Un blog di Comunicazione, Internet Marketing, Social Media, PR Digitali. Approfondimenti sul Manuale di Strategia Digitale.
mercoledì, giugno 30, 2010
Ciao sono Luca, paranoico, e sono 15 giorni ...
Durissima parlare di servizi che proteggono i dati personali dalle frodi creditizie... un buon sistema l'ha trovato Mister Credit (al di là del nome, una delle più robuste strutture italiane in campo creditizio - CRIF).
Ecco il primo dei tre video che hanno fatto sinora. Gli altri li potete vedere qui... e si integrano con un più ampio ventaglio di iniziative Social...
(La campagna è a cura di The Good Ones)
martedì, giugno 29, 2010
La pubblicità 4.0 - sarà il nostro reality?
Lo scenario che mi porto dietro dalla mia infanzia negli anni '60 è quello - quando sento parlare di micro-videocamere digitali mi viene in mente l'uomo dell'UNCLE, le spie dei fumetti.
Quella che una volta era una tecnologia segreta impiegata a far vincere l'impero del bene contro quello del male, oggi è un prodottino consumer che uno dei media più tradizionali mette in mano alle persone, per portare il cittadino a collaborare, a diventare reporter. Ma presto, saremo tutti pubblicitari…
Potrebbe apparire una nota di colore: il noto quotidiano tedesco Bilt ha fatto un accordo qualche mese fa con la catena Lidl, per poter offrire delle piccolissime videocamere digitali ai suoi lettori, al costo di Euro 69.99 . Non si tratta però solo di una promozione commerciale: la testata motiva l’iniziativa con l'intenzione di trasformare tutti i suoi lettori in citizen journalist, in collaboratori.
Un giornalismo diffuso e popolare, di cui si sta parlando moltissimo. In bene: ad esempio per la capillarità del reporting. E in male: il reporter cittadino lavora volentieri in cambio di un po' di gloria, quindi a gratis, permettendo forse di eseguire tagli sulla categoria dei lavoratori professionali dell'informazione.
In realtà quello che io ci vedo è un tassello in un mosaico più ampio. Come forse avrete letto, già si sono manifestati casi di sindromi paranoiche da “Truman Show”, con persone che si sono rivolte alle autorità in quanto ossessivamente convinte di essere protagoniste di un reality show, quindi perennemente spiate.
Ciò di cui sto parlando è una versione 2.0 dello show, un reality in cui non solo sappiamo bene di essere spiati ma lo accettiamo volentieri, anzi lo cerchiamo. I reality televisivi ne sono la parte più eclatante ma la base dell'iceberg sono ad esempio i Social Network, dove alcuni milioni di italiani (me compreso) si mettono in piazza.
Persone che normalmente sono ipersensibili alle violazioni della privacy danno volontariamente in pasto i fatti loro, attività e relazioni interpersonali, intime emozioni. La società cambia. Cambiano i comportamenti – inevitabile quindi che la comunicazione (che è sempre stata brava a seguire ed amplificare i trend) si butti a breve periodo sul tema.
Abbasso gli spot, viva la microspia in bagno
Faccio un vaticinio. A breve la pubblicità così come la conosciamo si esaurirà, per venire sostituita dalla reality advertising.
Lo diciamo da secoli: la miglior pubblicità è un cliente soddisfatto. Questo cliente l'abbiamo fatto vedere in miriadi di commercial Slice of life o testimonial, ricostruiti accuratamente in teatro di posa. Oggi con la possibilità di disporre di infiniti canali televisivi su Internet possiamo finalmente proporre al pubblico il pubblico stesso.
Metteremo webcam in casa, in bagno, in cucina. Filmeremo e diffonderemo in diretta come il pubblico usa nostri prodotti, quanto ne godono, l'espressione estasiata in real time dell'user della nostra carta da cucina.
