domenica, marzo 04, 2007

Il podcasting serve al B2B?

Il podcasting si è ormai trasformato da media rivoluzionario, che fa notizia, a media tutto sommato "normale", che va per la sua strada sulla sua utenza.

Ormai un gran numero di media tradizionali hanno inserito una certa quantità di contenuti in versione "podcast" (io sono fidelizzato ai documentari audio della BBC che mi ascolto in metropolitana).

Certo, spesso si tratta di un uso un po' strumentale da parte del mezzo, tanto per mettere lì qualcosa e far vedere che si podcasta. Non sono molti i media che usano in maniera strategica il podcast.

In ogni caso quasi sempre si vede il podcast come mezzo per un utenza consumer - tipico caso le guide turistiche

Interessante è riflettere sulle potenzialità dei podcast per un uso B2B, business to business, come mezzo per un'azienda di fare business su un'altra azienda. Come un nostro tool di mobile marketing.

Non sono molte le aziende che usano questo strumento, a me vengono in mente solo Oracle o BMC Software (se ne conoscete alte segnalatemele)

Certo il mezzo, sul target "business", se il nostro target-ascoltatore è il responsabile acquisti del nostro prodotto, ha dei limiti e delle specificità di utilizzo non da poco.
Possiamo pretendere che ascolti il nostro file audio in ufficio? Direi proprio di no. Siamo tutti troppo abituati a leggere, che ad ascoltare ci sembra di perdere tempo.

Possiamo sperare ci ascolti in auto mentre va al lavoro o in cuffia mentre gira in treno o in metropolitana? Forse. Ma dobbiamo essere dannatamente interessanti.

Possiamo sperare ci ascoltino se diamo news di settore; siamo probabilmente morti se speriamo che ascoltino al nostra "pubblicità". Per quello si fa prima a sfogliare una brochure o il sito web.

Forse il taglio che possiamo dare al nostro podcast B2B che più probabilmente potrebbe portarci download e ascolti è quello della formazione. Del Training.

Dare un valore a gratis, fare contenuti educational che possano aiutare il nostro target nel lavoro ( e che siano "relevant" rispetto al nostro prodotto).

Sempre sperando che il target abbia voglia e interesse a formarsi - fuori dalle 4 mura dell'ufficio. Ma lì sta anche a noi rendere interessante il contenuto e stimolare il bisogno nell'audience potenziale.

Potremmo poi affrontare il discorso di realizzare non semplici file audio ma file video per il training ma lì, davvero mi viene il dubbio. Sì, magari in ufficio se li guardano, ma allora parliamo di webinars. Qualcuno davvero si guarderebbe una conferenza sull'ipod video mentre aspetta l'aereo? (Io, molto onestamente, mi guardo una qualche puntata di "Lost")...

D'altra parte è anche vero che io ho imparato non poco spagnolo sfruttando corsi di lingue scaricabili sull'ipod e ascoltando podcast in lingua castigliana. Insomma, come al solito un mercato con un interessante potenziale ma su cui dobbiamo ancora chiarirci le idee?

PS: se volte c'è un podcast carino di newsweek che parla di podcasting...;-) Ci arrivate da qui

PPS: sul tema del training ai clienti sto sviluppando un articolo di approfondimento, lo troverete segnalato qui tra qualche giorno ( direi un paio di settimane)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

per segnalarti che in questa presentazione (alla fine) ci sono altri esempi di corporate podcasting...

http://piublog.splinder.com/post/10870628

a

Unknown ha detto...

Ho letto su un artico del sole 24 ore che oramai molte aziende hanno introdotto il corporate podcasting nel loro marketing mix.Questo nuovo tipo di pubblicità riesce davvero a diffondere la marca,associarla a valori positivi e soprattutto a creare clientela?