lunedì, novembre 14, 2011

Social Business... per migliorare il mondo


Parliamo tanto di comunicazione sociale, di fare cose insieme (in comunicazione, sempre) con le persone, i clienti... ma alla radice, non sarebbe più interessante fare del business insieme?

Se il co-design è, nella realtà dei fatti - un gran casino, ci sono altri modi più semplici e di maggiore impatto di fare insieme. Tutti insieme.

Un business Social - ad esempio come ipotizzato da Carrotmob.org

Il principio non è quello di boicottare o linciare le aziende che fanno male, ma di premiare quelle che fanno bene... e non con un like su Facebook ma con i propri soldi. Quelli che avremmo speso comunque.

Quindi invece del boycott (negativo, crea cattivo karma tutt'intorno), il bUycott, che mette in circolo idee ed energie positive.

Il concept di fondo:

a) le aziende propongono un deal al mercato: se ci scegliete come fornitori, noi ci impegniamo a... (inserire operazione / iniziativa ecologica o comunque benefica per la società)

b) I consumatori valutano le varie offerte e scelgono...

c) ...collettivamente, (vedi alla voce Social Shopping) l'azienda da premiare con un acquisto coordinato.

Qui sotto trovate il video di presentazione. Altri esempi li potete trovare su YouTube con questa ricerca: http://www.youtube.com/results?search_query=carrotmob

E qui se volete, potete seguire le loro attività su Facebook

Un altro caso ispirato a questo concept è quello di un produttore di energia ecosotenibilmentecompatibile francese, Planète Oui - il loro modello è negoziare con promotori di iniziative/ gruppi (ma anche aziende da almeno 500 dipendenti) delle operazioni, fissare un numero minimo di nuovi clienti che comprano i servizi a sostegno dell'iniziativa... e se si raggiunge il quorum, loro realizzano il progetto.

La domanda è: ma davvero la gente è così ecosensibile (o sensibile e basta) da guardare al bene comune - tanto da prendersi davvero il mal di pancia di fare pressioni sui produttori... non con la solita cattiveria su FB o il solito #fail su Twitter - ma cambiando il modo in cui si decidono e (soprattutto) organizzano gli acquisti?

Speriamo...

 

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