lunedì, novembre 30, 2009

L'ecommerce di Yahoo sbarca sull'iPhone


Yahoo ha lanciato un'applicazine che si integra con Yahoo Shopping, il servizio di comparazione di prezzi del portale. L'applicazione iPhone permette di comprare non solo dal catalogo Yahoo ma anche da quello dei suoi partners (Amazon, Fossil, Target...). e di accedere alle recensioni e ai rating di prodotto...
Si riconferma quello che sostengo da tempo: cambia lo scenario del retail (almeno su certi target evoluti), si riconfigura l'infoshopping, la possibilità di esplorare i prodotti e di comparare i prezzi mentre si è sul punto vendita apre la porta a cambiamenti del marketing e della comunicazione non da poco.

Ecco il video dell'app


FNAC in vendita?



Il Gruppo PPR (Pinault-Printemps-La Redoute) si accinge, a quanto pare, a mettere in vendita FNAC per concentrarsi maggiormente sul suo core business: il lusso. Da tenere presente che in Francia Fnac.fr è il principale concorrente di Amazon.
Comunque erano almeno 3-4 anni che se ne parlava...

venerdì, novembre 27, 2009

Che Tweeter sei? Te lo dice Nissan

Azione di Geek Marketing Virale di Nissan in Australia per il lancio di Micra usando i Social Network.
Alla base una applicazione ( o meglio un mini sito) in cui possiamo scoprire, grazie ad un "Tweetalyzer" che tipo di tweeter siamo  (e, di conseguenza, di che colore dovremmo comprare la Micra).
Nelle immagini trovate anche il mio risultato: dato che secondo Nissan ho un ego ipertrofico (vero, vero)  e sono equiparato a Paris Hilton, mi sento autorizzato a farlo sapere a tutti :-)

Serve davvero un pc per vivere nelle nuvole?



Lo spostamento in rete di applicazioni e contenuti ci permette di immaginare nuove tipologie di dispositivi mobili. e nuove forme di vita "in the cloud" .
L’esperienza di Sony e i nuovi scenari di accesso alla Rete dai device più disparati, specialmente in area entertainment.
Questo è il tema del mio articolo pubblicato oggi su Apogeo. Magari può interessare...

giovedì, novembre 26, 2009

Quanto crescono le donne italiane in Rete...(dati)


Arrivano nuovi dati sull'uso della Rete da parte delle navigatrici italiane - con i risultati della ricerca EIAA su Donne & Web e la conferma che Internet ha sorpassato la TV perlomeno sul target femminile 16-34. E bloggare è l'attività che cresce di più (qui il pdf, qui alcune slides di presentazione) .


Qualche highlight della ricerca Digital Women:


EIAA stima in 20 milioni gli italiani su Internet (un po' meno di quanto dica Nielsen) e di questi ne conta 8,3 milioni come donne (41.5% - contro il 46% rilevato da Nielsen) con una crescita nell’uso di Internet pari al 7% anno su anno. In alcuni casi, il pubblico delle italiane ha percentuali di utilizzo ben al di sopra dell’andamento medio europeo. Per esempio, mentre è del 60% la media di utilizzo fotografata in tutta Europa (sia uomini sia donne) la fascia demografica delle 16-34nni viaggia su una media ben superiore, pari cioè al 76%, affermandosi come la generazione decisamente più geek in Italia.


Le donne italiane registrano un primato, raggiungendo il terzo posto a livello europeo per l’ammontare di tempo trascorso in Rete: 12 ore settimanali online (vs media europea di 11 ore). Il 20%  delle donne nel nostro Paese dichiara inoltre di accedere a Internet anche nei fine settimana, con una crescita decisiva pari al 54% negli ultimi 2 anni. Il 29% è dichiaratamente heavy user, cioè collegata a Internet più di 16 ore a settimana.
Le donne spengono la TV e accendono il pc
Oggi la televisione perde terreno a favore di Internet e le donne in Europa confermano l’incalzare di un trend inarrestabile. Sono poco più di 15 le ore trascorse settimanalmente davanti alla TV, tallonata dall’online con una media europea al femminile di 11 ore abbondanti.  


Anche in questo caso, le 16-34nni italiane contribuiscono ad accelerare i trend nel nostro Paese. Infatti, rispetto a tutte le donne digitali italiane, questo target trascorre il 14% di tempo in meno davanti alla televisione, ma il 13% in più su Internet. 


Il sorpasso della Rete è una realtà: ogni settimana le 16-34nni spendono una media di 13,7 ore settimanali su Internet, contro le 12,5 guardando la TV.

Il 67% delle donne italiane intervistate naviga su banda larga. Parliamo di 5 milioni e mezzo di persone e, più in dettaglio, il 71% delle 16-34nni naviga con una connessione broadband.


Il 45% delle 16-34nni nel nostro Paese ha una connessione wireless.


Le donne italiane ed europee usano il web primariamente per comunicare.
L’email è lo strumento più importante, tanto che l’uso medio delle intervistate coincide esattamente con la media europea: 79%. Stessa coerenza per gli strumenti di instant messaging: 36% in entrambi i casi.
E’ interessante notare che l’attività a più forte aumento nell’universo geek femminile sia bloggare, con 21% di crescita anno su anno.
Il 76% delle intervistate in Italia dichiara che grazie a Internet può gestire le proprie finanze, mantenere il contatto con amici e parenti, accedere a informazioni legate alla salute, prenotare vacanze, scegliere prodotti o servizi più competitivi, prepararsi meglio a eventuali cambiamenti nel proprio stile di vita. 
In particolare, le donne digitali italiane ammettono che l’utilizzo di Internet le faciliti nella gestione di determinati aspetti della propria vita. Ai primi 3 posti troviamo: mantenere il contatto con amici e parenti (68%) accedere a informazioni su salute e benessere (44%) e prenotare viaggi o vacanze (43%).
Se è vero che in generale le donne in Europa visitano volentieri i siti di moda (45%) non è questa la categoria merceologica più cliccata online. Vincono i siti di informazione (55%) i viaggi (50%) e la finanza (48%).   
 
