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mercoledì, aprile 08, 2015

Epic Fail = win :-) Wolkswagen e la nazionale francese

Ma... la pubblicità a bordo campo, durante la partita della nazionale, chi se la fila? E quando mai potrebbe fare engagement?

La risposta è probabilmente mai.

A meno di non infilarci un errore d'ortografia.

E scrivere (apposta) Wolkswagen invece di Volkswagen (vettura del popolo).

A quel punto, mentre sullo  schermo scorrono le immagini della partita, l'attenzione di tanta gente si sofferma sulla pubblicità. Si scatena la marea su Twitter, partono gli insulti allo stagista rituale, si mandano cv per il posto vacante di advertising manager...

Insomma, si cade facilmente nella trappola.
E una pubblicità destinata a passare più o meno inosservata diventa un soggetto di conversazione :-)

Potenza dei Social Media, potenza del second screen.
(potenza che è stata una partita noiosa?)

Ecco qualche esempio di reazioni su Twitter:




Ed ecco il reveal della marca:



giovedì, aprile 02, 2015

L'idraulico, lo chiamate da Amazon. Diversificazione verso i servizi.


E' ormai chiarissimo che il business di Amazon è quello di impadronirsi di quote sempre più ampie della nostra spesa.

Non che sia necessariamente un male, se ciò ci fa risparmiare e ci offre una experience migliore.


Ma, ovviamente, i timori verso i monopolisti ci sono sempre e fanno inquietare.

Senza comunque voler entrare in un giudizio di merito, vi racconto di Amazon Home Services.

Amazon, partita da libri e dischi e poi allargatasi a praticamente qualsiasi altro prodotto e a vendere merce di negozi terzi, oggi entra nel settore dei servizi per la persona, la casa... (ma solo negli USA), per capirci idraulici e affini :-)

Quindi giardinieri, insegnanti di yoga, antennisti...


Non sono i primi, già altri siti negli USA offrono un servizio di intermediazione comparabile; ma la potenza tecnologica, finanziaria e di brand di Amazon sicuramente propone un vantaggio competitivo non indifferente.

Grazie alla sua potenza (e disponibilità di risorse, in primis) Amazon può permettersi di fare dei "background check" sui fornitori che si propongono e selezionarli duramente, in modo da evitare il più possibile disavventure ai propri clienti. E tanto per essere corretti, il pagamento avviene solo a lavoro eseguito.

Io già di mio sarei abbastanza felice di fare la spesa alimentare settimanale su Amazon, magari usando Dash, o Amazon Echo. Già che ci sono potrei mettere nel carrello un insegnante di hukulele e un imbianchino. Centralizzato, pratico, rapido, garantito (ovvio) dalle recensioni di chi l'ha provato.






Approfondimento:
http://www.theverge.com/2015/3/30/8309573/amazon-launches-home-services

mercoledì, aprile 01, 2015

Anche in Italia AudiBlogger: Audience dei blogger ma anche pianificazione, acquisto e scrittura dei post.

Finalmente svelato il mistero della presentazione di cui vi avevo anticipato i teaser qualche giorno fa; come supposto si è trattato della presentazione del progetto "Audiblogger".

Per chi ieri sera non c'era e non ha seguito il Live Twitting, vi faccio una rapida sintesi.

Andiamo con ordine: il progetto Maquerél (che io per chiarezza ho soprannominato Audiblogger) sarà finalmente lo strumento per pianificare in modo razionale il coinvolgimento dei blogger nelle campagne di Digital PR, misurando il ROI in maniera certa e definendo una volta per tutte i benedetti KPI.

In sostanza, le principali cose che fa sono:

1. Audience dei Blogger

Fornisce online i dati certi e giornalieri delle audience dei primi 5.000 blogger per ogni paese (nel 2016 salirà a 10-15.000), sostanzialmente rendendo pubblici i loro Analytics (è una semplificazione, ma ci siamo capiti).

2. Chi ha letto ogni post, con nomi e cognomi. 

Attraverso i cookie di nuova generazione e le API di Twitter e Facebook, sarà possibile sapere chi ha letto ogni post di ogni blog con i dati precisi di ogni lettore.

Dall'indirizzo IP al nome e cognome, all'età, professione, interessi e passioni, stato sentimentale, luoghi e cibi preferiti, orientamento sessuale etc. tracciati in rete - principalmente attingendo a Facebook (no, non è in contrasto con la normativa sulla privacy, per via della nuova direttiva europea).

Quindi Audiblogger permette di pianificare non solo per sesso ed età etc, ma di andare a mirare singole persone che vogliamo leggano il nostro post - con una mira da cecchino (le funzioni di advertising personalizzato e retargeting che ti insegue disponibili contribuiranno non poco ad assicurare che il mio post sia veramente letto dalle persone che voglio, con una certezza del 90%).

3. Funzione di pianificazione online. 

Inserendo i dati del proprio prodotto e il budget, attraverso la partnership con il netwok mondiale di centri media GravLax, Audiblogger permette di ottimizzare l'investimento sui blog.