Una pubblicità dove la demo sarà la realtà (o una realtà appena appena ritoccata). Il tutto reso facilmente accessibile al pubblico: basterà realizzare dei semplici special pack contenenti non solo dodici confezioni del nostro prodotto ma anche una o più webcam corredate da semplici istruzioni per il montaggio e il collegamento a Internet, dove chiunque potrà osservare di persona come interagiamo.
Grazie pubblicità, per farmi esistere
Ecco quindi trovata la risposta ai costi di produzione, dei media, di creatività delle agenzie e così via. La strada definitiva per costruire il tanto anelato User Engagement. Finalmente una realtà dove ognuno di noi potrà realizzare il suo sogno di diventare (o far diventare il bambino) protagonista di uno spot (prodromo ad una carriera da velina?), essere on air, essere guardato, avere non i 5 minuti di celebrità ma i suoi 24/7 di visibilità.
Ottenendo quindi finalmente, grazie al nobile mondo della pubblicità, la certezza di esistere – in un mondo in cui se non siamo mediaticamente presenti non esistiamo, come quell'albero caduto in mezzo ad un bosco, senza nessuno a sentirlo.
(Articolo originariamente pubblicato su ADV che vi ripropongo - grazie alla cortesia dell'editore - perché sia leggibile anche da chi non è abbonato alla testata...)
lunedì, giugno 28, 2010
Pubblicità mobile e geolocalizzata: se ce la cerchiamo…
Il diffondersi di network e giochi come Foursquare o Gowalla apre la porta a una nuova stagione per il marketing geolocalizzato sui dispositivi mobili, che finalmente potrebbe trovare il modo di decollare sul serio ?
Questa settimana ne parlo su Apogeo - potete leggere qui l'articolo.
venerdì, giugno 25, 2010
La Padella e l'ambient cinese
Visto che è venerdì, oggi solo post leggerini.
Altro bell'esempio di creatività: come dimostrare le superiori qualità della padella in termini di antiaderenza? Beh, la strada classica è facendo vedere i cibi che scivolano via e non si attaccano.
Si prende l'idea, la si trasforma in un ambient di grandi dimensioni e al posto dei cibi veri si mettono pattinatori...e voilà, il piatto è servito :-) A Shangai questo giochetto ha fatto salire le vendite del 20%...
Unconventional The Guardian: il Lego football
Semplice semplice... rifare le partite clou del campionato, diciamo farne una sintesi, con gli omini del Lego - attaccandosi ad un trend (quella delle animazioni del Lego) popolarissimo e che sul calcio si è già ben sfogato.
Bella operazione del Guardian (quotidiano inglese)
giovedì, giugno 24, 2010
Volkswagen:living on the fast lane, ambient supermercato
Ritorniamo a parlare di carrelli della spesa... con questa operazione di VW, che ha attrezzato i carrelli della spesa di un supermercato... beh, guardate il video :-)
Classica operazione che ha un senso solo in quanto viralizzabile, però molto carina.
mercoledì, giugno 23, 2010
Una donna italiana vivrà di solo e-commerce
Se lo chiedete a me vi risponderei che molto probabilmente...sì. Ma un sano esperimento scientifico è sempre raccomandabile quando si tratta di scacciare i dubbi - e soprattutto fare un po' di buzz.
Morale: Francesca Sassoli, una giornalista ma anche una persona che e gestisce da sola un nucleo familiare, indagherà per capire se e come oggi è possibile vivere acquistando tutto esclusivamente online. E, in questo viaggio, racconterà al pubblico della sua esperienza, di Internet, dei siti.
A partire da oggi Francesca avrà, come annunciato, un computer e un obiettivo: indagare sul mondo dell’e-Commerce, raccontare agli italiani cosa si cela dietro il sipario dei siti.
Un blog, un appuntamento quotidiano su CNR RADIO FM, un appuntamento quotidiano e uno spazio riservato nel magazine settimanale di CNR TV NEWS, una rubrica quotidiana su EPolis racconteranno questo esperimento.
