venerdì, ottobre 03, 2008


Le nuove campagne di Microsoft...


Se avete seguito le attività comunicazionali oltreoceano di Microsoft vi sarete goduti la curiosa saga TV che vede protagonisti il popolarissimo Jerry Seinfeld e lo stesso Bill Gates (ex presidente di MS) , impegnati come attori in una serie di semi medio metraggi dal tono virale - che potete ovviamente trovare su YouTube.

Comunicazione simpatica... e comunque fa impressione vedere l'uomo più ricco del mondo o giu' di li' fare l'attore vestendo i panni della persona "normale" (quale pare in effetti Bill sia).

La saga è stata poi sostituita dalla campagna "I'm a PC" in cui MS controbatte alla campagna Apple, negando la stereotipazione del PC attraverso la diversità dei suoi utenti - usando btw lo stesso attore che faceva "il PC" nella campagna Apple.

Budget di advertising sui 300 milioni di dollari...

Secondo un report di Visible Measures, che fa il monitoraggio delle visioni di video in rete, i materiali di entrambe le campagne sono stati molto visionati su YouTube etc, ma la campagna Seinfel/Gates ha avuto 4.3 milioni di visioni in piu' rispetto all'altra, e comunque, anche dopo qualche settimana di presenza, la campagna coi testimonial continua a fare un 700,000 visioni al giorno contro i 50,000 dell'altra.

Prima però di criticare, meglio pensarci: in realtà l'azione ha un senso - creare buzz con un messaggio che non parla di prodotto, riposizionare almeno in parte la percezione di MS... e poi fare lo switch ad una comunicazione un po' piu' di prodotto che razionalizza in pratica la vision e da' motivi concreti per preferire MS rispetto ad Apple (da melista convinto, devo dire che la vedo un po' dura...;-)
NASCE IL PRIMO MASTER IN DIGITAL MARKETING & COMMUNICATION

Con piacere rilancio questa notizia, anche visto che sono fra i docenti...

"Si tratta di una nuova offerta formativa, frutto dell’accordo tra Apogeo e IFAF School of Finance, che darà vita ad una nuova realtà che prenderà il nome di IFAF Apogeo - School of Technology.

Quattro le città coinvolte: Milano, Roma, Padova e Bari. E quattro i mesi della durata del percorso didattico, dedicato al personale impegnato nel marketing business to consumer e nel digital marketing, agli operatori della comunicazione e ai neolaureati con esperienze di lavoro e di stage

Obiettivo del Master: fornire gli strumenti e le conoscenze necessarie per gestire le dinamiche sociali e le logiche di comunicazione dei media sociali, secondo ricette non preconfezionate, ma fornendo la chiave per capire, valutare e affrontare le diverse situazioni che si propongono in una visione evolutiva.

Oltre ad essere la prima offerta formativa completa su questi temi, il Master “Digital Marketing & Communication” vanta un gruppo di docenti di altissimo livello, nomi da tempo presenti nel modo della comunicazione digitale e ben noti soprattutto nella blogosfera. Mafe De Baggis, famosa blogger e animatrice di maestrinipercaso.it - osservatorio sugli “onori e orrori della vita su Internet” – ne sarà la coordinatrice.

Antonio Sofi, Marco Massarotto, Sergio Maistrello, Roberto Venturini e Giacomo Mason saranno alcuni tra i docenti."

Per saperne di più... Link

giovedì, ottobre 02, 2008

Complimenti alla Wii....!

Capita molto di rado di vedere qualcosa di veramente un po' innovativo, anche nel magico mondo online.

In questi giorni ho scoperto una cosa che mi ha colto di sorpresa e che credo meriti i complimenti per l'uso intelligente dei new meda.

Si tratta di un filmato su youtube, realizzato per il gioco Wario Land, un gioco alla SuperMario che però usa l'interazione fisica come tutti i giochi Wii...

un gioco il cui slogan è "Shake it" è che è tutto una vibrazione, uno scassamento...

Guardatevi il film su YouTube: http://www.youtube.com/experiencewii e abbiate un minimo di pazienza, il bello arriva dopo 10 secondi...
Volete partecipare ad un convegno via telefonino?

Ricevo e volentieri ridiffondo...

Io (Giovani Pola) e Gianluca Nicoletti (Melog) stiamo provando, a pochi giorni dal convegno Democrazia Digitale in Bicocca il 10 Ottobre, a coinvolgere qualche NON PROFESSIONISTA DEL WEB che intervenga in diretta la mattina del 10.

L'esperimento sarebbe farli partecipare con Qik dal telefonino direttamente da casa loro o dal lavoro.

Tutto l'evento sarà in streaming live e lanciato da Radio 24 (partner) e da Gianluca in trasmissione.

Qui il programma dell'evento:
http://www.lisp.formazione.unimib.it/democraziadigitale/info/

Qui le istruzioni che abbiamo preparato per questa "incursione piratesca" dell'uomo della strada nel mondo accademico:
http://www.lisp.formazione.unimib.it/democraziadigitale/2008/10/01/wanted/

Stiamo esagerando con queste Community?



Mentre moltissime aziende non sono ancora in grado di avere una presenza online vagamente decente e meno che mai una strategia di comunicazione integrata, altre aziende sono in fregola per essere "Leading Edge".

Tipico caso, "Essere nei social network" dove mlto spesso a nessuno frega nulla della loro presenza.

Ancora più curioso il tentativo di costruirsi il proprio SN, pensando che attrarrà frotte di consumatori fortemente motivati ad interagire fra loro e l'azienda in uno spazio protetto, aziedale.

Il rischio del chissenefrega effect è altissimo - ottimo esempio Kotex, produttrice di Assorbenti Femminili, che ha pensato bene di fare non uno ma ben 2 SN, uno per le donne, uno per le fanciulle più in fiore...

http://girlspace.kotex.com/
http://community.kotex.com/index.jspa

giovedì, settembre 25, 2008

Il porno viral di Diesel :-)

Un diabolico telemarketing

Bastardo, però intelligente.

Mi suona il cellulare, non faccio in tempo a rispondere. Vedo il numero, che non conosco. 

Pensando sia una roba di lavoro o una cosa comunque "importante" richiamo il numero per capire chi è.

Mi risponde una calda voce che dice..."Ciao Bel maschione. Come hai fatto a trovarmi..?" 

Butto giù immaginandomi terrificanti costi telefonici (in realtà in numero è uno zero due qualsiasi...).

Poi però mi metto a ridere....
Così Facebook ha cambiato (un po') la mia vita sociale

Perché la gente ha così tanta voglia di svelare come si sente? Che cosa implica il fatto che i social network abbiano superato il porno in termini di traffico? Facebook e simili soddisfano forse un bisogno di rapporti umani che sono sempre più complessi nella ”vita reale”?

La risposta su Apogeo...

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mercoledì, settembre 24, 2008

Tempi duri per Youporn... perche si socializza di più e si porneggia di meno

Toh, guarda.

Vedo adesso i dati di una ricerca fatta da Hitwise che sostiene che in 10 anni si sono dimezzate le ricerche Internet relative al porno, mentre si impennano le ricerche relative ai siti di Social network.

Il calo sarebbe da addebitare ai giovani, che spendendo tanto tempo su YouTube, MySpace e Facebook, non gli resterebbe più tempo per vedersi i pornazzi.

E io che speravo in un motivi sociologico più interessante.

O forse la frequentazione dei siti di SN deriva da un lecito desiderio di sostituire il sesso virtuale con qualcosa di piu' reale? (dubito...)
Internet: Democrazia o Oligopolio? E la qualità dei contenuti?

Se leggiamo una qualsiasi statistica dell’uso della Rete, vediamo che la maggior parte del tempo e dell’attenzione dei navigatori si concentra su pochi grandi siti. Google, Yahoo, MSN, YouTube (probabilmente anche YouPorn), Facebook e così via.

Questo, in termini da economista, si chiama oligopolio.

E’ tramontato il sogno che il web fosse un mezzo di competizione perfetta, dove l'outsider poteva battere, anche con risorse limitate, con i grandi del mondo editoriale. Salvo pochi casi, in realtà il verdetto su cosa sia Internet e su cosa funzioni lo sta emettendo il mercato.

La colpa è dunque del mercato - cioè dei navigatori. Una massa di utenti tuttora in crescita, con una fame di Internet che (a giudicare dall'incremento del tempo speso on line) non si è ancora saziata.

