Un blog di Comunicazione, Internet Marketing, Social Media, PR Digitali. Approfondimenti sul Manuale di Strategia Digitale.
martedì, marzo 31, 2009
Silver Surfers: l'opportunità degli 'over 50' su Internet.
'Silver Surfers': gli internauti coi capelli bianchi.
Non sono pochi e sono un target interessante.
In molti non addetti ai lavori è ancora presente una percezione errata di Internet: che si tratti di una "cosa da ragazzini". Anche se i giovani sono presenti in maniera crescente in Rete, Internet non è e non è mai stata territorio esclusivo o predominante di questo target.
La stragrande maggioranza dei navigatori italiani è compresa tra i 25 e i 54. C'è stata nell'ultimo paio d'anni una forte crescita dei 35-49; i navigatori sopra i 54 anni sono circa il 13% del totale e una notevole crescita (+14%) l'hanno fatta registrare anche gli over 65...
Il resto lo potete leggere nella nuova puntata del mio corso di eMarketing per le PMI pubblicata sul sito Eurogroup
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lunedì, marzo 30, 2009
Foodporn
venerdì, marzo 27, 2009
Se combinassimo AdWords con Latitude?
Tecnicamente le porte per una combinazione tra geolocalizzazione e marketing sono quanto meno socchiuse. Gli strumenti esistono, servono le idee. E i modelli commerciali convincenti.
Questo è il tema del mio articolo settimanale su Apogeo, che potete leggere qui
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giovedì, marzo 26, 2009
Così pulito che Guerrilla
Io da sempre sostengo che le idee migliori sono quelle più semplici - quelle che il pubblico capisce in un nanosecondo - e che proprio per la loro semplicità creano un impatto più duraturo, specialmente quando si parla di valori della marca / del prodotto.
In questo senso è particolarmente apprezzabile l'operazione di Guerilla di Windex (pulitore per vetri) a Chicago.
La vecchia gag del vetro inesistente prende un nuovo senso nel associare la trovata ad un valore di marca, ad una promessa di prodotto: così pulito che sembra invisibile.
Operazione dunque semplice, direi poco costosa, intelligente.
mercoledì, marzo 25, 2009
Scusi dov'è il bagno? Prenda il cellulare e...
Charmin, la carta Igienica di Procter & Gamble, colpisce ancora - con le sue strategie di comunicazione innovative.
Già nota per le sue operazioni di "Ambient" (ovvero la costruzione di spaziali cessi pubblici a NY durante la stagione natalizia, vedi qui e qui, ma anche in altre location/occasioni), per comunicare in modo slegato dalla stagionalità e agli eventi locali si sono inventati un ricorso all'Internet Mobile (mezzo che a breve temo diventerà obbligatorio un po' per tutti...)
Hanno quindi sviluppato un'applicazione con SitOrSquat, nato inizialmente come blog personale e poi diventato un database di bagni pubblici - e si sono fatti sostenitori dello sviluppo di un'applicazione per iPhone e BlackBerry che non solo, attraverso la geolocalizzazione, ti segnala il bagno pubblico più vicino ma ne fornisce anche il "rating".
Usando il GPS incorporato, si può trovare il bagno pubblico più vicino e/o aggiungere un nuovo "sito", categoria, dare un voto e fornirne una descrizione, in modo che gli altri utenti sappiano a cosa si va incontro.
Si usa quindi il valore della publicity per generare download dell'applicazione e "buzz" .
L'uso dell'applicazione in un momento di bisogno serve a dare equity alla marca in area problem-solving, quindi gratitudine, affetto... insomma una carta igienica che non solo è morbida ma che davvero si interessa a te e risolve i tuoi problemi quando più ne hai bisogno....una roba del genere, insomma.
L'applicazione essendo disponibile anche per noi poveri utenti italiani, ne ho fatto un rapido test (Versione iPhone).
L'applicazione richiede una registrazione e successivamente un sign-in...ma intelligentemente, se uno è in emergenza questo passo può venire saltato, per avere il più rapido accesso possibile al bagno più prossimo (potemmo vederlo come un brutto caso di "interruption marketing" - letteralmente, in caso contrario).
La registrazione ovviamente crea database, da usare per scopi di marketing...(se poi mi manderanno email interessanti vi terrò aggiornato).
A Milano per ora ci sono solo 2 bagni registrati ma potrei farmi convoncere, ascoltando la mia etica "communitaria", ad aggiungerne qualce altro e a trasformarmi in recensore di bagni (btw l'idea di pubbliciazioni che recensiscano le toilette è da un po' che è in giro in varie forme).
Una volta individuato il bagno più prossimo (vengono indicate le distanze) si può accedere alla mappa Google, e farsi guidare dal GPS verso il luogo del desiderio.
Nell'applicazione possiamo memorizzare i nostri cessi preferiti, cercare i bagni che abbiano uno spazio dedicato al cambio dei pannolini dei pupi, cercare quelli che sono aperti in questo momento e per l'appunto aggiungere nuove location (con relative foto!). C'è infine una parte di news pensata come un micro blog (sull'applicazione, non sui bagni. Almeno per ora).
Altro dettaglio, l'applicazione mobile prevede uno spazio a disposizione per la pubblicità - nella logica che una mobile app è anche un media, per quanto alternativo, e spesso molto "contestuale"...
La presenza della marca è discreta - solo nella schermata iniziale e sotto la forma di "Sponsored by".