 eShopping in aumento
Il 93% delle donne digitali italiane cerca in Rete prodotti e servizi, il 59% procede anche all’acquisto online. A conferma del ruolo strategico di Internet nelle scelte e nella costruzione delle proprie opinioni, emerge un dato interessante: il 31% delle donne italiane coinvolte nel sondaggio dichiara di cambiare idea sul brand da acquistare al termine di una ricerca online. 

mercoledì, novembre 25, 2009

La riunione Twitter :-)

Bellissimo video segnalatomi da Mariella Governo.
Come sarebbe la vita se le riunioni aziendali avessero un limite di 140 caratteri?
Un bel pensiero su vincoli e opportunità dei Social Skills :-)

Ancora su ADV

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, come si dice... ospito volentieri questo contributo di Nuccio Barletta, che me lo aveva inviato come commento ma che credo meriti la dignità di un post.

A lui e a tutti quelli di ADV un grande abbraccio di solidarietà.

LE VITE DEGLI ALTRI

Mi chiamo Nuccio Barletta, sono un giornalista professionista, sono iscritto all’Ordine Professionale dal 7 giugno del 1977. Scrivo, anzi scrivevo, per due testate della Reed Business Italia, il mensile ADV e , ogni martedì, per il quotidiano on line Pubblicità Italia Today, curavo l’allegato Web Marketing Tools. Dico scrivevo, perché come probabilmente già saprete, l’amministratore delegato del gruppo, nel corso di un’intervista, ad un giornale della concorrenza, ha annunciato la chiusura delle testate. Ora, accade sovente, che un’intervista, soprattutto quando è concessa al tramonto di un venerdì di novembre, mese tra i più mesti dell’anno, sotto l’azione di tensioni emotive determinate dalla crisi della raccolta pubblicitaria, perde i suoi connotati giornalistici e assume quelli di un transfert psicoanalitico. L’amministratore delegato della Reed Business, presumibilmente, aveva ‘somatizzato’ , non da ora, ma da tempo, l’ansia legata alla gestione delle riviste, della linea Comunicazione, perché avvertite come estranee rispetto alle tradizioni editoriali della Reed. E pensare che, al tempo della loro acquisizione, la casa editrice di via Richard 1 aveva annunciato la costituzione di un grande ‘polo’ della Comunicazione. Ieri, dunque, grandi progetti e ambiziosi programmi, oggi l’annuncio della disfatta. Ora, per carità, può anche darsi che dietro l’intervista si celi una diabolica strategia. D’altronde, in Italia, i nipotini di Machiavelli costituiscono una genia prolifica. E, al cospetto di una grande strategia, secondo voi ci si può soffermare a pensare agli aspetti umani? Ovvero, ai tanti collaboratori che, in questi anni, hanno portato avanti le riviste, alle risorse che vi hanno dedicato, superando difficoltà di ogni tipo? Ma, suvvia i collaboratori sono ‘strumenti’ – anzi il management della Reed che se ne intende direbbe ‘tools’ fa più fine ed è, diciamolo, più Reed – beni strumentali come la carta e l’inchiostro delle stampanti. Non a caso, quando hanno acquisito ADV, non ci hanno voluto conoscere, nemmeno i curriculum hanno voluto e letto. D’altronde, scusate, voi al ‘toner’ della stampante chiedete il curriculum? I beni strumentali non mangiano, non hanno figli, non pensano ( perché a pensare ci sono loro, quelli della Reed) non hanno sentimenti, non hanno dignità umana e professionale. Insomma, come nella trama di quel bellissimo film, uscito qualche tempo fa, ambientato a Berlino Est, al tempo della Cortina di Ferro: Le vite degli altri, non persone, esseri umani, ma soggetti destinatari di intromissioni dure, implacabili e disumane in ogni attimo della loro vita esistenziale ed affettiva. Poi ci sono altri aspetti, magari economici. Ad esempio, da gennaio, venivamo pagati ogni 60 giorni. E ci è andata bene, perché la proposta era di 90 giorni, come con i fornitori di cancelleria. Un’altra mossa strategica anche questa, finanza aziendale creativa. Non saprei dirvi che fine faranno le riviste ADV e Pubblicità Italia e i loro siti. So per certo che si poteva e si doveva elaborare una strategia integrata e non è stata fatta. L’on line offriva altre possibilità e sono state colpevolmente ignorate. Ma, gli errori della Reed Business sono stati minuziosamente elencati nella sacrosanta nota del Comitato di Redazione, uscita oggi 24 novembre. La mia è un’iniziativa personale, ho portato, spero, una testimonianza di verità e mi auguro di coraggio, perché il vile muore sempre due volte.

Grazie
Nuccio Barletta

martedì, novembre 24, 2009

Siete ancora in tempo per il Master ;-)



Sabato avrò l'onore di aprire il Master IFAF in Digital Marketing & Communication.
Ricordo che le iscrizioni sono aperte e che, cosa secondo me interessante, si possono "acquistare" anche singole lezioni che interessano senza dover necessariamente impegnarsi per l'intero corso di 13 sessioni...

De Agostini sbarca sull'iPhone.



