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venerdì, giugno 26, 2009

Il multipiattaforma multibusiness di Dunkin Donuts

Per aumentare il business, normalmente aiuta aumentare le vendite.

E per aumentare i profitti aiuta aumentare l'ordine medio e abbattere il costo per prodotto venduto.

Facciamo un esempio: in un fast food il costo di vendere un hamburger o dieci, se comprati tutti insieme dalla stessa persona è circa lo stesso (tempo dell'addetto).

Insomma, meglio avere una persona che compra 10 panini che dieci che ne comprano uno - e meglio avere una persona che compra dieci caffè che una che ne compra uno e nove che non lo comprano.

Morale della favola: Dunkin'Donuts, catena di ciambellerie e caffè, ha lanciato un'operazione di marketing e comunicazione mirata alla generazione di ordini collettivi aziendali, supportata da (modeste) piattaforme tecnologiche

Come potrete vedere anche dal video, il principio è che se ti viene voglia di un caffè o di una ciambellina, devi essere generoso e proporre ai tuoi colleghi (o assimilabili) di prendere qualcosa anche loro, che tu andrai generosamente a ritirare, diventando l'eroe dell'ufficio.

A questo scopo un'applicazione web (www.dunkinrun.com) o mobile per iPhone, permette di allertare gli altri - sottoponendo una lista di prodotti all'interno delle quali scegliere (molto più comodo che andare in giro con carta e matita e raccogliere gli ordini).

L'ordine collettivo viene assemblato sul mobile o in una pagina stampabile.

Con quel pezzo di carta o con l'iPhone si va al punto vendita che si troverà un'ordinazione collazionata e bella corposa - il massimo dell'efficienza.

So già che ci sarà chi criticherà il meccanismo, sulla base che l'ordine non dovrebbe essere stampato e portato a mano ma integrato in una extranet che attivi automaticamente il sistema di produzione del locale Dunkin'Donuts... ma a me sembra molto sensato iniziare a vedere se l'idea funziona con un modello basico e costi limitati (visto che poi ci sarebbero tutta una serie di complessità non banali da risolvere nel caso di ordine telematico...)

La vera questione irrisolta del sistema è però, diciamocelo, che non affronta la problematica della raccolta dei soldi per l'ordine e il versamento su apposito conto PayPal del "runner" (quello che si offre per andare a prendere ciambelle e caffè per tutti e che deve pure anticipare i dollari per l'acquisto...).

lunedì, giugno 08, 2009

Caffé gratis allo studente-media

Nella continua ricerca di media / non-media o di strumenti non convenzionali, na nuova strada si focalizza sullo studente, figura non solo molto propensa ad attività virali ma caratterizzata da non avere tipicamemente il becco di un quattrino.

Di qui l'idea: offrire agli studenti (olandesi) una card valida 10 caffé - in campio di uno spazio pubblicitario all'interno delle loro presentazioni in Powerpoint.

Meccanismo semplicissimo, dunque: inserire una delle slides pubblicitarie della catena di caffetterie Coffee Company all'interno di una presentazione fatta in pubblico, farsi filmare o fotografare mentre si eroga la slide in classe, uploadare la prova dell'avvenuto spottone pubblicitario e ottenere la card.

Btw anche il sito della catena non è male.

Non si tratta della prima iniziativa che sfrutta lo studente in cambio di prodotti / servizi gratis: si veda ad esempio la fotocopia gratuita ma sponsorizzata in Giappone, del soft drink gratis se ti sorbisci anche un 30" pubblicitario...