Già nota per le sue operazioni di "Ambient" (ovvero la costruzione di spaziali cessi pubblici a NY durante la stagione natalizia, vedi qui e qui, ma anche in altre location/occasioni), per comunicare in modo slegato dalla stagionalità e agli eventi locali si sono inventati un ricorso all'Internet Mobile (mezzo che a breve temo diventerà obbligatorio un po' per tutti...)
Hanno quindi sviluppato un'applicazione con SitOrSquat, nato inizialmente come blog personale e poi diventato un database di bagni pubblici - e si sono fatti sostenitori dello sviluppo di un'applicazione per iPhone e BlackBerry che non solo, attraverso la geolocalizzazione, ti segnala il bagno pubblico più vicino ma ne fornisce anche il "rating".
Usando il GPS incorporato, si può trovare il bagno pubblico più vicino e/o aggiungere un nuovo "sito", categoria, dare un voto e fornirne una descrizione, in modo che gli altri utenti sappiano a cosa si va incontro.
Si usa quindi il valore della publicity per generare download dell'applicazione e "buzz" .
L'uso dell'applicazione in un momento di bisogno serve a dare equity alla marca in area problem-solving, quindi gratitudine, affetto... insomma una carta igienica che non solo è morbida ma che davvero si interessa a te e risolve i tuoi problemi quando più ne hai bisogno....una roba del genere, insomma.
L'applicazione essendo disponibile anche per noi poveri utenti italiani, ne ho fatto un rapido test (Versione iPhone).
L'applicazione richiede una registrazione e successivamente un sign-in...ma intelligentemente, se uno è in emergenza questo passo può venire saltato, per avere il più rapido accesso possibile al bagno più prossimo (potemmo vederlo come un brutto caso di "interruption marketing" - letteralmente, in caso contrario).
La registrazione ovviamente crea database, da usare per scopi di marketing...(se poi mi manderanno email interessanti vi terrò aggiornato).
A Milano per ora ci sono solo 2 bagni registrati ma potrei farmi convoncere, ascoltando la mia etica "communitaria", ad aggiungerne qualce altro e a trasformarmi in recensore di bagni (btw l'idea di pubbliciazioni che recensiscano le toilette è da un po' che è in giro in varie forme).
Una volta individuato il bagno più prossimo (vengono indicate le distanze) si può accedere alla mappa Google, e farsi guidare dal GPS verso il luogo del desiderio.
Nell'applicazione possiamo memorizzare i nostri cessi preferiti, cercare i bagni che abbiano uno spazio dedicato al cambio dei pannolini dei pupi, cercare quelli che sono aperti in questo momento e per l'appunto aggiungere nuove location (con relative foto!). C'è infine una parte di news pensata come un micro blog (sull'applicazione, non sui bagni. Almeno per ora).
Altro dettaglio, l'applicazione mobile prevede uno spazio a disposizione per la pubblicità - nella logica che una mobile app è anche un media, per quanto alternativo, e spesso molto "contestuale"...
La presenza della marca è discreta - solo nella schermata iniziale e sotto la forma di "Sponsored by".
martedì, marzo 24, 2009
Un esperimento di analisi del web Italiano - il Venturini Index ;-)
Un'analisi senza troppe pretese, fatta prendendo i top 100 siti italiani di Alexa e provando a ingabbiarli in categorie (cosa difficilissima, perchè un sito può coprire due o più categorie, per cui ho fatto delle scelte assolutamente criticabili)
Mi è venuta la curiosità di vedere cosa succedeva accorpando in cluster quei primi 100 siti...
L'idea è di vedere se emerge qualche indicazione stimolante su come è strutturato il consumo italiano di web a livello molto macro, tanto per dare un'idea di massima... (e lo so, che anche l'uso del dato di Alexa presta il fianco a critiche...)
Il ranking è stato fatto in maniera molto semplice: ad ogni sito è stato dato un voto pari a 100 meno il suo ranking e ho sommato poi i voti di tutti i siti che entravano in ogni categoria, arrivando a costruire il Venturini Index;-) (più è alto e meglio è).
Chiaro che il ranking non è indicativo del volume generale di traffico generato dall'una o dall'altra categoria - quindi l'idea non è di capire qual'è il tipo di uso più diffuso, ma quali sono le tipologie di siti più popolari.
Ecco i miei risultati (commenti e critiche costruttive sono benvenuti).
Ed ecco la classifica del Venturini Index ;-)
1) La categoria più gettonata, con 660 punti, appare essere quella dei portali (Yahoo, Libero, Virgilio... quando non sapevo dove mettere un sito con più funzioni l'ho sbattuto qui) - tenendo ben presente che qui c'è molto traffico legato all'uso della webmail, immagino.
2) Al secondo posto i siti espressione di media tradizionali (Repubblica, Corriere, Rai, Sky...) con 544 punti
3) Al terzo posto Siti di Blogging, Forum, Free Sites, con 494 Punti
4) Si classifica solo quarta la categora del search (Google, Ask, Live, Elenchi telefonici...) - anche se sappiamo che genera enormi volumi di click... ma questa classifica non è pesata su questo parametro - i punti sono 401
5) Ottimo quinto per il mondo dei Social Network, che totalizza 394 punti
6) Con 361 punti arriva sesto il mondo delle news/info dei "pure player" overo siti di info che non hanno un corrispettivonel mondo dei media tradizionali (robe tipo Leonardo.it, MyMovies...)