Un altro editore sbarca sulla piattaforma iPhone: si tratta di de Agostini che, all'interno del suo ricchissimo catalogo ha scelto di entrare con le fiabe.
Al momento si tratta di una applicazione interattiva per ascoltare le fiabe, con quattro titoli disponibili.
Riprendo dal lancio stampa:
“Fiabe da ascoltare - spiegano dalla casa editrice novarese -, da vedere e con cui giocare in modo interattivo: ogni storia è infatti raccontata a più voci e accompagnata da musiche e suoni, illustrazioni ed effetti di animazione ideati e realizzati per stimolare l’immaginazione del bambino. Con le audiofiabeDe Agostini si può anche giocare: basta scuotere l’iPhone(funzione “shake”) per scomporre e ricomporre le parole e ascoltare le fiabe visualizzando diverse animazioni”.
L’applicazione “Audiofiabe” è disponibile al prezzo di 2,39 Euro su App Store.
Un commento: sicuramente oggi per un editore è sempre più difficile ignorare le nuove piattaforme digitali e sopratutto i nuovi device, nella speranza che iPhone, ereader etc permettano di riprendere quel controllo sul contenuto che la cultura del "free" del web (dalla difficile monetizzazione per molte aziende) ha messo in crisi - in un momento dove è cruciale fare revenue per mantenere in piedi testate e aziende...

Chiude ADV, e non solo.

A sorpresa ADVexpress comunica la chiusura di una testata concorrente: ADV, insieme ad altre testate del gruppo Reed come Pubblicità Italia Today.

Al di là del dispiacere personale (da circa 3 anni collaboravo a ADV), il mio pensiero e la mia solidarietà va a tutta la gente che ci lavora, augurando loro tutto il meglio possibile.

La situazione comunque sembra essere un po' incasinata, a giudicare dal comunicato sindacale...

Da notare che Reed ha già operato negli scorsi mesi ristrutturazioni anche sul fronte della formazione, con un ripensamento di LRA.

lunedì, novembre 23, 2009

Il flashmob elfico. E non solo.

Immagino che molti di voi conoscano "Elf Yourself", la ormai notissima campagna social/virale di Office Max, che da qualche anno ci allieta o ci ammorba permettendoci di trasformarci in elfi natalizi attraverso un sito  e di spammare poi amici e conoscenti... Insomma, l'elfo è diventato ormai il simbolo di Office Max. E l'anno scorso ha generato 122 milioni di elfi e 35 milioni di ecards (!) anche se si discute se tutta questa operazione abbia portato un qualche beneficio commerciale (diretto e immediato) al business aziendale...

Forse è per questo che, con una logica diabolica di pay per content, la danza elfica con la nostra faccia può essere anche *scaricata* come file video... ma a pagamento (5$) ;-). L'invio per email o la pubblicazione su Facebook resta ancora gratuito. Ulteriori fonti di revenue dal merchandising (tazze, mousepad etc) personalizzate con la nostra figuraccia elfica.

Per innovare e amplificare, quelli di OfficeMax si sono inventati pure il flashmob degli elfi, a NY.
Qui sotto il video


Virale Locale (da AdAge)



New entry nella classifica dei virali più visti di AdAge.
"Painfully Honest and Epic Mobile Home Commercial"
Questo è curioso, in quanto "strano" per essere un virale.


E' un commercial per una famiglia che vende case mobili usate in Alabama. Semplice, diretto, tosto.


Nessuno dei classici gimmick pubblicitari virali. Quasi 900.000 visioni. Perfetto esempio del fatto che il viral "accade", spesso in maniera non pianificata.


Sul canale Youtube in cui è contenuto (e dedicato a filmati pubblicitari "locali") trovate anche il backstage.


...In realtà tutta l'operazione - e si capiva dalla qualità del video- è parte di qualcosa di più grande: è in fatti una operazione di Microbilt, azienda di "Risk Management Information" per le piccole e medie aziende.


L'operazione consiste nel lancio del canale www.ilovelocalcommercials.com e di un concorso in cui si possono "nominare" aziende locali che i votanti ritengono meritino di avere una campagna pubbicitaria. A cura di Microbilt, per i prescelti, lo sviluppo e produzione di uno spot. Che se è come questo delle case...:-) 


 

venerdì, novembre 20, 2009

Un Direct Marketing veramente al limite



Operazione di Direct al limite dell'accettabile.... non fosse per l'esiguità del target (21 persone), per il "prodotto", per le specificità dell'operazione.

In breve: per creare un po' di buzz ma sopratutto mettere in vista negli "ambienti giusti" un premio cinematografico di "corti" de paura (Shocking Shorts Award) la stazione televisiva tedesca 13th Street ha creato un'operazione che, fosse stata diretta a "gente qualunque" non avrebbe mancato di suscitare polemiche pazzesche.

L'operazione però era mirata ad invitare 21 giovani registi di talento alla serata di premiazione. Aquesto scopo, i 21 fortunati si sono visti recapitare a casa un DVD anonimo, con sopra solo la scritta "play me".
Una volta inserito, immaginatevi la sorpresa di vedere che il contenuto erano delle riprese della propria casa, magari di se' stessi che entrando in casa, o passeggiando davanti alle finestre... un vero e proprio appostamento da maniaco, stalker... una roba da film dell'orrore.
Appunto. Solo alla fine del filmato si rivelava l'invito.

Risultato? 18 partecipanti alla serata su 21.

Il Caos della concorrenza digitale

Forse ha ragione Bob Garfield quando lega il digitale a scenari caotici. E nel caos rischieranno di trovarcisi anche le agenzie di comunicazione digitale, se a fare creatività ci si mettono anche gli editori.

Parlo di questo nel mio articolo odierno su Apogeo ... la concorrenza sui progetti di comunicazione digitale potrà domani arrivare da tutte le parti.

giovedì, novembre 19, 2009

La Pensilina dell'alta società.



