Visualizzazione post con etichetta azienda. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta azienda. Mostra tutti i post

mercoledì, ottobre 01, 2014

Per chi è la Strategia Digitale (e il nostro manuale)?


Dato che periodicamente ci contattano in privato per chiederci se "il libro è adatto a loro", abbiamo pensato di (ri)fare il punto sul target di riferimento del libro :-)

Questo libro è nato dal desiderio di raccogliere, in forma ordinata, quello che da anni facciamo attraverso il nostro lavoro: creare strategie digitali, ma anche spiegarle, insegnarle, renderle comprensibili.

Desiderio legittimato, peraltro, dal fatto che, mentre nel mondo della comunicazione tradizionale (advertising, Pr, direct marketing) è tutto più o meno codificato – con manuali, moduli, best practice – non si può dire lo stesso per il mondo digitale, dove ogni attore – azienda, agenzia, consulente, divulgatore – spesso sviluppa, adotta e applica un fare proprio e “non standard”. 

A noi è sembrato giunto il momento di mettere per iscritto questo fare, perché sia più agevole avvicinarsi al digitale, anche se non si ha ancora avuto il tempo (o l’occasione) di sviluppare, adottare e applicare il proprio approccio, aziendale o personale, a questo mondo.

Il nostro pensiero è andato a chi, in azienda, si sente dire “E ora andiamo su internet!”, e magari Internet neanche la frequenta. Abbiamo pensato anche al momento in cui questo signore riceve un’offerta da un fornitore esterno - con un grosso titolo davanti: “Strategia digitale per XYZ”. 

Ci piacerebbe, che il nostro lettore avesse gli strumenti per capire se quello che le slide gli stanno vendendo sia sensato e abbia davvero la possibilità di fare bene al suo business.

Il nostro pensiero è andato, poi, a chi crede ancora che il digitale sia, nell’ordine: 1) un optional; 2) una roba da tecnologi (da smanettoni, da “ggiovani” e così via, sostituite a piacere il soggetto, purché sia vissuto come poco affidabile dal punto di vista del business); 3) gratis.

Infine abbiamo pensato a quelli come noi, che fanno il nostro mestiere, per i quali questo manuale potrà dare qualche spunto di riflessione, una metodologia con cui confrontarsi, un approccio ordinato e sistematico al lavoro che potrà essere utile.

Questo libro vuole essere una guida che spiega, a chi non è esperto, in azienda e in agenzia, professionisti e responsabili di funzione, quali sono gli step necessari, e ordinati, per pensare e realizzare un’attività di comunicazione digitale pianificata strategicamente, fornendo una metodologia facile da comprendere e da seguire. 

Una guida che fornisca spunti a chi già conosce il campo, su come applicare una logica di pensiero strategico per rendere più efficiente ed efficace il processo di sviluppo di un progetto digitale e la sua implementazione. 

Una guida, per tutti, per fornire spunti di riflessione, idee, casi; per evidenziare regole culturali e pratiche utili a capire meglio la Rete e a sviluppare progetti migliori, che producano più risultati.

Se vi interessa, il libro lo potete trovare in libreria oppure online (formato cartaceo ed e-book), ad esempio qui:


giovedì, febbraio 27, 2014

Libroleaks #3 - a che punto siamo


Continuo ad aggiornarvi sull'andamento del nostro progetto editoriale - presumendo che possa interessare a qualcuno :-)

Ieri sera ci sono arrivate le richieste di revisioni sulle bozze.

Nel giro di pochi giorni dovremmo essere in grado di effettuare le revisioni necessarie e consegnare. 

A quel punto mancherà veramente poco alla realizzazione di questo progetto (chiamiamolo pure un sogno lungamente coccolato :-)

Per chi si mettesse in ascolto solo in questo momento, ricordo che Giuliana Laurita ed io abbiamo scritto un libro (di cui non posso ancora rivelarvi il titolo - ma non ci saranno gattini). 

Sarà un manuale. Parlerà di digitale. E sarà focalizzato sulla strategia.

Pensato per chi deve o vuole lavorare nel mondo della comunicazione digitale - ed è interessato a capire come dare un solido impianto strategico a quello che deve fare. Un libro che vuole essere utile: poca fuffa (speriamo) e molta pratica. Con un sacco di casi.

Speriamo che possa piacervi... :-)

venerdì, febbraio 14, 2014

Libroleaks #2: consegnate le bozze :-)


Se a qualcuno interessa...

Il libro scritto con Giuliana Laurita è stato consegnato.

Il contratto firmato.

Il prestigioso editore sta ora lavorando all'impaginazione e tutto quanto.

Le previsioni sono per un'uscita in libreria prima dell'estate.

Vi teniamo informati :-)

(Per chi si fosse perso le puntate precedenti, abbiamo scritto un manuale pratico alla strategia di comunicazione digitale - required reading per chi lavora in azienda e in agenzia, fondamentale per chi studia :-)) insomma mai più senza. Però lì non si parla di gattini).

venerdì, ottobre 05, 2012

Digitale, social: importa il come si fa o il cosa si fa?



Continuando a raccontare quello che vedo nella mia esperienza quotidiana, mi vedo quasi obbligato a sottolineare un trend pericoloso, sul fronte del lavoro, del recruitment, dell’organizzazione, della formazione.