7) Settimo posto assegnato al mondo dei porno, 268 punti
8) Ottava posizione per siti aziendali, con 238 punti
9) Arrivano noni i siti di Video Sharing a 173 punti
10) Decimo il photo sharing - 167 punti
11) ma ad un'incollatura incalza il mondo dell'ecommerce a 161 punti
12) Un poco più distaccato il settore degli annunci economici online che registra 140 punti
13) Mentre con 115 punti arriva tredicesimo il mondo Wiki.
Ha un senso questo index? Serve qualcosa? A voi usarlo, abusarlo o segarlo...;-)
Mi è venuta la curiosità di vedere cosa succedeva accorpando in cluster quei primi 100 siti...
L'idea è di vedere se emerge qualche indicazione stimolante su come è strutturato il consumo italiano di web a livello molto macro, tanto per dare un'idea di massima... (e lo so, che anche l'uso del dato di Alexa presta il fianco a critiche...)
Il ranking è stato fatto in maniera molto semplice: ad ogni sito è stato dato un voto pari a 100 meno il suo ranking e ho sommato poi i voti di tutti i siti che entravano in ogni categoria, arrivando a costruire il Venturini Index;-) (più è alto e meglio è).
Chiaro che il ranking non è indicativo del volume generale di traffico generato dall'una o dall'altra categoria - quindi l'idea non è di capire qual'è il tipo di uso più diffuso, ma quali sono le tipologie di siti più popolari.
Ecco i miei risultati (commenti e critiche costruttive sono benvenuti).
Ed ecco la classifica del Venturini Index ;-)
1) La categoria più gettonata, con 660 punti, appare essere quella dei portali (Yahoo, Libero, Virgilio... quando non sapevo dove mettere un sito con più funzioni l'ho sbattuto qui) - tenendo ben presente che qui c'è molto traffico legato all'uso della webmail, immagino.
2) Al secondo posto i siti espressione di media tradizionali (Repubblica, Corriere, Rai, Sky...) con 544 punti
3) Al terzo posto Siti di Blogging, Forum, Free Sites, con 494 Punti
4) Si classifica solo quarta la categora del search (Google, Ask, Live, Elenchi telefonici...) - anche se sappiamo che genera enormi volumi di click... ma questa classifica non è pesata su questo parametro - i punti sono 401
5) Ottimo quinto per il mondo dei Social Network, che totalizza 394 punti
6) Con 361 punti arriva sesto il mondo delle news/info dei "pure player" overo siti di info che non hanno un corrispettivonel mondo dei media tradizionali (robe tipo Leonardo.it, MyMovies...)
7) Settimo posto assegnato al mondo dei porno, 268 punti
8) Ottava posizione per siti aziendali, con 238 punti
9) Arrivano noni i siti di Video Sharing a 173 punti
10) Decimo il photo sharing - 167 punti
11) ma ad un'incollatura incalza il mondo dell'ecommerce a 161 punti
12) Un poco più distaccato il settore degli annunci economici online che registra 140 punti
13) Mentre con 115 punti arriva tredicesimo il mondo Wiki.
Ha un senso questo index? Serve qualcosa? A voi usarlo, abusarlo o segarlo...;-)
Questo sito è proprio fuori...:-)
Coup de foudre (colpo di fulmine, ma detto in francese fa più colto).
Ammaliato dal sito francese Chlorophyllo
In effetti, su un maledetto chewing gum c'è proprio poco da dire - e giustamente l'azienda se l'è giocata tutta sulla costruzione di immagine di marca, andando a percorrere territori finora inesplorati nella comunicazione.
(traduzione: bel sito fuori di testa centrato sulla surreale idea di un eroe anni '50 - lottatore di lotta libera messicana che parla in spagnolo in un sito francese).
Il sito in realtà per la maggior parte è un contenitore per i filmati vintage di azione che hanno sviluppato ad hoc per il progetto, basandosi su una "action story", anche se non manca una forma basica di interazione / gioco utilizzando replay di sequenze dei filmati,.
Insomma, dateci un'occhiata che come minimo è diverso.
Ah, e poi scaricatevi la maschera da lottatore che potete ritagliare e indossare per le serate trasgressive...
Ammaliato dal sito francese Chlorophyllo
In effetti, su un maledetto chewing gum c'è proprio poco da dire - e giustamente l'azienda se l'è giocata tutta sulla costruzione di immagine di marca, andando a percorrere territori finora inesplorati nella comunicazione.
(traduzione: bel sito fuori di testa centrato sulla surreale idea di un eroe anni '50 - lottatore di lotta libera messicana che parla in spagnolo in un sito francese).
Il sito in realtà per la maggior parte è un contenitore per i filmati vintage di azione che hanno sviluppato ad hoc per il progetto, basandosi su una "action story", anche se non manca una forma basica di interazione / gioco utilizzando replay di sequenze dei filmati,.
Insomma, dateci un'occhiata che come minimo è diverso.
Ah, e poi scaricatevi la maschera da lottatore che potete ritagliare e indossare per le serate trasgressive...
lunedì, marzo 23, 2009
I veri amici sono solo venti (sul cellulare)
In un momento in cui Facebook abbatte le barriere e ci lascia avere più di 5000 “amici”, Blinko, un social network per dispositivi mobili made in Italy batte la strada opposta...
