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venerdì, settembre 18, 2015

Ambush Heineken Rugby: All Black, Pub e distributore automatico.


Post divertente che è venerdì.

Tema: Rugby.

Mandante: Heineken.

Il contesto: il lancio della campagna di comunicazione Heineken per la Coppa del mondo di Rugby.

Protagonista: Jonah Lomu, mitico giocatore degli All Blacks, celebrato nella Hall of Fame e famoso anche per le sue vicissitudini di salute.

Contesto: Pub di Dublino, dove è stato piazzato un distributore automatico particolare: una vending machine di palloni da Rugby (in realtà una macchina dove si poteva vincere... una specie di slot machine).

Heineken invita un po' di gente a un evento speciale. E...

Beh, guardate il video.


Approfondimento:
http://www.stuff.co.nz/sport/rugby/international/71498031/All-Black-legend-Jonah-Lomu-baffles-patrons-with-pub-quiz-machine-prank

martedì, luglio 07, 2015

Furbo: il poster UV per far risaltare la polvere sui vestiti (per non parlare dei peli di gatto)


Eccomi, non sono scomparso, ma causa intenso lavoro, il blog avanza a mezza velocità.

Rapido esempio di pensiero creativo con una solida base di strategia.

Un po' vecchio, ma sempre intelligente e attuale.

Il prodotto è una di quelle spazzole adesive che tolgono peli, pelucchi e polvere dai vestiti.

Ovviamente le vendite salgono se si riesce ad evidenziare e drammatizzare il problema. In sostanza farti vedere che hai bisogno del prodotto, anche se magari non te ne rendi conto.
Insomma, che hai i vestiti pieni di schifezza.

A questo scopo, 3M ha realizzato, in una logica di pensilinavertising, un impianto semplice ed efficace, basato sull'uso di tubi a luce nera, quella specie di ultravioletto da discoteca che, tra gli altri effetti, fa risaltare da morire polvere, peletti etc etc.

Additandoti quindi agli altri passanti e aspiranti passeggeri del bus come essere ricoperto di corpuscoli estranei.

lunedì, marzo 16, 2015

Twitter e le PR Digitali: chi seguire? (crosspost)



Dato che il tema esce dall'ambito ristretto delle online PR e entra nei social media, ripubblico questo post di qualche giorno fa - pubblicato sul mio altro blog (Relazioni Pubbliche Digitali - http://www.relazionipubblichedigitali.it/ ) - in modo che anche chi non segue quel blog abbia la possibolità di leggere questo piccolo pezzo di formazione.

Traccia alcune indicazioni, suggerimenti, riflessioni sul tema del "following" come strategia, strumento di PR e di comunicazione digitale.

Tutti i ragionamenti sono ovviamente tratti dal mio libro "Relazioni Pubbliche Digitali", dove il tema è ulteriormente approfondito ;-)


Nelle famose strategie di following ci sono almeno tre linee direttrici, tre modelli di pensiero - tutte basate sul principio che, a seguire le persone "giuste", il nostro account Twitter e il nostro business ne avranno un vantaggio.


1. Nella sua forma più basica, il ragionamento è che, molto spesso, se ci mettiamo a seguire qualcuno è probabile (è possibile?) che questo ci ricambierà il favore. Quindi crescerà il nostro numero di follower.


OK. E quindi? A cosa mi serve avere tanti follower, di qualsiasi tipo? Quale vantaggio mi porta?


Certo, da un certo punto di vista è possibile che poter vantare un robusto numero di follower dia credibilità al nostro account; ma farsi seguire da persone che non sappiamo se siano in target, magari prese a caso, magari fake anch'essi in cerca di numeri (si veda il mio post precedente) è un po' difficile porti vantaggi...


2. Molto più utile è seguire persone interessanti - per ascoltare e non per tentare di prendere scorciatoie nella crescita del nostro seguito. 


