Interessante articolo.
Da prendere con le pinze... ma da prendere, perché l'ha scritto un pezzo grosso di Pepsi Cola - azienda che come sappiamo di advertising TV ne sa, e ci investe parecchio... tenendo anche conto che già un paio d'anni fa avevano deciso di tagliare 20 milioni di dollari (evitando di fare spot durante il Superbowl) per metterli sui Social... e dal 2005 ad oggi ha tagliato del 50% gli investimenti in advertising (anche se, contemporaneamente ha perso quota e ultimamente ha ricominciato a spendere in TV...)
Un paio di punti chiave:
In the future, no television advertisement will be just self-contained narratives designed to entertain, inform, educate or remind consumers about products.
The narrative arch will change as we think of the advertisement as a trailer versus the whole story.
Media planning will change, as social signals will heavily influence media-planning decisions.
L'articolo lo potete leggere qui: http://blogs.hbr.org/cs/2011/11/the_new_role_of_television_adv.html
A me piace moltissimo il concetto dell'adv TV come trailer che anticipa una storia che poi si svolge compiutamente online, è un tema su cui negli ultimi anni ho cercato di lavorare il più possibile.
Ciao Roberto, sei veramente avanti, l'articolo che segnali è molto importante. Una domanda, se vuoi/puoi darmi la tua opinione: se i social (solitamente gratuiti e basati sulla condivisione) avranno uno spazio preponderante nel campo pubblicitario, questo favorirà i piccoli (artigiani, piccole realtà industriali e di servizi) o i grandi (multinazionali)?
RispondiEliminaSecondo me favorirà le multinazionali. I piccoli mediamente non sanno cosa sia il marketing, figurati il social... quindi poche eccezioni a parte, sono troppo ignoranti (nel senso buono) per trarre profitto. Le multinazionali hanno i soldi e le competenze per guardarci dentro, sperimetnare, investire risorse, quanto meno provarci...
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