Per leggere il mio articolo settimanale, andate su http://www.apogeonline.com
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Comunicazione esperienziale per la linea aerea
Una linea aerea è un servizio "esperienziale" - che possiamo tradurre con "finchè non lo provi non sai com'è e non si confermano / smentiscono i tuoi preconcetti".
Proprio per far "provare" un prodotto (il viaggio aereo) o meglio la qualità del servizio e riposizionare la percezione dei prospect, Silkair, linea aerea regionale asiatica, ha deciso di adottare una campagna di comunicazione inusuale: far provare il servizio al cinema.
A Singapore, dunque, nelle sale cinematografiche gli spettatori si sono trasformati in viaggiatori, invece del biglietto del cinema si sono trovati fra le mani un biglietto aereo, in sala hanno incontrato le hostess e si sono sorbiti il video di sicurezza pre-volo (beh, una specie) e sotto il sedile invece del giubbotto qualcuno ha pure trovato un biglietto gratis.
E poi guardatevi il video che spiega meglio di me il concetto...
Proprio per far "provare" un prodotto (il viaggio aereo) o meglio la qualità del servizio e riposizionare la percezione dei prospect, Silkair, linea aerea regionale asiatica, ha deciso di adottare una campagna di comunicazione inusuale: far provare il servizio al cinema.
A Singapore, dunque, nelle sale cinematografiche gli spettatori si sono trasformati in viaggiatori, invece del biglietto del cinema si sono trovati fra le mani un biglietto aereo, in sala hanno incontrato le hostess e si sono sorbiti il video di sicurezza pre-volo (beh, una specie) e sotto il sedile invece del giubbotto qualcuno ha pure trovato un biglietto gratis.
E poi guardatevi il video che spiega meglio di me il concetto...
venerdì, marzo 20, 2009
Ancora Bathroomvertising
Il Bathroom advertising è uno dei miei temi preferiti.
Questa volta hanno colpito i giapponesi, con questo addobbo di bagno pubblico che (se non l'aveste capito) seduti sulla tazza vi va sentire come se foste pronti a saltare con gli sci da un altissimo trampolino...
Obiettivo dell'azione sono target in situazioni di sintonia col consumo della categoria del prodotto --> hanno plastificato i cessi delle stazioni sciistiche, dove non è improbabile ad una cert'ora trovare gente che sente il bisogno di un aiutino energetico.
Lo sponsor della follia è "Max Coffee" bevanda energetica (Made in Coca Cola)
Per approfondire un po' il bagnovertizing ecco qualche mio post precedente...
http://robertoventurini.blogspot.com/2008/05/bathroomvertising-delluso-dei-bagni.html
http://robertoventurini.blogspot.com/2006/08/ancora-sul-tryvertising.html
http://robertoventurini.blogspot.com/2008/01/carta-igienica-comunicare-on-location.html
http://robertoventurini.blogspot.com/2007/12/e-riparliamo-di-cessi-massi-riparliamo.html
http://robertoventurini.blogspot.com/2006/08/ancora-sul-tryvertising.html
http://robertoventurini.blogspot.com/2008/01/carta-igienica-comunicare-on-location.html
http://robertoventurini.blogspot.com/2007/12/e-riparliamo-di-cessi-massi-riparliamo.html
giovedì, marzo 19, 2009
Come sta invecchiando, Internet...
Secondo i dati del Pew Project, il segmento in cui è cresciuta più rapidamente l'adozione di Internet negli USA è stato quello degli ultra settantenni, con tassi di crescita vicini al raddoppio in tre anni.
In Italia, secondo i dati Istat, nel gruppo 60-64 la penetrazione è aumentata del 21% in un anno e nella fascia 65-74 del 31%.
Messi insieme questi due gruppi fanno una milionata scarsa di utenti - un target appetibile per chi lavori su nicchie ma poco per chi vuole lavorare sulle masse (il target... beh, sono "tutti").
Quel che è certo è che, con una società che invecchia, non considerare la relazione tra Internet e i senior citizens tra breve potrebbe voler dire mancare delle serie opportunità di mercato...
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In Italia, secondo i dati Istat, nel gruppo 60-64 la penetrazione è aumentata del 21% in un anno e nella fascia 65-74 del 31%.
Messi insieme questi due gruppi fanno una milionata scarsa di utenti - un target appetibile per chi lavori su nicchie ma poco per chi vuole lavorare sulle masse (il target... beh, sono "tutti").
Quel che è certo è che, con una società che invecchia, non considerare la relazione tra Internet e i senior citizens tra breve potrebbe voler dire mancare delle serie opportunità di mercato...
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Effetto Obama - il biscotto abbronzato
mercoledì, marzo 18, 2009
Ti depilo la pagina stampa
martedì, marzo 17, 2009
lunedì, marzo 16, 2009
Che successo Coke su FB...ma c'è lo zampino degli user
Segnalo questo articolo di Advertising Age.
Se la pagina di Obama è la più popolare su Facebook, la seconda in classifica è quella di Coca Cola.
La faccenda interessante è che non è stata l'azienda a farla ma è stata creata da un paio di fan della marca (ed ha superato i 3 milioni di "amici").
In realtà di fan pages ce ne sono molte... ma perché proprio questa ha avuto il successo stellare e le altre no?
Come si vedono i giornalisti? :-)
venerdì, marzo 13, 2009
3 Regole per avere successo su Internet
Domanda che mi pongono spesso: "come avere successo usando Internet a supporto della mia azienda"?
