venerdì, giugno 28, 2013

Riflessioni in calce ad una presentazione Vodafone, su Marketing e comunicazione


Di ritorno da una presentazione di Vodafone, mi sa che non vi parlerò a fondo delle loro novità, tanto ben altri blogger e giornalisti più titolati di me sulla telefonia l'avranno già fatto, quando leggerete questo post :-) 

Magari però vi parlo di un paio di numeri che possono servire e di un paio di riflessioni che mi sono venute, tanto per non parlare sempre e solo di case history di comunicazione :-) cercando di derivare dallo specifico delle considerazioni che si possano estendere a scenari più generali di marketing.

Tra i numeri che hanno presentato, possono essere interessanti questi:




Detto questo, mi sembra interessante guardare alle strategie di Vodafone e farci un paio di riflessioni… anzi una principale: sembrano pronti a tutto pur di ampliare il mercato dell'Internet Mobile, scommettendoci dei soldi veri :-) comunque, ecco 3 key points che mi sembrano degni di attenzione:

1. Adozione del "Modello Gillette": ti sovvenziono il rasoio, mi rifaccio sulle lame (ma anche Polaroid etc etc). 

Il lancio di uno smartphone (btw, si chiamerà Smart Mini) più che dignitoso a 59 € continua la politica Vodafone di introduzione di terminali a basso costo per ampliare il mercato; facendo perdere la verginità da dati mobili ad una parte il più ampia possibile di quel 50% di italiani che in rete mobile non naviga. 

(nota: il prezzo di 59 euro è temporaneo: "dall’1 al 31 luglio 2013, l’ultimo nato della famiglia Vodafone branded è disponibile in promozione a 59 euro per tutti coloro che aderiscono al programma Vodafone YOU" dopo credo costerà una ventina di euro in più, un prezzo comunque competitivo. )

Link sul "consumables business model":

2. Aggressività sul roaming: anche in questo caso si lavora per essere competitivi sui costi del traffico voce e dati all'estero (in attesa di capire come finirà la faccenda con la comunità europea sui costi del roaming), abbassando significativamente i costi (btw, da notare che nel suo complesso, negli ultimi mesi, il mercato delle tariffe mobili ha fatto registrare una sostanziosa deflazione, io ad es. mi sono ritrovato a cambiare tariffa, risparmiando circa un 25% a parità di condizioni senza cambiare operatore)

3. Ma sopratutto, ed è la cosa che da markettaro / comunicatore sento di più, il focus strategico del marketing: far passare la paura dell'italiano all'estero a sfoderare lo smartphone e attivare la temutissima opzione "attiva roaming dati" (io, storicamente, sul mio cadavere…).

Il pensiero intelligente è stato individuare il problema - che non è solo di costi ma è soprattutto di incertezza (date le numerose storie dell'orrore che si sono sentite…)

Quindi l'innovazione di prodotto strategicamente più rilevante non è tanto il taglio dei costi, la competitività economica: quanto il garantire un costo prefissato, abbordabile e soprattutto certo. Dando la possibilità alle persone di proseguire anche all'estero l'abitudine di avere uno smartphone integrato nella propria vita.
Quindi lavorare (vedremo in comunicazione come trasferiranno il messaggio di risposta ad un problema chiaro e sentito) in maniera focalizzata su un insght .

Ed è positivo anche che si siano fatti dei piani semplicissimi: quello dei piani tariffari è una delle giungle che secondo me confonde di più le persone e quindi limita il mercato, o almeno lo complica; nella mia ignoranza penso che una semplificazione sia un elemento fondamentale - dato che si sa da anni che troppa scelta non è un servizio al cliente ma un modo di paralizzarlo nelle scelte.


Chiaro che qui l'aspetto più interessante è che ci si misura con un mercato fatto da tante persone che pensano che ci sia sempre sotto una fregatura (si accettano scommesse su quanti commenti riceverà questo post da parte di persone che sottolineeranno che le offerte / cellulare nascondono bidoni). 

Anche qui, non voglio entrare nel merito, anche se a me non sembra di vederne. Quello che mi interessa è la difficoltà a lavorare su mercati con percezioni così negative, con problemi di reputation così evidenti per la categoria (poi il tutto andrebbe analizzato per segmenti di clientela, fare vuoto per pieno è sempre un esercizio pericoloso).

Comunque la sfida è costruire prodotti e comunicazioni che facciano tutto il possibile per far sospettare che forse la fregatura non c'è. 

Soprattutto, tornando al punto precedente, bisogna considerare che a volte non c'è tecnicamente una fregatura - ma che una difficoltà di comprensione, una imprevedibilità dei costi… portano le persone a pensare che si sia  lavorato per fregarle (e forse negli anni passati qualcuno ha dato qualche ragione valida perché si costruisse una tale percezione). Quindi un tema di comunicazione parecchio in salita.

Poi non mi ci metto a discutere se comunque se il piano di roaming è caro o non è caro (personalmente rientra nei costi più che accettabili, io sono uno che fa tante vacanze all'estero e usa i dati mobili anche per la propria sicurezza - vedi alla voce consultare bollettini meteo aggiornati via Internet, per non farsi sorprendere da sventolate estive a 40 nodi…) o se il telefonino ha un eccellente rapporto qualità/prezzo o ha un processore che non è quello di un prodotto che costa 7-8 volte tanto (qui il tema è la democratizzazione, il rendere accessibile un accesso in mobilità a Internet. E se è stato tanto osannato il tema del WiFi libero per abbattere il digital divide, il tema di un terminale low cost dovrebbe esserlo altrettanto, suppongo).

Infine (e scusate se sono andato lungo), segnalo che in meno di 24 ore hanno assemblato un paio di Storify sulla presentazione :-)
Eccoli:
http://storify.com/VodafoneIT/roaming
http://storify.com/VodafoneIT/smart-mini


Comunque, dato che so che siete curiosi, allego link alle tariffe :-)


 

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