giovedì, agosto 10, 2006

Ancora sul tryvertising...

In realtà il tryvertising non è terribilmente diffuso a livello "alto", ma qualche esempio interessante c'è: ad esempio il ConQwest 2005 – una caccia al tesoro su larga scala organizzata negli US su un target teenagers. I partecipanti, per giocare, dovevano utilizzare (a lungo) prodotti di Qwest (un operatore di comunicazione) quali telefoni cellulari con fotocamera integrata (imprestati al team dall’operatore).

Anche Nike si è data da fare, ad esempio offrendo in palestre universitarie corsi di fitness, step o cardio. Tenuti da istruttori certificati del Nike Fitness Team, questi corsi (gratuiti) sono anche un’ottima occasione per provare, sul campo, i prodotti dell’azienda. O sempre Nike, in Canada, supporta i runners che si preparano per la mezza maratona di Vancouver: possono ottenere da Nike un appuntamento con un allenatore che li accompagna, massaggi gratuiti e, ovviamente, una prova su strada delle scarpette…

Ma interessanti opportunità si aprono nei cessi di Parigi.

In sostanza, il Tryvertising è una bella idea – che richiede però fantasia, molto lavoro e molto rigore strategico per evitare il rischio di pensare che un campione gratuito, cellofanato in una rivista femminile, farà diventare di moda il nostro prodotto…

Interessante link: cliccate qui

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