Mio dio mio dio, Sanremo non riesce a passare gli 8 milioni e rotti di audience.
Ci si interroga.
Baudo smadonna, dice parolacce, "prova amarezza e rabbia".
Ciò che non si dice è che probabilmente i veri infuriati sono gli inserzionisti pubblicitari, che hanno probabilmente pagato per audience più alte di quelle poi effettivamente realizzate.
Con tutte le conseguenze sul futuro delle tariffe e delle vendite degli spazi per la prossima edizione.
Ci si interroga sulle cause, sui formati, sull'accoppiata Baudo, Chiambretti, sull'inserimento di artisti giovani o del ritorno alle tradizioni Nillapizziane.
La verità fosse che il Festival ci ha definitivamente scassato gli zebedei, in un mondo dove tra Internet, Satellitari, SMS e videogiochi c'è ben di meglio da fare che stare a sentire 4 tizi che cantano inframmezzati da lunghi minuti di chiacchiere inutili?
In questi giorni ci ho provato, a guardare il festival.
Per curiosità, dopo anni passati all'estero, in cui non potevo vederlo. Con la mia compagna ci siamo sintonizzati.
"Siamo durati" non più di trentasecondi. I primi a partire sono stati i miei gatti, poi medaglia d'argento la Stefania a leggersi un libro e io a giocare a WoW, che c'ho un nuovo character che devo far salire di livello...
(ascoltandomi in cuffia la mia musica che mi piace a me - sottolineando l'aspetto di scelta di ciò che ascolto, non di fruizione passiva)
credits foto
Io invece, dopo vent'anni in cui non l'ho mai degnato di uno sguardo, l'ho guardato per lunghi tratti (in parte lavorando e cincischiando su internet). Sto invecchiando.
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