Come sapete, amo molto le operazioni di ambient che usano le pensiline - se fate una ricerca su questo blog troverete molti esempi, tecnologici e non.

Ecco un'altro esempio, piuttosto innovativo, per una marca di vestiti di lusso (Oger ) ad Anversa.

Per stressare la differenza di classe tra chi si veste bene e chi si veste male, hanno installato una sopraelevazione della classica pensilina destinata all'attesa del bus per le persone "dell'alta società" (ovviamente attori).
 
Ecco un video sul montaggio della überpensilina

Cresce l'uso dei Social Media in Azienda. Una ricerca.

Da Palo Alto Networks arriva una ricerca interessante (Application Usage and Risk Report  Fall Edition, 2009) sui Social Media, specialmente sul loro uso in Azienda.
La ricerca non è basata su questionari ma sull'analisi del traffico dati aziendale.
 Particolarmente interessante il fatto che dalla primavera all'autunno l'uso di Twitter è cresciuto del 250% (facile, partendo da numeri piccoli), Facebook del 192%, con un significativo uso della chat di FB all'interno delle aziende.
Crescono il Blogging e l'uso di Wiki. Google docs ha fatto la sua comparsa nell'82% delle organizzazioni monitorate.
    
Ulteriori approfondimenti, qui.

[Branding & Marketing Blog / Venturini]


mercoledì, novembre 18, 2009

Anche il Buono Sconto passa sul Mobile

La produzione e distribuzione dei buoni sconto cartacei è un problema logistico ed un grande costo. Per di più, vanno a persone che non sono necesariamente interessate.

Un approccio che ribalta il problema è quello di ChaCha: non solo il buono sconto arriva sul mobile, ma arriva "on demand": le persone accedono al sito cercando se esistano specifici buoni sconto per marche/prodotti cui sono interessati. Il coupon si può stampare o ricevere sul cellulare.

Da un lato si rischia di pregare ai convertiti, ovvero dare sconti a persone che comunque comprerebbero la marca... d'altra parte esiste la possibilità, giocando sullo sconto, di portare via clienti ad un competitor diretto (pensiamo al caso di una pizza a domicilio, o di un fast food...), facendo fare uno switch e intercettando consumatori coi soldi in mano, quindi prospect caldissimi che si autoqualificano come tali.

E' interessante anche perché grazie al mezzo tecnologico può avvicinare ai coupon target più giovani che sono lontani, anche solo culturalmente, dal concetto del ritaglio o della conservazione del buono sconto classico - negli States spesso molto "cheap" o da pensionati ;-)

Come tutte le promozioni, comunque, gli effetti sul brand vanno sempre valutati con cura... pur sapendo che possono essere azioni che attivano rapidamente, drogandole, le vendite.
  
(In realtà ChaCha nasce primariamente come una sorta di motore di ricerca che usa il potere della community per dare risposta a domande concrete...ma questa è un'altra storia, guardatevi il loro sito per saperne di più.
Altro approfondimento su ChaCha: qui, qui e qui; qualche mio altro pensiero sul couponing online, qui)

Bathroomvertising: la partita in diretta (in bagno)

Più che comunicazione è servizio - però presenta degli spunti interessanti per altri progetti.
Allo stadio di Toronto gli esseri umani, ovviamente, possono provare un irresistibile impulso di andare in bagno. Ovviamente questo crea potenzialmente un problema: perdersi l'andamento della partita di Hockey.

Per questo nei bagni sono stati intallati apparati che, attraverso un sensore, riconoscono la presenza di persone nel locale e provvedono a diffondere la radiocronaca della partita in modo che si possa continuare a seguire l'evento anche quando la natura esige i suoi diritti... (da segnalare subito sull'applicazione iPhone Sitorquat...)
Qui sotto il video.

Dell'uso dei bagni come media ho parlato più volte sul blog, alcuni contributi li trovate qui

Marketing Natalizio su YouTube


Interessante uso di YouTube per il Marketing da parte di Target (catena di supermercati USA) e altri partner.

In estrema sintesi si tratta della costruzione di un canale natalizio (HolidaySolutions) che raccoglie video (fatti apposta) centrati su idee di decorazione, di come festeggiare il natale, di cosa preparare in cucina ( in collaborazione con Food Network... e la possibilità di sottoporre domande allo chef)... il tutto ben collegato all'ecommerce di Target, ovviamente.

La soluzione mi sembra interessante ed applicabile anche a molte altre aziende / focalizzazioni stagionali o verticali.



martedì, novembre 17, 2009

Lo Scenario del Caos


Il mio post precedente sulle masse virtuose mi da' l'opportunità di parlare brevemente di Bob Garfield, autore di cui non ho mai parlato e che invece ha delle cose significative da dire.

Il signore, autore del progetto di cui sopra, è l'autore del libro e del Blog "The Chaos Scenario" e inventore della "Listenomics".

Sullo scenario del Caos poi ci sarebbero da scrivere dei libri (lui l'ha fatto); in sintesi e semplificando molto, la sua visione semiapocalittica è che il mondo del digitale scatenerà sempre più dei disastri nel mondo della comunicazione pubblicitaria, politica, religiosa, mettendone in crisi le regole e scardinando gli attuali equilibri etc etc.

Il suo articolo su Advertising Age da molti pensatori è già considerato un classico (da molti altri una *****).

Tanto per darvi un'idea: "How long it will be before order is restored is anybody's guess. What is certain is that the Brave New World, when it emerges, will be far better for marketers than the old one. What is nearly as certain is that many existing ad agencies and some media agencies will be left behind. And the reason they will be left behind is their stubborn notion that they can somehow smoothly transition to a digital landscape."
"The book postulates that in the rubble of mass media, marketers, governments, charities, churches and all institutions that historically have dictated from the top down must adapt to a digital world of supreme interconnectivity, in which the power is now invested in the crowd."