In sostanza prepara in real time la lista dei blog da inserire in pianificazione e si occupa di contattare direttamente i blog (o meglio di fare un booking automatico, tipo hotel online) dei post nei giorni e nelle ore più adeguati per fare audience.

Nota: questa funzione mi sembra ancora da mettere un po' a punto; ho potuto testare ieri sera il tool per promuovere "Relazioni Pubbliche Digitali" e - tra i blog che secondo il sistema avrei dovuto assolutamente mettere in piano - c'erano testate dedicate all'arredamento e alla musica barocca.

Interessante comunque l'idea: se volete approfondimenti e "how to", qui vi metto il link al video tutorial che in un paio di minuti vi metterà in grado di capire e di usare (le funzioni base) dello strumento nella sua versione gratuita e nella versione Pro a pagamento:

http://youtu.be/dQw4w9WgXcQ

4. Definizione automatica del pricing

Per dare trasparenza e ordine al mercato, il prezzo dei post sui blog non viene più definito dai blogger ma direttamente "imposto" /proposto dal sistema.

I blogger pianificati ricevono infatti un'offerta "prendere o lasciare" dal tool, che propone loro di pubblicare un post su un determinato argomento/marca in un giorno/ora predefiniti dal sistema, di una lunghezza predefinita e con un'offerta di prezzo non negoziabile. Prendere o lasciare.

Dato che il sistema fa la maggior parte del lavoro, incluso definire le parole chiave, fornire i visual e, come vedremo dopo, anche scrivere il post (se si vuole), lo sforzo richiesto al blogger è minimo quindi egli probabilmente accetterà l'offerta irrevocabile.

Le tariffe, a seconda della tipologia merceologica e del successo del blog, vanno dagli 8 euro per post fino ai 5.500€ per post di grande tiratura (il mio blog, con grande soddisfazione fatturerebbe sui 1750 € a post per prodotti del largo consumo - provato con un caso ipotetico di un tonno in scatola - fino ad arrivare a 4.500 € per prodotti di... diciamo entertainment per adulti).

Da notare che non è richesta ai blogger nessuna iscrizione al sistema: è il software che ti identifica, ti valuta e ti invia autonomamente le offerte più adeguate. Si tratta poi di accettare o meno e di scrivere il post sulla base delle guidelines/traccia fornite - oppure di accettare la pubblicazione automatica di un post generato dal software, ovvero:

5. Scrittura automatica dei post.  

Proprio per ridurre al minimo lo sforzo richiesto al blogger, Audiblogger attraverso un sistema esperto può scrivere automaticamente un semplice post di positiva recensione del prodotto, partendo da una serie di dati e informazioni forniti dall'inserzionista; in modo da rendere facile e veloce la massimizzazione del reddito da parte del blogger e assicurare post positivi e in linea con le aspettative dell'inserzionista.

Il sistema va ancora messo a punto ma è interessante - anche perché, dando al sistema i diritti di amministratore sul blog e delegando ad Audiblogger il controllo del proprio blog, il nostro lavoro va a zero e si permette al blogger sostanzialmente di starsene seduto a guardare gli incassi che crescono, mentre il software pianifica, vende, scrive e pubblica per lui.

Ancora una volta ieri sera ho potuto fare un test con il mio manuale di Online PR - ecco un estratto del testo della recensione prodotta automaticamente per il mio libro e che sarebbe stata pubblicata su uno dei principali blog italiani di salute e benessere (dimenticavo: viene sviluppato un testo diverso per ogni blog, in modo da nascondere che a scrivere è una macchina e non un essere umano):

" Relazioni Pubbliche digitali è un non-automatico che ha l'obiettivo di fornire tool per pensare e creare progetti solido e non un semplice manuale di istruzioni come IKEA, anche se serve veramente ottimo.

Il libro dedica ampio spazio al trasloco di riflessioni strategiche dall'autore in anni di onesta professione:

Quali sono (e non sono) il digital PR e cosa possiamo aspettarci da essi; l'importanza della reputazione e di come gestirlo; scovare influenzatori e blogger e come lavorare con; loro budget e KPI da necessario individuare; la prevenzione e la gestione delle crisi in linea, come fare parlare essi di noi - che se ne parli bene che se ne parli male, purché se ne parli non è applicabile.

Ogni aspetto è di fronte ad una ricchezza di esempi e riferimenti a risorse specifiche della rete. Il libro è piaciuto veramente straordinario e consiglio caldamente a tutti per leggere la sera ma anche come strumento di lavoro che può cambiare  portare un momento di e serentià in famiglia.

Se vi è piaciuto "50 sfumature di grigio" non potete mancare questo volume, disponibile anche come ebook"

I costi:

In fase promozionale Audiblogger sarà disponibile per gli inserzionisti con un costo che va tra i 50 e 1500 euro per post pianificato.

In realtà il modello di business vede un pesante coinvolgimento dei blogger: nel modello base per i blogger è gratuito, ma sottoscrivendo il pacchetto Gold Blogger, il sistema tratterrà il 45% di quanto fatto pagare al cliente per il post; in cambio farà scalare di 50-100 posizioni verso l'alto il blog nella lista di pianificazione, sostanzialmente indicandolo come blog assolutamente da utilizzare nel piano di online PR e garantendo quindi corpose vendite.

