venerdì, marzo 11, 2011

Anche in Italia si può fare engagement, unconventional e Social per i libri: Nessuno si salva da solo.

Anche in Italia si può fare del marketing intelligente e innovativo per l'editoria.

E a me parlare di cose made in Italy fa un piacere quasi erotico. 
Dato che anche da noi si è capaci di fare cose belle, quando vogliamo e quando ci lasciano.

Finita la polemica, il progetto è quello del lancio del libro "Nessuno si salva da solo". 

Con un'operazione di engagement nei luoghi classici dell'aperitivo - ma invece del solito reading (che due maroni, personalmente) ha visto il primo "slam book" italiano, che sarebbe: "un reading “faccia a faccia”, un ring in cui 3 coppie di reader, uomo e donna, improvviseranno testi e si affronteranno con la loro libera interpretazione la scrittura di Nessuno si salva da solo, metteranno in scena la storia di una coppia scoppiata, di un amore ormai finito, il botta e risposta dei personaggi del libro, Delia e Gaetano."
Il che, btw mi ricorda quella cosa bellissima che sono i match di improvvisazione teatrale.

Ma poi ci hanno fatto una bella integrazione: Facebook, blog, un po' di Twitter e YouTube.

Due note divertenti: qualcuno si è lamentato che la poesia e la letteratura andasse a rompere i maroni nel loro localino preferito per l'happy hour milanese, che c'avevano da parlare delle loro importanti cose da happy hour (ecco perché non mi beccherete mai a fare l'happy hour nei locali à la page). 

E poi lo scazzo che nell'ambiente della poetry italiana sembra aver scatenato il concetto di una gara, leggetevi il succoso post di Guido Catalano, uno dei poeti dello slam (che, manco a dirlo, scrive bene, anche i post :-)

In chiusura l'immancabile, etico disclosure, così nessuno pensa che faccia delle marchette: sono amico di chi ha organizzato 'sta cosa.
Come sono amico di tanta gente del settore. 
Per cui se non parlassi delle cose che fanno quelli che conosco non parlerei di nulla o quasi di made in Italy. Che invece è la cosa più interessante, perché a parlare solo di Made in USA... ci siamo capiti. 
E non metto nemmeno la copertina del libro ma un'immagine che non c'entra nulla, faccio anch'io il purista. ;-)

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