sabato, giugno 29, 2013

venerdì, giugno 28, 2013

Riflessioni in calce ad una presentazione Vodafone, su Marketing e comunicazione


Di ritorno da una presentazione di Vodafone, mi sa che non vi parlerò a fondo delle loro novità, tanto ben altri blogger e giornalisti più titolati di me sulla telefonia l'avranno già fatto, quando leggerete questo post :-) 

Magari però vi parlo di un paio di numeri che possono servire e di un paio di riflessioni che mi sono venute, tanto per non parlare sempre e solo di case history di comunicazione :-) cercando di derivare dallo specifico delle considerazioni che si possano estendere a scenari più generali di marketing.

Tra i numeri che hanno presentato, possono essere interessanti questi:




Detto questo, mi sembra interessante guardare alle strategie di Vodafone e farci un paio di riflessioni… anzi una principale: sembrano pronti a tutto pur di ampliare il mercato dell'Internet Mobile, scommettendoci dei soldi veri :-) comunque, ecco 3 key points che mi sembrano degni di attenzione:

1. Adozione del "Modello Gillette": ti sovvenziono il rasoio, mi rifaccio sulle lame (ma anche Polaroid etc etc). 

Il lancio di uno smartphone (btw, si chiamerà Smart Mini) più che dignitoso a 59 € continua la politica Vodafone di introduzione di terminali a basso costo per ampliare il mercato; facendo perdere la verginità da dati mobili ad una parte il più ampia possibile di quel 50% di italiani che in rete mobile non naviga. 

(nota: il prezzo di 59 euro è temporaneo: "dall’1 al 31 luglio 2013, l’ultimo nato della famiglia Vodafone branded è disponibile in promozione a 59 euro per tutti coloro che aderiscono al programma Vodafone YOU" dopo credo costerà una ventina di euro in più, un prezzo comunque competitivo. )

Link sul "consumables business model":

2. Aggressività sul roaming: anche in questo caso si lavora per essere competitivi sui costi del traffico voce e dati all'estero (in attesa di capire come finirà la faccenda con la comunità europea sui costi del roaming), abbassando significativamente i costi (btw, da notare che nel suo complesso, negli ultimi mesi, il mercato delle tariffe mobili ha fatto registrare una sostanziosa deflazione, io ad es. mi sono ritrovato a cambiare tariffa, risparmiando circa un 25% a parità di condizioni senza cambiare operatore)

3. Ma sopratutto, ed è la cosa che da markettaro / comunicatore sento di più, il focus strategico del marketing: far passare la paura dell'italiano all'estero a sfoderare lo smartphone e attivare la temutissima opzione "attiva roaming dati" (io, storicamente, sul mio cadavere…).

Il pensiero intelligente è stato individuare il problema - che non è solo di costi ma è soprattutto di incertezza (date le numerose storie dell'orrore che si sono sentite…)

Quindi l'innovazione di prodotto strategicamente più rilevante non è tanto il taglio dei costi, la competitività economica: quanto il garantire un costo prefissato, abbordabile e soprattutto certo. Dando la possibilità alle persone di proseguire anche all'estero l'abitudine di avere uno smartphone integrato nella propria vita.
Quindi lavorare (vedremo in comunicazione come trasferiranno il messaggio di risposta ad un problema chiaro e sentito) in maniera focalizzata su un insght .

Ed è positivo anche che si siano fatti dei piani semplicissimi: quello dei piani tariffari è una delle giungle che secondo me confonde di più le persone e quindi limita il mercato, o almeno lo complica; nella mia ignoranza penso che una semplificazione sia un elemento fondamentale - dato che si sa da anni che troppa scelta non è un servizio al cliente ma un modo di paralizzarlo nelle scelte.


Chiaro che qui l'aspetto più interessante è che ci si misura con un mercato fatto da tante persone che pensano che ci sia sempre sotto una fregatura (si accettano scommesse su quanti commenti riceverà questo post da parte di persone che sottolineeranno che le offerte / cellulare nascondono bidoni). 

Anche qui, non voglio entrare nel merito, anche se a me non sembra di vederne. Quello che mi interessa è la difficoltà a lavorare su mercati con percezioni così negative, con problemi di reputation così evidenti per la categoria (poi il tutto andrebbe analizzato per segmenti di clientela, fare vuoto per pieno è sempre un esercizio pericoloso).