Proprio in conseguenza di questa crescita, aumenta il numero di utenti con esperienza limitata della rete. Esiste (ed è grande) una utenza che esprime un bisogno di concretezza, di risposte ad esigenze pragmatiche di contenuto, di servizio, di entertainment.

Una utenza che non ha probabilmente voglia o interesse ad esplorare ad oltranza la rete.

Di qui il coagularsi di traffico attorno a pochi siti in grado di soddisfare le esigenze (almeno "di base") degli utenti. E, soprattutto, siti dal brand forte, caratterizzato, dalla forte identità e dalla consolidata awareness. Anche in questo caso il brand funziona da punto di riferimento, che orienta le scelte e funziona da faro per guidare il tragitto nel mare magnum di questa rete infinita.

Mentre si è rivelato faticoso ma praticabile sviluppare siti e mettere a disposizione contenuti fruibili a tutti, si è rivelato molto più difficile riuscire a farlo raccogliendo successi eclatanti in termini di audience. Ed il mercato si è progressivamente compattato attorno a pochi grandi nomi.

Un po' come è successo (con tutte le diversità del caso) nel tumultuoso processo di nascita e sviluppo della emittenza commerciale radiotelevisiva.

Questo paragone da’ un certo brivido: dobbiamo temere un processo di "massificazione" della rete tale da portare i livelli qualitativi dei siti verso modelli televisivi che non fanno onore all'intelligenza umana?

Ma tant'è, quanto più la rete evolve da mezzo elitario a mezzo di massa, tanto più deve probabilmente fare i conti con "i gusti del pubblico".

Seguendo modelli di business basati sul traffico, molti siti hanno perseguito politiche di espansione a tutti i costi della quantità di contenuto offerta. Il vuol dire aumentare il numero di pagine del proprio sito, ergo incrementare il numero di impression da vendere, ergo avere un portafoglio più ricco.

Personalmente continuo comunque ad essere convinto che i grandi colossi lasceranno inevitabilmente degli spazi non occupati che potranno essere appannaggio di organismi più snelli, più specializzati ed adatti ad occupare nicchie specifiche - rivelandosi in questi ambiti circoscritti più darwinisticamente funzionali. A condizione di circoscrivere la propria attività in termini quantitativi e di approfondire al massimo i livelli qualitativi. Lavorando su target più piccoli e ben più specifici.

Con una complicazione: pianificare pubblicità su siti di nicchia significa complicare da morire il lavoro dei centri media o simili. E la tentazione susseguente è non lavorare di fino ma inseguire i grandi numeri, con macro pianificazioni sulle macro testate verso macro target poco differenziati…

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venerdì, settembre 19, 2008

Adv classico e Internet: la strana coppia

Mio nonno, che di mestiere faceva il falegname, mi ha insegnato fin dalla più tenera età ad usare per ogni lavoro lo strumento adatto. O meglio, a non usare lo strumento sbagliato.

Ad aprire una latta di vernice usando un paio di forbici anziché un cacciavite, c'è il rischio di farsi esplodere il barattolo in mano. E di farsi dei brutti tagli.

In un qualche modo, questo è lo stesso rischio che si corre a volte usando Internet in maniera non corretta, ignorando cioè quelle che sono le sue reali potenzialità, quello che può fare meglio degli altri media con cui - ormai è realtà provata - è in concorrenza.

Internet è l'unico strumento che può, contemporaneamente, lavorare sulle tre fasi principali della comunicazione: branding, informazione e vendite. Ma non necessariamente, aggiungo io, riesce a dare il massimo in ognuna di queste tre fasi.

Diciamocelo chiaramente: per fare branding la pubblicità tradizionale (e specialmente la TV) resta insuperata. E non è certo un caso che le dot-com siano state tra i principali investitori pubblicitari del famoso, ruggente passato (sì, lo so, facendo un saccco di sbagli strategici - ma questa è un'altra storia).

Ma la stessa pubblicità tradizionale mostra pesantemente i suoi limiti quando si tratta di dare (ad es.) informazioni approfondite sui prodotti.

Un 30" è un 30", più di tanto non ci sta. Una pagina stampa ha una maggiore "ampiezza di banda", nel senso che può far giungere una mole superiore di informazione sui prodotti all'utente. Ma lo fa fuori contesto, spesso nel momento sbagliato o inopportuno, è difficilmente conservabile (ma ancora peggio il banner, almeno per ora...), non permette di approfondire ulteriormente con facilità .

La pubblicità tradizionale, inoltre, non mi permette un link immediato all'acquisto (anzi, spesso si dice che il compito dell'advertising non sarebbe quello di vendere, al limite quello di portar gente in negozio…).

Per bene che vada, abbiamo sempre qualche minuto (o qualche giorno) di decalage tra l'esposizione al messaggio e la prima reale opportunità d'acquisto. Con tutte le conseguenze del caso in termini di raffreddamento del mio prospect.

Internet, invece, se nel branding ha qualche limite (in termini di awareness; in termini di equity credo abbia invece qualche cosa da dire) va fortissimo nel dare all'utente tutte le informazioni che chiede, possibilmente in modo personalizzato. Nessun altro media mi offre le stesse possibilità.

Internet mi offre l'opportunità di trasformare il desiderio, l'impulso, in un atto d'acquisto immediato, con pochi click. E, nel caso di beni digitali (software, musica, libri,…) di ottenere la consegna immediata del prodotto.

Insomma, Internet se la cava piuttosto bene in due aspetti su tre. Che non è una cattiva media.

Ancora per un bel po' possiamo stare certi che Advertising tradizionale e Internet faranno ancora della strada insieme - anche se, lo sappiamo, gli elevati costi dei media e il decrescere dell'efficacia della pubblicità classica sta facendo registrare spostamenti sensibili di budget dall'analogico al digitale.

Ma un rimescolamento di carte e soldi non significa che l'adv possa o debba morire a breve. Anche perchè, ricordiamocelo, la maggior parte degli Italiani (e di tanti altri popoli) ancora non usa la Rete. O la usa solo per l'email...

Di certo la pubblicità classica muore se non fa i conti con come decide la gente l'acquisto di un prodotto, come si informa, come si crea una percezione di marca.

Advertising tradizionale e on line sono (ancora) una coppia spesso inscindibile…a patto di lasciare ad ognuno il compito che meglio sa assolvere e utilizzando l'uno per portare traffico all'altro.

Questo ovviamente richiede che advertising tradizionale e azioni on line siano integrati - ovvero che nelle strategie aziendali sia prevista una sinergia… il che implica che ci debbano essere delle persone, in azienda, in grado di pensare il web e la comunicazione tradizionale come parti di uno stesso processo... e di tutti gli ambiti in cui si parla di "convergenza" questo forse è il più critico e complicato.

mercoledì, settembre 17, 2008

Come è andato l'esperimento di tagliare la pubblicità in TV?

Se vi ricordate, a Maggio avevamo parlato dell' esperimento della catena Americana Fox che intendeva ridurre del 50% il numero di spot inseriti durante serials di spicco come Fringe... con l'obiettivo di vedere cosa succedeva e se la gente avrebbe usato meno il telecomando per zappare via l'advertising.

Ovviamente l'idea è di trovare un modo per far risollevare la pubblicità TV, vendendone anche meno ma facendola pagare di più - cosa che alle aziende puo' stare anche bene, tanto si ragiona in termini di ROI... quindi se spendo il doppio ma mi porti il triplo a me va bene...

E, cosa molto importante, una presenza più rapida e fulminante della pubblicità rende più difficile saltare gli annunci quando si guarda il programma in "time shift" come fanno molti americani (lo si guarda non in diretta ma in registrata sul videoregistratore o TiVo di casa).

In effetti, tempo che il neurone reagisce, inizi a romperti le scatole, inizi a cercare il telecomando... il break è già finito e te lo sei cuccato ;-)

Il progetto, che qualcuno (come Advertising Age) ha battezzato "TV senza telecomando" ha dato i suoi primi risultati.

Ridurre il numero di spot e la loro durata sembra aver sortito qualche effetto, in effetti.

La prima puntata di Fringe ha fatto totalizzare 9 milioni di utenti (va anche detto che è un serial un po' particolare...)

