Qui ci sarebbe da fare tutto un discorso sulla transizione della comunicazione dallo schermo TV a quello del computer, alle dinamiche dei videogiochi... insomma, ci sarebbero da fare dei discorsi seri che lascio fare a qualcun altro.
Segnalo il super trailer di “Call of Duty: Black Ops 2″ che metto qui sotto.
Degne di nota: dal punto di vista planner il concetto di base della comunicazione del gioco: "There's a soldier in all of us".
Dal punto di vista della strategia del trailer: il concetto di "Surprise". Che, a parte dare delle belle gambe allo sviluppo creativo, ha senso specialmente se pensiamo che questo gioco non è proprio alla sua prima release e bisogna convincere i prospect che vale la pena di cacciare dei soldi per giocarci. Perché? Perchè è ancora in grado di sorprendere, di divertire.
La strategia sembra avere le gambe dato che è stata mantenuta nel tempo (vi allego uno spot della versione precedente sulla stessa linea creativa)
La strategia sembra avere le gambe dato che è stata mantenuta nel tempo (vi allego uno spot della versione precedente sulla stessa linea creativa)
Dal punto di vista produttivo, la regia di Guy Ritchie e la presenza di personaggi famosi, a partire da Robert Downey Jr.
Dal punto di vista economico: ma quantoi soldi ci hanno buttato dentro? D'altra parte lo sappiamo che quella dei videogames è una industry con fatturati spaventosi, e dove il gioco si fa molto serio. E quindi anche gli investimenti richiesti.
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