Comunque la sfida è costruire prodotti e comunicazioni che facciano tutto il possibile per far sospettare che forse la fregatura non c'è. 

Soprattutto, tornando al punto precedente, bisogna considerare che a volte non c'è tecnicamente una fregatura - ma che una difficoltà di comprensione, una imprevedibilità dei costi… portano le persone a pensare che si sia  lavorato per fregarle (e forse negli anni passati qualcuno ha dato qualche ragione valida perché si costruisse una tale percezione). Quindi un tema di comunicazione parecchio in salita.

Poi non mi ci metto a discutere se comunque se il piano di roaming è caro o non è caro (personalmente rientra nei costi più che accettabili, io sono uno che fa tante vacanze all'estero e usa i dati mobili anche per la propria sicurezza - vedi alla voce consultare bollettini meteo aggiornati via Internet, per non farsi sorprendere da sventolate estive a 40 nodi…) o se il telefonino ha un eccellente rapporto qualità/prezzo o ha un processore che non è quello di un prodotto che costa 7-8 volte tanto (qui il tema è la democratizzazione, il rendere accessibile un accesso in mobilità a Internet. E se è stato tanto osannato il tema del WiFi libero per abbattere il digital divide, il tema di un terminale low cost dovrebbe esserlo altrettanto, suppongo).

Infine (e scusate se sono andato lungo), segnalo che in meno di 24 ore hanno assemblato un paio di Storify sulla presentazione :-)
Eccoli:
http://storify.com/VodafoneIT/roaming
http://storify.com/VodafoneIT/smart-mini


Comunque, dato che so che siete curiosi, allego link alle tariffe :-)


 

giovedì, giugno 27, 2013

La banca tutta e solo sul Mobile

Interessante. Molto.

Si chiama Soon, e viene da Axa Banque.

La sua unicità sta nel fatto che è un conto corrente totalmente mobile.
Si apre dallo smartphone. Si usa dallo smartphone.

Guardate il video. E guardate il sito. Mi sembra ci siano degli approcci di interfaccia (non solo con l'app, ma con lo stesso conto corrente) di pregio.

Ah, funziona solo in Francia e ci si entra solo per invito. Almeno per ora, suppongo.

Con un approccio di rollout progressivo, ogni lunedì svelano una funzionalità in più.
Ecco anche le properties Social: Twitter e Facebook. E il Blog.

Mi sembra che stiano facendo un buon lavoro pure lì, anche se è ancora presto per giudicare, probabilmente.


soon from Soon on Vimeo.

Geniale e complicatissimo:-) Il primo film indossabile crowd-generated da Coca Cola

Progetto di engagement e di collaborazione delle persone.
La meccanica in se' è semplice (ma mi immagino le complicazioni per gestirla...)

Diciamola in due parole.

Per ringraziare la ggente della collaborazione al progetto di portare felicità al mondo, si inventa un film d'animazione.
Poi lo si divide in tanti fotogrammi.

Quindi si stampa ogni fotogramma su una maglietta differente.

Tante T-shirt. Tante persone, dentro e fuori l'azienda.

Si manda a ogni persona una T-shirt (come hanno fatto con le taglie?) con una nota di ringraziamento.

Si chiede ad ogni persona di farsi una foto con la maglietta, e di inviarla.

Poi si montano le foto e voilà, alla fine di un complicatissimo processo, un film cui hanno collaborato tante persone (con annesse amplificazioni social media) :-)

Guardate il video:



The Wearable Movie from The Wearable Movie on Vimeo.

Approfondimenti:

http://designtaxi.com/news/358518/Coca-Cola-Creates-The-Wearable-Movie/

http://www.psfk.com/2013/06/coca-cola-animated-tshirt-film.html




mercoledì, giugno 26, 2013

Sorprendente: USB Can, il primo soft drink che archivia sul Cloud :-)


Target: giovani urbani, nativi digitali, se volete.

Bevanda energetica (messicana): Gladiator

Packaging innovativo: la prima lattina di soft drink che permette di archiviare dei file in Rete, sulla nuvola :-)

Si mette la latta davanti alla webcam... ed ecco la magia (ok, ok, scatenatevi sui problemi di sicurezza. Io valuto solo le idee di comunicazione. Ma fossi stato io il planner o l'account dell'azione, qualche urlo di richiamo in merito l'avrei cacciato :-)

Il senso dell'operazione si capisce dal posizionamento della marca - fortemente "aziendale". Nel senso che Gladiator vuole essere la bevanda ufficiale degli "Office Heroes", quelli che ogni giorno si sbattono, combattono (e lottano per fare carriera).

