"Just try to recall the last couple of Nike commercials you saw on television. Don't be surprised when you can't.
Nike's spending on TV and print advertising in the U.S. has dropped by 40% in just three years, even as its total marketing budget has steadily climbed upward to hit a record $2.4 billion last year. "There's barely any media advertising these days for Nike," says Brian Collins, a brand consultant and longtime Madison Avenue creative executive."
The reason for the shift is simple: Nike is going where its customer is.
Facendo il paio con le dichiarazioni pesantissime del CEO di Procter & Gamble, questo articolo (che potete leggere qui) ci illustra come un'altro dei più brillanti marketer del mondo ha fortemente ridimensionato la TV a favore del mondo social / digital / online / quellarobalì.
Lettura istruttiva... o, a seconda di quale parte della barricata siete, un racconto dell'orrore.
Ovviamente, lo ricordo sempre - il digitale/social non è la risposta a tutti i problemi. Anche perché in Italia ancora un bel 50% della popolazione non è nemmeno su Internet e solo un 20 e qualcosa % usa Internet tutti i giorni.
Per questi, ovviamente, ci sono i mezzi tradizionali (e ribadisco che comunque la TV, come esce dalle ricerche, non è per nulla stata uccisa da Internet, anzi).
Per tutto il resto c'è il digital. O meglio ancora ci sono le campagne integrate. Che sono uno dei fronti in cui io, nel mio piccolo di Digital Planner, credo di più.
Leggetevi quest'articolo, che è istruttivo...
PS: grazie alla persona che mi ha fatto scoprire quest'articolo segnalandolo su Facebook. Lo citerei, ma non mi ricordo più chi è stato... :-)
Molto interessante anche perché come detto dal CEO P&G quello che conta sono i risultati (e a giudicare dallo spike nelle revenue dell'ultimo periodo hanno fatto bene)
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