Il prodotto sta per uscire dalla fase beta e sarà disponibile a partire da Maggio nei principali paesi tra cui l'Italia. Appena ho altre news, ve le racconto :-)

Stay tuna.























E buon primo aprile. 

lunedì, dicembre 22, 2014

Freebie, il nuovo servizio social, per monetizzare la tua influenza (anche se non sei un influencer)

Classico tema di PR Digitali (btw, aspettatevi mie novità su questo fronte nelle prossime settimane... )

Monetizzare la propria influenza: dato che sappiamo che se parliamo bene di qualcosa al nostro network portiamo un valore alla marca / prodotto / idea, la tentazione è quella di farci pagare parte di questo valore.

Questo ragionamento è alla base dei modelli di remunerazione dei blogger (tanto per guardare ai modelli più semplici e basici). Ma questi modelli stanno in piedi solo se l'influenza esercitata, a parte essere in qualche modo misurabile, si estende su numeri cospicui di persone.

Ora, il modello dell'adv "tradizionale" è stato fortemente scosso non solo dall'advertising on line ma dal fatto che chiunque, anche il più piccolo dei blog, può proporsi come media, pubblicare banner, fare ricavi - magari microscopici, vista la sua scarsa audience - ma monetizzare quel poco di valore che genera.
In sostanza il modello AdWords muove ingenti capitali (anche) sommando infiniti siti che individualmente fanno poche pageviews ma che, messi tutti insieme...

Se si riuscisse a portare questo modello anche sul fronte dell'influenza, riuscirebbe a farsi pagare la micro influenza anche chi non è un influencer, non è un blogger, ha pochi contatti ma comunque magari qualcosina riesce a portare alla marca?

Questo, secondo me è un campo dove potremmo vedere iniziative interessanti - a partire da Freebie.

Freebie (http://freebieapp.com/) è un nuovo servizio (basato su di un'app mobile) che permette agli utenti dei Social Media di esercitare la propria influenza in Rete... e di ottenere in cambio prodotti gratis o altre forme di compensazione. Anche se in realtà si conta poco o niente :-)

Con una logica da marketplace, si va a far incontrare domanda e offerta. 
Un'azienda può identificare persone con le caratteristiche più adeguate (diciamo "in target") e fare ad esempio provare il prodotto. A questo punto, in cambio per il "freebie", per aver ottenuto qualcosa gratis (che può essere anche una particolare esperienza o qualcos'altro) - la marca viene autorizzata a pubblicare sui Social Media dell'utente (che può poi però anche cancellare quei post...).

Detta così, però, si tratta più di una forma di advertising - dove la persona mette a disposizione un proprio micro o nano media, la propria bacheca; su cui il brand pubblica messaggi (che ha in qualche modo pagato) a proprio favore.

L'esercizio di influenza invece è quando una persona, che reputiamo credibile, da' un endorsement a un prodotto, marca, servizio. Ci mette la faccia e la propria credibilità. Almeno entro certi limiti.
Qui al limite è una forma di passaparola... che al momento, btw, è attivo solo a Chicago.

Ma mi aspetto che questo sia solo il primo passo nel processo in cui si lavora per automatizzare e rendere "self service" anche questo aspetto della comunicazione...

Come approfondimento e per vedere anche una case history di Freebie (che dovrebbe aver già stretto legami con un centinaio di brand / locali / business... e avere circa 50.000 users) , potete leggere:
http://www.womma.org/posts/2013/10/word-of-mouth-marketing-for-the-21st-century

http://www.socialmediatoday.com/content/hipper-social-four-seasons-hotel-drives-high-return-rate-case-study

lunedì, dicembre 01, 2014

Il 40% degli Italiani NON va mai online. Altri dati Internet (Istat 2013)

Continuiamo a parlare di dati, di quanta gente c'è o non c'è online.

Il post precedente, sui dati Audiweb come previsto ha creato qualche polemica :-)
E, come sempre i dati vanno letti bene e possibilmente incrociati con quelli di altre fonti.

Proviamo a incrociare i dati con questa ricerca ISTAT-FUB. Cito:

Sono più di 23 milioni gli italiani (NOTA: sopra i 6 anni) che non hanno mai usato Internet nel 2013. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘Internet@Italia 2013. La popolazione italiana e l’uso di Internet’ realizzata dall’ISTAT in collaborazione con La FUB (Fondazione Ugo Bordoni).

Quindi, facendo conto su 57 milioni circa di italiani( sopra i sei anni), 34 milioni, almeno ogni tanto, lo usano. Pari al 59,6%. Per Istat -FUB gli utenti forti sarebbero il 33% ovvero 19 milioni.

Audiweb ci dice che 40 milioni hanno accesso... ma sono contati nell'intervallo 11-74 anni. Nel giorno medio troviamo in rete 21 milioni di utenti (ma questa volta contati dai due anni di età in su)

Cito:
“Negli ultimi tre mesi il 58% della popolazione italiana ha usato Internet, rispetto alla media europea del 75% – dice Giorgio Alleva, Presidente ISTAT – Il nostro paese è agli ultimi posti per utilizzo del web nella Ue, sia nella fascia di età fra 55 e 74 anni sia in quella fra i 16 e i 24 anni”.

