using credible, relevant and vocal influencers, brands and organizations can build reputation, interest and attractiveness. In the workshop we will discuss the basics of Digital PR, how to select relevant influencers, how to build a working relationship with Influencers in an University context.

Digital PR are still ill defined. The seminar will start with a definition of what Digital PR are and how they differentiate from (and integrate with) other tools, such as Social Media. 

Starting from the foundations of Digital PR as related to influence to build reputation and interest, we will discuss the influence spreading process; defining how to identify relevant influencers (case by case). 

How to build a working relationship with influencers, understanding their point of view, needs, interest; and finally discuss how to work on amplificating their contribute to further spread their influence .

Credo sarà un'esperienza interessante (oltre a tenere il workshop, ascolterò parecchio), poi vi racconto:


EUPRIO is the association of higher education communicators in Europe.
EUPRIO’s goal is to ensure communicating with stakeholders is a key factor in university strategic planning.
EUPRIO aims to achieve this by demonstrating communications excellence through the sharing of best practice and new ideas from around the world.

The University, the Communications & Marketing Department and the Professional of the Future.
The world of higher education is in a state of flux. Developments such as digitisation, globalisation and privatisation are having a major impact on the education sector.
Students and academics will travel ever more, and institutions will continue to expand their international partnerships. Knowledge will become more accessible to the public through new technology and easier access to higher education. Campuses may be transformed as technology is changing the way we teach. Tighter public budgets and new legislation is putting pressure on universities to attract more external funding.

THE UNIVERSITY OF THE FUTURE

Increased competition between universities will lead universities to seek formalized partnerships with partners outside the sector, such as industry and schools. This has inevitable consequences for our universities.
  • So what will universities be like in 2020? And, what will this demand of us who work there?
  • How will this affect how universities are organised and run, ‒ for the structure of academic staff, for the student population, for funding and for the university’s public profile?

THE COMMUNICATIONS & MARKETING DEPARTMENT OF THE FUTURE

Universities and all around them are changing. With MOOCs, social media and citizen journalists, communications & marketing departments are facing a new landscape of stakeholders. Big data make it possible to track and communicate with stakeholders even more effectively.
  • How will the communications & marketing departments need to evolve in order to fulfil their role effectively? Will there even be a separate communications & marketing department in the future, or will the universities organise this function differently?

 THE PROFESSIONAL OF THE FUTURE

As organisations change, so must the individuals working within them. What demands face the communications & marketing professional at universities of the future?
  • Will we still need all-round professionals? Or, will specialists play a more important role in the future organisation of communications & marketing function at universities? What future specialist areas can we identify?

Shazam: usarlo per un concorso... da musicisti: Epiphone Les Paul Skill Check

Da (pessimo) chitarrista questa non potevo non raccontarvela - anche perché su Shazam non è che ci siano in giro tante idee innovative (nella logica del suo uso a supporto di attività di comunicazione).

Se quello che abbiamo visto sinora su Shazam è stato il meccanismo "acchiappa al volo lo smartphone e shazamma la colonna sonora dello spot quando passa", qui l'idea è più complessa e ricca. Intelligente e sfrutta meglio le potenzialità del mezzo.

Il committente è Epiphone, azienda produttrice di chitarre dall'illustrissimo passato e da un ottimo presente (per chi è interessato, approfondisco: posizione di pregio nel mercato delle archtop, delle semiacustiche; e seconda linea di Gibson - produce delle Les Paul prodotte in oriente che costano molto meno delle Gibson ma che comunque possono suonare anche molto, molto bene).

La logica di fondo della marca è probabilmente anche quella di affrancarsi dalla percezione di chitarra di serie B, di strumento per chi non può permettersi "the real thing" (una Gibson, come detto...  e anch'io nel mio piccolo ne ho una :-) per coprire fasce medie e medio basse del mercato, intersecandosi con le Gibson di fascia bassa che in certa misura si sovrappongono...

Quindi fare qualcosa che la posizioni come marca smart, adatta a chitarristi anche di ottimo livello (anche perché ci sono professionisti che usano Epiphone in concerto, che hanno una "signature version" a loro dedicata e sviluppata con loro...)