Così, quando manca l'energia, interviene il contenuto della lattina. Quando manca una chiavetta USB per memorizzare un file... interviene il contenitore :-)) o meglio, la "USB Can"

Guardate il video :-)



Gladiator USB Can from Eduardo Ruiz on Vimeo.

Burberry+Google:manda baci digitali :-) Romantico


Carino :-)

Con il potere dello smartphone e della tecnologia, si possono inviare bacetti... (fin qui, sai che novità).

L'elemento differenziante è la scansione delle labbra :-)

Video:




E in omaggio per voi, da me, questo link: http://howto.cnet.com/8301-11310_39-20092735-285/how-to-clean-your-smartphone-or-tablet/

martedì, giugno 25, 2013

Grande idea: ma come si rade Superman? Prova a dircelo Gillette :-)



Ah, beh, prima o poi molti di noi da bambini se lo sono chiesto.

Ma se Superman è invulnerabile, come fa a radersi?

La risposta che si dava la mia generazione era che non gli cresceva la barba, problema risolto.

Poi arriva Man of Steel. Arriva un trailer. In cui si vede lui con la barba lunga. E poco dopo, ben rasato.

Oddio. E come avrà fatto?

Beh, chi meglio del leader mondiale della rasatura ha titolo per aiutarci a dare una risposta alla domanda?

Breve: Gillette  ha messo su HowDoesHeShave.com.

E quattro filmati in cui persone che maneggiano la scienza provano a dare una propria risposta.

E qui si va da Big Bang Theory :-)))))) a Mythbusters.

Bella mossa. Specialmente perché d'ora in poi tutte le volte che vedrò (e sarà spesso, vista l'uscita del film) un superuomo ben rasato, mi verrà da ridere e penserò con simpatia a Gillette.

PS: ma ancora prima c'era già chi, nel fumetto, aveva cercato di dare una risposta...



Ecco un paio di video:
L'opinione di Mayim Bialik (in The Big Bang Theory lei è Amy Farrah Fowler; nella vita vera un'attrice con un PhD in Neuroscienze...)




L'opinione dei Mythbusters:








Rapporto "New Internet +90%: inizia a delinearsi il nuovo scenario dei Media




Segnalo che è stato pubblicato il nuovo rapporto, con i risultati completi, della Ricerca dell'Osservatorio New Media & New Internet. 

Interessa tutti quelli che fanno marketing, strategia e comunicazione digitale (Digital Planner in primis) :-)

L'executive summary è disponibile gratuitamente, la ricerca integrale è a pagamento. Ecco il link
Il documento scaricabile è in grandissima parte la presentazione dell'Osservatorio con ampi spazi di autopromozione delle aziende partecipanti, sponsor etc.

Di cose "utili" nel summary gratuito ci sono un paio di paginette e qualche numero generale (ovviamente le parti interessanti bisogna pagarle :-) diciamo che 3 pagine su 54 sono di dati e trend, ma sono interessanti.

Comunque (sorpresa,sorpresa) in Italia continua a calare il mercato dei media, con un forte calo dei mezzi tradizionali e il solito crescere dei mezzi digitali (che arrivano a valere un terzo del mercato globale dei media) - anche per una maggiore attenzione degli investitori alla misurabilità dei risultati delle azioni di comunicazione. 

Copio e incollo dalla pagina ufficiale (e sintetizzo, sono buono):

Osservatorio: New Media & New Internet (104 pagine)

All’interno del Rapporto sono presentati i risultati integrali della Ricerca 2012-2013, con dettaglio su:
il valore del mercato dei Media e dei New Media in Italia e le stime per i prossimi 5 anni (fino al 2017);
il valore del mercato del New Internet, declinato su tutte le sue componenti innnovative (Smartphone, Tablet, Connected Tv, Applicazioni, Social Network, Video Online, ricavi pay);
il censimento delle Applicazioni Media all’interno dei principali store;
lo studio sul comportamento dell’utente nella fruizione dei Media digitali;
i risultati della survey effettuata con i marketer delle principali aziende italiane sull’utilizzo di Tablet, Video e Social Network per effettuare campagne di advertising innovative;
l’analisi dei nuovi trend e dei possibili scenari futuri per il mondo digitale.