Vale la pena di darci un'occhiata. Alcuni segnali che stanno giungendo dal mercato sembrano indicare che un po' di ragione e di visione profetica ce l'abbia... anche se, come tutti i pensatori di rottura, vanno sempre presi con cautela e frenando gli entusiasmi - come insegna la storia del web.

Qui trovate qualche approfondimento e qui il suo blog (da cui potete scaricare gratuitamente parte del libro).



Passaparola: domani Virtousmob - partecipiamo all'esperimento sociale



Domani parte un esperimento di Socialqualchecosa (non so bene come definirlo, ed in fondo non è importante).

Si tratta di un tentativo di incanalare le masse erranti della Rete verso un obiettivo (benefico) comune, creando un flashmob virtuale.

La prima uscita di questo esperimento si terrà domani e porterà le persone (si spera, in massa) verso un sito benefico per generare una quantità di piccole donazioni ma soprattutto per misurare la possibilità di mobilitare queste masse, di volta in volta, verso obiettivi specifici ma sempre in ambito charity, imparando dal processo.

Inventando, e facendo evolvere culture, pratiche, teorie.

Occorre dunque seguire il blog virtousmob.com per sapere dove e quando catalizzarsi.

"welcome to the mob, the teeming horde of frenzied do-gooders coalescing as one in service of service.
we are a fearsome, pulsing force to be reckoned with -- living proof of the astonishing power of the crowd. We can form -- and swarm -- in a flash, and so we shall."


Approvo fortemente l'uso della Rete per fini che possano aiutare la gente. E mi interessa molto l'esperimento sociale - non tanto nella sua iniziale forma, in questa prima iniziativa, ma per vedere come potrà evolvere l'esperimento.

Se vi va partecipate e diffondete sui blog, FB, Friendfeed, Twitter (#virtousmob, #mobsters): vediamo un po' cosa riusciamo a combinare...

Nel prossimo post un approfondimento su chi è che sta dietro a questa cosa.

lunedì, novembre 16, 2009

Windows 7 lo provi sulla fermata dell'autobus


Un sistema operativo è, in fondo, un bene esperienziale - sai se ti va bene solo quando l'hai installato e provato.

Di qui fondamentale facilitare il trial. Su questo fronte ha fatto molto bene (direi) Windows 7, che ha fatto una politica di seeding delle varie beta e della versione finale.

Molta gente (me compreso) ha installato la versione gratuita (a tempo) e da questo trial sono stati generati tutta una serie di commenti positivi (pur restando un utente Mac soddisfatto, devo riconoscere che sul mio netbook l'uso di W7 non è niente male - rispetto a XP).

Vero è che a questo tipo di attività di testing probabilmente accedono persone in qualche maniera già convertite o con un alto interesse verso il prodotto; la persona della strada, se non si trova già W7 installato sul nuovo PC, magari fa fatica a capire perché dovrebbe cacciare dei soldi per comprare un nuovo OS se magari il suo XP già gli fa quel che gli serve...

Su questo fronte dunque interessante l'iniziativa di Microsoft in Canada - con l'installazione di schermi tattili presso le fermate degli autobus - un modo per permettere ai non geek (con un approccio di Geek Advertising) che faccia ha e cosa può fare per loro W7, aiutando alla diffusione di consapevolezza sul prodotto e alla generazione di Buzz.
L'operazione è in qualche modo comunque simile al gioco interattivo fatto a suo tempo da Cadbury...

Qui sotto il video che spiega con le immagini l'operazione un po' meglio di come potrei fare io a parole.

venerdì, novembre 13, 2009

Threadless - quando il prodotto ce lo disegnano i clienti

Parliamo del caso di Threadless, l'azienda che fa inventare i propri prodotti (T-Shirt) in buona parte al pubblico, ai propri clienti.

Un interessante esempio di come l'uso dei nuovi strumenti digitali, facendo leva sulle nuove culture, può cambiare radicalmente idee e modelli di business.

Una nuova puntata del mio corso di formazione online sull'e-marketing per le PMI (e i non geek in genere) per Eurogroup.

Il pezzo lo trovate qui.


Aziende: cosa farsene dei Social Media per il Business?

Da un lato è evidente la tentazione (e la pratica) di molte aziende di applicare, ai Social Media e alle altre forme di comunicazione innovative, modelli molto tradizionali di comunicazione e impiego - in modo spesso stridente rispetto a quella che è la natura del mezzo e del suo pubblico partecipativo.

D'altra parte è anche vero che non tutti i possibili clienti sono online e che le logiche di una comunicazione avanzata e potenzialmente "disruptive" non sono applicabili da tutti, in tutti i casi e in tutti i mercati.

Inoltre una ricerca di Razorfish mostra come negli USA il potenziale delle promozioni e degli sconti sia un motore importante per l'uso e la diffusione delle operazioni di Social Media degli utenti - mentre finora in molti ci si è concentrati a pensare (solo?) agli effetti di branding.

Insomma, la solita situazione complicata in un mercato in forte evoluzione. Su questo tema ho fatto una riflessione che trovate pubblicata su Apogeo, magari può interessare...

giovedì, novembre 12, 2009

Gap fa la comunicazione a rovescio


Non si sa più cosa inventare per ottenere l'attenzione, direbbe mio padre.. e forse avrebbe proprio ragione - dato che indubbiamente viviamo in una Attention Economy.
Per il lancio del suo programma di fidelizzazione (Sprize) come vedete dalle foto, si è lavorato a rendere rovesciato il mondo di Gap (ma solo in 10 Punti Vendita a Vancouver, almeno per ora).
Lo spunto strategico è che con questo nuovo sistema. i Clienti Gap non devono necessariamente aspettare i saldi per comprare: se nei 45 giorni successivi all'acquisto il prezzo del prodotto comprato cambia, riceveranno automaticamente la differenza di prezzo come accredito su un loro conto che potranno utilizzare ... solo per fare altri acquisti da Gap, ovviamente.