Non dobbiamo entrare in un ottica malsana dove tutto è legato ai numeri. Là fuori, non dimentichiamocelo, c'è gente in gamba. Che ha cose da dire. Che ci capisce. Che ha delle cose da insegnarci. E quindi sono i primi da seguire. Per restare aggiornati, scoprire le novità rapidamente, attingere a spunti di pensiero, ragionamenti, informazioni.


3. In una logica più di business, può poi avere (molto) senso il seguire le persone che ci piacerebbe ci seguissero. Perché possono essere clienti (ma guai poi a rompergli le scatole). Perché ci piacerebbe parlare con loro. Perché possono essere influencer importanti, ridiffondere le nostre idee, i nostri contenuti. E quindi, se decidessero di seguirci, ci sarebbe la possibilità di averne un vantaggio.


Certo, il massimo è quando dal mero following si passa alla relazione, allo scambio, alla collaborazione. Ma non sempre (anzi, solo raramente) ciò è davvero possibile - e bisogna sapersi accontentare. 


4. Possono essere follower di chi ci piace. Gente che segue un leader nel nostro campo; se siamo produttori di chitarre, magari quelli che seguono un virtuoso dello strumento.


Perché se seguono persone che ci sono affini, c'è una più alta probabilità che possano essere interessati a ciò che abbiamo da dire. Che ci seguano e che ci ascoltino.






lunedì, marzo 09, 2015

lunedì, febbraio 02, 2015

Grandi. La creatività la fa il gattino. Nuove frontiere.


Ah, beh, potremmo vederla come un altro step di smantellamento delle agenzie.

Invece di far fare le cose a creativi competenti e inquadrati in una struttura, invece di fare crowsourcing pagando peanuts con gare creative aperte al pubblico... prendiamo i micetti e facciamo fare a loro il key visual della campagna.

Che quello che per noi è un lavoro per loro è un gioco :-)

Guardatevi il video, poi ne parliamo...



Che poi, a pensarci bene, l'idea di campagna (il visual dell'affissione) è carina ma non particolarmente forte.. se presa a se'.

Diventa interessante e "spreadable" raccontando la storia di come ci si è arrivati....

venerdì, novembre 14, 2014

Stagista cercasi, in Digital PR


Convidido con voi la nostra ricerca di un/a stagisto/a :-)

Qui di seguito il testo ufficiale dell'annuncio

Non scrivete a me ma all'indirizzo che trovate nel testo, please :-)

Digital PR cerca uno stagista.

Il/la candidato/a affiancherà il team di account nelle attività di comunicazione sul Web.

Il tirocinio prevede l’apprendimento di attività di comunicazione in rete come internet PR, analisi della reputazione online, social media marketing, contenuti per il web.

Requisiti:
Ottima conoscenza e passione per la rete, le sue logiche e i social media
Buona conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata (è previsto un esame di ingresso)
Ottime capacità relazionali
Laurea conseguita da meno di 12 mesi

Costituisce titolo preferenziale una buona capacità di scrittura.

La durata dello stage è da tre a sei mesi.

Sono previsti un rimborso spese mensile e buoni pasto.

Per info e candidature scrivere a info@digital-pr.it

giovedì, ottobre 16, 2014

Genio. Da Coca Cola. Quando passi il prodotto alla cassa...


Di quelle cose che uno dice: ma perché non ci ha mai pensato nessuno prima?

Branding, coerenza, prendere di sorpresa le persone, con un'idea semplicissima.

Complimenti.

Guardate il video, dovete.
Coca Cola Happy Beep.



mercoledì, ottobre 01, 2014

Per chi è la Strategia Digitale (e il nostro manuale)?


Dato che periodicamente ci contattano in privato per chiederci se "il libro è adatto a loro", abbiamo pensato di (ri)fare il punto sul target di riferimento del libro :-)

Questo libro è nato dal desiderio di raccogliere, in forma ordinata, quello che da anni facciamo attraverso il nostro lavoro: creare strategie digitali, ma anche spiegarle, insegnarle, renderle comprensibili.