L'indirizzo del blog è http://www.francescaonline.it/
martedì, giugno 22, 2010
Mulino Bianco: iPhone, operazione nostalgia
dopo iPasta e Pan di Stelle, Barilla prosegue con le operazioni di branding su iPhone.
Questa volta andando a lavorare su un target di ex-ragazzi (cioè di adulti) che sono cresciuti con le sorpresine del Mulino Bianco... quelle nella scatolina di cartone...
E' disponibile da pochi giorni, in fatti, la versione digitale del classicissimo gioco del "Memory".
Come gioco, ovviamente e dichiaratamente, l'interesse è molto limitato :-) il valore della cosa è nel riproporre in formato digitale il mondo di quel Mulino Bianco e di quelle sorpresine d'antan.
Raccomandato per un piccolo viaggio nel nostro passato di delinquenti giovanili. Su iTunes.
lunedì, giugno 21, 2010
Social Media, un Pericolo per le Aziende
Era il 1998 quando pubblicavo il mio primo articolo per WMT, intitolato "Internet, un pericolo per le Aziende".
Adesso ho scritto un pezzetto analogo... ma sui Social Media. Su Apogeo.
"I Social media? Lasciate stare. Sono come il calabrone, che la scienza ha dimostrato è impossibile che voli. Ma al calabrone qualcuno l’ha detto?"
Se interessa, lo leggete qui.
venerdì, giugno 18, 2010
La gravidanza virtuale su iPad da Pampers
Pampers, la megamarca di pannolini di Procter and Gamble ha adottato una tecnica di comunicazione tecno-geek ma allo stesso tempo molto emozionale.
Non potendo limitarsi sempre e soltanto a parlare del potere assorbente del prodotto (e, di questi tempi, anche di prezzi) ha pensato bene di reaizzare una app per iPad (quindi con un valore aggiunto di buzz) destinata alle famiglie in dolce attesa.
"Hello Baby" è una app che permette di seguire lo sviluppo del feto, capire cosa succede quando, avere immagini che fanno vedere ciò che vedremmo se facessimo una ecografia (in una delle prossime release dell'iPad, secondo me il sensorino ultrasonico ce lo mettono)... poi personalizzare i dati del futuro bambino, condividere tutto sui Social Media...
L'app non è disponibile sull'iTunes store italiano, a quanto vedo.... una nota: a quel che ho visto, questa app è stata adottata con entusiasmo dagli antiabortisti americani, come tool per dimostrare le loro posizioni e per fare leva anch'essi sull'emozionalità di poter vedere/far vedere com'è il feto nel suo sviluppo etc.
Ecco il video di presentazione della app
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Nuovi modelli di adv su iPad? Da Chanel un esperimento...
Iniziano a vedersi i primi timidi passi di come potrebbero essere i nuovi formati di advertising sulle nuove piattaforme, iPad in primis.
I nuovi banner, caratterizzati da più interattività e quindi da un approccio relazionale diverso mi sembrano un (piccolo) interessante passo.
Interessante anche il fatto che la "Interruption" è moderata, l'adv resta sempre all'interno della parte editoriale del giornale (in questo caso il NYTimes).
Da meditarci un po' su, di nuovi formati efficaci ce ne sarebbe un gran bisogno, dato che non è per niente vero che la pubblicità è morta e che i Socialcosi sono la risposta finale per qualsiasi cosa...;-)
Approfondimento: http://www.mobilemarketer.com/cms/news/advertising/6492.html
Approfondimento: http://www.mobilemarketer.com/cms/news/advertising/6492.html
Geomercato. Il gruppo d'acquisto a Km Zero a Milano
Parte, dopo una fase di test, Geomercato , la prima piattaforma sociale per la vendita diretta e per la distribuzione di prodotti agricoli a chilometri zero.
Cito dal loro sito:
Geomercato è la prima piattaforma sociale per la vendita diretta e per la distribuzione di prodotti agricoli a chilometro zero. Mette in contatto produttori e consumatori tramite Internet e organizza la consegna della spesa a domicilio
Ora è possibile iscriversi e partecipare in modo attivo - fatto importante, la spesa la consegnano a casa quando vuoi tu, cosa importante per chi lavora e non ha la portineria...
