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martedì, maggio 21, 2013

Il "second screen" sulla radio?!


Ok, certo che non si può parlare di second screen per la radio, ma di companion app e/o di interattività er complementarietà sì.

Ed è quello che hanno fatto in Svezia.

Swedish Radio Plus è un canale radiofonico interattivo sul web. Sostanzialmente un player arricchito di linkk, immagini, video, discussioni.. insomma ciò che serve per "augmentare" la fruizione del solo suono.

Anche se la lingua è un po' di ostacolo, fateci un giro che è interessante.

Anche perché non è solo top down ma è aperto al contributo delle persone (e qui, visti altri epic fail svedesi ci sarebbe da parlare a lungo di moderazione)

Ecco il video:

giovedì, novembre 08, 2012

Il nuovo livello del "Commerce":digitale+vetrina+.... Adidas

Impressionante e coraggioso (costoso) progetto per Adidas Neo.

Adidas si propone di portare il "Commerce" là dove non era mai arrivato,  mettendo insieme già pezzi singolarmente disponibili ma che se combinati creano una shopping experience innovativa - ed estendono le occasioni di acquisto.

Al cuore del progetto la vetrina interattiva. Funzionante anche quando il negozio è chiuso - e che interagisce con le persone.

Giocare, interagire coi filmati, avere una experience (in un qualche modo) divertente.... e la vetrina interagisce con lo smartphone.

Il telefonino può prendere il controllo della vetrina e trasformarla in un carrello virtuale.

Quindi, invece di interagire con un sito di e-commerce, si interagisce elettronicamente con il negozio fisico.

A Questo punto mi fermo, il video qui sotto spiega tutto.
Enjoy.


lunedì, novembre 05, 2012

Genio:è un concorso iPad o un esame del seno?

Ritorniamo sul tema delle pubblicità che promuovono il controllo del seno per scoprire per tempo eventuali tumori etc.

In questo caso (Malesia) il tool usato è l'iPad, specificamente una pubblicità interattiva.
Che, se volete, inganna gli utenti.

In effetti la cosa ha senso: dato che è un brutto argomento, è plausibile che una serie di persone "in target" sia orientata a saltare la comunicazione.

Ma se invece si fa un finto concorso, e il gioco sia in realtà (come si scopre a cose fatte) un tutorial per imparare come ci si palpa diagnosticamente un seno?

Complimenti.


lunedì, marzo 12, 2012

Due riflessioni su SkyGo - la TV mobile di Sky





Come avrete probabilmente visto, anche in Italia Sky sta spingendo parecchio su SkyGo, l'applicazione mobile gratuita (ma solo per gli abbonati Sky) che permette di avere una selezione di canali Sky in streaming mobile su PC, Tablet e iPhone.

Altri hanno già parlato dell'app in se' (e non è nelle corde di questo blog fare recensioni tecnologiche). Quello che ho capito dalla presentazione cui ho assistito e che mi sembra interessante è…

a) Si conferma che la TV sembra sempre più destinata ad essere una faccenda di contenuti più che non di device. Con l'idea di fruire dei contenuti che interessano nel modo più pratico secondo il proprio contesto. 

Quella di SkyGo dovrebbe essere l'inizio di un percorso che coinvolgerà molti schermi e molte modalità di fruizione della TV.

b) Di conseguenza, se la cosa avrà successo (e mi risulta che i download dell'applicazione siano stati un numero elevato, da vedere quanto sarà usata regolarmente) c'è da farsi domande sull'impatto sulla banda mobile disponibile… anche se si deve riflettere che probabilmente il vero campo applicativo della TV mobile sarà in ufficio o a casa, via WiFi - anche per i costi di connessione del 3G…

A margine da considerare il fattore rischio della connessione mobile: se la si usa in 3G e la cella è satura, la gente capirà che "la colpa" è dei provider telefonici o se la prenderà con Sky? (comunque l'app ha un sistema per adattare la qualità dell'immagine alla banda disponibile…)

c) Ancora più interessante è però il fatto che la fruizione ad personam apre strade interessanti per il mondo della pubblicità personalizzata sulla TV - di cui avevo già tanto tempo fa parlato quando si rifletteva solo sulla TV via IP, quindi tendenzialmente in ambito domestico. 

La possibilità di sapere chi sta guardando cosa, magari accedere al suo profilo (d'altra parte è un cliente, di cui si ha una storia…) e incrociare tutto questo con la sua posizione geografica…a naso vedo interessanti potenzialità di sperimentazione. 