Desiderio legittimato, peraltro, dal fatto che, mentre nel mondo della comunicazione tradizionale (advertising, Pr, direct marketing) è tutto più o meno codificato – con manuali, moduli, best practice – non si può dire lo stesso per il mondo digitale, dove ogni attore – azienda, agenzia, consulente, divulgatore – spesso sviluppa, adotta e applica un fare proprio e “non standard”. 

A noi è sembrato giunto il momento di mettere per iscritto questo fare, perché sia più agevole avvicinarsi al digitale, anche se non si ha ancora avuto il tempo (o l’occasione) di sviluppare, adottare e applicare il proprio approccio, aziendale o personale, a questo mondo.

Il nostro pensiero è andato a chi, in azienda, si sente dire “E ora andiamo su internet!”, e magari Internet neanche la frequenta. Abbiamo pensato anche al momento in cui questo signore riceve un’offerta da un fornitore esterno - con un grosso titolo davanti: “Strategia digitale per XYZ”. 

Ci piacerebbe, che il nostro lettore avesse gli strumenti per capire se quello che le slide gli stanno vendendo sia sensato e abbia davvero la possibilità di fare bene al suo business.

Il nostro pensiero è andato, poi, a chi crede ancora che il digitale sia, nell’ordine: 1) un optional; 2) una roba da tecnologi (da smanettoni, da “ggiovani” e così via, sostituite a piacere il soggetto, purché sia vissuto come poco affidabile dal punto di vista del business); 3) gratis.

Infine abbiamo pensato a quelli come noi, che fanno il nostro mestiere, per i quali questo manuale potrà dare qualche spunto di riflessione, una metodologia con cui confrontarsi, un approccio ordinato e sistematico al lavoro che potrà essere utile.

Questo libro vuole essere una guida che spiega, a chi non è esperto, in azienda e in agenzia, professionisti e responsabili di funzione, quali sono gli step necessari, e ordinati, per pensare e realizzare un’attività di comunicazione digitale pianificata strategicamente, fornendo una metodologia facile da comprendere e da seguire. 

Una guida che fornisca spunti a chi già conosce il campo, su come applicare una logica di pensiero strategico per rendere più efficiente ed efficace il processo di sviluppo di un progetto digitale e la sua implementazione. 

Una guida, per tutti, per fornire spunti di riflessione, idee, casi; per evidenziare regole culturali e pratiche utili a capire meglio la Rete e a sviluppare progetti migliori, che producano più risultati.

Se vi interessa, il libro lo potete trovare in libreria oppure online (formato cartaceo ed e-book), ad esempio qui:


lunedì, luglio 21, 2014

Bellissimo Guerilla Teatrale. Intelligente


Difficile fare marketing sui teatri. Eppure è necessario - perché tra la crisi e il decadimento culturale, si stanno svuotando.

E allora, proprio basandosi sullo svuotamento del teatro, ecco un guerilla che collega il teatro con il museo, la rappresentazione teatrale con un quadro.

Molto bello, elegante, sofisticato. E, per questo, giusto per il target :-)

Guardatevi il video che così capite e vi godete l'idea:



Will and George Come to Life from MMA on Vimeo.

giovedì, luglio 10, 2014

Operazione Cani Antispreco :-)


Questa mi ha divertito molto: una startup, un team di allevatori/imprenditori che hanno deciso di creare i cani antispreco per evitare lo spreco di energia elettrica.

Allevano infatti il cane da frigo, il cane da lavastoviglie, il cane biorario... :-)

Ecco il video (dietro a tutto c'è ovviamente un'azienda... e ci sarà anche un'operazione charity)... bella semplice, e furba.


martedì, luglio 08, 2014

Il Marketing è più che prendere la gente per i fondelli. E il digitale...

... ma anche no....
E, come promesso, ecco la mia risposta alla domanda "ma cos'è il marketing, qual è la sua definizione"?