Il Brand recall degli annunci apparsi nel programma è risultato essere del 32% più alto della media, e molto alto il livello di "coinvolgimento" / interesse verso il programma.

Le reti televisive USA seguono con interesse il progetto e sopratutto i dati che arriveranno man mano sull'effettiva visione ed efficacia di questi spot - anche se in realtà nessuno si aspetta davvero che il mondo della pubblicità TV imbocchi massicciamente questa strada a breve termine...

lunedì, settembre 15, 2008

Assicurarsi della traduzione... ma perchè fare 'sta fatica?

Oh, siii... necessito di auto- pezzos, sicuro... clicko subito...
Un metrò targato Ikea...

Ambient marketing? Tryvertising?
Comunque sia, bella l'idea di Ikea, che ha arredato un treno della monorotaia di Kobe...

more info... qui
E se facessimo scrivere un'enciclopedia su di noi?

Wiki o meglio, la possibilità di lasciar scrivere un Wiki sul nostro business...ovvero della possibilità di lasciare che le persone collaborino al nostro modo di fare impresa, scrivendo grandi o piccole enciclopedie su chi siamo, cosa facciamo, come si usano i nostri prodotti...

Se vi interessa il tema, provate a dare un'occhiata al pezzo che ho scritto per Eurogroup... lo trovate qui.

sabato, settembre 13, 2008

Oddio....! Abbattete il traduttore

Dal sito Hertz


Perchè per chiudere questa pop-up devo cliccare sulla casella "vicino"?


....

urgh

Ryan Air: Da 0 a 100 Euro in pochi click...quando volare non costa poco



Non ne ho mai fatto mistero: detesto Ryanair. Ci sono pero' delle volte, come oggi, che devo tapparmi il naso perchè è l'unica soluzione possibile (spenderei volentieri anche un 30% in piu' delle loro tariffe pur di volare con qualche altra compagnia meno antipatica - tipo EasyJet o Vueling, per restare sempre nelle Low-Cost).

Mi fa morire il meccanismo di incremento progressivo tra il prezzo advertised e il prezzo effettivo che alla fina salta fuori, con il solito sistema "desidera il sedile o viaggia seduto per terra?" --> 10 Euro in piu', "vuole poter usare la toilette in volo"--> 20 Euro... scherzi a parte, ecco come in pochi click passare da un prezzo ad un altro che non ha nulla a che spartire col primo...

Volo:  14,99
Aggiungi le tasse e le spese: 42,47

ok, ma da qui in poi viene il bello...

Quante valigie da presentare al check-in?... beh... una.... ok, allora siamo a 72,47 (belin, 30 euro... )

Vuole essere tra i primi passeggeri a salire in aereo? Certo!, 'azz, con la corsa al posto tipica dei voli Ryan, dove ti segano le gambe per salire prima di te e prendersi i posti vicino al finestrino, tipo stampede - carro bestiame... ok, 10 euro pagati volentieri .... 82,47 €

Assicurazione: altri 14,50 - no grazie, fatti i conti non ne vale la pena.

Bene, adesso si mettono i dati e uno penserebbe che sia finito il salasso, no? no. (pop-up: ma sei proprio sicuro sicuro che non vuoi fare l'assicurazione...?)

OK, here we are... come paga?

Come vuoi che paghi ? in contanti? Un vaglia postale? ma chiaro che pago con la carta di credito (se ci fosse userei paypal, magari...)

Bene, a meno che uno usi la Visa Electron, qualsiasi altra carta (a parte la Amex, non accettata, ne' la Diners...) ti ciucciano un altro bel 10 €.

A questo punto hai paura a cliccare, come tocchi, sono 10 euro, chissà se me ne addebitano 20 per mandarmi l'obbligatoria conferma per email a casa...

Scherzi a parte, uno parte da 14,99 e finisce a 92,47.. e quel che è peggio è che cio' avviene per numerosi step successivi, zot zot zot.

Loro si saranno fatti i loro bei conti di redemption ed evidentemente la cosa funzionerà; a me conferma la sensazione che quelli di Ryan siano interessati zero a me come persona e interessati 100 al mio portafoglio, che se faccio che lasciarglielo è anche meglio, posso anche stare a terra, per quel che gli frega...;-)

Bah, in un mondo dove ce la meniamo tanto sulla relazione, io da loro sento proprio tanto l'effetto carro bestiame...

(E col cavolo che l'auto la noleggio da loro e che da loro cerco l'hotel - chissà quanto mi pelano... "se desidera un auto con le ruote, aggiunga 10 Euro"...)



venerdì, settembre 12, 2008

Marketing negativo: se non ti vendo tu vuoi comprare…;-)

Vendere ai ricchi è un bel problema.
In fondo non si sa bene su cosa lavorare: le classiche leve del marketing mix servono a poco.

Disponibilità di reddito e parametri di scelta alieni da quelli dei comuni mortali: difficile capire come agire. La noia derivante dal potersi permettere qualsiasi capriccio è un fattore forte. Quando il denaro non conta, occorre trovare un altro gioco per divertirsi, altre regole per distinguersi.

Per colpire questo target c’è chi ha scelto la strada del marketing di negazione, portare fino al fondo la classica strategia della scarsità.

Ma attenzione: le “tirature limitate” oggi sono alla portata del popolino, il “negozio esclusivo” è nel linguaggio pubblicitario sinonimo di un vorrei ma non posso decisamente low class.

No, qui si tratta di rendere proprio impossibile avere i prodotti. Di dover chiedere favori per ottenere l’accesso, di ottenere quindi un badge che confermi la superiorità sociale e distingua anche nel proprio peer group.

Non esiste strategia migliore che dire di no ad una star: nei suoi anni ruggenti lo Studio 54, tempio della disco music, era famoso per la durezza della selezione all’entrata - al punto da rimbalzare una notte persino Cher (che, racconta la leggenda, tornò a casa in lacrime per la frustrazione).

Di qui la generazione di buzz verso il locale e di una fortissima motivazione verso l’acquisto del prodotto/servizio (dove più che ballare contava farsi vedere).

Nascono allora prodotti e negozi tenuti addirittura segreti, la cui esistenza è sussurrata all’orecchio da una celebrità ad una star. Corre ad esempio voce che esista uno di tali negozi in Avenue Montaigne a Parigi, dove se lo trovate e riuscite ad entrare vi vendono jeans da 10.000 dollari.

E sempre in tema di jeans, non pensiate di potervi facilmente impadronire di un paio di quegli elitari jeans giapponesi color Okayama Indigo venduti nel singolare negozio Garage di Tokio.
Nel negozio lavorano e vivono marito e moglie che aprono al pubblico solo qualche giorno al mese.
Se la porta si apre, non bastano i soldi: essi vi devono approvare, decidere se il capo vi va davvero a pennello.
Se a loro non piace la figura che fate, scordatevi i jeans… e dovrete convivere con il rimpianto di essere stati scartati alla prova.

Solo se siete davvero qualcuno potrete poi accedere al passaggio segreto dentro il negozio L’Eclaireur di Parigi. Per prima cosa dovete sapere che esiste e poi ottenere l’autorizzazione per entrare in uno spazio dedicato ad oggetti in tiratura limitatissima se non pezzi unici. Dove può entrare un solo cliente alla volta.

Tutto sommato, beati loro (i venditori), riusciti a ribaltare le regole del capitalismo e far tornare Re il venditore, non il cliente. Per tutti noialtri non resta che rassegnarci a comprare a rate - ma con la soddisfazione che dal negozio non ci buttano fuori, anzi fanno tutto il possibile per trascinarci dentro…

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mercoledì, settembre 10, 2008

Benvenuto, Amministratore Delegato... (esegesi di un esempio di microcomunicazione fatta bene)

Un saluto e un augurio di buon lavoro a Pietro Scott Jovane, nuovo Amm. Del. di Microsoft Italia.

Sono reduce da un evento social organizzato da MS e riservato all'eletta casta dei blogger, in cui ci è stato presentato Egli (ragazzo simpatico, btw).

Captatio Benevolentiae? Sicuro, ma se non altro è stata piacevole e come dire, molto rispettosa ;-)

A me hanno regalato... una bella rimpatriata con amici e colleghi che non vedevo da tempo, un piacevole ritrovare un po' di persone di MS... btw Microsoft (Italia) è stato (nonostante tutto quello che si puo' pensare, a torto e a ragione) il cliente con cui ho lavorato meglio e che forse ho amato di più.