Secondo me la ricetta magica è composta da tre regole:
1. Visione
2. Capirci
3. Olio di gomito e fanatismo
Che sono poi le regole per avere successo in qualsiasi cosa...
Visione vuol dire avere la certezza o almeno il forte dubbio che il nostro mercato sia stato cambiato da Internet e che quindi ci tocchi giocare con le nuove regole o meglio, ci siano grandi opportunità per fare crescere la nostra azienda giocando con le nuove regole con cui giocano fasce importanti del nostro mercato.
Capirci vuol dire studiare, non fermarsi mai al sentito dire, fare Second Life perchè abbiamo letto su Famiglia Cristiana che è una figata.
Olio di gomito vuol dire lavorarci su come degli ossessi, una gran quantità di ore, con fanatismo, cercando sempre di sperimentare, cercando di migliorare continuamente, affrontando la cosa come se ne dipendesse la sopravvivenza del nostro business (che spesso è cosa vera).
Insomma, farsi un mazzo così (sorry, questa è la dura realtà).
Una bella case history in questo senso la trovate sul New York Times - la storia di un imprenditore vinicolo di seconda generazione che, usando al massimo Internet, le reti, e Twitter ha moltiplicato per 15 il fatturato dell'impresa vinicola di famiglia (ottenendo, ad esempio, lusinghieri risultati di vendita a costo zero lavorando su una clientela fidelizzata usando Twitter - si veda anche il caso analogo del BBQ su ruote...)
La fregatura è che lavora 18 ore al giorno, risponde personalmente a un migliaio di mail al giorno e così via. Oh, chi ha mai detto che la strada verso il successo, grazie ai nuovi media, è diventata morbida e senza sforzo? Certo non chi ci lavora sul serio...
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Secondo me la ricetta magica è composta da tre regole:
1. Visione
2. Capirci
3. Olio di gomito e fanatismo
Che sono poi le regole per avere successo in qualsiasi cosa...
Visione vuol dire avere la certezza o almeno il forte dubbio che il nostro mercato sia stato cambiato da Internet e che quindi ci tocchi giocare con le nuove regole o meglio, ci siano grandi opportunità per fare crescere la nostra azienda giocando con le nuove regole con cui giocano fasce importanti del nostro mercato.
Capirci vuol dire studiare, non fermarsi mai al sentito dire, fare Second Life perchè abbiamo letto su Famiglia Cristiana che è una figata.
Olio di gomito vuol dire lavorarci su come degli ossessi, una gran quantità di ore, con fanatismo, cercando sempre di sperimentare, cercando di migliorare continuamente, affrontando la cosa come se ne dipendesse la sopravvivenza del nostro business (che spesso è cosa vera).
Insomma, farsi un mazzo così (sorry, questa è la dura realtà).
Una bella case history in questo senso la trovate sul New York Times - la storia di un imprenditore vinicolo di seconda generazione che, usando al massimo Internet, le reti, e Twitter ha moltiplicato per 15 il fatturato dell'impresa vinicola di famiglia (ottenendo, ad esempio, lusinghieri risultati di vendita a costo zero lavorando su una clientela fidelizzata usando Twitter - si veda anche il caso analogo del BBQ su ruote...)
La fregatura è che lavora 18 ore al giorno, risponde personalmente a un migliaio di mail al giorno e così via. Oh, chi ha mai detto che la strada verso il successo, grazie ai nuovi media, è diventata morbida e senza sforzo? Certo non chi ci lavora sul serio...
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Vinton Cerf e l’internet spaziale
Il padre dell’internet terrestre sta provando con Nasa e Arpa a portare la rete fin su Marte.
Nell’attesa che il progetto realizzi i suoi scopi interplanetari, perché non utilizzarlo per superare i limiti di comunicazione sulla Terra?
Lo leggete sulla mia settimanale rubrica "No-Guru Zone" in onda su Apogeo
Nell’attesa che il progetto realizzi i suoi scopi interplanetari, perché non utilizzarlo per superare i limiti di comunicazione sulla Terra?
Lo leggete sulla mia settimanale rubrica "No-Guru Zone" in onda su Apogeo
giovedì, marzo 12, 2009
Pensilina Bastarda - Ambient
Di nuovo un ambient marketing ambientato nelle pensiline che, come avrete visto se mi seguite, sono spesso luogo di innovazione.
In questo caso, a Rotterdam, per supportare una palestra, nella seduta della pensilina è stata inserita una bilancia.
Ora, a parte che da noi non si potrebbe - essendo una ovvia e tremendissima violazione della privacy... la domanda sorge spontanea: ma non è che la bilancia è stata ritoccata in modo che segni un qualche kg in più? (conosco clienti che l'avrebbero fatto...;-)
In questo caso, a Rotterdam, per supportare una palestra, nella seduta della pensilina è stata inserita una bilancia.
Ora, a parte che da noi non si potrebbe - essendo una ovvia e tremendissima violazione della privacy... la domanda sorge spontanea: ma non è che la bilancia è stata ritoccata in modo che segni un qualche kg in più? (conosco clienti che l'avrebbero fatto...;-)
Porta di più Google o Facebook?
Sappiamo benissimo quanto siano critici i motori di ricerca come fonte di traffico per i nostri siti - e normalmente ci siamo abituati a pensare immediatamente a Google in primis e al resto poi.
