Vi segnalo l'uscita della sezione dedicata al Retail dell’Osservatorio “Brands & Social Media. Osservatorio su 100 aziende e la comunicazione sui social media in Italia”.
Mi sembra interessante per fare un po' di benchmarking e capire chi fa bene (e quindi da copiare con intelligenza).
Ovviamente poi sarebbe ancora più interessante andare ad analizzare i risultati ottenuti... ma quella è cosa molto più complicata e delicata ;-)
Leader della classifica è Ikea. Il brand svedese conquista il vertice attuando una strategia di comunicazione multipiattaforma intensiva (utilizza infatti Facebook, Twitter e YouTube mentre non ha un blog per il mercato italiano) in cui spiccano gli elevati tassi di interazione degli utenti ai contenuti pubblicati dall’azienda. I primi cinque gradini della classifica sono occupati dopo Ikea da, Media World, La Feltrinelli, Euronics e Fnac. Si tratta di aziende che attuano una strategia analoga a quella di Ikea pur senza raggiungere i medesimi risultati.
Allego sintesi del comunicato stampa e l'infografica.
“Brands & Social Media. Osservatorio su 100 aziende e la comunicazione sui
social media in Italia” relativo al settore “Retail”. Nel report vengono analizzate le attività di
comunicazione corporate sui social media di venti catene di negozi attive a livello nazionale e che
vendono prodotti afferenti a diverse categorie merceologiche (abbigliamento, abbigliamento
sportivo, editoria & multimedia, consumer electronics e bricolage & arredamento).
La ricerca ha permesso di stilare una classifica delle aziende selezionate che hanno attivato
forme di comunicazione sui social media. I criteri di redazione della classifica tengono conto sia
dell’investimento in termini di comunicazione (come ad esempio la frequenza di
aggiornamento dei profili e la loro personalizzazione), sia dell’interazione degli utenti (come
attestano il numero di commenti e di like ai wall post su Facebook o i retweets su Twitter). In
questo modo sono state valorizzate sia le strategie comunicative aziendali di tipo multi-piattaforma
sia quelle mono-piattaforma che utilizzano in modo intensivo soltanto uno o due strumenti di social
communication.
In continuità con il report precedente, dal punto di vista delle piattaforme si assiste al
consolidamento di Twitter e YouTube accanto alla presenza stabile di Facebook che appare
ormai un punto di passaggio obbligato per le aziende che vogliono comunicare sui social media.
Delle venti aziende selezionate quattordici, infatti, risultano attive sui social media per il mercato
italiano. Di queste, tredici hanno una pagina su Facebook, undici un profilo su Twitter e altrettante
su YouTube.
Nel mercato italiano risultano, quindi, più attivi i settori arredamento & bricolage, editoria &
multimedia, consumer electronics, mentre il settore abbigliamento si concentra maggiormente
sul mercato internazionale e quello dell’abbigliamento sportivo si ritaglia una visibilità più contenuta
puntando comunque a presidiare tutti i social network.
Un dato in controtendenza è la presenza di diversi blog aziendali, attivati da quattro aziende
(BricoCenter, United Colors of Benetton, Fnac e La Feltrinelli) utili a veicolare contenuti in modo
più descrittivo rispetto al sito o ai social network anche se non appaiono movimentanti altrettanto
intensivamente come questi ultimi.
“Il settore Retail è fortemente attivo nella comunicazione al consumatore e si riscontra un
considerevole investimento sui social media. La ripresa del blog e il consolidamento di Twitter e
YouTube fanno pensare al fatto che le aziende abbiano compreso sia le specificità di ciascun
social media sia la necessità di presidiarli con linguaggi e contenuti propri. I dati molto positivi
relativi all’interazione degli utenti fa percepire anche una diffusione sempre più ampia dell’utilizzo
dei social media nella popolazione italiana che sta imparando a relazionarsi con le aziende di
riferimento anche attraverso questi canali”, commenta Fausto Colombo, direttore di OssCom.
“Il settore Retail – aggiunge Nicolò Michetti, Amministratore Delegato di Digital PR - è uno dei più
vari e vivi tra quelli finora analizzati. La sfida delle aziende che operano in questo comparto è
utilizzare i social media non solo in termini di branding, attraendo e fidelizzando i consumatori, ma
anche per ingaggiare in modo proattivo gli utenti, stimolandoli a contribuire, e per supportare la
presenza sul territorio indirizzandoli sui punti vendita. Le aziende italiane stanno raccogliendo la
sfida, con risultati talvolta eccezionali e con un impegno che non possiamo fare a meno di
incoraggiare”.
L'executive summary e l'infografica riassuntiva dei principali risultati del rapporto di ricerca sono