lunedì, maggio 10, 2010

Da Apple con furore, ecco la pubblicità mobile



iAd, la piattaforma di advertising mobile di Apple costa cara e disintermedia le Agenzie di comunicazione. Ciononostante l’accoglieranno con passione?

O l'accoglieranno con furore dati i costi degli spazi, il fatto che creatività e produzione per un po' stanno sotto il controllo di Apple e che i costi di produzione costano un altro botto?

E sapendo che per essere i primi a fare pubblicità nella app APple il chip di entrata è di 1 milione di dollari di budget, sarà mai possibile che ci sia un'azienda italiana tra i precursori? (vabbè che l'iPad lo mettono in vendita oggi quindi ci vorrà un pochino per fare una base installata sensata)

Qui c'è sotto un grosso rischio di disintermediazione, proseguendo un trend in cui il media vende anche la creatività e tenta di rendere inutile l'agenzia di pubblicità. E' un altro atto in una sporca guerra in corso, lontana dai riflettori ma potenzialmente senza esclusione di colpi? ;-)

Questo è il tema del mio nuovo articolo settimanale su Apogeo (lo leggete qua), su un tema che è da un po' che sto tenendo d'occhio

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