Nei prossimi giorni partirà la fase operativa, che inizialmente coprirà la città di Milano. L'idea è stata trovare dei produttori locali e vendere online i loro prodotti (verdura, frutta, formaggi, carne, conserve...).
Il concetto del produttore vicino è molto bello, sia per l'economia locale che per l'abbattimento delle emissioni generate dal trasporto. Insomma,mangiar bene in modo sostenibile :-)
giovedì, giugno 17, 2010
PrezziBenzina.it: la collaborazione sull'iPhone
Segnalo questa app.
Non solo per la sua utilità a livello personale (identificare nelle vicinanze il distributore che costa meno) ma anche perché è un classico esempio di applicazione collaborativa - che si basa sull'impegno di individui, che messi insieme fanno la folla, per riempire di contenuto.
Questa è una delle grandi sfide del futuro di Internet, uno di quei modelli, una di quelle filosofie che hanno il potere di cambiare il mondo attraverso l'impegno di folle intelligenti e motivate... ma è un modello che deve essere ancora messo alla prova, anche perché nell'inseguimento tra nuove tecnologie e cambiamenti della società che aprono opportunità per nuove tecnologie, la gente reagisce con tempi non istantanei.
Vedremo quanto le persone sono davvero pronte a collaborare, a generare contenuto e se la percentuale di utenti attivi rispetto a quella di utenti passivi, che succhia contenuto gratuitamente, è tale da mantenere in piedi il giochino.
Un giochino in cui le possibilità di applicazione al marketing, al 2.0, ai Social, allo User Generated Marketing sono forti, se c'è una base attiva.
L'Applicazione nasce da una collaborazione tra il sito prezzibenzina.it e Adiconsum (Associazione DIfesa COnsumatori), è gratuita (ma attenzione che ce n'è una analoga a pagamento con nome quasi identico) e funziona bene.
Come detto, tutto sta a vedere se gli utenti ci mettono dentro i dati aggiornati; attorno a casa mia è oltre un mese che i dati dei prezzi alla pompa nessuno li aggiorna, a parte me...
mercoledì, giugno 16, 2010
7 vecchie tecniche che hanno ancora da dire...
Partiamo da un principio di base: le persone, accedendo a Internet, diventano in effetti un po' diverse da quello che sono fuori dal web. Ma non è che cambino in maniera così drammatica: alcuni meccanismi di base, fondamenti psicologici restano sempre attivi.
E su alcuni di questi il marketing e il commerciale hanno fatto leva sino dall'inizio dei tempi (o quasi).
Alcune tecniche consolidate di marketing restano dunque valide anche nel mondo della comunicazione sul web - anche se a volte capita di scordarsele.
Ecco allora che vale la pena di fare un ripassino di alcuni semplici strumenti che possono fare una differenza significativa per le nostre vendite. Che si tratti di ecommerce o di portare i potenziali clienti a comprare il nostro prodotto su altri canali.
Quali sono queste tecniche? Beh, una è fare un teaser e poi portare le persone ad accedere al contenuto da un'altra parte. Che è esattamente quello che sto facendo adesso, perché vi sto parlando della nuova puntata del mio corso di e-marketing per PMI e non necessariamente addetti ai lavori, pubblicato sul sito www.eurogroup.biz e dove si riprendono i basics del marketing (con e senza la "e-").
In questa puntata faccio delle semplici riflessioni su tecniche vecchie come il mondo e sulla loro applicazione su Internet.
Se non avete voglia di andare fin là, comunque, 7 tecniche che si possono portare dall'offline all'online sono:
1. Gratis è bello
2. Sconto
3. Dare una scadenza
4. Tirature limitate
5. Personalizzazione
6. Coinvolgi gli amici
7. Novità
martedì, giugno 15, 2010
Axe: a metà tra il porno e il videogame
Axe ha una storia ben consolidata di strategia focalizzata su stimoli un tantinello sessuali. Ora, il problema di queste strategie è che ogni volta tocca inventarsi qualcosa di nuovo e spesso alzare la barra per fare emozione.