Una innovazione in termini di strategia promozionale (si, lo so, non c'è nulla di nuovo sotto il sole, se andiamo a cercare troveremo sicuramente qualcuno che ha già adottato questo modello, 5, 10 o 20 anni fa... il punto è che abbiamo la memoria corta e quindi una cosa che non si fa spesso o non si fa da tempo spesso è quasi come nuova).

Non male anche la realizzazione dell'Ambient, specialmente per quello che succede fuori dal punto vendita

(Visto su Quietglover)

Intel: suggerimenti per un "Connected Lifestyle"


Un piccolo caso, nulla di rivoluzionario ma interessante.

Intel lavora sulla percezione del proprio brand attraverso una strada piuttosto sensata; invece di parlare di questo importantissimo ma oscuro oggetto che è il chip, per i più difficile da comprendere, fa un lavoro di marca, associandosi a "positività" più facili da interiorizzare.

L'oggetto in questione è Lifescoop, un sito che cerca di parlare di "cose sorprendenti fatte da persone normali attraverso la tecnologia", sia in ottica personale che professionale. In sostanza, "Find your story and see how amazing things happen with Intel Inside®."

Un sito agile, leggero, con parecchi "tips" pratici, indicazioni su cose da leggere, da comprare, software da provare… con un certo orientamento/interesse al lifehacking, il rendere la propria vita più produttiva.

L'idea è probabilmente (non ho il loro brief;-) quella di costruire una associazione della marca con la semplicità, risultati concreti, una vita migliore… nella speranza che questo orienti le scelte d'acquisto e costruisca una generale goodwill per la marca...

[Roberto Venturini]

mercoledì, novembre 11, 2009

Sempre più Free WiFi come strumento promozionale


L'uso del "regalo" del WiFi in luoghi pubblici sta diventando sempre più frequente come strumento di branding e di costruzione di goodwill.


Tra gli ultimi esempi quello di Google che darà connessione gratuita in 47 aeroporti USA fino a metà gennaio ( ma in paio l'offerta continuerà più a lungo) oltre che sui voli Virgin Atlantic per la stagione natalizia.
Sempre in aereo, ma scegliendo Delta, l'offerta sarà fatta da eBay, mentre Yahoo Wifizza Times Square per un anno intero.

Una cosa analoga negli aeroporti e hotel USA la sta facendo Microsoft, per non parlare di McDonalds anche in Italia (provato una volta, in autostrada, ma praticamente non funzionava...) .

martedì, novembre 10, 2009

Qualche interessante dato sui Media US


Se da un lato è vero che l'Italia ha un panorama mediatico tutto suo, è anche vero che quello che succede oggi negli USA rischiamo di trovarcelo riproposto qui qualche anno dopo.


Cito dunque una notizia da Mediapost (*):


Secondo una ricerca americana (How U.S. Adults Use Radio and Other Forms of Audio, Nielsen) la TV raggiunge (ancora?) il 95% degli americani, ogni giorno. Alla faccia di chi sostiene che la TV sia morta... poi c'è da discutere quale TV e come viene fruita, ma questa è un'altra storia.


La Radio arriva a raggiungere il 77% degli adulti. Internet (email esclusa) è al 64% quotidiano, i quotidiani al 35% e i periodici raggiungono solo il 27%.


Interessante il fatto che sia ancora la radio il mezzo audio più forte; sarebbero infatti solo il 12% quelli che ascoltano quotidianamente musica su portatili digitali (iPod) e 37% (3 volte tanto) quelli che ascoltano CD e cassette. Qualche dettaglio:
  • MP3 and iPod players averaged only 8 minutes of listening per day among the entire observed sample, with just under 90% of the sample not listening at all .
  • Among listeners of portable audio devices (11.6%), the highest reach was among those aged 18 to 34 years (20.8%), singles (18.5%), and those who tend to be more technology-savvy (18.2%) 
  • Among those who also listened to portable audio devices such as MP3 players or iPods, broadcast radio had a daily reach of 81.6% reach and 97 minutes of average listening time among those who listen to radio



Qui è evidente come il futuro della comunicazione stia nelle comunicazioni integrate... almeno per ora: bisogna infatti tener presente che l'arrivo dei nativi digitali sul mercato porterà inevitabilmente delle novità anche in termini di consumo dei media - come è facilmente intuibile se si ragiona un attimo sui consumi musicali rilevati sugli adulti...


(e comunque è raccomandabile una lettura più approfondita dei dati della ricerca, mi raccomando...)

lunedì, novembre 09, 2009

E se in azienda i Junior insegnassero ai Senior?

Dio sa quanto potrebbe essere utile nelle aree di frontiera, di innovatività - come internet, il mondo dei Social Media eccetera eccetera...

"Younger employees help senior executives unlock social media mystery - both groups benefit in reverse-mentoring programs"

Bell'articolo del Chicago Tribune

 


Internet? Dobbiamo farla più intelligente

Proseguo il mio discorso sul futuro di Internet.

Partito con il tema "Internet? Dobbiamo farla più stupida" pubblicato su Apogeo, adesso affronto il tema dall'altra parte, per ragionare su come deve evolvere la Rete per interagire con quelli come "noi" quelli "avanti"... mentre nella puntata precedente parlavo di quelli che sono fuori dalle nostre logiche avanzate e vivono la rete (o non la vivono in tutt'altro modo...).

