lunedì, novembre 12, 2012

Marketing Assertivo, i risultati dell'esperimento

Come è andato l'esperimento di Marketing Assertivo? Paga di più la qualità o una call to action?

Qualche giorno fa ho pubblicato un post curioso.
Un esperimento di marketing assertivo. Andate a rivedervelo qui.

L'esperimento è nato come una scommessa, durante una conversazione alla macchinetta del caffè. Ed è un test che non ha grandi pretese di significatività.

E' serio ma statisticamente discutibile. Comunque utile a far riflettere su una cosa o due :-)

Originariamente doveva limitarsi ad un singolo post, poi il destino ha offerto l'opportunità di renderlo più complesso e interessante.

L'esperimento: focalizzarsi sulla "Call to caccia i soldi"
L'idea dell'esperimento era di misurare (spannometricamente....) quanto effetto ha sui risultati della comunicazione inserire una "call to action" chiara e focalizzata, a prova di scemo.

In effetti la mia posizione è che alle persone, al "target" occorre sempre dire (in una logica di Direct Marketing) esattamente cosa gli chiedi di fare. E perchè. Se lo fai, i risultati aumentano.

Così per vincere la scommessa ho pubblicato un post essenziale, a valore aggiunto zero per il lettore (quindi mettendomi nelle condizioni più difficili) e chiedendo semplicemente di cliccare su un banner per farmi incassare un po' di soldi.

L'idea era di misurare il fatturato pubblicitario di quel giorno rispetto ad un valore medio.

I risultati: il giorno 29 Ottobre ho fatturato € 2,44. La media del mio fatturato pubblicitario quotidiano si aggira su € 0,30-0,40. Diciamo che si è moltiplicato per sei. 

Il post nel giorno è stato visto un centinaio di volte - quindi relativamente poco rispetto alla media (arrivo a fare anche 3 o quattro volte tanto) ma la cosa non mi stupisce, visto come era stato costruito il titolo e la povertà del testo in termini di attrattività SEO etc. 

Insomma, diciamocelo, un post del cavolo. Pessimo. Fatto apposta ripeto per testare in modo puro la capacità di una (pessima) "call to action" di generare redemption.

Poi il destino ha servito su un piatto d'argento il caso #poernano.

Quando c'è un caso così, che diventa trending topic, fondamentale fare un instant post per cavalcare il trend e fare pageviews - dice la teoria. Testato anche questo (perchè sono sì uno stratega, ma di quelli a cui piace sporcarsi le mani e avere dati sperimentali).

Faccio al volo un post (lo trovate qui), le persone si fiondano a leggerlo (in proporzione, intendo); il post fa circa 500 visioni nel giorno (altre 300 nei giorni successivi). Un post diciamo di qualità, contenuto, servizio (spiego cosa stava capitando, dov'era il problema, il mio punto di vista). Per me, un buon post.

Fatturato del giorno: € 0,32.

Dunque: 100 views --> 2,44. 500 views --> 0,32

Conclusioni.
Premesso che la significatività statistica è limitatissima...

La qualità è fondamentale per attrarre traffico (etc etc etc). 

Ma se non dite alle persone cose volete che facciano, se lo lasciate implicito (nel mio caso è ovvio che io tengo questo blog solo per diventare ricco con la pubblicità ;-), se vi dimenticate che le persone vanno un po' indirizzate quando fate marketing... beh, i risultati si vedono.

Quindi a volte dobbiamo essere un pochino meno signori e un pochino più "commerciali" se vogliamo fare i numeri... ;-)

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato all'esperimento. Se volete cliccate ancora su un banner. Così facciamo un follow on dell'esperimento. E con i soldi raccolti... (vedi note)

Note: 
1) Nessun elettrone ha sofferto nel corso di questo esperimento. Sono stato molto umano.

2) I proventi dell'esperimento sono stati devoluti (insieme a qualche euro in più sennò non si andava da nessuna parte) al finanziamento di una microimpresa su Kiva.org

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