Indice dei contenuti

Introduzione

Executive Summary

1. Il mercato dei Media e New Media in Italia: una visione d'insieme
Il mercato complessivo dei Media
Il mercato dei New Media: continua la crescita, spinta dagli Internet Media

2. Il New Internet: ecco il futuro dei Media
New Internet: vicino al raddoppio nel 2012
Le 7 componenti del New Internet crescono e modificano le modalità di fruizione della rete
Gli Smartphone
I Tablet
Le Connected Tv
Le Applicazioni
I Social Network
I Video online
I ricavi pay

3. Il punto di vista dei marketer
L'utilizzo del Tablet nelle campagna di advertising
L'utilizzo di Video Online nelle campagna di advertising
L'utilizzo dei Social Network nelle campagna di advertising
Alcuni studi di caso

4. Gli scenari futuri per il mondo digitale
I principali snodi per il futuro
Il ruolo delle Startup nell'ambito New Media & New Internet

Appendice A - Lo scenario tecnologico a cura del Cefriel

Appendice B - L'impatto delle nuove tecnologie sulle Sofa Tv

lunedì, giugno 24, 2013

Second Screen USA: quasi il 50% - nuovi dati da Nielsen


Italia e USA sono parecchio differenti. E i dati vanno sempre presi con le pinze.

Detto questo, può valere la pena di dare un'occhiata ai più recenti dati che Nielsen ci fornisce sul fenomeno del Second Screen negli Stati Uniti.

"According to the latest Nielsen survey of connected device owners, nearly half of smartphone owners (46 per cent) and tablet owners (43 per cent) said they use their devices as second screens while watching TV every day. And more than two-thirds of tablet and smartphone owners said they used these second screens multiple times a week during Q1 2013. "

Altre info nella press release che leggete qui:

Alla faccia della Reputation Crisis : il casino McAfee


OK, di crisi se ne sono viste tante, ma questa è molto particolare.

John McAfee, fondatore dell'omonima azienda di antivirus, da 15 anni è fuori dall'azienda.

Apparentemente ha vissuto una vita agiata (ma molto turbolenta) coi soldi che s'è fatto. Senza pensare troppo alla sua ex azienda.

Ma adesso si è svegliato. E come nel peggiore film dell'orrore sta seminando il panico con un suo video.

Il tema è: la gente continua a bombardarmi di mail su come disinstallare quella m*** di anitivirus che produce l'azienda che porta il mio nome.

E lui lo spiega. Accompagnandosi con parolacce, gnocca a vagoni, sniffate di "sali da bagno", armi da fuoco che distruggono i computer (chiaro riferimento alla frustrazione degli utenti per le scarse performance, anzi i disservizi del prodotto).

Una roba ben bene fuori di testa.
Diffamazione a manetta, direi.

Film molto particolare (ve lo metto sotto). Ma cosa c'è dietro?
E soprattutto, essendo nei panni dell'azienda che si trova questa patata bollente in mano, come reagire?

Siamo in pieno tema Crisi Management. Ma con connotati molto particolari...

Quanto a John: diciamo che si è fritto il cervello? (c'è anche una storia dai contorni poco chiari, legata alla morte per colpo d'arma da fuoco del suo vicino in Belize, nel suo recente periodo di frequentazioni pericolose... http://it.wikipedia.org/wiki/John_McAfee oppure http://www.wired.com/threatlevel/john-mcafees-last-stand-a-wired-ebook/)

O c'è dietro qualcos'altro?

Approfondimenti: beh, cercate su Google "John McAfee" e ne trovate quanti volete...
comunque, eccone un paio:




domenica, giugno 23, 2013

venerdì, giugno 21, 2013

La fine delle riviste "silenziose" - la rivista Juke Box :-) Ancora Billboard, Brasile. NFC

Oggi edizione speciale del mio blog tutta destinata a Billboard.
Bravi, fanno cose innovative :-)

Per continuare a differenziarsi, a emergere, a costruirsi una marca più forte e legata a valori di sorpresa, innovatività, unicità (etc) hanno pensato bene di includere un chip NFC in copertina.