(Poi se pensate che sto facendo del marketting...'azzi vostri, io le cose le racconto come le ho viste... ricordo che quando andavo da loro ci andavo sempre col mio portatile Apple sotto il braccio e, a parte qualche lazzo e frizzo, non gliene poteva fregare di meno...).

Insomma, si è mangiato qualcosa, si è bevuto (bene); la parte ufficiale (detta in gergo degli eventi "rottura di maroni") è durata un bel 10 - 12 minuti, in cui Lui ci ha raccontato due cose su di se', sulla vision sua e dell'azienda.

Ed è stato pure bravo, sembrava uno di noi...;-), anche se un po' trafelato, sembrava avere paura di rubarci troppo tempo ai fattacci nostri privati, paura di annoiarci, paura di esagerare, parlava velocissimo, 'esatto opposto di come deve comunicare un "buon Manager".

Complimenti anche a chi gli ha organizzato la campagna promozionale... qualche giorno fa, infatti, Esso mi ha pure invitato su LinkedIn... e non è male che sia un AD che viene a cercare proprio te... un po' gratifica (mo' lo vado a cercare su FaceBook...)

E ci ha promesso, a noi blogger, che lui (Lui) sarà il 51° Microsoftiano a raccontarci come vanno le cose in azienda dalle colonne del loro blog corporate, Mclips.

Fine della cronaca di un microevento di relazioni con influencer della comunicazione (noi) che nella sua semplicità è stato tutto tranne che un evento di "PR" e che secondo me è un buon esempio da seguire - in un mondo che si è saturato (per non dire di peggio) di lustrini, discorsi istituzionali, slides magnificanti e insignificanti, press release lette da top manager imbellettati che fanno finta di crederci, gente che ti porta Waterloo come esempio...

E credo che la strategia di MS /PSJ stia funzionando, fa un po' effetto leggere blogger parlare bene di un AD di Microsoft...;-)


Gravidanza all'ingrosso...

Ah, la potenza di Internet, che permette di ribaltare modelli e paradigmi per sostituirli con di più belli e più nuovi.

Ad esempio, pensate ancora a comprare i test di gravidanza uno alla volta, in farmacia?

Erore, very Tired.

Si comprano on line, a pacchi da dieci - cosi' se siete di quelli che amano il rischio e l'avventura per un annetto siete riforniti...

(non so voi ma io qualche problemino a comprare dei pregnancy test "Made in China" venduti a circa un Euro la decina me lo farei venire... adesso poi che ci sono dei bellissimi prodotti digitali che finalmente si capisce quel che intendono significare...)

Ma secondo voi, qual'è il pensiero di marketing soggiacente all'idea di offrire un Volume Deal su questo prodotto?

(La mia teoria: dato che non è pensabile venderli uno alla volta a 2 centesimi di dollaro, si fa un bundle per raggiungere uno scontrino minimamente sensato - poi la gente ne compra 10 e ne butta sicuramente via 8...)
A Proposito... e se arrivasse la crisi?

Se arrivasse la Crisi, che cosa accadrebbe a Internet? Qualche considerazione sociologica da bar su come potrebbe evolvere Internet se arrivasse una brutta contrazione economica. E come sarebbe bello se evolvessimo noi umani, di conseguenza...

(il mio ultimo pezzo su Apogeo...)
Sono ancora vivo (o almeno credo)

Ciao a tutti. Lo so, sono stato latitante. 

Non solo immeritate vacanze (in cui ho pensato a tutto tranne che a bloggare - della serie "get a life"), ma al ritorno mi hanno messo in un frullatore lavorativo da cui non so bene quando esco.

Per chi soffre di astinenza (e parlo ai miei fans e alle mie groupies ) ricordo che vi potete beccare dosi settimanali del mio pensiero su Apogeo e quindicinali (circa) su EuroPMI.

Per il blog... vedro' di fare qualcosa.

lunedì, agosto 25, 2008

La suoneria spagnola è pubblicitaria

E rieccoci fra noi, dopo una immeritata vacanza...

Che il cellulare fosse un media (vedi alla voce "mobile media") non aveva più dubbi nessuno - anche se sul come usarlo efficacemente forse c'è ancora da dibattere.

E' stato pero' finora considerato come un mezzo one to one - mentre in Spagna gli è venuta in mente l'idea di usarlo come un mezzo broadcasting.

Partendo dal concetto che le suonerie si sentono e rompono le scatole a tutti, qualcuno si è domandato perchè questa rottura di scatole debba essere a gratis e senza branding effects.

In breve: è in sperimentazione da parte di Orange, in Spagna, il seguente concetto:

a) invece di spendere soldi per comprati una suoneria, te la regalo io

b) però si tratta di un jingle pubblicitario, che puoi scegliere all'interno di una lista

c) te la scarichi, la usi e ti faccio anche uno sconto sulla bolletta (o ti ricarico)

d) dopo un mese te ne mando automaticamente un'altra...

In questo modo migliaia o milioni di telefonini, miliardi di volte al giorno diffonderanno per strada, bus, metro, uffici e scuole... jingle e remainders pubblicitari, sfruttando occasioni di comunicazione finora lasciate orfane.

Interessante sarà vedere fino a che punto riusciremo a portare la saturazione pubblicitaria senza che l'utente (o meglio, le persone) reagiscano male - o ribellandosi al non avere più un secondo di vita libero da proposte/suggestioni commerciali, o costruendosi più probabilmente filtri sempre più spessi, per vivere passando attraverso la pubblicità senza rendersi conto che esiste e neutralizzandone quindi l'effetto.

Per approfondimenti: Promo Tonos

giovedì, luglio 24, 2008


Assaggia il sangue, te lo dice il vampiro di HBO

HBO, stazione televisiva americana della scuderia Time Warner, in autunno scommette su un nuovo serial, chiamato "True Blood".

Una storia di vampiri che vivono fra noi - grazie ad una scoperta scientifica (un sangue sintetico) che li ha resi innocui e quindi permesso di uscire allo scoperto e di cercare di integrarsi nella nostra società.

A supporto del lancio della serie, la stazione si è lanciata in una serie di attività non-conventional, mirata a costruire interesse ed engagement del potenziale pubblico, preparando il terreno per il lancio di Settembre.

Tanto per cominciare, il sito: http://bloodcopy.com, che con un blog e un forum discute delle "notizie" e dei temi dell'integrazione dei vampiri nella nostra società.

Poi una campagna di mailing ad appassionati di vampiri (come avranno avuto i loro indirizzi non voglio sapere).

E poi video virali e... la messa in vendita (apparente) del sangue sintetico sotto forma di bevanda, lanciata in comunicazione con annunci online e offline e con il supporto del sito di prodotto http://trubeverage.com.

Sono inoltre stati fatti girare camion "brandizzati" per la consegna del prodotto e installati distributori automatici della bevanda ed espositori in negozi di alimentari (entrambi con un cartello "prodotto esaurito"...).

Il programma di comunicazione continua, costruendo un mondo ideale di riferimento - con il prossimo lancio di una campagna sociale a tutela dei diritti dei vampiri e con la costruzione micrositi per l'associazione a supporto dei vampiri e per quella che li vuole epurare.

E sembra che non sia ancora tutto, e che altri pezzi di comunicazione si aggiungeranno man mano.

Con il costo e la difficoltà di far funzionare un serial TV in una società dove la fruizione della TV sta profondamente cambiando, non solo si lavora sulla creazione del content, ma si fa il massimo per creare attesa, costruire un mondo immaginario attorno alla storia, per attirare e auspicabilmente fidelizzare gli ascoltatori...

martedì, luglio 22, 2008


Pochi giorni e parto

in vacanza. Perdonate la latitanza, ma la chiusura dei progetti in sospeso lascia poco tempo per il Blog.

A settembre si riprende con più lena...

martedì, luglio 15, 2008

Una vaccata di Marketing

Tra le mille catene di fast food statunitensi, merita una menzione speciale Chick-fil-A, una catena che si è specializzata sin dagli anni '60 nei prodotti (panini) a base di pollo.

