lunedì, gennaio 26, 2009

Come attaccarsi alle Olimpiadi senza spendere una lira di diritti...

Da ex consulente del Toroc (il comitato Olimpico di Torino), ve lo confermo: cercare di mettere le mani sui cinque anelli e/o appropriarsi dell'alone Olimpico può costare caro - in termini di diritti, ovviamente.

Da un lato è naturale che il CIO protegga le revenue derivanti dall'evento, gestendo oculatamente tutte le politiche di licensing, sponsorizzazione etc.

Dall'altra la tentazione di agganciarsi al carrozzone Olimpico (quest'anno peraltro molto discusso per le note vicende cinesi e tibetane) è forte per le aziende - anche quelle che non vogliono o non possono essere sponsor, anche solo per il fatto che qualcuno più grosso si è comprato il posto.

In quest'ottica interessante il pensiero fatto da Le Coq Sportif, marca sportiva francese - che ha sviluppato un'attività virale video basata su un concept "laterale".

Si è inventata una figura immaginaria, un giornalista platealmente xenofobo (e anche un po' pirla, se mi permettete) cui è stato ovviamente vietato l'accesso ai Giochi.

E lui, per sbarcare il lunario, prepara la copertura delle Olimpiadi dalla Chinatown parigina, interagendo con noti atleti (guarda caso i testimonial della marca, che tendenzialmente si dissociano dalle sue opinioni qualunquiste e dai suoi pregiudizi anticinesi - hai visto mai che quelli là gli girassero i cosiddetti...).

Da notare la disponibilità per il download dei filmati virali in formato computer, PSP, Mobile e iPod (comodo) e la presenza del tennista italiano Potito Starace.

Originale, un minimo trasgressivo, diciamo carino.... una bella idea anche se sul'esecuzione si poteva forse fare di meglio.

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