Così, basta avvicinare il proprio smartphone... e parte la musica. Che non è solo rinchiusa nelle pagine del giornale, ma si sprigiona in modo transmediale, postmoderno atipicamente laqualunque, molto geek advertising.

Guardatevi il video qui sotto.


Acuto: rivista gratis solo per i veri fan

Billboard (la rivista) in Brasile.
I veri fan (degli artisti) meritano di leggere la rivista gratis.
Almeno questa è la loro opinione.

Per fare ciò che dicono, un distributore automatico del tutto particolare, posizionato in edicola:
la Billboard Fan Check Machine.

Basta collegare il proprio iPhone alla vending machine.

Questa fa un'analisi della musica che ci tieni dentro. Se hai 20 o più pezzi dell'artista ospitato sulla copertina della rivista... ce l'hai gratis :-)


Ecco il video (in brasiliano)

giovedì, giugno 20, 2013

Durex #Fail (?) Quando gli utenti fanno gli scherzi...vince Batman.

Come si lavorerebbe bene senza utenti fra i piedi.

Uno si fa venire una bella idea e gli utenti rovinano tutto. Come nel caso di Durex e della consegna a domicilio dei profilattici.

La cosa parte con questo test / stunt di cui avevo parlato mesi fa.

Visto il successo (almeno di buzz) del SOS Service, Durex decide di cavalcare l'onda della consegna gratuita a domicilio del profilattico in tempi brevi, venendo in soccorso delle coppie sulla rampa di lancio ma intelligentemente non pronte a rischiare grosso.

Fin qui tutto bene. Pronta la app mobile, pronto il web.

Dove scatta l'erroraccio (a posteriori) è stato lasciare al pubblico la scelta della città in cui sarebbe dovuto partire il test successivo. E lasciare aperta la scelta: diteci dove vorreste si potessero far arrivare i profilattici dritti al luogo dell'azione.


Dal punto di vista marketing e razionale, la cosa aveva un senso: coinvolgere la rete, la community, fare le cose con gli utenti.

Dal punto di vista reale, si è sottovalutato un fattore: gli utenti sono s**** :-) e c'è sempre qualche pirla con un gran senso dell'umorismo. E una capacità di trascinare le masse dove non vorremmo (e lo sappiamo bene: quante volte pubblichiamo una richiesta d'aiuto seria su FB e tutto quello che otteniamo sono battutacce e frizzi/lazzi da parte degli amici?)

Morale della favola: a vincere non è stata una grande metropoli. Ha vinto Batman.
No, non il supereroe.

Batman in Anatolia (http://en.wikipedia.org/wiki/Batman,_Turkey) ridente località popolata da circa 350.000 persone tra il fiume Tigri e il fiume Batman. Zona abbastanza islamica, btw.

Risate fra il pubblico. Pare molto meno in azienda. A quanto pare, chiuso tutto di corsa (si veda: http://www.sos-condoms.com/).

Fail. Però questa era davvero dura, prevederla. A meno di non essere paranoici e di non fidarsi per nulla di quelle capre che chiamano utenti :-)

Approfondimenti:





La pizza la consegna il Drone.


Mi verrebbe da dire: "Adoro il profumo di Pizza la mattina. Profuma... di vittoria".

Ma qui non siamo in Apocalypse Now, siamo nel magico mondo del marketing di Domino PIzza, azienda che mi sembra davvero molto attiva, visti i post che mi scatena.

Si tratta (almeno per ora) di uno stunt, di un guerrilla, di una consegna della pizza per via aerea che non ha senso dal punto di vista logistico.

Almeno per ora (tra i problemi da risolvere: la navigazione notturna o con nebbia, come fa a suonare alla porta, come difendersi da uccelli predatori o dalle Tartarughe Ninja che in breve tempo si renderebbero conto delle consegne volanti di cibo)

Il ‘DomiCopter’ Dominos’ First Pizza Delivery Drone permette una consegna fregandosene di traffico, ostacoli e compicazioni (missili antiaerei esclusi) per garantire che la pizza arrivi ancora bollente.
Allego il video e un bonus content.



mercoledì, giugno 19, 2013

Gratis il disco di Jay-Z, in anteprima. Solo se avete un Galaxy...


Samsung sta conducendo una competizione dura per dominare il mercato degli smartphone (di cui è già leader - ma non gli basta...). E intende contrastare il lancio di iTunes Radio - avendo dei piani seri per il proprio Music Hub.