Per creare buzz, questa catena si è inventata il "Chicken Appreciation Day", il giorno in cui si apprezza la mucca e di conseguenza non la si mangia. E, di conseguenza si mangia il pollo (lo so che la logica presenta i suoi buchi, ma ci dobbiamo convivere. A mia moglie, che è vegetariana, spiego sempre quanto lei stia sui maroni alle insalate e alle altre verdurine...).

La faccenda dell'apprezzamento della mucca è ben allineata con la rappresentazione comunicazionale della marca (figa come definizione eh? Il bello di fare lo stratega), che ha una sua fortissima icona nell'immagine, usata in una campagna di affissioni che ha fatto storia (nel suo piccolo) - che presentava due mucche che scrivevano sul cartello "Eat Mor Chikin" (e mica vi aspettate che le vacche abbiano 10 in ortografia?)

In questa data fatidica del Cow Appreciation Day, in tutti i locali della catena si può ottenere un pasto gratis, presentandosi completamente travestiti da mucca. Per un travestimento solo parziale si ottiene comunque un antipasto gratuito.

L'idea genera un buon rumore mediatico e per gli user è meno impossibile di quanto si possa pensare; camuffare i figlioletti da vitelli e manzette e farli mangiare gratis è semplice e divertente...

Oltre a ruore mediatico, l'evento tende a far salire non poco il traffico sul punto vendita...

sabato, luglio 12, 2008

:-)))

Strettamente per gli amanti di WoW.
Gli altri, sorry, questa volta sono tagliati fuori.


venerdì, luglio 11, 2008

Esplosione di azioni di comunicazione sull'iPhone Italiano?

Oggi è il gran (?) giorno. Arriva l'iPhone in Italia.

Ferme restando le mie perplessità sulle politiche tariffarie degli operatori per quanto riguarda l'accesso a Internet, e ferma restando la mia decisione di non prenderlo adesso ma di attendere che 3 comunichi la propria offerta (in settembre?), devo rilevare come siano già partite un buon numero di azioni di comunicazione / uso del prodotto.

Solo per citarne alcune:

- Elle, il magazine femminile, ha progettato un formato speciale - http://iphone.elle.it.
Metterà a disposizione più di 1.700 sfilate a partire dall’alta moda P/E 2007. Il canale presenta le creazioni di oltre 300 designer, con più di 32.000 immagini tra abiti e accessori dalle migliori passerelle del mondo. Elle manderà online tutte le nuove collezioni in contemporanea sul sito web e su quello pensato per iPhone. (in realtà è una collezione di immagini...)

- Il Giornale ha attivato il suo sito specifico ottimizzato per iPhone, così come Repubblica e Panorama

- Radio Deejay e Radio 105 sono sul melafonino

-WeBank ha già annunciato il rilascio della versione del sito di e-banking per il melafonino

- Mymovies.it lancia il servizio di visione dei trailers cinematografici...

e siamo solo a mezzogiorno del primo giorno...

Da seguire con attenzione.

Non avendo l'iPhone, ho provato l'accesso con l'iPodTouch, via Wi-fi, che dovrebbe essere più o meno lo stesso (immagino, a parte la velocità di connessione...)

I quotidiani e le riviste citati mi sembrano tutti fruibili in modo più che dignitoso, mymovies sull'iPod non mi ha fatto impazzire (ma magari la versione iPhone è diversa...), Radio105 sull'ipod non funziona (ma so che hanno un widget ad hoc per l'iPhone, poi vedo), il resto lo guardo dopo con calma...;-)

giovedì, luglio 10, 2008

La sonda Marziana ci parla da Twitter...

Per le agenzie coinvolte nel programma spaziale americano, la comunicazione col pubblico è sempre più una priorità, un elemento che determina il loro successo: in un clima di taglio di fondi l’interesse del pubblico è un fattore importante nel determinare quale progetto avrà i soldi per continuare.

Chi ha visto Apollo 13 (il film) si ricorda che per mancanza di audience TV il programma Apollo fu cancellato anticipatamente.

Per evitare questo rischio, gli addetti ai lavori stanno cercando di sviluppare progetti di comunicazione destinati alle persone, sempre più engaging. Dopo lo straordinario successo di interesse del primo robottino su Marte (vi ricordate? Sojourner…) che seppe usare molto bene un Internet agli albori, dopo una comunicazione ben confezionata per i due rover Spirit e Opportunity che ancora adesso scorazzano sulla superficie di Marte, ora tocca a Phoenix innovare.

Phoenix è una roba noiosissima. Non va in giro, non compie imprese epiche. Tutto quello che sa fare è fare foto, scavare da ferma con una paletta e analizzare i campioni presi. Ma sa fare una cosa innovativa: sa parlare in prima persona. Su Twitter.

L’idea di Rhea Borja, Media Relations Officer al Jet Propulsion Laboratory è stata quella di costruire una sorta di personalità artificiale per la macchina… nel senso che è Veronica McGregor, manager dello stesso ufficio, a impersonare la sonda, tenendo aggiornato il mondo non (solo) con le consuete release stampa per addetti ai lavori ma anche con un linguaggio più fresco, sintetico, umano.

Sparando fino a 10 messaggi al giorno su Twitter, in cui la macchina (virtualmente) dà informazioni, aggiorna, risponde alle domande del pubblico… e si abbandona alle emozioni. Con messaggi quali «Are you ready to celebrate? Well, get ready: We have ICE!!!!! Yes, ICE, *WATER ICE* on Mars! w00t!!! Best day ever!!» o «And the great news is, the soil shaking finally worked! I've got an oven full of Martian dirt to analyze, and a lot of happy scientists».

Ci sono già oltre 28.000 “ascoltatori”, senza poi contare quelli che seguono la pagina di Facebook messa su dal JPL.

Un pubblico giovane, tecnofilo, che potrebbe trovare noioso interagire con la NASA, porre le proprie questioni e curiosità a un ente, ma che può trovare normale e affascinante parlare (anche se solo metaforicamente) con una macchina, specialmente se dotata di tratti caratteriali simpatici, divertenti, contemporanei.

E sono spesso persone che non sono particolarmente appassionate di spazio, non sono dei tecnici, sono solo persone che apprezzano una bella storia, apprezzano avere uno spiraglio attraverso il quale origliare quello che succede su Marte, avere uno sguardo sul dietro le quinte, prima che lo pubblichino sui giornali, sapere in tempo reale come sente, che cosa pensa, che cosa combina quel robottino piantato sul gelido polo marziano, con brevi messaggi accessibili anche dal cellulare, dal palmare, da dovunque.

Fatto non disprezzabile, per la sua natura di sinteticità e di informalità, un flusso di Twitter è infinitamente più semplice, rapido e meno costoso da gestire di un sito o di un blog. Poco sforzo, un bel risultato.

Di conseguenza, dato il successo di pubblico è possibile che si sia solo all’inizio di un trend di comunicazione che vedrà le macchine “famose” (o destinate a diventarlo) assumere una propria personalità, un carattere...? (diventando quindi di conseguenza un Brand....)

(estratto dal mio articolo settimanale su Apogeo)

venerdì, luglio 04, 2008

La community dei naviganti (quelli veri)

Velisti drizzate le orecchie !

Blumapia è una buona idea per chi va in barca e vuole godere della saggezza collettiva della comunità dei suoi pari. Mappe, porti, avvisi, scoperte, collaborazione e comunicazione in tempo reale.

Prendere una parte di Google Maps. Una parte di Social e una di User Generated. Mescolare (non agitare) e che cosa si ottiene? Si ottiene Blumapia, un nuovo approccio all’arte e alla passione di andare per mare, ed è un’idea tutta italiana. Fattore questo che, insieme all’essere velista, mi ha portato a guardare con interesse all’oggetto, a provarlo e a raccontarvelo...

il resto lo trovate nel mio pezzo settimanale per Apogeo.
Tariffe iPhone: a questi prezzi non credo proprio decollerà Internet Mobile in Italia

Ho visto in giro le anticipazioni sulle tariffe di TIM e di Vodafone.

Chiaro che è tutto da verificare, lo sapremo l'11 Luglio.

Se queste fossero, direi che la maggior parte della gente interessata potenzialmente all'Internet Mobile potrebbe passare la mano. Mi sembrano nell'area della mungitura degli early adopters.

A livello personale, se queste fossero, molto probabilmente accantonerò l'idea di prendere l'iPhone - e se lo prendessi passerei dalla mia attuale ricaricabile Vodafone ad un abbonamento TIM, che mi pare più interessante per le mie esigenze.

