Operazione memoria. A tratti toccante.
Forse un'operazione inutile nella superficialità dei social media, assediati da bimbominkia, gente che non sta bene e imbecilli vari. Ma necessaria.
Per far conoscere la tragedia umana che è stata la prima guerra mondiale, si è fatto finta che Facebook esistesse già, all'epoca. Ed è stato aperto un profilo per uno dei milioni di soldati in trincea.
Con i suoi post. E i commenti dei suoi amici, dell'epoca. E della moglie. E le foto.
Raccontando la vita quotidiana in mezzo a fango e proiettili.
Organizzato dal Musée de la Grande Guerre, è un viaggio nella durezza di una guerra che ha fatto milioni di morti, ha praticamente azzerato una generazione di francesi e tedeschi, ha avuto un impatto totale sulla storia del mondo.
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