Secondo quanto riporta la società di ricerche Hitwise, però, per una serie di siti ha portato recentemente più traffico Facebook che non Google. Anche grazie a un uso intelligente del mezzo, alla creazione di "fan pages", a strategie che vanno a monetizzare i circa 180 milioni di utenti che sono li' su FB a passare il tempo...;-)
Da seguire con attenzione l'evolvere del comportamento dei naviganti - non è da escludere in un prossimo futuro una revisione (piccola o grande ) delle strategie di Search Marketing di molti player importanti e dei relativi investimenti...
Secondo quanto riporta la società di ricerche Hitwise, però, per una serie di siti ha portato recentemente più traffico Facebook che non Google. Anche grazie a un uso intelligente del mezzo, alla creazione di "fan pages", a strategie che vanno a monetizzare i circa 180 milioni di utenti che sono li' su FB a passare il tempo...;-)
Da seguire con attenzione l'evolvere del comportamento dei naviganti - non è da escludere in un prossimo futuro una revisione (piccola o grande ) delle strategie di Search Marketing di molti player importanti e dei relativi investimenti...
mercoledì, marzo 11, 2009
Abbronzarsi con il Computer (fake)
Computertan
Un interessante operazione di sensibilizzazione che passa attraverso un sito fake (e una applicazione iPhone) che propone di abbronzarsi utilizzando lo schermo del proprio PC come lampada UV... ma il fine è un altro.
Un interessante operazione di sensibilizzazione che passa attraverso un sito fake (e una applicazione iPhone) che propone di abbronzarsi utilizzando lo schermo del proprio PC come lampada UV... ma il fine è un altro.
martedì, marzo 10, 2009
Twitter: il BBQ mobile ha capito come farci i soldi
Intelligente Case History.
Kogi è... come definirlo... diciamo che in estrema sintesi sono due furgoni che vendono BBQ Coreano avvolti in un taco nella zona di Los Angeles. Un bel misto, non c'è che dire.
Sotto comunque c'è una precisa idea istintiva di marca - basata sull'irriverenza, sulla comunicazione molto diretta, molto "one of us", molto simpatia... insomma guardatevi il sito - in realtà è un blog - fin qui nulla di radicalmente nuovo anche se l'esecuzione è ben fatta.
La genialata, dato che i due furgoni sono ovviamente mobili, è di segnalare su un canale Twitter dove sono in ogni momento questi ristoranti in movimento, in modo che i fan sappiano dove convergere o siano avvisati quando uno di questi è nei loro pressi (e, ovviamente, i fan possono interagire su Twitter con il team sul furgone...)
La cosa, per banale che possa sembrare, funziona alla grande: per ogni stop annunciato, si ritrovano tra i 300 e gli 800 clienti (scusate, followers di quello che sta diventando un culto virale) - e scusate se è poco per un furgoncino di un'impresa che non avrà tanti soldi per comunicare ma che comunque ha portato a bordo un "New Media Team".
A quando i furgoni dei porchettari notturni su FriendFeed?
Approfondimento: articolo del L.A. Times
Sotto comunque c'è una precisa idea istintiva di marca - basata sull'irriverenza, sulla comunicazione molto diretta, molto "one of us", molto simpatia... insomma guardatevi il sito - in realtà è un blog - fin qui nulla di radicalmente nuovo anche se l'esecuzione è ben fatta.
La genialata, dato che i due furgoni sono ovviamente mobili, è di segnalare su un canale Twitter dove sono in ogni momento questi ristoranti in movimento, in modo che i fan sappiano dove convergere o siano avvisati quando uno di questi è nei loro pressi (e, ovviamente, i fan possono interagire su Twitter con il team sul furgone...)
La cosa, per banale che possa sembrare, funziona alla grande: per ogni stop annunciato, si ritrovano tra i 300 e gli 800 clienti (scusate, followers di quello che sta diventando un culto virale) - e scusate se è poco per un furgoncino di un'impresa che non avrà tanti soldi per comunicare ma che comunque ha portato a bordo un "New Media Team".
A quando i furgoni dei porchettari notturni su FriendFeed?
Approfondimento: articolo del L.A. Times
lunedì, marzo 09, 2009
Infiltrarsi su FB
Come anticipato, è uscito su Apogeo il mio pezzo su come infiltrarsi su Facebook per studiarne la realtà...
"Visto attraverso la rete sociale sui social network, il mondo rischia di aderire troppo al nostro punto di vista. Questione di affinità e di gravità delle amicizie. A meno di non fare gli infiltrati"
L' articolo lo leggete qui
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L' articolo lo leggete qui
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domenica, marzo 08, 2009
Mi sono Pokenizzato
Grazie ad Elena Franco sono finalmente entrato in possesso del mio Poken - il biglietto da visita dell'era Geek...;-)
(se non sapete cos'è, leggete questo mio vecchio articolo )
(se non sapete cos'è, leggete questo mio vecchio articolo )
venerdì, marzo 06, 2009
1° FACEBOOK USERS SAILING EVENT
Chi viene??
Diffondete e promuovete...
PORTOVENERE (SP)
16 / 17 MAGGIO 2009
Week end di Raduno Velico !!
Sabato: veleggiata, lunch alla fonda, aperitivo, buffet, festa serale danzante.
Domenica: veleggiata/regata, lunch e premiazioni...
http://www.facebook.com/photo.php?pid=30351527&id=1177698118
Diffondete e promuovete...
PORTOVENERE (SP)
16 / 17 MAGGIO 2009
Week end di Raduno Velico !!
Sabato: veleggiata, lunch alla fonda, aperitivo, buffet, festa serale danzante.