Articolata secondo livelli crescenti di complessità. (se non avete letto il post precedente cui faccio riferimento, ecco il link )

Il Marketing di cui tanti parlano e straparlano, spesso è un perfetto sconosciuto, anzi un falso. Vi ho chiesto di dare la vostra definizione - e ho sottolineato che il Marketing non è "trovare un modo" di vendere il proprio prodotto.

Quello, al limite, è comunicazione, organizzazione  delle vendite, promozione. Ma non è Marketing.
Perché il Marketing è buon senso applicato.

Il Marketing è la disciplina che si occupa di capire che cosa può volere la gente, e come organizzarsi per darglielo al meglio.

Marketing è la disciplina che porta l'azienda a capire cosa può voler comprare il mercato, cosa desiderano le persone. E la porta a produrlo e a portarlo al mercato nel modo più efficiente e sensato possibile. Anche se fino a pochi mesi prima l'azienda faceva altro. E invece di cercare di spingere sempre più forte un prodotto che non è più desiderato, ascolta le persone e si organizza per fare altro.

La disciplina che aiuta le organizzazioni a capire il proprio mondo di riferimento, come configurare l'offerta (il marketing mix), siano esse aziende, no profit, partiti politici... persone (vedi alla voce "personal branding" e "personal Marketing": non come mi vendo, ma definire chi sono e cosa faccio - e come, con quali obiettivi).

Il Marketing è ascoltare le persone e cambiare di conseguenza l'azienda.
Suona molto 2.0? Amen. La cosa buffa (ma comunque per certi versi positiva) è che la Rivoluzione Digitale ci ha spacciato come novità le basi del marketing, roba nota fin dagli anni '50 o prima. Il che dimostra che il marketing non è stato metabolizzato :-)

Anzi, il digitale non è l'antitesi al marketing, è la sua apoteosi.

Il Marketing è capire il mercato, essere pronti a riconoscere i propri errori, cambiare rotta, chiudere prodotti, reinventarsi, non insistere a frustare cavalli morti, non cercare di intortare le persone per vendergli roba, è trovare soluzioni win win, dove l'azienda fa soldi perché da' valore alle persone, che cacciano volentieri la lira.

Se fate questa roba qui, non è marketing, state facendo altro - e siete in buonissima compagnia: la maggior parte delle persone che conosco la pensa come voi. E quindi vede il digitale (ad esempio) come tool per "spingere", non per entrare relazione, non per ascoltare le persone, non per cambiare se' stessi e la propria offerta.

Quindi, la prossima volta che vi dovete lamentare, non dite che le aziende non capiscono il digitale. Dite che non hanno ancora capito cos'è il marketing.

E attenzione, detto con il massimo rispetto, vedo troppe persone esperte di digitale ma che non hanno metabolizzato il marketing. Come un medico che studia le malattie del sistema endocrino, ma l'esame di anatomia non l'ha dato e quindi non sa dove mettere le mani.

Se mancano le basi del marketing, tutto il resto rischia di essere fuffa (e troppe operazioni digital / social / laqualunque sono veramente fuffologiche e non in grado di portare risultati perché non tengono conto dei basics delle persone).

Quanto alle definizioni ufficiali, accademiche, eccone un paio, riprese da questo mio vecchio articolo sul tema):

Un ramo dell’economia che si occupa dello studio descrittivo del mercato e dell’analisi dell’interazione del mercato e degli utilizzatori con l’impresa“.
Marketing is defined by the AMA as “the activity, set of institutions, and processes for creating, communicating, delivering, and exchanging offerings that have value for customers, clients, partners, and society at large.
“It can also be defined for business to consumer marketing as “the process by which companies create value for customers and build strong customer relationships, in order to capture value from customers in return”. For business to business marketing, it can be defined as creating value, solutions, and relationships either short term or long term with a company or brand.”
(un ringraziamento particolare a tutte le aziende, colleghi, partner e allievi che invece il Marketing l'hanno capito. Non siete poi tantissimi, ma date la motivazione per non tirare la spugna :-)


venerdì, aprile 11, 2014

In "registrata" l'hangout dove raccontiamo il libro Strategia Digitale

Ammesso che ve ne freghi qualcosa e non vi siate ancora rotti del mio libro, vi segnalo che ieri abbiamo fatto un Hangout con BizCommunity.

