Cambiano i target e l’uso dei media. Anche la comunicazione evolve ed è sempre più “drive to web”
Per il mondo della pubblicità, quello che una volta era il mal digerito Internet, quello che “e poi mettiamo nell’annuncio anche l’indirizzo del sito”, si è trasformato: l’online che era accessorio in molti casi si è trasformato nell’obiettivo, nella spiaggia su cui far sbarcare le truppe dei potenziali clienti.
Sia esso un sito o minisito, un blog o un attività social.
Di qui una rivoluzione copernicana: se per anni abbiamo fatto attività online che facevano letteralmente schifo, in quanto impossibili “adattamenti” al web di campagne televisive intraducibili, ora come minimo andiamo verso concetti media neutral, media agnostic o chiamateli come volete; concetti che partono da un idea, non da un mezzo, e che per essere approvati devono anzi dimostrare di essere capaci di funzionare su tutti i mezzi, in primis l’online.
Ne parlo nel mio nuovo articolo per Apogeo, che se volete potete leggere qui
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