Breve, si arriva a cose come queste, le "traspirateur" (il traspiratore) che è una specie di videogioco molto focalizzato sulle feature di prodotto (antitraspirante) ed ammiccamenti piuttosto espliciti...:-) ed una componente guardonistica mica da poco.
Il sito è realizzato molto bene. E ovviamente non manca il meccanismo di viralizzazione / condivisione sociale, c'è da sfidarsi a vedere chi rimane più fresco e asciutto di fronte alle due topone sulla spiaggia.... etc
E poi c'è anche il solito viaggio alle Bahamas da vincere.
Ovviamente siamo a livello di Politically Correct meno20. Ma è un segno dei nostri tempi, dove la bellezza e una certa socialità sembrano fare miracoli nella scalata della piramide sociale... e i target del prodotto non è tanto la persona con delle sane introspezione quanto delle mine vaganti piene di testosterone...:-)
lunedì, giugno 14, 2010
Le aziende possono "pianificare" Internet?
E' possibile controllare, pianificare, gestire Internet come un media per la comunicazione aziendale?
In fondo è sempre la stessa storia: di fronte a una novità cerchiamo sempre di controllarla. Ma le applicazioni di internet, per la comunicazione, non sono proprio i posti più adatti per ragionare in termini di pianificazione
Ne parlo nel mio articolo settimanale per Apogeo, che potete leggere qui (se interessa).
sabato, giugno 12, 2010
venerdì, giugno 11, 2010
Internet, le aziende e la realtà
Su Internet sembra ripresentarsi un antico dilemma.
Se voglio sapere qualcosa di una persona, leggo la sua autobiografia o una biografia non autorizzata? Con le aziende capita spesso lo stesso.
Per l’ennesima volta, su un progetto nuovo, mi sono ritrovato con la solita singolarità. Analizzo la presenza online di questa azienda, passo alla sezione “Chi siamo noi” e mi ritrovo poche righe. Ma proprio poche.
Il che, spesso è un bene. Diciamocelo francamente, nella maggior parte dei casi alla gente della nostra azienda frega poco. Salvo che siano stakeholders, analisti finanziari... ma questa è un’altra storia.
Parlando di consumer, alla gente normalmente interessa la marca, il prodotto. Non l’azienda che c’è dietro. E quindi ben venga che l’azienda resista alle tentazioni egotiste e racconti al mondo cose di sé che a nessuno realmente interessano.
Ci sono però delle eccezioni. Ci sono realtà in cui l’Azienda coincide con la marca. Dove il “chi siamo” è la cosa più importante.Dove la ricchezza della propria storia, delle proprie esperienze è la chiave, è spunto fondamentale per l’interazione tra entità e persone.
Così mi sono ritrovato a dover consultare Wikipedia e a consultare altri siti “non autorizzati” per accedere a informazioni sul mio cliente e le sue attività che sul sito aziendale non potevo trovare.
Nello specifico, poi, mi hanno spiegato di essere assolutamente consapevoli del problema, e che la sua soluzione sarebbe stata uno degli obiettivi del progetto. Mi hanno spiegato i motivi. Motivi particolari e in fondo abbastanza sensati.
A un livello però più largo ci ritroviamo sempre con lo stesso problema. Le aziende, che tanto dicono di essere Marketing oriented dovrebbero dare una bella ripassata al Marketing di base, quello del Kotler. Dove la prima lezione è quella in cui ti spiegano che il compito dell’azienda è capire cosa vuole, cerca, desidera la gente. E darglielo.
Questo è geniale: assembla il banner Ikea :-)
Ikea, lo sappiamo, è montarsi le cose da soli.
Per la prima volta (a che mi risulti) questa filosofia è stata applicata anche al banner.