Nel frattempo però riguarderò bene le soluzioni alternative all'iPhone per navigare mobilmente... e comunque quest'estate ne posso fare a meno - andando all'estero mi esporrei a costi senza senso (ad es. Vodafone offre 5 MB di dati al giorno per soli 5 Euro al giorno...).

Insomma, gran freno a mano e continuo ad andare di iPod e WiFi. Poi vedremo se, munti i primi clienti, arriveranno a più miti consigli.

Caro (nel senso di expensive) iPhone, se ne riparla forse per Natale... (magari per allora, 3 sarà riuscita a spuntarla contro l'assurdo duopolio, introducendo un elemento di concorrenza e magari costringendo a rivedere un po' i prezzi...)

giovedì, luglio 03, 2008

Vodafone, l'iPhone in ordine alfabetico

Supponiamo vogliate prendervi l'iPhone su Vodafone.

Adesso pare abbiano chiuso l'iscrizione alla lista delle persone che sarano informata in anteprima, lista cui fino a un po' di tempo fa potevate iscrivervi dal sito.

Seguendo allora le indicazioni della pagina iPhone,..."Prenota subito il tuo iPhone 3G in versione Abbonamento presso i Punti Vendita Vodafone."

Il link scarica la lista dei PV Vodafone preso cui è possibile prenotarsi.

Particolare interessante: la lista (in pdf) è organizzata in ordine alfabetico dei rivenditori.

Non per Città o per CAP. ergo, per capire qual'è il rivenditore più vicino all'ufficio o a casa, bisogna scorrere per intero la lista.

Non una gran cosa, direi, dato che sono solo 22 pagine di listato...

Armiamoci di santa pazienza, ed iniziamo la spunta...

A.Z. TLC S.R.L. P.ZZA XX SETTEMBRE, 20/A PORDENONE PN 33170
AGAVE SRL VIA EPOMEO 33 NAPOLI NA 80126
AGT SNC P.ZZA BOREA D'OLMO 34 SAN REMO IM 18038
AL TELEFONINO S.A.S. DI SGARLATOPIETRO & C. CORSO GARIBALDI 569 REGGIO CALABRIA RC 89127
AL.MA. COMUNICAZIONI S.R.L. VIA GARIBALDI, 11/D PARMA PR 43100
ALBA TELEFONIA di LESTINI GIULIANO VIA CAIROLI 7 ALBANO LAZIALE RM 00041
ALBIZZATI RADIO DI ALBIZZATI VANNA VIA RICASOLI 71 LIVORNO LI 57125
ALDERAN S.R.L. VIA CAVOUR 54/A PIACENZA PC 29100
ALOE SAS DI DE CARLO A. & C STRADA MAGGIORE, 39 A/B BOLOGNA BO 40125
ALTINATE 10 S.R.L. VIA RIVA DELL'OSPEDALE 9/A CITTADELLA PD 35013
ALTINATE 10 S.R.L. C.O GARIBALDI, 7 PADOVA PD 35122
AMBRA S.R.L. VIA ROMA, 27 MANTOVA MN 46100
AMBRA S.R.L. VIA CENTRO, 37 VERONA VR 37134
AMBRA TELECOMUNICAZIONI S.N.C. VIA VENEZIA 8/A CAVALCASELLE DI CASTELNUOVO DEL G. VR 37010

PS: meno male che noi utenti evoluti sappiamo che esiste la funzione "search" nel pdf...
I nostri visitatori non sono stupidi e hanno fretta.

La comunicazione su internet ha le sue regole: per sopravvivere, dobbiamo tagliare.

Su Internet la comunicazione funziona in modo molto diverso dal modello tradizionale. La fretta condiziona l'uso del sito. E se ci dilunghiamo troppo, se mettiamo i bastoni fra le ruote all'utente, rischiamo di perdercelo, forse per sempre.

Ecco la nuova puntata del corso di Internet marketing per le PMI. Come sempre lo trovate a questo indirizzo



lunedì, giugno 30, 2008

Vota Ecologico...

Bel video che invita gli americani, quando a Novembre voteranno alle presidenziali, a pensare all'ecologia e alle questioni globali all'atto della scelta del candidato.

Facessimo anche noi così... (e avessimo ancora un partito verde...)

Il video è inserito nel canale YouTube di Patagonia, azienda di prodotti per lo sport e l'abbigliamento da sempre molto attenta all'ecologia.
Thriller, user generated content battono Michael Jackson

Il video musicale più famoso di tutti i tempi gode ancora di ottima popolarità su YouTube, dove in questi anni è stato visto da almeno 18 milioni di persone. Ma le reinterpretazioni della canzone vanno perfino oltre e sfiorano quota 50 milioni di visite. Un fenomeno creativo...

e il seguito lo leggete su Apogeo: http://www.apogeonline.com/webzine/2008/06/26/01/200806260101

Photo credits

venerdì, giugno 27, 2008

Come promuovere i propri vestiti su Internet

e vincere un Grand Prix a Cannes?

Chiedetelo a Uniqlo, marca giapponese non nuova all'innovazione online (è comparabile alla nostra Oviesse, ha già negozi in Europa (Londra) e negli US...)

La loro soluzione è un oggetto che si declina come salvaschermo, plug in per Facebook, blog... uno spettacolo a fini commerciali... non so bene neanch'io come descriverlo, so solo che mi piace, la trovo una soluzione molto sofisticata....

(date qualche secondo all'applicazione che si carichi nella finestrella qui sopra...)

Date un'occhiata anche al sito...http://www.uniqlo.jp/uniqlock/#downloads

martedì, giugno 24, 2008

Cercasi Madrelingua Web Copywriter

Visto il successo di pubblico della mia precedente ricerca, ci riprovo.

Questa volta mi chiedono se do' una mano a trovare una persona con questo genere di caratteristiche...:

- copywriter (meglio se femmina, dato il tipo di prodotti)
- giovane (meno di 30 anni)
- madrelingua Inglese
- esperienza di scrittura sul web.

Mi sottolineano l'importanza che sia davvero madrelingua e che sappia scrivere sul web...

come al solito non scrivete a ma mandate una mail con cv etc etc a:
contentfreelance@gmail.com

lunedì, giugno 23, 2008

Sarà ora che mi prenda una vacanza?

A giudicare dalla faccia che mi ritrovo, inizio a sospettare di sì....
(no, non è la mia faccia standard da tacchinamento)

User-generated content. Pericolo chissenefrega effect

Ma questa faccenda dell’user-generated è un approccio strategico, una trovata da furbetti, una moda?

E gli user, per quanto continueranno a seguirci generando contenuto su cui noi possiamo lucrare?

Una mia interessante e brllante riflessione pubblicata su ADV Advertiser e disponibile anche online, esattamente qui

Buona lettura...

Image credits
Orazione funebre per il modello tradizionale di Marketing...

venerdì, giugno 20, 2008

Cielo, spazio e cyberspazio

L'Air Force statunitense si erge a bastione della sicurezza cyberspaziale americana. Ma più che il romantico hacker, fanno paura i governi stranieri, in particolare quelli di Cina e Russia...

Per saperne di più, leggete il mio articolo settimanale su Apogeo...

Foto Credits
Ammazza quanto crescono gli investimenti su Internet ;-)

IAB Italia ha rilasciato i dati relativi agli investimenti pubblicitari online 2008 in Italia.

Se teniamo conto che il mercato totale della pubblicità fattura in Italia un 9 miliardi di euro (con circa 2% crescita…), la pubblicità online se ne porta a casa un 10% circa - netta crescita di quota rispetto al passato.

E poi va tenuto conto che sono numeri "a valore" e non "a quantità"; con quello che si paga un solo spot in primetime TV, si satura un portale di comunicazione per tempi molto lunghi... ;-)

Comunque: continua il trend positivo investimenti online, nel 2008 crescita del 33,5%, il fatturato è di 917 milioni.

Ruolo determinante del cosiddetto “display” che comprende tutti i formati pubblicitari che generano “awareness” e impatto.

Il Search advertising mantiene la sua posizione di leadership come veicolo utilizzato sempre più con continuità dalle aziende.

giovedì, giugno 19, 2008

Content Manager Free lance cercasi (o struttura)...