L'ultima mossa di marketing è di quelle pesanti e costose.

I possessori di Galaxy (e solo loro), grazie ad un costosissimo (si parla di 20 milioni di dollari) accordo tra l'azienda coreana e la star della musica, potranno scaricarsi gratuitamente il nuovo album di Jay-Z, 72 ore prima che sia immesso sul mercato ufficiale.


Ma solo per il primo milione di copie... quindi sarà meglio affrettarsi, se siete fan.

Il 24 giugno sarà possibile scaricare una apposita app da Google Play (solo per i possessori di Galaxy S III, S4 e Note II), che darà anche approfondimenti e valore aggiunto al disco; mentre il download del disco vero e proprio dovrebbe essere possibile dal 4 Luglio.

Datevi un'occhiata al sito del disco (e del progetto): http://www.magnacartaholygrail.com/



Approfondimenti: 



Un Fan vale 174 dollari, su Facebook. Dove posso incassare?



Confesso, ho esitato parecchie settimane prima di pubblicare questo post. Diciamo che lo mettiamo nella categoria "trivia" e non lo prendiamo troppo sul serio, OK?

Secondo una ricerca pubblicata da Syncapse, avere un fan (o "seguace") varrebbe (per un'azienda, USA) 174 dollari, con un aumento del 28% rispetto al 2010.


In realtà il valore indicato è una media, con notevoli divergenze: per Zara un fan varrebbe oltre 400 dollari. Con tutte le conseguenze del caso in termini di priorità sugli investimenti in marketing e comunicazione...

Il calcolo è basato su un panel di 2000 persone, comparando tra fan e non fan la spesa in prodotti, la fedeltà alla marca, propensione alla raccomandazione, costo di acquisizione del cliente...

La ricerca potete scaricarla qui (maneggiare con cura): http://www.syncapse.com/value-of-a-facebook-fan-2013/#.Ubrr1fZOr8l

martedì, giugno 18, 2013

Notevole: trasfondi il cellulare per promuovere le donazioni di sangue...


Mi sembra una bella, bella idea.
Ma io sono di parte (donate qualche litro di sangue anche voi, che ce n'è bisogno)



A San Paolo - l'idea: installare in alcuni ristoranti un aggeggio che permette di ricaricare il proprio cellulare... prendendo energia da quello di un proprio amico seduto di fronte.

In pratica una trasfusione. Che magari fa riflettere.

Guardate il video perché non c'è molto altro da aggiungere.



Clube Sangue Bom / The Donor Cable - Videocase from Brimola on Vimeo.

Il Test di Mediolanum sui pagamenti con NFC

Come ormai sapete, sono abbastanza convinto del potenziale di NFC come futuro strumento che cambierà il mobile marketing (se non sapete cosa sia NFC o volete saperne di più sul mio pensiero, guardate questo link e poi fate una ricerca per "NFC" su questo blog).

Molti dei telefoni di buona fascia oggi in commercio hanno già incorporata la tecnologia NFC - quello che manca è una spinta all'uso (partendo da offerte di servizi accessibili).

Appare assolutamente chiaro che il futuro di NFC passerà attraverso i pagamenti mobili contactless, dai biglietti del bus al caffè al bar, dal panino da McDonald's all'acquisto in negozio.

Quando decolleranno questi pagamenti e le persone useranno normalmente la tecnologia, avremo (avranno) per le mani una tecnologia pronta a cambiare il modo in cui ci si relaziona con oggetti e materiali di comunicazione e il mobile marketing potrà fare un salto quantico.

E' per questo che sono stato particolarmente interessato dall'esperimento che ha fatto Banca Mediolanum, che ha messo in mano ad alcune decine di tester un telefonino abilitato per i pagamenti NFC e ha seguito lo svolgersi degli eventi.

Se volete anche voi saperne di più, tutto il materiale sul test e i suoi risultati è disponibile qui: http://www.mobilesurvive.it/, con gli interventi fatti al convegno di presentazione del progetto,  compreso un filmato sull'interessante test: è possibile vivere avendo come mezzo di pagamento solamente uno smartphone?

lunedì, giugno 17, 2013

Buzz negativo? Calano le vendite. Lo dice McKinsey...