Domenica: veleggiata/regata, lunch e premiazioni...
http://www.facebook.com/photo.php?pid=30351527&id=1177698118
Geek Advertising - una nuova passione
Come se non mi bastassero tutti i **** che già ho, sono andato ad imbarcarmi in una nuova avventura di scrittura (ma anche di progetto).
E' per me un grande onore (o qualcosa del genere ;-) essere stato invitato come coautore su un nuovo blog, fondato dal mio amico e collega Paolo Guglielmoni (detto fra noi, tipo poco raccomandabile, troppo colto).
L'idea è di fare ricerca, sviluppo e cultura sul Geek Advertising - ovvero sulla ricerca della convergenze tra tecnologie "avanzate" e comunicazione, sullo studio di come usare nuove tecnologie non solo come "tool" su cui fare passare della creatività ordinariama anche come punto di partenza per sviluppare creatività e comunicazioni che facciano un salto in avanti.
Comunque Paolo è più bravo di me a spiegare queste cose (ed è anche convincente visto che, appena aperto il blog, Wired.it lo ha intervistato...;-) quindi leggendo il blog forse ci capirete qualcosa di più.
Quindi da oggi iniziero' a postare più o meno regolarmente sul blog http://geekadvertising.wordpress.com/ contributi in area "comunicazione tecnologica".
Su questo blog resteranno invece le mie solite cose, tendenzialmente più "low tech".
giovedì, marzo 05, 2009
Per vendere vacanze, lo sconto sui fagioli
Bel caso di marketing laterale in arrivo dall'Australia (un grazie ai miei colleghi planner di Leo Burnett per la segnalazione).
Zuji è un sito di viaggi online.
L'idea che è venuta loro è di aiutare le persone a risparmiare su beni di prima necessità, in modo da poter mettere da parte qualche soldo e potersi permettere di andare in vacanza.
A questo fine hanno iniziato a distribuire con il loro marchio, fagioli in scatola, a quanto pare il prodotto più consumato nella terra dei canguri. Hanno così aperto dei "Bean's shop" e delle bancarelle nelle principali città, vendendo le lattine a prezzi ridicoli (guerilla / ambient).
Il tutto supportato da stampa, radio, affissione e Direct Marketing.
A quanto è dato sapere, il portafoglio di prodotti venduti a prezzi bassissimi aumenterà prossimamente (nel video vengono preannunciati dentifricio e carta igienica).
Ovvio che, per quanto si possa scontare una lattina di fagioli, l'ammontare del risparmio non sarà mai tale da consentire di finanziare in parte rilevante l'acquisto di un viaggio: operazione da archiviare quindi sotto il capitolo delle operazioni di comunicazione non convenzionali...;-)
mercoledì, marzo 04, 2009
Ryanair: Lunatic bloggers can have the blog sphere all to themselves
"Lunatic bloggers can have the blog sphere all to themselves as our people are far too busy driving down the cost of air travel."
Grazie a Rosario, che ha segnalato questo interessante link.
Da quel che ho capito, un utente ha scritto a Ryanair sostenendo di aver trovato un bug nel sito.
Ha ricevuto una maleducatissima, anzi terrificante risposta da una persona che si è qualificata come impiegato di Ryanair (su cui sorvolo).
A seguito di un check, si è verificato che il messaggio in effetti arrivava proprio dall'headquarter della compagnia aeronautica che, interpellata, ha risposto...:
"Ryanair conferma che in effetti, un impiegato della compagnia è l'autore della discussione.
E' politica di Ryanair di non sprecare tempo ed energie corrispondendo con blogger idioti e Ryanair può confermare che questo non succederà più.
Quei lunatici dei blogger possono tenersi la blogosfera tutta per se' dato che i nostri dipendenti sono troppo occupati a ridurre i costi del trasporto aereo" (ad esempio mettendo i cessi a pagamento sui veicoli...;-)
Una tale uscita sembra una dichiarazione di guerra o un tentato suicidio in termini di marketing relazionale, quindi il condizionale sull'autenticità di tutta la faccenda io ce lo metto.
Certo che, dato che la fonte di questo articolo non è un blogger lunatico ma il quotidiano The Guardian, almeno una parenza di verosomiglianza la cosa ce la potrebbe avere... a voi giudicare.
Grazie a Rosario, che ha segnalato questo interessante link.
Da quel che ho capito, un utente ha scritto a Ryanair sostenendo di aver trovato un bug nel sito.
Ha ricevuto una maleducatissima, anzi terrificante risposta da una persona che si è qualificata come impiegato di Ryanair (su cui sorvolo).
A seguito di un check, si è verificato che il messaggio in effetti arrivava proprio dall'headquarter della compagnia aeronautica che, interpellata, ha risposto...:
"Ryanair conferma che in effetti, un impiegato della compagnia è l'autore della discussione.
E' politica di Ryanair di non sprecare tempo ed energie corrispondendo con blogger idioti e Ryanair può confermare che questo non succederà più.
Quei lunatici dei blogger possono tenersi la blogosfera tutta per se' dato che i nostri dipendenti sono troppo occupati a ridurre i costi del trasporto aereo" (ad esempio mettendo i cessi a pagamento sui veicoli...;-)
Una tale uscita sembra una dichiarazione di guerra o un tentato suicidio in termini di marketing relazionale, quindi il condizionale sull'autenticità di tutta la faccenda io ce lo metto.