Se tra l'esimio pubblico ci fossero dei content manager freelance (o anche strutture dedicate a questo mestiere) si facciano avanti...;-)

In breve: gente che conosco sta cercando delle figure di content manager che operino da freelance su specifici progetti, diciamo per assorbire i picchi di lavoro in una affermata ;-) struttura che sviluppa operazioni web. Sono interessati a collaborare, sul fronte freelance, con due tipi di persone...

Le specifiche che mi passano sono:

+ senior

* Contribuisce alla definizione dell'interfaccia utente.

* Contribuisce alla definizione della struttura del progetto e degli alberi
di navigazione in base all'organizzazione dei contenuti.

* Definisce l'organizzazione dei contenuti dei progetti.

* Supervisiona lo sviluppo di nuove proposte per il cliente per quanto
concerne il settore.

* Esegue un lavoro editoriale di ricerca ed ampliamento di argomenti per la
realizzazione o il mantenimento dei progetti.

+ junior

* Supporta il senior nella definizione dei contenuti dei progetti.

* Contribuisce alla definizione della struttura del progetto e degli alberi
di navigazione in base all'organizzazione dei contenuti.

* Sviluppa nuovi articoli ed argomenti sulla base delle richieste del
cliente.

* Esegue un lavoro editoriale di ricerca ed ampliamento di argomenti per la
realizzazione o il mantenimento dei progetti

Il discorso è comunque aperto anche a strutture professionali, non solo ad
individui... ma in questo ambito diciamo che le possibilità di collaborazione
sono focalizzate su organizzazioni che facciano questo mestiere come business
principale, più che, ad esempio, a web agencies che facciano "anche"
content...

Chi fosse interessato, NON scriva a me, ok? Mandate due righe a questo
indirizzo:

*contentfreelance@gmail.com*

direi che la cosa migliore, a parte il solito CV, è raccontare cosa avete
fatto, cosa sapete fare, etc etc...

Io a questo punto mi sfilo dal processo e non ne voglio sapere più
nulla...;-) in bocca al lupo

Una segmentazione accurata... (lol)

Schermata che mi è comparsa durante la compilazione di un sondaggio online...:-)

(ad essere onesti me la sono cercata: alla domanda precedente - sei eterosessuale/omosessual/lesbica/bisessuale... per stanchezza e irritazione avevo cliccato su "non so"...;-)

non fa una piega.

mercoledì, giugno 18, 2008

Presto la pubblicità per il dominio.it

Il Registro italiano ha lanciato una gara per l'assegnazione del budget per le attività di comunicazione. Sul piatto almeno due milioni di euro per promuovere la cultura di Rete e la via italiana al dominio. Nessuna apertura alla creatività diffusa: il budget è riservato a grandi società del settore.

Per approfondimenti, leggete il mio pezzo settimanale su Apogeo...

Piace lo sport? Allora consumi media digitali...

Risultati di una ricerca EIAA (European Interactive Advertising Association): i media digitali stanno rapidamente diventando il media preferito dagli appassionati di sport; più di un terzo degli utenti europei ha l'abitudine di visitare siti sportivi .

Gli "sportivi" hanno inoltre una maggiore propensione ad usare contemporaneamente TV e online per godersi meglio l'evento sportivo, esattamente il doppio rispetto alla media (32% contro il 16%). Stesso raddoppio per quello che riguarda la fruizione di video dal cellulare (12%)

Il 36% degli utenti Internet europei visita regolarmente siti sportivi - passandoci anche più di 10 ore la settimana.

Per approfondimenti, cliccate qui...

lunedì, giugno 16, 2008

E se il web fosse uno strumento di Direct Marketing?

Il Direct Marketing ci può aiutare moltissimo a sviluppare operazioni online molto più efficaci.

Molto frequentemente, le aziende pensano a Internet - e nello specifico ai siti web - come a una forma di pubblicità.

A essere pignoli, o meglio precisi, questa non è una visione corretta, e può portare a fare degli errori strategici anche gravi nel come pensare e realizzare il proprio sito.

Provassimo a far finta che il web fosse uno strumento di DM...?

--> il resto lo leggete nella nuova puntata del mio corso di e-marketing per le PMI sul sito Eurogroup (click here /sgnaccate qui)

(Image Credits)

giovedì, giugno 12, 2008

La crescita di Internet secondo UPA

All'assemblea UPA (aziende che utilizzano la pubblicità... i clienti, insomma), Astra ha presentato la solita ricerca sull'evoluzione degli investimenti pubblicitari.

Lo spending complessivo si annunci ain crescita del 3,4% (contro il 4,2% dell'anno scorso).

Gli investimenti su Internet sono dati in crescita del 29,8% (ma IAB ha subito risposto che secondo loro dovrebbe crescere ben di più...)


Ancora Vodafone e iPhone - ma che marketing e'?

Viva la trasparenza!

Finalmente sul sito Vodafone compare l'iPhone - ma, uno si domanda, quanto costerà?

Al di là dell'oggetto in se', dato che (almeno per un certo numero di persone) oltre a farlo vedere uno magari lo usa per navigare... come saranno i piani tariffari?

Ecco cosa dice Vodafone:
"Scegliendo un piano Ricaricabile per Privati potrai acquistare direttamente

sullo Shop online l'iPhone 3G da 8GB
a 499 euro
e l'iPhone 3G da 16GB
a 569 euro
.

Con gli abbonamenti iPhone Vodafone
Facile avere l'iPhone è ancora più vantaggioso!
Chiedi informazioni nei Punti Vendita Vodafone."

Ahhhh bene, tornati al 1995, quando guai a mettere i prezzi sul sito... ma cosa significa che per conoscere i piani tariffari dell'abbonamento devo andare sul PV? Che senso ha, in termini di marketing? Costringere la costruzione di Store Traffic, così si vende di più?

E, al di là del prezzo del telefono, cosa costerà navigare in modalità ricaricabile?

Ho dei sani dubbi...

E poi, per richiedere informazioni in anteprima... devo compilare un form dove mi si chiede obligatoriamente il codice fiscale e il cellulare, tanto per essere sicuri che io non scappi dalle maglie del loro CRM..

PS: sul sito TIM, invece, l'iPhone è ancora un perfetto sconosciuto...

mercoledì, giugno 11, 2008

Una brevissima riflessione sull'iPhone

Badabum, pum, paf, con i soliti fuochi d'artificio (no, in realtà con meno di quanto ci si aspettasse?) è stato annunciato l'iPhone 3G - quello che interessa noi italiani.

Bene, dall'11 Luglio sarà in vendita da Vodafone e Tim.

Bene, da comunicatore, mi sarei aspettato che un secondo dopo l'annuncio ufficiale di Steve Jobs, sul sito di Vodafone e Tim apparissero, magari in Home page, le offerte, un link, un qualcosa.. per sfruttare l'ondata emozionale e non lasciare tempo agli entusiasti di raffreddarsi, di pensarci su... spingendoli a sottoscrivere subito.

Niente.

Vado sul sito di Apple, dove alla voce "dove comprare" l'iPhone mi mettono i link ai due siti... portato di nuovo sulla Home Page, nessuna informazione. Provo con la ricerca all'interno dei siti. Nulla.

Evidentemente ho capito male, forse non è vero che Jobs ha annunciato il prodotto nuovo, visto che i distributori ufficiali non fanno una piega...

Bah. Considerando che c'è un certo numero di persone (molte delle quali influencers, trend setters etc) che aspettano da mesi con impazienza il prodotto...che si tratta del telefonino di cui più si è parlato sui media...

La voce al popolo dell'azienda ignora completamente anche solo l'esistenza del prodotto, per non parlare dell'offerta / bundle / pricing....

Sembra quasi (ma avranno certo le loro buone ragioni aziendali) che certe aziende non parlino la stessa lingua dei loro potenziali clienti...

*** aggiornamento, notizia ASCA:"(ASCA) - Roma, 10 giu - Il prossimo 11 luglio il nuovo iPhone 3G arrivera' nei negozi Vodafone. Da domani sara' possibile prenotare l'iPhone sul sito www.vodafone.it o nei principali punti vendita di Vodafone Italia. Registrandosi sara' anche possibile ricevere via e-mail tutti i dettagli sull'offerta e le informazioni sui nuovi iPhone 8Gb o 16Gb."