Al momento non è comunque ancora prevista la vendita degli spazi su SkyGo in modalità separata dalla vendita su Sky vero e proprio. Ma chissà… se la macchina gira, possiamo aspettarcelo.

Certo è che, con gli ingenti investimenti in tecnologia che hanno dovuto fare (inclusi i servizi di distribuzione dei dati…) si aspettano di trasformare quest'operazione da un costo a una fonte di extra profitti in tempi… brevi? Ragionevoli? Prima o poi?

d) L'app è gratuita.. per i clienti Sky. Che possono vedere (solo) i canali dei bouquet cui sono abbonati. 

Evidentemente, coi tempi che corrono, chiedere dei soldi extra ai clienti non è cosa… per cui ci si è focalizzzati a dare, allo stesso costo totale, un valore aggiunto ai clienti - anche per tenerli stretti e fidelizzati (anche difensivamente verso il Digitale Terrestre). 

Da capire se un giorno passerà a pagamento (a loro evidentemente piacerebbe) e/o se si aprirà in qualche modo ai non clienti Sky. Ipotizzando offerte "light" o di prova… usando anche SkyGo come sampling dell'abbonamento televisivo, senza complessità di acquisizione di nuovo hardware (decoder) per provarlo in TV. 

e) Di sicuro da seguire con attenzione cosa succederà durante le Olimpiadi - e l'impatto che poterle vedere in mobilità avrà sull'audience (e sull'acquisto del pacchetto sport sulla TV); dato che questo è proprio il classico evento che, per gli appassionati, ha il forte limite degli orari che non sempre si sovrappongono bene con gli impegni lavorativi. Recuperando quindi, con il mobile, audience difficili da fare sulla TV.

f) L'entrata dei device mobili andrà a incasinare ulteriormente i meccanismi di monitoraggio delle audience televisive; Auditel ormai mostra serissimi limiti di tracciare bene il consumo televisivo, specialmente sui "new media".

g) Da notare la forte sovrapposizione tra possesso di Sky e di device tecnologici. Il 73% circa dei loro abbonati ha l'HD televisivo e l'83% ha un PC in casa.

h) Di qui alla TV interattiva vera e propria, il passo è breve. O forse lunghissimo (io è da una quindicina d'anni che ci studio - avendo partecipato anche a progetti di ricerca europei come AMUSE). 

Che la TV possa diventare interattiva, lo sappiamo tutti, Come ciò debba essere fatto e come (ma anche se) la gente è disposta ad usare la TV interattiva… è ancora tutto da capire. Attendiamoci qualche sperimentazione, direi. Magari partendo da "companion app" molto social media, tipo quella realizzata per X-Factor che, devo dire, non era niente male.

Altro degno di nota:
- il fatto che la piattaforma SkyGo potrebbe essere potenzialmente essere aperta a canali di terzi, chissà.

- scordatevi di usarla all'estero. Con l'eccezione dei contenuti prodotti da loro (in primis Sky TG 24) non hanno (ovviamente) i costosi diritti per diffondere fuori dall'Italia i contenuti televisivi, quindi bloccano l'accesso ai canali dall'estero...

martedì, gennaio 31, 2012

La Vetrina Interattiva di Net a Porter


... dà un senso tutto diverso al Window Shopping. Mooolto carino.

L'8 Settembre 2011 la vetrina di Net a porter è diventata un'esperienza di esplorazione del prodotto, una experience. 

L'operazione "The Window Shop" si è basata su una specifica app per tablet e smartphone.
Il capo si presenta indossato, un po' come assistere ad una sfilata. E l'acquisto si può fare dal device.

Un po' Realtà virtuale / Augmented reality, un po' QR code - ma senza il qr code, molto geek advertising, una spruzzata di promozione, vinci i premi dalla vetrina.. molta interazione con tablet e smartphone...

Ecco il video.
Se poi questa è una marca che vi piace seguire, segnalo anche il magazine per iPad.

mercoledì, settembre 07, 2011

Honda Jazz: Spot e App interagiscono


Nelle Agenzie c'è un grande interesse per rinnovare la pubblicità... o meglio per introdurre novità che da un lato possano portare a vincere premi prestigiosi e possano dall'altro aiutare la marca a superare le barriere di disattenzione che l'advertising si trova a superare - anche perché è probabilmente più interessante interagire con i Social Media o guardarsi una pagina web che dare attenzione ad uno spot.