Qui scaricate la ricerca:

Approfondimento:





mercoledì, novembre 26, 2014

Clamoroso: 84% degli Italiani in Rete, non il 50%. Sorpresona Audiweb.

Crolla un mito: quello che solo un Italiano su due è in Rete.

I nuovi dati Audiweb raccontano una realtà molto diversa.

Come forse avrete notato, da qualche mese ho smesso di pubblicare gli aggiornamenti dei dati Audiweb - anche perché mi è sembrato di cogliere un certo disinteresse verso il tema nel mio pregiato pubblico.

Questa però è una notizia che merita.

Gli Italiani che possono accedere a Internet non sono 27-28 Milioni, ma 40 milioni. Un'orda.
(Ma attenzione: nel giorno medio vanno effettivamente in rete solo 21 milioni, compresi i bambini piccoli e i trisnonni d'Italia)

Gli ultimi dati Audiweb rilasciati ci dicono che:

In base ai nuovi dati sulla diffusione dell’online in Italia, Audiweb Trends, emerge che la diffusione dell’online nel nostro Paese è ormai capillare. Sono, infatti, 40 milioni gli italiani che possono accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento (l’84,4% degli 11-74 anni), con un trend di crescita del 6,8% negli ultimi due anni.

device mobili conquistano sempre più persone: gli smartphone connessi sono disponibili per il 56% della popolazione (26,5 milioni, + 69,5% in due anni) e i tablet per il 20% (9,5 milioni+ 310%). Nel 2014 si rileva dunque il primato del mobile nella fruizione quotidiana di internet.

Diventa, inoltre, particolarmente rilevante il tempo dedicato all’online attraverso l’utilizzo di applicazioni mobili: l’84% del tempo totale speso sui device mobili è generato dalle applicazioni; la fruizione di mobile app è preferita dalle donne (57% del tempo online), dai 18-24 anni (68% del tempo online) e dai 25-34 anni (62%). 

Ora, questo annuncio è una sorpresa (e magari cambierà le strategie di un po' di aziende / organizzazioni) ma in qualche misura è una sorpresa annunciata.

Alla radice, da quello che capisco, il fatto che da qualche tempo Audiweb traccia (come saprete) anche Internet da mobile, e  non solo quello da PC.
E di qui la scoperta che una valangata di gente accede a Internet da device mobili (ma dai?) -  come per altro previsto da innumerevoli fonti, che da anni dicono che il destino di Internet è quello di essere sempre più mobile che fisso.



A questo punto, tra l'altro, si sfata il mito di un'Italia in ritardo abissale rispetto agli altri paesi dal punto di vista della connessione. Siamo più o meno allineati.
Non possiamo più dare la colpa dei nostri guai nemmeno al divario digitale, colpevolizzare gli Italiani che non capiscono e non vanno in Rete, condannando l'Italia al paleolitico telematico.

Comunque...
Per chi fosse interessato ad approfondire, ecco di seguito la presentazione fatta ieri in IAB e un estratto della press release con dei dati in più.

Naturalmente, come sempre, invito a prendere i dati con le pinze e a confrontarli con i dati pubblicati in passato. Al di là dei titoli ad effetto, forse per certi aspetti non sono poi così diversi dai dati che già maneggiavamo...




Nel 2014 si rileva il primato del mobile nella fruizione quotidiana di internet, un fenomeno già previsto negli anni scorsi - registrato a partire dall’estensione del sistema di rilevazione Audiweb anche ai dati mobile – e in controtendenza con il calo dell’audience da PC nel corso del 2013 (-3,4% nella fruizione mensile e -7,8 nella fruizione quotidiana)

Oggi, in base ai nuovi dati Audiweb sull’uso di internet a settembre 2014, Audiweb Database, ltotal digital audience è rappresentata da  21 milioni di utenti unici (2+ anni) nel giorno medio, collegati per 2 ore per persona, e 28,6 milioni nel mese, online per 46 ore. 

(Nota: fate attenzione a come usate questi dati, che non sono perfettamente comparabili fra di loro: in alcuni casi si parla di Italiani 11-74, in altri di italiani dai 2 anni in su, in altri di 18-74...)

La fruizione di internet in mobilità è rappresentata da 15 milioni di utenti unici (18-74 anni) che accedono a internet nel giorno medio tramite smartphone, online per 1 ora e 29 minuti a persona, e 5,2 milioni tramite tablet, per 1 ora e 12 minuti.


Il mobile internet piace alle donne e ‘svecchia’ l’audience interessando le fasce più giovani della popolazione.

Infatti, nel giorno medio risultano online 7,6 milioni di donne, con 1 ora e 51 minuti di tempo speso nel giorno medio (contro 1 ora e 37 minuti degli uomini online) e il 68% del tempo totale dedicato alla fruizione di internet da mobile.