Intervistati da Gigi Beltrame, abbiamo raccontato un po' di cose sul libro, in modo che magari capite un po' meglio cos'è e a cosa serve, prima di decidere di comprarlo.

Ecco il link:  http://ow.ly/vEffi

Ecco ora un breve messaggio pubblicitario:

Strategia Digitale è un utile manuale per capire come pensare e come fare la comunicazione sul digitale, con un pensiero strategico e di marketing (e non di improvvisazione o di panico).

Se lo volete comprare in versione cartacea, potete cliccare sul bannerino che trovate in alto a destra sul mio blog (e ci guadagno qualche centesimo).
C'è anche in versione Kindle.

Comunque lo trovate su Hoepli.it  e qui sotto il link per Amazon:
Strategia digitale. Il manuale per comunicare in modo efficace su internet e i social media

giovedì, aprile 10, 2014

Aziende, mettete più soldi in sperimentazione: lo raccomanda il "profeta" di AOL


Posizione interessante e largamente condivisa (da me).

Il mondo del digitale sconta ancora enormemente un approccio che vede affrontare i nuovi modi di comunicazione secondo delle logiche del "vecchio" advertising.

In primis la dottrina "primo non prenderle". 

Minimizzare i rischi. Giocare il più possibile sul sicuro.

Ora, è assolutamente indispensabile spendere i soldi in modo oculato, e non buttarli via come si è troppo spesso fatto negli anni ruggenti.

D'altra parte, se si va sul sicuro, si fanno sostanzialmente cose già viste - il cui impatto, man mano che vengono rifatte, si affievolisce.

La sperimentazione, d'altra parte, è rischiosa: si rischia che non funzioni e i soldi non ritornano. Si rischia che funzioni e si abbia successo, si vincano premi, si spacchi il mercato.

Certo, in una cultura corporate conservativa, il rischio è anche che se l'azione va male, salti la propria poltrona. E allora non si è incentivati a sperimentare, ma si fa catenaccio e si gioca in difesa, sperando di pareggiare.

Leggete quello che dice, più autorevolmente di me, David Shing (http://shingy.com/), digital prophet di AOL. Anche se (in parte per la stranezza del suo titolo) non è un personaggio esente da critiche.

mercoledì, aprile 09, 2014

LOL: i pesci d'Aprile di McDonald's al McDrive :-)


In Austria. Guardate il video (tutto), non c'è bisogno di aggiungere altro :-)

(In un qualche modo è una risposta a distanza al tipo che si diverte a fare lui gli scherzi a quelli che lavorano al fastfood... guardate il secondo video).




venerdì, aprile 04, 2014

Bello. BMW: pesci d'aprile 2014/2013 come spunti di PR

Ogni tanto qualche marca decide di usare in modo intelligente l'opportunità del primo d'aprile per attività di PR (più o meno digitali)

BMW ci ha anche messo qualche soldo dietro, realizzando due campagnette per due concetti di nuovi prodotti, molto bellini.

Quello di quest'anno anni fa l'avrei comprato subito - anche a costo di andare poi in giro con una vecchia NSU Printz (e chi ha figli mi capirà).

Enjoy.

