Visualizzazione post con etichetta gestione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta gestione. Mostra tutti i post

martedì, aprile 16, 2013

Amore e Cattiveria in Rete




Da più parti si sta notando un'evoluzione dei comportamenti in Rete. Qualcuno la chiama cattiveria, chi imbarbarimento, chi occasione mancata. 

Di certo si nota un fenomeno di Social Media usati come sfogatoio. Si nota l'abbassarsi di freni inibitori, esprimendo opinioni con cattiveria, quasi odio. 

Si nota un esacerbarsi dei commenti verso certi temi (in primis la politica, dove il livello dello scontro è ormai più sull'insulto che non sulla progettualità) ma anche verso certe aziende - che vengono sommerse da commenti anche molto critici a fronte di post talvolta assolutamente neutri - a esprimere una vera e propria antipatia per la marca - che non appare giustificata da nessun fattore visibile.

Si vede sui Social un'ondata che si abbatte contro tutto ciò che possa sembrare anche vagamente "istituzionale", a volte etichettando qualsiasi organizzazione di un minimo di successo, visibilità e dimensioni come "casta".

Ci dobbiamo preoccupare?
No. Nel senso che dobbiamo tenerne conto. Ma non dobbiamo farcene condizionare oltre il ragionevole.

Ci sono varie componenti che scatenano questo fenomeno. 

Da un lato il progressivo allargamento della diffusione dei Social Media nella popolazione italiana,.

Diciamo una sua democratizzazione; di modo che i Social (in primis Facebook ma sempre più anche Twitter, che conosce forti crescite) sono passati da simpatici club per early adopter più o meno "colti" a uno specchio più rappresentativo della società italiana (dove i livelli di competenza culturale o anche solo di lettoscrittura sono abbondantemente sotto le medie europee - si veda anche:  Non ha senso, in Italia, fare gli intelligenti? Sono i media digitali che si sono imbarbariti o forse dobbiamo guardare un po’ meglio dentro la nostra società? ).

Dall'altro lato un generale inasprirsi dell'umore delle persone, alle prese con crisi economiche, chiari di luna politici, eventi ed incidenti che non facilitano avere la fiducia in qualcosa e qualcuno, su una matrice (reale ma anche molto percepita) di aziende che in nome del marketing hanno abusato dei loro consumatori.

Infine, da un terzo lato, il fatto che chi ha sentimenti "neutri" verso un tema difficilmente ne scriverà o parteciperà alle discussioni. Lasciando posto a gruppi più infervorati, in positivo o in negativo - dando quindi origine ad una visione distorta della realtà, in quanto potremmo dire che il fracasso è più facilmente visibile, mentre un brusio, fors'anche positivo ed esteso buca meno la nostra percezione se non supportata da strumenti di analisi.

E molto spesso la minoranza vocale - proprio perché è minoranza, ha opinioni completamente diverse dalla maggioranza dei clienti (si veda anche: Ascoltare i Social: chi tace non dice niente )


La fuori c’è un sacco di amore
On line e sui social, si sfogano in modo speculare anche grandi dimostrazioni di amore per certe marche e certi personaggi - in realtà un altro segnale del grande bisogno di avere un ambito in cui sfogare le proprie emozioni, positive o negative. Di avere un oggetto su cui / contro cui sfogare queste emozioni - in un contesto che invita più alla depressione che all'entusiasmo. Al cinismo più che all'ottimismo. Ed è in questo contesto che le nostre marche si devono muovere in un ambito ormai imprescindibile come il social. 

Andando avanti con molto giudizio, fantasia e un grande coraggio. perché, non dimentichiamocelo, il personaggio meno amato dei Promessi sposi non era Don Rodrigo o il bravaccio di turno, ma Don Abbondio, vaso di coccio fra vasi di ferro, personaggio che cercava di svicolare senza prendere posizioni forti. Ed è proprio su quei personaggi che da che mondo è mondo si sono sfogati i bulli.

Di certo questo è un momento in cui fare le cose a caso o senza una strategia, senza cura, impegno e professionalità ci pone a un millimetro dall'ormai famigerato #epicfail. Mai come adesso, è imperativo fare le cose per bene - perché la pece e le piume non sembrano aspettare altro che un capro espiatorio.


martedì, febbraio 07, 2012

L'artista che ha dichiarato guerra a Kellog's

Finalmente un caso interessante di User Generated DEMarketing.

Nel complicato mondo contemporaneo, ci sta anche questo: che un artista, un esperto comunicatore inizino a fare comunicazione *contro* il nostro prodotto. 

In maniera creativa. Forse più convincente della nostra pubblicità a favore del nostro prodotto.

Anche perché queste iniziative rischiano di godere di una copertura mediatica gratuita che il nostro spottino non può avere... e di generare un buzz forte sia sui Social che nei circuiti dei blogger che anche sui mezzi tradizionali.

In questo contesto interessante il caso di Ron English, un artista... beh, giudicate voi se vi piace o meno, che ha deciso di dichiarare guerra ai cereali per la prima colazione destinati ai bambini. Ritenendoli nocivi alla salute, ha messo in piedi una campagna di controcomunicazione. Di subvertising o subvertizing.

La strategia di comunicazione è semplice: rigirare la comunicazione della marca contro se' stessa.

Tra gli elementi di spicco: Fat Tony - caricatura di Tony il Tigrotto. Fat Tony è un bambolotto in plastica, prodotto inizialmente in 500 esemplari, in edizione limitata. Ed è grasso. Ed ha ovviamente la sua scatola di cereali - i "Sugar Frosted Fat", la colazione preferita di Fat Tony, un "tigrotto da una tonnellata con un'aspettativa di vita molto ridotta". Un po' sulla scia di "Supersize Me"...

La campagna è stata poi contraddistinta dal piazzamento abusivo sugli scaffali dei supermercati (da parte dell'artista) di finte scatole di cerali, parodie sarcastiche di prodotti ampiamente noti.

Una battaglia per un'alimentazione più sana o un escamotage per far salire le proprie quotazioni cme artista? Sia come sia, quel che è certo è che iniziative del genere rischiano di non fare per nulla bene alla marca, se escono da un circuito puramente artistico e trovano persone che le raccolgano e le amplifichino...

Per approfondimenti: