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venerdì, maggio 24, 2013

Spavento. Don't Make Up & Drive! (in bagno). Mini.


Brillante operazione di Mini, per scoraggiare l'abitudine di truccarsi al volante.

Ambient, bagni femminili (ancora bathroomvertising). Messico.

Airbag. Bang. 22% degli incidenti automobilistici in Messico sono dovuti a donne in fase di trucco (accidenti...)

Guardate il video. E immaginatevi quante cause per danni avranno fatto le ignare vittime alla causa automobilistica (IMHO facevano una visita cardiologica prima di permettere l'accesso alle toilette)


mercoledì, marzo 27, 2013

Come usare Instagram col botto: Gillette Venus, Svezia


Ecco uno dei pochi esempi di uso strategico delle foto generate dagli utenti con Instagram... perché dietro c'è un pensiero e un progetto

Mercato: Svezia (brrr)

Il Problema: Gillette Venus è un rasoio femminile. Ma - d'inverno - le vendite crollano. 

Motivo? Il tempo infame che fa. Ergo la motivazione per avere gambe lisce e a prova di gonna corta è inesistente... :-(

La soluzione: invitare le donne svedesi a inviare le foto delle proprie condizioni metereologiche, foto che mostrassero quanto brutto, freddo, innevato, tremendo fosse il proprio ambiente circostante. 

A giudicare le foto (su parametri di simpatia per le povere scandinave) tre fashion blogger posizionate a Miami, Rio e Sidney (gente che magari non aveva mai visto la neve :-)

Le foto si vedevano assegnare un punteggio - basato sui trend storici di tempo schifoso per la location. 

Dopodichè si è arrivati a scremare 14 finaliste - invitare a realizzare un video che raccontasse quanto se la passano male in Svezia. E la vincitrice si è beccata un viaggio a Miami.

Ma si è anche integrato il canale di vendita - con uno sconto dinamico sul prodotto, legato alle condizioni meteo per l'acquisto online, grazie ad un accordo con un e-tailer.

Su una popolazione di 4.6 milioni di donne, si sono ottenute 444.000 e rotti immagini inviate. Risultato notevole, come se avesse partecipato una donna su 10. Le vendite sono salite del 570% (altre statistiche nella videocase che allego).

Si capisce perché Procter stia sempre di più guardando al digitale con attenzione e interesse....




venerdì, gennaio 18, 2013

I peggiori calendari del 2013 (con le topolone)

Post leggerino, che oggi è venerdì ed è stata una settimana pesante... :-)

Il Calendario è da tempo immemore strumento di comunicazione, e circa dai tempi di Adamo ed Eva, cavalca il tema della topolona discinta; prima in ottica camionisti poi progressivamente sdoganato verso target più allargati.

Ci sono però, in mezzo a miriadi di calendari più o meno standardizzati (tendenzialmente varia il livello di maialaggine proposta fino a rasentare il porno), alcuni esempi stellari che escono dal coro.

No, non sto parlando del fenomeno dei calendari per beneficienza dove donne o uomini assolutamente normali si mettono poco vestiti.

Sto parlando di questi:

Il Calendario "Donne e Letame" - Ladies Of Manure.


Non si tratta di una perversione ma di un'azione di comunicazione a supporto di una organizzazione ecologista che da tempo sta dandosi da fare per farci ripensare ad un approccio più ecologico all'agricoltura, ai fertilizzanti "naturali", alle toilette... oh gosh, il dramma è che essendo a fin di bene e per una causa nobile, fai persino fatica a parlarne male (no, dai, lo dico: è una s******ta)

Il Calendario "Le topolone nel Formaggio"

Prodotto da una associazione di produttori francesi... beh,  comunque c'è poco da dire.


In vendita qui a 19 Euro (è l'ottavo anno che lo fanno).
More info: qui e qui

Questo mi piace, anche se le belle donne mi distraggono un po' troppo dal formaggio  (una delle mie poche debolezze)

Enjoy, se riuscite a crederci (io faccio fatica)
e via con il (giusto) dibattito del ruolo della donna in pubblicità.

venerdì, maggio 27, 2011

Carlsberg Copenhagen - la birra androgina?

Una birra dal posizionamento differente? Ne ha persino parlato Fast Company.

Caso di marketing interessante.

Bellissimo packaging, secondo me.

Un occhio di riguardo ad un pubblico femminile che è un bel mercato potenziale per il consumo di birra.
Vi metto anche il video.


venerdì, marzo 04, 2011

Un po' più in basso dell'Assvertising...una guerriglia?


L'uso del corpo delle donne, tema in questi giorni molto di moda, visto dal punto di vista della pubblicità non convenzionale porta a risultati spesso provocatori e discutibili. Ma anche a usi più divertenti e leggeri, come nel caso dell'Assvertising (non necessariamente solo femminile) o di questa operazione sviluppata da Superette, marca di abbigliamento neozelandese. 


Arriva il caldo, le gonne si accorciano e spariscono le calze. La coscia diventa un bersaglio perfetto per la pubblictà, anzi diventa un media - grazie ad una serie di "stampi" posti sulle panchine della città, che promozionano i saldi degli shorts... makes sense.