Il pezzo lo leggete qui
 

venerdì, novembre 06, 2009

I top Siti Italiani, secondo Alexa

Con tutte le cautele del caso, ecco i risultati aggiornati ad oggi di quelli che sarebbero, secondo Alexa, i top siti italiani in termini di visite... magari serve.

Google, tra .it e .com è in testa. Facebook è fortissimo: sale quasi del 24% in tre mesi in termini di reach e del 49% in termini di pageviews...poi i portali, wikipedia all'ottavo posto, Blogger.com al nono... il primo porno arriva al 17o posto, praticamente stabile negli utlimi tre mesi...


  1. Google
    google.it
    Versione italiana del popolare motore e directory. Utilizza inoltre i dati di ODP.

  2. Facebook
    facebook.com
    A social utility that connects people, to keep up with friends, upload photos, share links and videos.

  3. YouTube
    youtube.com
    YouTube is a way to get your videos to the people who matter to you. Upload, tag and share your videos worldwide!

  4. Google
    google.com
    Enables users to search the Web, Usenet, and images. Features include PageRank, caching and translation of results, and an option to find similar pages. The company's focus is developing search technology.

  5. Yahoo!
    yahoo.com
    Personalized content and search options. Chatrooms, free e-mail, clubs, and pager.

  6. Windows Live
    live.com
    Search engine from Microsoft.

  7. Libero
    libero.it
    libero.it

  8. Wikipedia
    wikipedia.org
    An online collaborative encyclopedia.

  9. Blogger.com
    blogger.com
    Free, automated weblog publishing tool that sends updates to a site via FTP.

  10. Ebay
    ebay.it
    Community di compravendita per effettuare transazioni online senza intermediari. Offre la possibilità di accedere a oltre 20 categorie di prodotti, con varie opzioni per una ricerca facilitata.

  11. Microsoft Network (MSN)
    msn.com
    Dialup access and content provider.

  12. La Repubblica
    repubblica.it
    Oltre alle notizie destinate all'edicola, contiene anche articoli realizzati appositamente per l'edizione digitale. Aggiornamento 24 ore su 24.

  13. Thecity
    virgilio.it
    virgilio.it

  14. Il Corriere della Sera
    corriere.it
    Notizie e approfondimenti di cronaca, politica, economia e sport con foto, immagini e video di Corriere TV. Meteo, salute, guide viaggi, Musica e giochi online. Annunci di lavoro, immobiliari e auto.

  15. 302 Found
    altervista.org
    altervista.org

  16. Alice
    alice.it
    alice.it

  17. Youporn
    youporn.com
    Users can watch streamed clips and upload their own videos. Premium accounts are also available.

  18. Netlog.com
    netlog.com
    netlog.com

  19. Mediaset.it
    mediaset.it
    Presenta i propri canali televisivi e i relativi programmi.

giovedì, novembre 05, 2009

Dati Internet Ottobre 2009: avanti le donne!



Secondo i dati di Nielsen, Internet continua a crescere in Italia.
In Settembre i navigatori attivi sono stati 22.9 milioni - versus 20.8 a Maggio, 21.7 a Luglio... (si vedano anche i miei post precedenti sul blog)
Le pagine visualizzate a testa sono state 2.235 (in un anno +28%) , permanenza in rete giornaliera 1h 03' (+29%). Ci si collega mediamente 37 volte (+9%).
Tra le categorie di siti più visitati rimangono stabili i motori di ricerca, seguiti da portali, community, email e video.

Community e video sono trainanti - il numero dei loro utenti è cresciuto quasi del 10%.

Nielsen fa inoltre notare come il Web si stia "tingendo di rosa": come già successo in altri mercati ci stiamo avvicinando alla parità dei sessi nel profilo dei navigatori.

Dal 44% di donne sul totale naviganti del Settembre 2008 siamo arrivati al 46%: coraggio, ancora quattro punti e ce la fate ;-)... anzi ce l'avete già fatta: nella fascia 18-34 sono più le donne che navigano che gli uomini (!)
“Le donne sempre più spesso si ritrovano in rete per chiacchierare, condividere esperienze, emozioni, dubbi e paure, scambiarsi consigli e opinioni su questioni personali così come su temi di attualità, come dimostrato dal grande successo dei portali a loro dedocati, spiega Ombretta Capodaglio, marketing manager della divisione Online di Nielsen. "
I principali portali femminili a settembre hanno raggiunto un’audience complessiva di 5,9 milioni di individui, di cui 3,3 milioni sono donne, quasi un terzo delle navigatrici totali. Solo un anno fa, erano un quarto del totale delle donne online. Leader del gruppo si conferma alfemminile.com, visitato dal 18% delle navigatrici italiane, percentuale che sale al 26% per le navigatrici tra i 25 e i 34 anni. Tra i top del settore, alfemminile.com è seguito da Donna Moderna, Nanopress Donna, Style.it, Leiweb, GirlPower, Elle, DonnaD, MSN Women, Marie Claire e Cosmopolitan.


Fonte: Elaborazioni Nielsen su dati Audiweb powered by Nielsen, Aw View

Con l'iPhone (e Virgin) volare senza paura

Ancora una app per iPhone da una marca famosa... questa volta tocca a Virgin Atlantic che ha prodotto una applicazione che condensa il suo famoso (per gli aerofobici) corso "Fly without Fear", un training presenziale (fisico, sapete, una di quelle robe strane che si fanno con altre persone, lontani da un computer...). 

Al di là dell'ovvio ma banale potenziale di avere più clienti riducendo il numero di quelli che non volano, è ovvio che prendersi cura del cliente, con i suoi problemi è una strategia di branding e di comunicazione; e farlo sull'iPhone è un segno di modernità che si sposa bene con Virgin che, non dimentichiamoci , sarà la prima linea spaziale del mondo con la sua divisione Virgin Galactic (chissà se hanno già in progettazione una app tipo "Spaceflight without fear"?)
 