Anche i giovani tra i 18 e i 34 anni, i Millannials, preferiscono accedere a internet da device mobili: i 18-24enni preferiscono navigare dai device mobili: 2,7 milioni nel giorno medio (il 64% della popolazione di questa fascia d’età) per 2 ore e 16 minuti e 3 milioni nel mese per oltre 60 ore. Solo il 27,3% dei 18-24enni sceglie l’accesso a internet da PC nel giorno medio. I valori di mobile reach per i Millennials sono pressoché simili sia nel giorno medio che nel mese, segno di un uso costante e quotidiano dei nuovi device.

“Grazie all’estensione del sistema di rilevazione Audiweb ai device mobili, possiamo finalmente monitorare, in modo più completo per il mercato, i trend e le abitudini di consumo degli italiani online. Il 2014 conferma il primato del mobile nella fruizione quotidiana di internet nel giorno medio, con una reach più alta rispetto al PC - 16,4 milioni contro 12 milioni sui 18-74 anni - e il 65% del tempo trascorso online.", dichiara Enrico Gasperini, presidente di Audiweb. "La rilevazione dell’audience totale di internet accende i riflettori sul digital divide generazionale, con solo il 22,3% degli over 55 online, principalmente online da PC, contro il 67% dei 18-34enni. Infine, risulta estremamente interessante l'uso esclusivo del mobile per accedere all'online per il 42% delle donne online, il 59% dei 18-24enni e il 51% dei 25-34enni”.

Per quanto riguarda la fruizione di internet dai diversi device, nel giorno medio domina l’uso esclusivo di smartphone per accedere a internet, con 11,2 milioni di italiani tra i 18 e i 74 anni che scelgono questo device, mentre sono 4 milioni gli utenti che preferiscono navigare solo da PC e 3,8 milioni gli utenti multiscreen.

La fruizione di internet da mobile (smartphone e tablet, al netto delle sovrapposizioni) ha generato il 65% del tempo totale speso online e, più in dettaglio, oltre la metà del tempo totale è generato dall’uso di applicazioni mobili (il 59% del tempo totale speso online).

Diventa, inoltre, particolarmente rilevante il tempo dedicato all’online attraverso l’utilizzo di applicazioni mobili: l’84% del tempo totale speso sui device mobili è generato dalle applicazioni; la fruizione di mobile app è preferita dalle donne (57% del tempo online), dai 18-24 anni (68% del tempo online) e dai 25-34 anni (62%).

Si conferma ancora il valore del mobile nel confronto con la TV, soprattutto per alcuni segmenti di target più affezionati all’online. Infatti, analizzando i dati di audience nel giorno medio, distribuiti in fasce di tre ore, risulta che il mobile domina sulla TV fino alle ore 12, raggiungendo il 28% dei 18-74enni e, sul target dei 18-54 anni con studi superiori e più, il mobile supera la TV per tutto il giorno, dalle ore 9 alle 24, raggiungendo il 58% di questo segmento.

mercoledì, novembre 05, 2014

Le 50 marche più "social" (ricerca)

Quelli di Klout (btw, è ancora una cosa "relevant"?) hanno preso la classifica Interbrand delle marche più influenti, l'hanno incrociata con i loro dati e hanno estratto una lista delle 50 marche più social.

Allora.. sulla metodologia avrei qualcosa da dire; comunque diciamo che è una lista che può essere utile per capire chi seguire e chi studiare, quindi può servire.

Vi metto qui sotto i primi 10. Gli altri potete trovarli qui: 

(per confronto, io mi classificherei allo zilliardesimo posto; se Amazon ha un Klout di quasi 99, io a fatica arrivo a 70... :-)

Klout 50

Klout Score

1. Amazon98.86
2. Microsoft98.85
3. MTV98.32
4. Google98.04
5. Facebook97.94
6. Intel95.94
7. Nintendo95.04
8. McDonald’s94.74
9. ebay93.82
10. Ford93.19

lunedì, settembre 29, 2014

I Migliori Blog (aziendali) del 2014. C'è da imparare #StrategiaDigitale.


Pubblico questa lista di quelli che sono i finalisti ai Top Corporate Awards di SocialFresh.

Posso essere o meno d'accordo sulle classifiche (la realtà è che non mi interessano :-) ma mi sembra comunque una buona lista di blog che non sono certamente male e che vale la pena di guardare per imparare cose, individuare best practice, farsi venire idee, farsi venire la depressione perché nella nostra azienda non ci lasceranno mai fare cose così :-)

Ecco la lista:


Tra i miei preferiti: 

Da notare che in classifica è entrato anche il blog di Fiat USA :-)

Anche se adesso l'attenzione sembra essere più focalizzata sui "blogger" come personaggi influenti, avere un proprio blog aziendale, pensato in logica di marketing, con un approccio di strategia solida, costituisce tuttora un elemento importante nel proprio approccio alla comunicazione, all'inbound marketing.

E' un elemento interessante all'interno di una logica di pr digitali, che mi aiuta a focalizzarmi sulla generazione di content e alla sua diffusione sui social media.

martedì, luglio 29, 2014

I tuoi like su Facebook cambiano il gusto del cioccolato: distributore automatico da Cadbury.