Pensare, perché?
Provocatoriamente potrei dire che il trend è quello di sottovalutare, sul digital e sul social, l’importanza del pensare a cosa dobbiamo fare (potremmo anche chiamarla strategia), a favore della competenza nelloschiacciare bottoni.
In pratica focalizzarsi sulla capacità di produrre una pagina Facebook o una attività di relazione con le persone a discapito del che cosa facciamo e di perché lo facciamo. E del perché dovrebbero darci retta.

Questo si vede anche in formazione, sia dal lato dell’offerta che dal lato della domanda; una miriade di corsi specialistici che insegnano a “schiacciare i bottoni” ma non a pensare. Addestramento professionale, più che formazione. Insegnare ad usare il CAD, non come si progetta una casa.


E quindi....

(fine del teaser: se vi interessa cosa ho da dire sull'argomento, vi obbligo ad andarvi a leggere il mio più recente articolo per Tech Economy)


giovedì, settembre 06, 2012

Fenomenale: Stop Working, get drinking :-) Ultimat Vodka


Secondo me questa è illegale, negativa per la produttività, intrusiva e per molti altri aspetti riprovevole. 
Ma è anche geniale.

E' catalogabile come stunt marketing ma anche direct / one to one marketing, unconventional, ambush.

Basata su un insight, una strategia semplice ma potente, parla direttamente alle persone in un modo che non si può dimenticare.

E c'è da augurarsi che non si diffonda come tool di comunicazione, altrimenti qui non si lavora più.

Ma di che si tratta? Non voglio rovinarvi la sorpresa, guardate il video ;-)

lunedì, luglio 02, 2012

Formazione in Azienda: interessa farla ad hoc?


Ogni tanto (raramente, in effetti) mi concedo il lusso di un post auto promozionale. Come in questo caso.

Come immagino sappiate, la formazione è un elemento importante per migliorare il business di un'azienda, per far capire come si fa e come "funziona" il digitale, Internet, il mondo del Social.

Come organizzarsi, come pensare in modo strategico, quali obiettivi darsi.

Una soluzione efficiente, ma cui non sempre si pensa, è quella di organizzare dei corsi di formazione ad hoc in azienda. Una delle attività di formazione che preferisco e che mi da' più soddisfazione.

In modo da mettere a punto un programma perfettamente aderente alla realtà e alle necessità dell'azienda. In modo da poter fare degli incontri dove si possono calare le teorie e gli insegnamenti sulla specificità dei prodotti e delle marche.

Per parlare di web, di social... per coinvolgere il management e portare in azienda cultura e comprensione. Per trovare soluzioni concrete e non solo della gran teoria che poi non si capisce come applicare. 

Con una forte attenzione agli aspetti di messa in pratica. Con corsi in house personalizzati e  dei costi pro capite interessanti.

Se la cosa vi interessa... contattatemi.  Vogliamo provare a parlarne?

martedì, maggio 18, 2010

Ora in azienda si twitta, però a porte chiuse

Laddove prima gli strumenti della nuova comunicazione immigravano illegalmente sul posto di lavoro, ora c’è chi sta cercando di regolarizzarli. 
È forse un modo per fare le stesse cose, ma in maniera politically correct?

Ne parlo nel mio articolo settimanale per Apogeo - ragionando su nuovi software in arrivo che porteranno i Social dentro il confortevole recinto del controllo corporate.
L'articolo lo leggete qui

lunedì, febbraio 15, 2010

Quattro step per misurare la nostra attività online



Nella mia attività di consulente, una delle domande tipiche che mi vengono rivolte dalle aziende è quella riguardante la misurazione delle proprie attività web. 
Una domanda molto sana e lecita; mettendo dei soldi, degli investimenti sul progetto è lecito capire se questo funziona, se porta dei ritorni, cosa abbiamo fatto bene e cosa abbiamo fatto meno bene e dobbiamo migliorare per il futuro. 

Il problema, in fondo sta però qui: anche se Internet è tutto misurabile, non sappiamo bene cosa sia importante misurare e quale senso dare alle misurazioni. 
Anche perché le logiche di misurazione di Internet sono piuttosto diverse dalle misurazioni aziendali "classiche", strettamente legate al mitico ROI.

Questo è il tema della nuova puntata del mio corso di e-marketing per PMI e non addetti ai lavori per Eurogroup. Se interessa l'articolo, leggete qui...

giovedì, novembre 19, 2009

Cresce l'uso dei Social Media in Azienda. Una ricerca.

Da Palo Alto Networks arriva una ricerca interessante (Application Usage and Risk Report  Fall Edition, 2009) sui Social Media, specialmente sul loro uso in Azienda.
La ricerca non è basata su questionari ma sull'analisi del traffico dati aziendale.
 Particolarmente interessante il fatto che dalla primavera all'autunno l'uso di Twitter è cresciuto del 250% (facile, partendo da numeri piccoli), Facebook del 192%, con un significativo uso della chat di FB all'interno delle aziende.
Crescono il Blogging e l'uso di Wiki. Google docs ha fatto la sua comparsa nell'82% delle organizzazioni monitorate.
    
Ulteriori approfondimenti, qui.

[Branding & Marketing Blog / Venturini]