Se una delle principali società di consulenza del mondo analizza l'effetto del buzz sul business, un minimo di attenzione ai risultati probabilmente bisogna dargliela.

Certo, prosegue il dibattito sull'impatto dei Social sull'aumento delle vendite... ma quello che hanno trovato quelli di McKinsey è che forse è meglio tenere d'occhio come siamo percepiti. Altrimenti le vendite possono calare.

Nel caso specifico, il calo causato da un buzz negativo, ha neutralizzato l'effetto dell'investimento pubblicitario in TV. Portando un tangibile danno economico.

Insomma, "primo non prenderle" ? Altrimenti, altro che calcolare il ROI dei social, si quantificano i danni che ci siamo fatti...

" The consulting firm McKinsey & Co. discovered that bad buzz for an unnamed telecom client hurt sales by 8% offsetting their entire TV spend. "

"McKinsey found the relationship between negative buzz and a decline in sales when it “hand tabulated” sentiment in social-media comments"

Approfondimenti:

http://adage.com/article/digital/mckinsey-finds-social-buzz-affect-sales-negatively/242039/

http://distributedmarketing.org/2013/06/12/how-does-social-media-buzz-impact-sales/


Inaudito: il videogame che si gioca col Chewingum :-)


Mandante: il chewing-gum Trident.

Il Riferimento: Guitar Hero

A Puerto rico. Installazione di una postazione di videogioco in un grande centro commerciale.
Per giocare: ci si infila un caschetto e si inizia a masticare una gomma Trident.
Sul grande schermo parte un video musicale. E si deve andare a ritmo... con la masticazione.
Il caschetto coglie i segnali dalla mascella e permette di interagire con l'azione.

Risutato: un sacco di gente con l'aria un po' tonta nel ruminare a ritmo.
E 15.000 giocatori "ingaggiati" in una settimana, un vasto buzz e un 18% di crescita delle vendite del prodotto.

Ecco il video:


Trident Jam Case Study from BAD on Vimeo.


sabato, giugno 15, 2013

Proprio un Marketing "di strada".


Unconventional / Ambient in Argentina, per AMMAR - associazione che si batte per i diritti umani delle prostitute.

venerdì, giugno 14, 2013

Opportunità lavoro: a qualcuno di voi interessa l'Africa? (seriously)

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Now Available cerca talenti per un'esperienza nella loro sede Africana (clienti tipici: multinazionali che seguono il mercato africano...)

Ecco la descrizione etc etc

Now Available Africa cerca talenti pubblicitari
A Cannes e Milano le selezioni per un’esperienza di lavoro nel Central West Africa di almeno 6 mesi.

Creativi, account manager, digital strategist & social media, web designer e web developer sono le figure professionali che l’agenzia pubblicitaria  con sede in Ghana sta ricercando per ampliare il suo staff internazionale e multietnico. 

Per partecipare ai colloqui di selezione organizzati a Cannes (21 giugno) e a Milano (28 giugno) è necessario inviare la propria candidatura all’indirizzo africall@nowavailable.it

Con l’obiettivo di rafforzare la sua nuova struttura inaugurata lo scorso 20 febbraio, l’agenzia pubblicitaria  Now Available Africa (www.nowavailableafrica.com) sta promuovendo un recruiting internazionale  alla ricerca di nuove figure professionali da inserire nel proprio staff  basato ad Accra, in Ghana.

Grazie ad una importante crescita del suo business, la prima  “afropean advertising agency”  attiva in Ghana e nel Central West Africa, sta selezionando da tutta Europa creativi, account manager, digital strategist & social media, web designer e web developer fortemente motivati a vivere un’esperienza professionale nel continente africano per un periodo minimo di sei mesi.

“Coltivare valori quali l'integrazione e la localizzazione –  spiega  Emanuele Nenna, CEO di Now Available -  è la chiave per affrontare con successo un nuovo mercato e di contribuire alla sua crescita. In contrasto con la maggior parte delle agenzie pubblicitarie straniere, che di solito stabiliscono semplici affiliazioni con le agenzie locali, abbiamo optato per la creazione di un team di professionisti europei ad Accra, in modo da integrare le competenze creative e strategiche con la conoscenza locale della lingua, della cultura locale”.

Now Available Africa è attualmente composta da 15 professionisti provenienti da 5 paesi differenti, tra Europa e Africa.