Ecco dunque l'idea.
Bjorn Gelotte, chitarrista della band finlandese In Flames, cui è stata recentemente dedicata una versione speciale della Les Paul Epiphone (che non costa poco: si parla di oltre 1300 $...), scrive un complesso solo di chitarra.

Il solo viene messo su Shazam.
I partecipanti se lo devono imparare molto per bene, e suonarlo facendolo ascoltare a Shazam - in modo che l'app giudichi quanto bene (o meglio, fedelmente) sono stati in grado di riprodurre il pezzo originale.

 Se sono stati abbastanza bravi, Shazam da' l'accesso al sito nascosto dedicato al nuovo modello di chitarra... dove i bravi chitarristi potranno a questo punto vincerne una o quanto meno avere il raro onore di acquistarne una in anteprima.

Il progetto, a quanto è dato sapere, ha avuto un buon successo, con (solo? ben?) 250 chitarristi riusciti a copiare abbastanza bene il solo originale. Ma, soprattutto, la special version è andata esaurita in preorder, prima ancora di raggiungere i negozi. E le tirature successive sembrano andare piuttosto bene...

Ecco il video:



e, se proprio vi interessa, ecco Bjorn Gelotte parlare della sua Epiphone:

martedì, agosto 25, 2015

Con KFC mangi e fai credere agli amici che sei in vacanza... :-)



Comunicazione molto estiva: divertente idea da Kentucky Fried Chicken (in Romania).

L'obiettivo era quello di promuovere nuove specialità basate su cucine etniche (per i Rumeni) come la cucina italiana, quella spagnola o quella greca... prodotti su cui non è proprio facile costruire chissà quale engagement.

Si è andati allora alla ricerca di un insight, e si è definito che chi va a mangiare da KFC in Agosto probabilmente non è in vacanza (a parte i turisti, ma è un'altra storia).
E che chi non è in vacanza ha amici in vacanza. E non è contento.

Soprattutto perché gli amici postano a manetta foto di posti più o meno esotici su Facebook, e lui no.


Soluzione: preparare delle tovagliette per i vassoi che siano sfondi ideali per creare delle foto di vacanza fake :-) e creare un po' di engagement, un po' di buzz, un po' di passaparola attorno ad un prodotto che difficilmente avrebbe creato relazione e gioco fra il suo pubblico.

Ecco il video di presentazione:


lunedì, agosto 24, 2015

Un annuncio stampa così interattivo che lo puoi struccare :-)

Buongiorno a tutti, dopo la pausa estiva i miei blog ripartono; e ricomincio, in questo blog a raccontarvi brillanti case history di comunicazione e a dare degli insight strategici, degli spunti di riflessione, degli approfondimenti sul libro*

Per ricominciare in maniera leggera e facile, ecco un bellissimo esempio di pubblicità interattiva.

La creatività

Mettere alla prova il prodotto. 
Una salviettina struccante di Neutrogena.
Struccando il volto della persona in copertina, con il campione allegato...

Le riflessioni strategiche

Due commenti: dal punto di vista della strategia di comunicazione è ovvio che non c'è nulla di meglio che fare engagement, far usare e provare il prodotto, farlo toccare con mano. La comunicazione funziona molto di più (e per "funziona" intendo dire che fa vendere di più).

Dal punto di vista della efficienza economica, è chiaro che il costo di realizzare una tale campagna probabilmente non sarebbe giustificato. Certo, fa vendere di più... ma abbastanza da giustificare l'investimento e generare un profitto?
Qui entrano in gioco due considerazioni. La prima è che in realtà, più che di advertising si tratta di PR. Di creare buzz. Di generare conversazioni e publicity, esposizioni gratuite sui media in rete, sui social, attraverso una brillante idea di comunicazione, che funge da pretesto.

La seconda considerazione è che bisognerebbe capire in  quante copie è stata prodotta la rivista con la copertina struccabile. 

Sì, perché non è un caso del tutto infrequente (;-) che le agenzia producano brillantissime idee (insostenibili dal punto di vista economico, se fatte "sul serio") in tiratura unica, al solo scopo di poterle presentare ai premi creativi e vincere una qualche statuetta o diploma che fa bene all'ego dei creativi e fa fine appeso ai muri delle sale riunioni :-)


* vedi: Strategia Digitale (il manuale)