Certo che, dato che la fonte di questo articolo non è un blogger lunatico ma il quotidiano The Guardian, almeno una parenza di verosomiglianza la cosa ce la potrebbe avere... a voi giudicare.
Pubblicità antisfiga
Uno dei classici della comunicazione delle assicurazioni è sempre stato parlare della soluzione/prevenzione e non stressare il problema.
Oggi, si sa, la comunicazione sta alzando la barra su tutti i fronti, alla ricerca dell'impatto, della sorpresa, della memorabilità.
Di qui Guerilla, Ambient e così via - anche nel mondo assicurativo, a quanto pare.
La compagnia Zurich ha infatti realizzato, in concomitanza con un Venerdì 13 (!) un'operazione di ambient..
il testo è molto semplice e diretto: "Today is Friday the 13, Are you well insured?"
martedì, marzo 03, 2009
Reputazione online: mamma mia che paura
Uno studio ("Risky Business : Reputations Online") dell'agenzia internazionale di PR Weber Shandwick rivela che la preoccupazione per la reputazione online della propria azienda sarebbe più diffusa di quanto si potrebbe pensare, basandoci sul solito pregiudizio (?) che le aziende siano "indietro".
Svolto su un campione internazionale di oltre 700 dirigenti d'azienda, il 98% degli intervistati dichiara di tenere d'occhio quello che succede su Internet e il 67% di essere inquieti relativamente alla reputazione aziendale online - il 57% ritengono che monitorare Internet sia un buon modo di tenere sotto cntrollo la reputazione aziendale.
Per l'84% degli intervistati, la peggiore influenza sulla reputazione l'avrebbe una copertura mediatica negativa, mentre le critiche dei clienti sui media sono il peggio per il 71%
Particolarmente interessante la percezione della "quinta colonna": il 67% degli intervistati dichiara che la reputazione sia danneggiata da atti intenzionali intrapresi da personale interno all'azienda (che cerca di regolare qualche conto in sospeso?) - ad esempio attraverso commenti su forum, blog, siti specializzati.
Il 58% degli intervistati dichiara inoltre di avere in progetto di adottare un maggiore rigore nella gestione della reputazione della propria azienda nel prossimo futuro...
Mio commento personale: sarebbe interessante approfondire l'argomento, specificamente sulle aziende italiane e su quelle di medie/piccole dimensioni. Avremmo qualche sorpresa?
Il nome del bacillo probiotico e i suoi alias
Da lettore di libri gialli sono abituato a personaggi (malvagi o positivi) che al passaggio di qualche frontiera cambiano nome ed identità.
Che lo facciano dunque gli agenti segreti non mi sorprende, mi stupisce un po' di più che lo facciano i bacilli probiotici.
Ieri sera ho fatto mente locale su una cosa che non mi tornava: il fermento (o quel che l'è) probiotico dell'Actimel si chiama Lactobacillus Casei Imunitass: dalle mie scarse reminescenze del latino, "imunitass" non mi quadrava.
Così mi sono preso la briga di cercare di capire, scoprendo che lo stesso bacillo, in paesi diversi, assume in comunicazione e sul pack di Actimel, nomi diversi - in sintesi...
Lactobacillus Casei Imunitass
Belgio
Repubblica Ceca
Finlandia
Irlanda
Italia
Portogallo
Romania
Russia
Slovacchia
Slovenia
Spagna
UK
Lactobacillus Casei Immunitas (latinamente più corretto)
USA (dove però il prodotto si chiama Danactive)
Lactobacillus Casei Defensis
Argentina
Canada
Danimarca
Francia
Germania
Olanda
Polonia
Svezia
Ungheria
Evidentemente le legislazioni e i limiti sull'advertising variano da paese a paese, limitando cosa si può dire e cosa non può essere accettato - anche il nome di un bacillo è comunicazione pubblicitaria... (o più correttamente lo è il suo soprannome marchettaro: il nome ufficiale del ceppo è in realtà il molto più prosaico DN-114001, ufficialmente depositato presso la collezione dell'Istituto Pasteur di Parigi...)
lunedì, marzo 02, 2009
Una PMI... può fare un blog? 9 regole.
Nuova puntata del mio corso di e-marketing per le PMI.
Questa volta affrontiamo i "basics" del blogging
"Un blog può essere uno strumento di business adatto per la nostra azienda?
Su cosa sia un blog e come si fa vi rimando agli articoli precedenti (Posso creare un mio Blog per il business aziendale? e Da dove partire per fare il blog aziendale?).
Teniamo solo presente che un blog "funziona" unicamente se i suoi utenti lo gradiscono (poi vedremo cosa vuol dire).
Che un blog è una cosa percepita come molto differente da un normale sito - esiste una cultura diffusa nel mondo Internet di come debba essere un blog ben fatto, e dobbiamo metterci in relazione con questa cultura per "soddisfare" i nostri utenti...."
Il resto dell'articolo lo leggete qui
Il futuro dell'energia: il muscolo
Segnalo il mio articolo settimanale su Apogeo. Questa volta non parliamo di internet o di comunicazine ma di energie rinnovabili - con un occhio di riguardo all'energia prodotta dai muscoli umani, captata e riciclata...
In periodi di crisi energetica ogni idea è buona per immaginare nuove forme di approvigionamento. Un bel patrimonio di energia trasformabile è sotto i nostri occhi: siamo noi, nella nostra vita di tutti i giorni. A cominciare dai momenti più divertenti.