Non voglio entrare nel merito di cosa avessero in testa i creatori di quest'app, ma mi sembra il classico esempio di cosa che ottiene l'esatto contrario che ci si era prefisso :-)
Background: metropolitana di New York - strapiena di pubblicità (e meno male, se non entrassero quei soldi lì, o il biglietto costerebbe chissà quanto in più o dovrebbero aumentare le tasse).
Qui parte il solito pippozzo sulla saturazione della pubblicità che invade i nostri spazi e le nostre vite. E fin qui può anche starmi bene.
A fronte di questa vision, la soluzione creativa proposta da questi creativi è stata di realizzare una (bella) app di realtà aumentata, il progetto NO AD: NYC
Inquadrando il poster pubblicitario, magia, sullo schermo dell'app questo viene sostituito da un'opera d'arte contemporanea etc etc... avete già capito.
Si parte con una cinquantina di artisti, che cambiano mensilmente.
Si parte con una cinquantina di artisti, che cambiano mensilmente.
Figo. Mi piace tutto quello che democratizza e diffonde l'arte, in un mondo che a me sembra volare semrpe più basso, culturalmente.
Però... se c'è tanta pubblicità attorno a noi, in genere quello che capita è che impariamo a filtrarla, a non vederla, a non accorgerci dell'esistenza di una grandissima percentuale dei messaggi che ci circondano.
Se invece ti do' un buon motivo per interagire con un poster, per vedere cosa succede a quella pubblicità una volta filtrata dall'app, ti porto a dare attenzione a quel messaggio - e quindi bypasso il fenomeno di disattenzione selettiva.
Ergo, visto che c'è troppa pubblicità, alla fine ho trovato un modo per farti fare attenzione a messaggi che altrimenti ignoreresti? :-)) comunque questi di Re+Public mi sembrano piuttosto bravi, nei progetti di augmented reality.
E il progetto artistico va bel al di là della semplice NY:
http://vimeo.com/user2798581
E il progetto artistico va bel al di là della semplice NY:
http://vimeo.com/user2798581
Ecco il video:
NO AD: NYC from The Heavy Projects on Vimeo.
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