Quindi il banner apparirà nella sua confezione, dotato del classico manualetto - seguendo il quale qualsiasi utente sarà in grado di assemblare senza aiuti il banner dell'azienda svedese.
giovedì, giugno 10, 2010
Un iPhone con gli attributi. In beneficienza.
Certo, ci sono ragioni di design e di ergonomia... ma più che altro si tratta di una operazione di raccolta fondi per la ricerca sui tumori testicolari.
(o questa cosa del devolvere parte del ricavato è una furbata per giustificare e vendere un prodotto di cattivo gusto?)
mercoledì, giugno 09, 2010
Un bel positioning
Amo molto i prodotti che scelgono una essenza distintiva, che non fanno il solito posizionamento "in fondo va bene un po' per tutti". Amo i prodotti coraggiosi e con connotazioni forti.
Come questo cioccolato.
Organico, per veri maiali da cioccolato, tanto è buono. Da mangiare da maiali infilando il muso dentro, velocemente, prima che un qualche altro grasso maiale ce ne chieda un pezzetto.
Altre immagini in questo blog.
martedì, giugno 08, 2010
Occhio al bidone...
Un simpatico figlio di mamma sua ha creato un sito che si chiama "http://www.creaguadagni.com/" in cui propone il solito vecchio sistema per diventare ricchi (comprare da lui un report per poi rivenderlo ad altri amici...)
Per essere 2.0 lo definisce Viral Marketing ed ha pensato bene di usare un mio articolo senza permesso, usandolo fuori contesto per decantare le virtu' della (sua) viralità.
Mentre leggete io sono in viaggio verso le autorità competenti per denunciarlo per un po' di robette fuori legge che ha sul sito.
Ovviamente rinnego qualsiasi affiliazione, contatto, supporto, adesione, stima, rispetto su questo simpatico figuro.... :-)
Per essere 2.0 lo definisce Viral Marketing ed ha pensato bene di usare un mio articolo senza permesso, usandolo fuori contesto per decantare le virtu' della (sua) viralità.
Mentre leggete io sono in viaggio verso le autorità competenti per denunciarlo per un po' di robette fuori legge che ha sul sito.
Ovviamente rinnego qualsiasi affiliazione, contatto, supporto, adesione, stima, rispetto su questo simpatico figuro.... :-)
Chi decide qual è lo spot più riuscito? Tu, online
Ascoltare i social media per scoprire cosa si dice sul proprio spot e reagire in tempo reale. Una nuova tendenza in arrivo nel mondo dell’advertising.
Ma chiacchiere sciolte possono affondare carriere.
Su Apogeo. Qui.
lunedì, giugno 07, 2010
Il Sushi Nudo... ma è una bellissima idea
Ogni tanto ci sono idee creative (anche non digitali, lo ammetto) che mi piacciono proprio tanto.
Avete presente il Nyataimori o Nyotaimori? Sarebbe quella estrema pratica giapponese, un tantinello feticista, di mangiare il sushi servito non sul tavolo ma sul corpo nudo di una bella fanciulla.
Ora, che si tratti di una pratica sessista e suscettibile di critiche direi che ci sono pochi dubbi, e non voglio entrare nel merito della questione, tanto ci sarà chi sicuramente (e giustamente) lo farà nei commenti.
Quello che mi ha molto divertito è stata l'idea di un brilante creativo (lo confesso, ex collega) che ha sviluppato una tovaglia che simula il nyataimori in modo un pochino più Politically Correct e visivamente molto bella. Ecco il link: Yoshiko - Private Body Sushi
- Insomma, tovaglie che mi piacciono, sopratutto per l'idea.
Perché i siti fatti dalle agenzie di pubblicità...
...fanno schifo?
"Advertising agencies don't get the Web because the web is the place people go to do things."
Opinione polemica, dura e di parte: ma almeno in parte condivisibile quella del veterano del web Gerry McGovern.
Vale la pena di leggere il suo pistolotto, ci sono almeno un paio di cose sui cui bisognerebbe riflettere abbastanza a fondo..
Lo trovate qui
"Advertising agencies don't get the Web because the web is the place people go to do things."
Opinione polemica, dura e di parte: ma almeno in parte condivisibile quella del veterano del web Gerry McGovern.
Vale la pena di leggere il suo pistolotto, ci sono almeno un paio di cose sui cui bisognerebbe riflettere abbastanza a fondo..
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domenica, giugno 06, 2010
Quanto è veloce Chrome? Viral Videos
Un post da domenica...
Anche nel mondo digitale e web, un buon video e una produzione eccellente (e costosa) mantengono sempre il loro perché.
Bellissima produzione per questo filmato che illustra quanto è veloce Chrome, il browser Google, con un tono divertente, surreale etc. Allego anche il backstage.
Buona domenica.
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venerdì, giugno 04, 2010
Serve ancora l'Home Page?
Il bello del web è che cambia - come qualsiasi altra cosa nel mondo e nel business. L'importante è tener traccia dei cambiamenti e non fossilizzarsi su verità che erano vere ieri e oggi non lo sono più.
Nello specifico, il tema di oggi è una riflessione sul mutato ruolo che sta assumendo la famosa "Home Page" del sito.
Nel passato era una parte fondamentale, era la porta di entrata alla nostra comunicazione.
Facevamo grandi sforzi per comunicare e far memorizzare l'URL, il nostro indirizzo www. E poi per quelle forche caudine la gente ci doveva passare.
Di qui la criticità di questa pagina perché era spesso il primo approccio con la nostra comunicazione e la nostra offerta, quindi il luogo principale dove si decideva se fare business con noi o quanto meno continuare l'esplorazione del nostro sito...
Questo è l'inizio della nuova puntata del mio corso di e-marketing per PMI e non necessariamente addetti ai lavori, pubblicato sul sito www.eurogroup.biz.
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... and now a word from our sponsor ;-)
Il marchio Eurogroup, attraverso i servizi di garanzia al credito di Eurofidi e le attività di consulenza aziendale di Eurocons, identifica un’offerta estesa e integrata di prodotti rivolti per lo sviluppo delle piccole e medie imprese.
Due società, una pluralità di servizi
I campi operativi di Eurogroup sono presidiati da due società: Eurofidi per quanto riguarda l'accesso al credito; Eurocons per le attività di consulenza aziendale.
L’obiettivo di Eurofidi, società consortile di garanzia collettiva fidi per azioni, è garantire alle imprese un più ampio accesso al credito. Per dimensioni, struttura e capacità di intervento, è tra le più grandi realtà di garanzia europee e rappresenta uno dei maggiori confidi italiani. Nel 2009, ha associato quasi 41 mila imprese: in loro favore, il sistema bancario ha complessivamente erogato finanziamenti per 8,3 miliardi di euro, con più di 5,2 miliardi di euro di garanzie rilasciate da Eurofidi.
Il consorzio Eurocons è una consulting per le Pmi, alle quali fornisce servizi di consulenza ad alto valore aggiunto. Operativo dal 1994 per offrire alle imprese un servizio di consulenza sulle agevolazioni finanziarie previste da leggi regionali e nazionali e da regolamenti e direttive comunitarie, negli anni successivi ha incrementato la sua gamma di attività. Oggi sono sei le principali aree sulla quali si concentra la sua attività: agevolazioni e internazionalizzazione, gestione aziendale, certificazioni e qualità, formazione, finanza straordinaria ed energia.
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giovedì, giugno 03, 2010
Il Maggiordomo di Telepass
martedì, giugno 01, 2010
Picchia l'affissione
Per promuovere una linea di supplementi che aumentano la massa muscolare, la potenza etc, in Perù Ogilvy si è inventata la declinazione del classico gioco da fiera - solo che l'ha trasformato in una affissione unconventional di grande formato.
Sfidando i passanti a scoprire/ dimostrare fino a dove arriva la loro forza, dando il loro colpo migliore. Molto latina :-)
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