Dato il target e la problematica ha un senso farla pagare (3.99 €) anche perchè il mercato delle app iPhone ha dimostrato di essere pronto a comprare e non a volere tutto gratis (volere, volare...).


 

mercoledì, novembre 04, 2009

Per Norah Jones, Internet non è un nemico?

In occasione del lancio del  nuovo LP "The Fall" di Norah Jones, i brani del disco sono disponibili per l'ascolto in streaming su El Pais (noto quotidiano spagnolo).
La qualità è così così però mi piace l'idea di poter provare prima di comprare, riducendo la problematica di tutti i beni esperienziali...

Interessante notare che la pagina comprende i link al Making of e al videoclip... ma non c'è nessun link utile per l'acquisto del disco (?)

D'altra parte, sul sito ufficiale dell'artista c'è invece un link per il download di uno dei brani da Amazon e per il pre-order del disco...

(da una segnalazione di Alessandra Riva su FB)

Con Facebook viaggio di sola andata...



Avete presente quell' "amico" che vi da' tanto sui nervi, che fareste volentieri sparire chessò... in Australia per sempre?
Bene, questo genere di persona in Inglese si chiama "Frienemy" e questo è il concetto della campagna di comunicazione facebook-based attivata da V Australia, una compagnia aerea australiana.

Grazie ad una simpatica app FB, potete scegliere fra i vostri amici del social network quello più meritevole di vincere un viaggio per Johannesburg, Phuket o Los Angeles... (di sola andata!).

Meccanismo simile a quello di Burger King con il Whopper Sacrifice - una interazione sociale con un pizzico di cattiveria.

Stretta di mano anti influenzale


Telnet, una compagnia telefonica belga, cavalca l'onda influenzale: anche in tempi pandemici si può ancora comunicare - basta farlo in una maniera diversa.
Di qui l'invenzione dell'airshake - una stretta di mano senza contatto.
Su questo tema hanno costruito un minisito, fatto il video, la presenza su FaceBook etc etc.
Volendo si possono scaricare poster e volantini per spargere il panico sul posto di lavoro.


La nuova strada dell'adv sui mezzi pubblici

Occupando fieramente spazi pubblicitari mai occupati prima.
Il video spot ascellare.

da Gadgetell

martedì, novembre 03, 2009

ADV per headhunter brasiliano...:-)

Con migliaia e migliaia di posti di lavoro sul sito, uno di loro potrà farti felice...

Beh, proprio vero che cio' che piace ad una persona fa schifo all'altra... :-) divertente spot brasiliano.

I conti di Amazon

Crisi o non crisi, le vendite di Amazon sono cresciute del 28% rispetto all'anno scorso, trainate dal settore internazionale, sfiorando un fatturato di 5,5 miliardi di dollari (5,45 per l'esattezza).

Gli utili salgono quasi del 70% e la crescita attesa per questo ultimo trimestre 2009 dovrebbe superare il 25% rispetto all'anno scorso.

Le vendite all'estero stanno raggiungendo in valore le vendite in US+Canada: UK, Francia, Giappone, Germania e Cina fanno registrare un incremento del 33%.

Interessante anche guardare cosa vendono di più: lo storico settore dei media cresce "solo" del 17% e vale quasi 3 miliardi di dollari. Un mercato duro, anche perché Walmart ha deciso di entrare pesantemente anche lì, facendo una guerra dei prezzi ad Amazon su walmart.com.

Salgono invece del 44% i prodotti elettronici e gli altri prodotti.


Deve far riflettere che il prodotto più venduto di Amazon sia il suo Kindle, l'e-book reader.

Ci sarebbe poi da fare dei pensieri sul fatto che se Amazon apre la strada con un prodotto relativamente costoso come il Kindle, altri come Asus, stanno per lanciare (inizio 2010) ebook reader molto meno costosi e modelli molto più "belli" con doppio schermo a colori etc.

lunedì, novembre 02, 2009

La nuova frontiera della comunicazione: il compito in classe


Cosa non si fa per fare quadrare i bilanci... ad esempio si vendono spazi pubblicitari sui testi degli esami...(visto su Adverlab)


Si riparla di comunicazione BTB e di rispetto

Se vi è piaciuta la mia riflessione sulla comunicazione BTB - spesso creativamente e strategicamente una cenerentola, approfondisco il discorso nella nuova puntata del mio corso di e-marketing per non addetti ai lavori e PMI.

La potete trovare a questo indirizzo...

Internet? Dovrebbe essere più stupido.


Se una buona metà degli italiani non usa la Rete un motivo ci sarà. Non è che se li vogliamo a bordo dobbiamo ripensare a un’internet meno intelligente e ricca?





In effetti, noi tutti siamo intubati nel paradigma di siti sempre più performanti...ed in un qualche modo esoterici.

Ma per quella metà dell'Italia che non usa la Rete... non sarà anche perché siamo "troppo avanti"? Non è che in un mondo dove si ha ancora qualche difficoltà a memorizzare i numeri sul cellulare, i nostri siti sono troppo complessi e - sopratutto - "inutili", non compresi?

Parlo di queste cose sul mio pezzo settimanale per Apogeo.

Se vi sembra vagamente interessante, potete leggerlo qui

domenica, novembre 01, 2009

Pensilina con la neve


Sunday Blog Attack.

Pensilina in Norvegia per una località sciistica.
Quando nevica sulle piste, anche nella pensilina parte la neve...
Semplice.

Pensilina McDo


Sunday Blog Attack.
Vorrei vederla di giorno... ma di sera l'effetto è notevole.