Per questo Honda ha realizzato uno spot interattivo - in cui cioè (scaricando un'apposita app sull'iPhone) si può giocare ad acchiappare i personaggi che escono dallo spot etc. Guardatevi i video che si capisce meglio.

Il concetto di interazione non mi dispiace - mi  sembra un po' complesso il meccanismo (ma forse sono io che sono troppo antico e retrogrado).

In sostanza io devo:
a) decidere che mi interessa giocare a questo gioco di Honda
b) scaricare ed installare l'app sul melafonino
c) mettermi in agguato davanti alla TV, sperando che passi lo spot - lasciando ovviamente l'iphone acceso e con l'app già avviata per non sprecare tempo e andando in bagno durante il programma per non doverlo fare durante i break pubblicitari (in realtà a quanto capisco posso anche giocare con il filmato su Internet?)
d) appena appare lo spot gettarmi sull'iphone e iniziare a sventolarlo per acchiappare i mostrilli...

diciamo che ho visto meccaniche di interazione ed engagement un po' più semplici e facili...

Ecco lo spot:


Ed ecco l'app "in funzione":

venerdì, settembre 24, 2010

Tv interattiva? Bastano le orecchie dell'iPad


Il televisore che interagisce con lo spettatore, un'idea che non vuol saperne di morire. Da anni. Forse oggi si è capito perché: si cercava di rendere intelligente un tubo stupido, invece di affiancargli uno schermo intelligente (e con l'udito fino).


Un'app della rete TV ABC rende interattivo (grazie all'iPad) un programma che va in TV...

Leggete la storia nel mio articolo settimanale su Apogeo.

martedì, giugno 01, 2010

Picchia l'affissione


Per promuovere una linea di supplementi che aumentano la massa muscolare, la potenza etc, in Perù Ogilvy si è inventata la declinazione del classico gioco da fiera - solo che l'ha trasformato in una affissione unconventional di grande formato.

Sfidando i passanti a scoprire/ dimostrare fino a dove arriva la loro forza, dando il loro colpo migliore. Molto latina :-)

martedì, ottobre 06, 2009

Polizia inglese usa l'interattività su YouTube per comunicare ai giovani


Lo so, lo so, questa sa un po' di fantascienza ma vi giuro che è vero.

In effetti, ve lo immaginate in questa nostra simpatica repubblichetta delle banane inciuciate la Polizia di Stato che comunica, bene,  con mezzi e approcci non convenzionali?

Questioni di cultura ma sopratutto di budget (in una nazione che invece di impiegare i soldi per comprare la benzina alle volanti a secco li usa per mettere minacciosi e visibilissimi soldati in mimetica e fucile d'assalto, stile stato sudamericano durante un colpo di stato) lo rendono di certo impossibile... allora tiriamo un sospirone e guardiamoci questo bell'esempio di quanto fatto in UK.

L'operazione "Choose a different ending" si basa su un filmato interattivo , in cui è l'utente a decidere lo svolgimento della storia e decidere se vivere o morire...

Il progetto - oltre ai banner - prevede l'uso di YouTube, di un clip online e di brevi filmati trasmessi via Blutooth nei cinema e il coinvolgimento dei blogger - il tutto per portare al Canale YouTube.

L'idea è di evitare che i giovanotti inglesi si prendano a coltellate. Da notare anche la buona qualità produttiva.

Interessante è l'uso (un filo primitivo ma tutto sommato efficace) di YouTube per costruire una certa interattività, delle storie ramificate il cui accesso avviene direttamente dal filmato che sta scorrendo (strada per altro già più volte percorsa da altri comunicatori). Su questo fronte si potrebbero fare robe interessanti.

Bellino ma che tristezza vedere cosa fanno i paesi evoluti... :-(



venerdì, febbraio 13, 2009

Il 3D bussa di nuovo. Gli apriamo?

Gli occhialetti con una lente blu e una lente rossa, ricordate? Negli Stati Uniti sono tornati prepotentemente in auge, sostenuti da un manipolo di colossi dell’hardware e dell’entertainment.

Cambieranno, questa volta, il modo in cui andremo al cinema e guarderemo la tv?

Interessante l'operazione di advertising 3D durante il Superbowl e l'impegno di DreamWorks di girare d'ora in poi tutti i suoi film con tecnologia tridimensionale.

Per saperne di più, come al solito, vi rimando al mio settimanale articolo su Apogeo.

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