Se la strategia di Coca-Cola è "Happiness", quella di Cadbury è "Joy". 

Data la similitudine, naturale che entrambe le marche ricorressero a distributori automatici unconventional.

In Australia hanno creato il "Joy Generator" - un distributore dove il gusto della tavoletta di cioccolato non lo scegli tu. Lo sceglie la macchinetta, sulla base dei tuoi interessi e dei tuoi like su Facebook.

I gusti non sono infiniti - solo una dozzina; e lo sbattimento di loggarsi sul proprio profilo Facebook alla vending machine non è in fondo da poco, visti i tempi frenetici della nostra vita. Ma se la tavoletta di cioccolato è gratis e ci si sottopone a un test che in fondo ci dice come siamo, si può anche fare la coda.

Insomma, uno stunt di marketing, per far parlare di se', un'operazione di PR.


Ever wondered what your social media profile says about you? Cadbury has created the world's first flavour-matching social vending machine - introducing the 'Joy Generator'! Watch chocolate lovers discover their true Cadbury Dairy Milk flavour personality match based on their Facebook likes and interests. Their personalised flavour match block is then automatically dispensed for free!

Join the flavour conversation on our Facebook page at:http://www.facebook.com/CadburyDairyMilk

Or follow us on Twitter -- https://twitter.com/CadburyAU

martedì, luglio 22, 2014

Non è vero che i giovani lasciano Facebook? una ricerca


Una recente (e sintetica) ricerca porta dati alla tesi che i giovani NON stanno lasciando Facebook in massa, come qualcuno dice.

Contiene altri dati interessanti sull'uso dei media digitali e sociali - focalizzata sugli USA la ricerca da' comunque spunti interessanti anche per noi.

While some media outlets have reported teens tiring of Facebook in favor of whatever is the latest craze, Facebook still reigns number one in both total adoption and daily usage.

Ecco il link alla ricerca:

venerdì, luglio 18, 2014

Offerta lavoro: In Kettydo cercano un Social Media Specialist

Riceviamo e volentieri pubblichiamo...

In Kettydo è aperta una posizione di Social Media Specialist Sr.

La persona che sceglieremo dovrà coordinarsi con i clienti dell’agenzia, impostare e realizzare strategie editoriali, social e digital PR, identificando gli ambiti di azione e identificando e coordinando contributor esterni quali influencers, blogger, giornalisti, etc.

Al Social Media Specialist Sr. conosce approfonditamente gli strumenti di social analytics e listening, e coordina la strategia al fine di raggiungere gli obiettivi preposti.

Cerchiamo una persona culturalmente “onnivora” e che possibilmente che ami esprimersi e raccontarsi proprio attraverso la scrittura.

Lavorerà coordinandosi con il Resp. dell’area social dell’agenzia.

Si richiedono:
  • Esperienza in gestione ed execution di iniziative social 
  • Profonda conoscenza dello stato dell’arte delle maggiori piattaforme content&social (Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, Foursquare, Youtube, Vine etc.) 
  • Capacità di analizzare e comprendere l’audience, identificare opportunità e insight per lo sviluppo strategico e tattico delle iniziative social 
  • Ottima capacità di entrare in relazione diretta con il cliente e con le persone (fan&follower) 
  • Esperienza specifica in progetti di Digital PR 
  • Conoscenze di Crisis Management e capacità coordinamento con il cliente per la gestione delle crisi 
  • Conoscenza di tool di analytics per il monitoring e la misurazione della presenza digital del Brand 
  • Profonda conoscenza delle metriche di misurazione e definizione KPI 
  • Capacità di presentazione e preparazione di documenti in grado di esprimere le proposte verso il cliente 
  • Comprensione della comunicazione Digital, basi di Digital Marketing e dei processi di produzione digital 
  • Ottima conoscenza dell’inglese scritto e parlato

**NON scrivete a me ** io non sono coinvolto nella cosa - se mi mandate qualcosa, la cestino senza avvisare :-) (e dimostrate di non avere un requisito importante: saper leggere i documenti fino in fondo :-P )

martedì, luglio 15, 2014

Wow Factor: Il gioco controllato dalla mente, contro il cancro.


Ultimamente mi sono concentrato, sul blog, un po' più a parlare di marketing, di strategia.

Con, btw, dei buoni risultati di audience. 

Messaggio ricevuto - sembra che chi legge sia interessato a questi temi, ad approfondimenti - e ne parlerò di più. 
E voi ricordate che suggerimenti e consigli (e anche richieste) sono sempre bene accette.

Ricominciamo però con le Case History, da condividere con voi. Oggi è il turno di un'operazione di comunicazione orientata al wow factor e alla generazione di buzz... nonché alla raccolta raccolta fondi per la The Brain Tumour Charity.

Per la prima volta la tecnologia dei giochi controllati con la mente sbarca su un'affissione. Si indossa un apposito caschettino (pagando 1 sterlina per giocare) e si gioca, pubblicamente, a pong. Senza mani. Solo con la forza della mente.
Ci proverei volentierissimo.

2 giocano, tanti altrei guardano dal vivo, altri ancora guardano online, come voi. E si dovrebbe riuscire a raccogliere un po' di fondi. Bello.