Bene, allora stiamo a vedere se entro stasera sarà davvero possibile registrarsi... resta il fatto che si sapeva da tempo la data dell'annuncio... perchè aspettare 24, 48 o più ore per aprire le porte ai prospect?)

Photo credits
E se il contenuto lo fa l'utente?

On line la nuova puntata del mio corso di Internet Marketing per le PMI...

User Generated Content: coinvolgimento dell'utente per definire contenuti e strategie aziendali.

Nel Marketing Contemporaneo si fa un gran parlare di User Generated Content - di contenuti generati dagli utenti. Di che si tratta? Sono una buona idea? A quali condizioni possiamo aspettarci che chiedere ai nostri clienti di sviluppare contenuti per noi sia un successo?



Ecco il link

Photo credits
Il mio pezzo settimanale su Apogeo...

Continuo ad essere molto incasinato, anche perchè da qualche giorno è partito il mio progetto di formazione all'interno di Leo Burgett group, che mi vedrà impegnato per ben 45 incontri da qui a Ottobre... resta quindi poco tempo per fare cose come il blog :-(

Segnalo comunque che, se proprio volete leggere qualcosa di mio, ci sono sempre gli articoli su Apogeo - ad esempio:

"Percorsi veloci con il GPS Collaborativo"
Monitorare dov'è e a quale velocità procede il nostro dispositivo Blutooth potrebbe rivelarsi un eccellente sistema per dedurre le condizioni del traffico e rendere più intelligenti i navigatori satellitari... (link)

lunedì, giugno 09, 2008

Caro Petrolio? Il bordello ricorre al marketing...

Nel Nevada, dove la prostituzione è legale, i locali addetti (posti fuori città) stanno soffrendo del caro petrolio.

Buona parte della clientela risulta composta da camionisti che - per colpa del caro gasiolio, tagliano sulle spese di entertainment.

Per cercare di stimolare il mercato, le aziende del settore stanno quindi ricorrendo al marketing e alla comunicazione.

A parte poster 6 x 3, si ricorre ad azioni volte ad esempio ad arricchire la customer experience - ad esempio offrendo nel giardino dei locali Barbecue gratuiti per i clienti.

In un ottica di fildelizzazione, invece, il lancio di tessere fedeltà; al nono bollino, il decimo passaggio è offerto dalla cassa.

Domanda che mi attanaglia: ma come diavolo avranno cammuffato le tesserine? Non so quanti andrebbero tranquillamente in giro con la tessera a punti del lupanare nel portafoglio, specialmente se sposati...

8-S

giovedì, giugno 05, 2008

Cara Banca, complimenti per la perspicacia

Altra horror story del marketing e della relazione col cliente.

Ieri sono andato in Banca. Una banca di cui ero cliente da oltre 15 anni, forse più. Un medio istituto di Credito, abbastanza quotato nell'ambiente.

Quando dico che devo chiudere il conto, mi fanno parlare col vicedirettore, che mi chiede addolorato perchè.

Rispondo che il canone mensile mi da un po' fastidio, ma che sopratutto il costo dei bonifici (che faccio solo online) è assurdo, considerato che con una banca online non pago ne' l'uno ne' l'altro.

Cerca di trattenermi, di negoziare. Fa il suo mestiere, ma a me cadono le braccia.

Da più di un anno il saldo del conto è calato moltissimo.

Causa? una serie di bonifici verso banche online, beneficiario me stesso. La carta di credito collegata... usata sempre meno. Le operazioni... sempre meno frequenti. L'uso del sito sempre più raro. I segnali di un cliente in fuga c'erano tutti.

Ci fosse stato un qualche sistema di monitoraggio dei clienti l'avrebbero capito da mesi che stavo andandomene.

Ma capisco, queste cose sono complesse... quello che è peggio è che in questi mesi sono andato 2 o 3 volte di persona a parlare con persone fisiche di questa banca (non quelle che mi hanno ricevuto ieri) per capire se si poteva negoziare. E sempre mi hanno detto che già pagavo il minimo.

Oggi che vado per chiudere, il vicedirettore mi dice che i costi dei bonifici me li possono ridurre, anche parecchio (ergo stavate facendo dei margini della madonna, approfittando della mia passività).

Un'altra persona con cui ho parlato per un altro aspetto mi dice che i bonifici online sono gratis (e allora voglio indietro le centinaia di euro che mi avete sifonato come commissione sui bonifici online).

Sorry folks, troppo tardi.

I segnali ve li ho dati, anche fin troppi. Fin quando facevo la spola con l'estero poteva farmi comodo avere una banca fisica, adesso (visto anche che mia moglie è bancaria, in un altro istituto) un conto online basta e avanza. Visto specialmente la sostanziale differenza di costi che avete applicato fin quando pensavate fossi un cliente acquisito e inamovibile...

Sorry folks, se volete tenervi i clienti, fate qualcosa per accorgevene prima che uno arrivi li' per chiudere. Adesso ho il mio bel conto nuovo online e di voi non ho nessun bisogno...
Aggiornamento Telecom

per fortuna il guasto è stato risolto in meno di 24 ore... diamo a Cesare quel che è di Cesare...

mercoledì, giugno 04, 2008

Telecom Italia: L'azienda che amate odiare (a ragione)

Ho un guasto al telefono da oggi pomeriggio. Stasera chiamo il 187. Passo 10 minuti appeso ad attendere coccolato dalla musichetta - ma è comprensibile, sono quasi le 22...

Il tecnico mi risponde e in poco più di un minuto diagnostica: "c'è un guasto in centrale". Ah, bene. "Devo mandare una segnalazione ai tecnici" (ma non c'è un sistema di autodiagnosi, chessò, un sistema di allarme che non usi come sensore l'abbonato danneggiato...?) bah. 

E allora, che facciamo? "la riparazione sarà effettuata entro venerdi' a mezzanotte. Se per sabato mattina non le funziona ci richiami".  Oibo'. Essendo che oggi è mercoledi'...

Essendo che io pago un considerevole premium price per usare Telecom, e che la concorrenza non manca... essendo che una volta che ho ritardato il pagamento di una bolletta mi hanno fatto un mazzo così...

Leggo comunque che Telecom nei prossimi 2 anni licenzierà 5000 persone. Spero che tra loro vi siano quelli che a fronte di un servizio premium priced settano questi livelli di customer care, che a fronte del canone si prendono 48 ore (o di più, in fondo ti dicono che potrebbero anche non riuscirci, in quei tempi) per ridarti un servizio che paghi salato.

Come diceva mio nonno: "in miniera!", che almeno gli imbecilli che affossano l'azienda la paghino più cara di gente che magari lavora bene ed è licenziata lo stesso.

E per favore non iniziate a sparare sul management e sui capolavori strategici di Napoleone a Waterloo.

Domani, sempre per la serie le horror story del marketing, vi racconto del conto corrente bancario che ho chiuso oggi...

PS: accetto suggerimenti su operatori telefonici alternativi... 
Piace lo sport? Allora consumi media digitali...

Risultati di una ricerca EIAA (European Interactive Advertising Association): i media digitali stanno rapidamente diventando il media preferito dagli appassionati di sport; più di un terzo degli utenti europei ha l'abitudine di visitare siti sportivi .

Gli "sportivi" hanno inoltre una maggiore propensione ad usare contemporaneamente TV e online per godersi meglio l'evento sportivo, esattamente il doppio rispetto alla media (32% contro il 16%). Stesso raddoppio per quello che riguarda la fruizione di video dal cellulare (12%)

Il 36% degli utenti Internet europei visita regolarmente siti sportivi - passandoci anche più di 10 ore la settimana.

Per approfondimenti, cliccate qui...
Wow.

martedì, giugno 03, 2008

Multicanale fa vendere di più

Interessante articolo su Advertising Age

Secondo una ricerca di Advertiser Perceptions, l'intenzione d'acquisto dei consumatori esposti alla comunicazione di un certo prodotto aumenta molto considerevolmente (si parla di un 20% in più - con punte del 65%) quando la comunicazione passa attraverso un mix di strumenti piuttosto che solo attraverso la TV.

I risultati variano a seconda della categoria merceologica ed altri fattori... ma è evidente che una interazione più ricca e complessa con la marca ha un chiaro effetto sulla percezione e i comportamenti d'acquisto.

Chiaro che lo studio è relativo solo al pubblico americano - ma a naso potrebbe essere molto applicable anche per il consumatore italiano...