2014: The Ultimate Sleeping Machine




2013: Il Passeggino Reale


Dalla press release (inviata, btw, a un certo numero di mamme blogger chiedendole di dare una mano a diffondere il pesce... qui si sfruttava anche l'arrivo del reale erede al trono britannico):

“With a royal baby due this summer, we are proud to announce the launch of our limited edition BMW P.R.A.M. (Postnatal Royal Auto Mobile).
Available in Princess Pink or Royal Blue, this soft-top convertible has been designed using our EfficientDynamics technology.
With two or four-wheel-drive, it rides as smoothly on a polo field as it does down The Mall and comes with air conditioning and built-in extendable flagpoles as standard.
For those who are ‘too posh to push’ this masterpiece of motherhood even comes fitted with N.A.P.P.I.E. (Nanny-Assisting Petrol-Powered Injection Engine).”

giovedì, marzo 20, 2014

Genio Coca-Cola: Al cinema sei sullo schermo (ma non dovresti)

Bella idea e grande prodezza tecnica, non banale.

L'idea: (in alcune nazioni) Coca-Cola ricorda agli spettatori di non far rumore al cinema. Perché se fai casino diventi parte dello spettacolo. Che, con te dentro, non è lo stesso.

Prendendo alla lettera l'idea... beh, per non rovinarvi la sorpresa vi dico solo di guardarvi il video.
Anche perché è abbastanza uno shock scoprire che nello spot ci sei dentro proprio tu :-)

Eccolo (insieme ad un paio di spot che passano al cinema che vanno guardati per avere il contesto):





mercoledì, marzo 12, 2014

13 anni dopo, BMW (USA) ci riprova con i Film? :-)


Grande nostalgia (mia) per una delle operazioni di content marketing più belle che mi ricordi.

The Hire. Da BMW Nord America. 2001.

Una serie di 8 minifilm. Girati da registi stellari (ad esempio Ang Lee, John Woo, Guy Ritchie, John Frankenheimer). Con attori di primo piano (inclusa Madonna). Thriller/azione, di altissima qualità, sia realizzativa che narrativa. Me li sono guardati (e li ho presentati in aula) molte volte.

Disponibili in download ai tempi in cui l'ADSL era solo un concetto nei laboratori di ricerca (ergo download di giorni).

Ne ho parlato spesso. Ad esempio qui (è la ripubblicazione di un articolo originariamente apparso su WebMarketingTools). 

Case History stellare, di quelle che hanno fatto la storia della comunicazione.

Un segnale fortissimo, all'epoca: i soldi conviene metterli nella produzione di content, più che nell'acquisto di spazi. Nella realizzazione di film belli e lunghi (8-10 minuti) e confidare nelle dinamiche social (e all'epoca non si parlava ancora di social network - MySpace nasce nel 2003) per farli girare.

Qualche anno fa (si veda questo altro mio post) BMW ha poi ripercorso la strada dei cortometraggi, ma con un altro spirito e direi un altro wow factor :-)

Esce ora la notizia che BMW ha deciso di riproporre il concetto. Ma dettagli zero. Stay Tuned. Io spero in bene, e se ho ragione, non vedo l'ora :-)

Certo che adesso, con tutti gli strumenti social, l'evoluzione del digital e del mobile...si possono fare cose allora impossibile. E la barra degli standard è alta. Sfida non semplice

Nell'attesa, vi ripropongo il primo film della serie. Coprotagonista.. Thomas Milian. Irriconoscibile :-)
Gli altri dovreste poterli vedere qui: 
http://www.bmwblog.com/2009/08/25/video-collection-bmw-films-the-hire/




Approfondimento:


PS: a scanso di equivoci, questo post non ha nessuna relazione con eventuali rapporti di business che io o l'azienda per cui lavoro possano avere con BMW Italia... :-)


giovedì, marzo 06, 2014

Grandi.Vending machine invisibile. Da Coca Cola

Prosegue la serie di attività di comunicazione di Coca-Cola basate sulle vending machine, di cui ho spesso parlato.

Questa volta l'idea è di avere una vending machine visibile solo alle coppie. Per San Valentino.

Gran bella idea e bell'allestimento.
Guardate il video qui sotto.
Per vedere le altre case history, fate un search su questo blog, per "vending machine"
Enjoy :-)