(io però, giuro, un giorno o l'altro uno di questi cosi per controllare roba con la forza delle mente, me lo compro. Ci sono già andato vicino un paio di volte... non è un fake, esistono davvero, guardate qui:

http://www.huffingtonpost.com/2010/12/27/xwave-mind-control_n_801620.html
http://gajitz.com/mind-games-four-games-you-control-with-your-brain/
http://www.amazon.com/Mattel-P2639-Mindflex-Game/dp/B001UEUHCG
http://electronics.howstuffworks.com/emotiv-epoc4.htm

Anzi, visto che sono un influencer, regalatemene uno :-P

mercoledì, luglio 02, 2014

Quanti siamo su Internet Mobile in Italia? Mobile supera PC - Audiweb rilascia i dati


E dopo un periodo di assestamento e fine tuning, Audiweb ha rilasciato i dati di audience relativi a Internet Mobile in Italia, che da tempo aspettavamo.

A questo indirizzo trovate una presentazione dei dati principali: http://www.slideshare.net/Audiweb/audiweb-i

Ma ecco i numeri più interessanti:

Total digital audience di marzo (mobile + "fisso"): online 25 milioni di italiani tra i 18 e i 74 anni, collegati in media per 46 ore e 15 minuti nel mese.

Occhio se comparate questi dati con quelli che ho pubblicato precedentemente sul mio blog - perché alcuni dati coprono un'audience dagli 11 anni in su, altri dai 2 anni, questo partono dai 18...(dipende dai dati che vengono rilasciati e che io pubblico)

Per confronto, Nel mese di aprile 2014 sono stati 27,5 milioni gli italiani dai 2 anni in su che si sono collegati a internet attraverso un computer.

Bisognerebbe fare due conti per vedere quanti sono gli utenti 2-18 anni per riuscire ad avere un dato confrontabile

Sintetizzo dalla press release:

La mobile audience è rappresentata da 17,2 milioni di utenti nel mese (utenti unici che accedono a internet da smartphone e tablet)

Nel giorno medio, su mobile ne troviamo 14,5 milioni – che dimostra l’uso abituale dei nuovi device per accedere alla rete (la differenza tra audience totale e giorno medio sul "fisso" è molto più marcata).



I 18-34enni generano la metà (52%) del tempo speso online tramite device mobili e lo stesso valore è riscontrato sul totale del tempo dedicato dagli utenti nella fruizione di applicazioni mobile (il 52% del tempo speso su applicazioni mobile).

Altra parte consistente del tempo totale dedicato alla navigazione da mobile, il 42%, è generato dai 35-54enni che, più in dettaglio, prediligono il mobile browsing, la navigazione tramite browser (48% del tempo mobile dedicato al mobile browsing).

Il Mobile supera il PC
Ci sono 7,4 milioni gli italiani che accedono a internet solo da mobile (il 37% degli utenti online nel giorno medio), un dato superiore all’accesso solo da computer (5,3 milioni solo PC) e all’uso combinato tra i due device (7,2 milioni PC e mobile).

Il 91% degli utenti tra i 18 e i 24 anni nel mese si può definire ‘’multiscreen surfer’’, con una forte propensione all’uso esclusivo dei device mobili per accedere a internet nel giorno medio (il 55% degli utenti di questo profilo che accede a internet nel giorno medio solo da mobile).

Per quanto riguarda il consumo dell’online da device mobili, emergono quote molto elevate per il tempo speso nella fruizione di contenuti delle categorie social network (59% del tempo totale speso nella fruizione di contenuti della categoria), siti o applicazioni legate al mondo dei cellulari (Cellular / Paging: 99%), contenuti vari di intrattenimento (71%, multicategory entertainment), portali (73%, general interests portal &communities).

Mentre le news (79%) e le email (86%) hanno una quota di tempo molto più elevata da PC.

Dai dati sulla distribuzione del tempo totale speso online nel giorno medio attraverso i due device rilevati, emerge un trend stabile per tutta la giornata dovuto al peso della fruizione da mobile attiva dalle ore 9 alle 21, a differenza della fruizione da computer che conferma il peak time nel pomeriggio.

Confrontando i dati di audience nel giorno medio dei mezzi digitali rilevati da Audiweb (PC, mobile e total digital audience) e della TV (elaborazione Audiweb su dati Auditel), risulta che per i 18-24enni internet è il mezzo principale dalle ore 6 alle 21, in particolare nel peak time della total digital audience, tra le ore 15 e le 18 in cui si rilevano 2,2 milioni di utenti.

mercoledì, giugno 25, 2014

Non ti lascio comprare il vestito... se non apri il lucchetto con un Like


Incentivo forzato ai Social? Scarcity Marketing (si veda questo mio vecchio post)?

Far vivere, per una marca diffusissima un minimo del brivido dell'esclusività, della scarsità propria di marche di ben maggiore lusso? (Vi ricordate cosa aveva fatto H&M per la propria linea Versace? Il salta la coda? Se no, leggete qui) o forse solo una promozione che passa obbligatoriamente per i social?