(Ha senso nel senso che diventa una cosa di cui si parla, non che si deve calcolare il ROI della coscia, magari segmentando in termini di GRP per coscia sinistra e Reach&Frequency della coscia destra...)

sabato, febbraio 26, 2011

Biglietto da visita MOLTO unconventional

Siamo abituati alle pubblicità fatte con i seni rifatti.
Ma per le pubblicità PER i seni rifatti, come si fa?
Si può partire da un biglietto da visita...

giovedì, novembre 26, 2009

Quanto crescono le donne italiane in Rete...(dati)


Arrivano nuovi dati sull'uso della Rete da parte delle navigatrici italiane - con i risultati della ricerca EIAA su Donne & Web e la conferma che Internet ha sorpassato la TV perlomeno sul target femminile 16-34. E bloggare è l'attività che cresce di più (qui il pdf, qui alcune slides di presentazione) .


Qualche highlight della ricerca Digital Women:


EIAA stima in 20 milioni gli italiani su Internet (un po' meno di quanto dica Nielsen) e di questi ne conta 8,3 milioni come donne (41.5% - contro il 46% rilevato da Nielsen) con una crescita nell’uso di Internet pari al 7% anno su anno. In alcuni casi, il pubblico delle italiane ha percentuali di utilizzo ben al di sopra dell’andamento medio europeo. Per esempio, mentre è del 60% la media di utilizzo fotografata in tutta Europa (sia uomini sia donne) la fascia demografica delle 16-34nni viaggia su una media ben superiore, pari cioè al 76%, affermandosi come la generazione decisamente più geek in Italia.


Le donne italiane registrano un primato, raggiungendo il terzo posto a livello europeo per l’ammontare di tempo trascorso in Rete: 12 ore settimanali online (vs media europea di 11 ore). Il 20%  delle donne nel nostro Paese dichiara inoltre di accedere a Internet anche nei fine settimana, con una crescita decisiva pari al 54% negli ultimi 2 anni. Il 29% è dichiaratamente heavy user, cioè collegata a Internet più di 16 ore a settimana.
Le donne spengono la TV e accendono il pc
Oggi la televisione perde terreno a favore di Internet e le donne in Europa confermano l’incalzare di un trend inarrestabile. Sono poco più di 15 le ore trascorse settimanalmente davanti alla TV, tallonata dall’online con una media europea al femminile di 11 ore abbondanti.  


Anche in questo caso, le 16-34nni italiane contribuiscono ad accelerare i trend nel nostro Paese. Infatti, rispetto a tutte le donne digitali italiane, questo target trascorre il 14% di tempo in meno davanti alla televisione, ma il 13% in più su Internet. 


Il sorpasso della Rete è una realtà: ogni settimana le 16-34nni spendono una media di 13,7 ore settimanali su Internet, contro le 12,5 guardando la TV.

Il 67% delle donne italiane intervistate naviga su banda larga. Parliamo di 5 milioni e mezzo di persone e, più in dettaglio, il 71% delle 16-34nni naviga con una connessione broadband.


Il 45% delle 16-34nni nel nostro Paese ha una connessione wireless.


Le donne italiane ed europee usano il web primariamente per comunicare.
L’email è lo strumento più importante, tanto che l’uso medio delle intervistate coincide esattamente con la media europea: 79%. Stessa coerenza per gli strumenti di instant messaging: 36% in entrambi i casi.
E’ interessante notare che l’attività a più forte aumento nell’universo geek femminile sia bloggare, con 21% di crescita anno su anno.
Il 76% delle intervistate in Italia dichiara che grazie a Internet può gestire le proprie finanze, mantenere il contatto con amici e parenti, accedere a informazioni legate alla salute, prenotare vacanze, scegliere prodotti o servizi più competitivi, prepararsi meglio a eventuali cambiamenti nel proprio stile di vita. 
In particolare, le donne digitali italiane ammettono che l’utilizzo di Internet le faciliti nella gestione di determinati aspetti della propria vita. Ai primi 3 posti troviamo: mantenere il contatto con amici e parenti (68%) accedere a informazioni su salute e benessere (44%) e prenotare viaggi o vacanze (43%).
Se è vero che in generale le donne in Europa visitano volentieri i siti di moda (45%) non è questa la categoria merceologica più cliccata online. Vincono i siti di informazione (55%) i viaggi (50%) e la finanza (48%).   
 
 eShopping in aumento
Il 93% delle donne digitali italiane cerca in Rete prodotti e servizi, il 59% procede anche all’acquisto online. A conferma del ruolo strategico di Internet nelle scelte e nella costruzione delle proprie opinioni, emerge un dato interessante: il 31% delle donne italiane coinvolte nel sondaggio dichiara di cambiare idea sul brand da acquistare al termine di una ricerca online. 

martedì, aprile 21, 2009

Chi ha detto che l'Harley è solo roba da uomini?

Sul sito US di H-D c'è una sezione abbastanza corposa dedicata alle donne...che rappresenterebbero una fetta interessante della loro clientela.

Sul sito Italiano sono solo dei passeggeri... ma ovviamente, Milano e forse Roma a parte, credo che il mercato sia nettamente diverso.