La sostanza è che si rende difficile comprare, attraverso un appendino col lucchetto.
(C&A ci aveva già deliziati con gli appendini conta click, guardate qui)

Che si può aprire solo con un like su Facebook. Attraverso un'operazione di likaggio collettivo. Influenzando (si fa per dire?) tutto il proprio network.
Che può permettere poi ad una di loro (quella che corre più veloce) di vincere un vestito.

Da C&A. In Brasile. Per la linea firmata da Calvin Klein.

Insomma, date un'occhiata al video che capite tutto :-) compreso che non hanno fatto dei brutti numeri.




martedì, giugno 24, 2014

Oreo Investirà 50% del budget in ADV Digitale (100 milioni di $?)


Oreo, la potenza mondiale del biscotto, praticamente un'icona culturale, spende nel mondo qualcosa come 200 milioni di dollari l'anno, nel mondo, in spese di marketing.

Il fonte di sviluppo della loro comunicazione del futuro appare essere fortemente orientato all'acquisto di spazi video online, molto probabilmente a scapito della TV "tradizionale".

Normalmente non mi occupo di adv e ancora meno di media sul mio blog; ma spostamenti di budget di questo tipo, se generalizzati, fanno nascere nuovi power player (o nuovi intermediari potenti) e vanno a scardinare lo scenario radio-televisivo...

Ed è interessante che (ovviamente) non si tratterà di pianificazioni fatte a mano ma di programmatic buying, ovvero di sistemi automatizzati di pianificazione... insomma sono i computer (o  gli alieni, o il Nuovo Ordine Mondiale, a seconda del vostro complotto preferito) a decidere quale pubblicità dobbiamo vedere on line - e non esseri umani senzienti. In un modello che ricorda più il trading azionario che le forme classiche di pianificazione media.


Insomma, questo articoletto di Adweek è da leggere: 

ma anche questo:

martedì, giugno 03, 2014

Internet: spariscono 1.4 - 1.8 milioni di utenti in un anno (da PC) in Italia? Audiweb


Come ormai abitudine pluriennale, ecco gli aggiornamenti dei dati Audiweb - relativi al mese di Aprile 2014.

Questo mese la press release è particolarmente sintetica… ma ecco i principali dati (qui parliamo di italiani, dai due anni in su, che hanno utilizzato Internet su un PC e quindi escludiamo il traffico da mobile).

Nel mese di aprile 2014 sono stati 27,5 milioni gli italiani dai 2 anni in su che si sono collegati a internet attraverso un computer. Il che significa che dopo il recupero di Marzo (27.8 milioni), c’è stato un riassestamento (fossimo in borsa, parleremmo di “prese di beneficio”?).

Serie storica: Erano 27 milioni a Febbraio rispetto ai 27,4 milioni di Gennaio 2014. Serie storica: a Dicembre erano 28 Milioni. A Novembre 27,5 milioni. Ottobre 2013 – 27,7 milioni, Settembre - 27.9 milioni contro i 26.7 milioni di Agosto. A Luglio erano 27 milioni, a giugno 27,4 milioni. A Maggio 2013 erano 28,5 milioni.

Comunque, rispetto a Aprile 2013, siamo ancora in calo: erano 28,9 milioni quindi sono spariti 1.4 milioni in un anno (se poi volete farvi delle storiche più arretrate, fate un search su questo blog per “Audiweb” così recuperate i post precedenti e vi fate rapidamente una serie).

E qui, sarebbe molto interessante vedere i dati da mobile, per capire meglio che fine hanno fatto tutte queste persone… hanno tutte tagliato il filo e si collegano solo col mobile, a casa e/o in ufficio? O l’effetto Pasqua /ponte si è fatto sentire (tutti nella natura, basta Internet…?)

Ma proviamo a vedere i dati nel giorno medio. Ad Aprile 2014, 12,6 milioni. A Marzo erano 13,3 milioni. Nel giorno medio a Febbraio erano 13,5 milioni mentre a Gennaio 2014 trovavamo 13,2 milioni di utenti. A Dicembre erano 13,6. Serie storica: Novembre 13,4 milioni di utenti. Ottobre 2013 13,7 milioni. Erano 13.3 milioni nel giorno medio a Settembre 2013 contro gli 11 milioni di Agosto, i 12.8 di Luglio. A Giugno 13,5 milioni. 

A Maggio però la media è stata ben più alta: 14.2 milioni. Ad Aprile 2013 l’audience era di 14,3 milioni di utenti. A Marzo 14,8 milioni. 
Quindi, in un anno, il dato sul giorno medio parlano di una scomparsa di 1,8 milioni di utenti.

 Altro dato diramato, sul quando ci si collega: Le fasce orarie pomeridiane e serali registrano in media una maggiore concentrazione di utenti online nel giorno medio. Infatti, oltre il 50% degli utenti risulta online tra le 15:00 e le 18:00 (6,3 milioni) e tra le 18:00 e le 21:00 (6,4 milioni). Si registrano valori simili anche nella fascia oraria 12:00-15:00, con 6,2 milioni di utenti, il 48,9% degli utenti attivi nel giorno medio.

Per questo mese direi che può bastare così…