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martedì, febbraio 23, 2016

Il primo TEDx in volo: ideona di PR da Qantas per il volo delle startup australiane

O famo strano, facciamolo ad alta quota. No, non stiamo parlando di diventare membri dell'esclusivo Mile High Club ma di un TedX.

Mercoledì 17, sul volo da Sydney a San Francisco (13 ore di volo!) i passeggeri hanno potuto godere del primo TEDx volante. 

Alcuni fra i più interessanti innovatori australiani nel mondo della scienza e della tecnologia hanno condiviso la propria visione a bordo del veivolo (dal vivo per chi è a prua del 747 e con streaming live per tutti gli altri passeggeri).

Se (come probabile) non eravate a bordo di quel volo, ecco uno dei video girati a bordo (che, volendo, potete anche vedere se partecipate al TEDx di Sydney il prossimo maggio).



 Altri video li trovate ovviamente su YouTube.

L'attività, oltre a contribuire in termini generali al branding dell'azienda, a rafforzarne e consolidarne la percezione come azienda che innova, sostiene anche la riapertura della tratta aerea tra Sydney e San Francisco - chiaramente un percorso pensato anche per facilitare i rapporti tra l'Australia e le culle dell'innovazione tecnologica americana.

E quindi, che di meglio per un TEDx di un aeroplano pieno di imprenditori? A bordo, infatti, c'erano anche un gruppone di startuppari australiani, che dopo l'atterraggio si sono fatti un bel giro dei grandi classici (Google, Facebook, Twitter, Singularity University...) per fare il pieno di idee e dare un boost ai loro business plan.

Un caffé offerto a chi riconosce l'oggetto sull'iPad :-)
  
Ed ecco un po' di content lato "press release" che approfondisce il tema:
Remo Giuffré, fondatore del TEDxSydney: "We are thrilled to be partnering with Qantas on this exciting 'Ideas that Travel' adventure celebrating the airline's San Francisco service connecting Australian and US-based entrepreneurs.

Some of the most exciting speakers from TEDxSydney alumni will be sharing their ideas at 30,000 feet while members of our extended networks are anticipating some serious meeting and greeting in the Bay Area next week. We're all looking forward to hearing more about those experiences at TEDxSydney 2016 at the Opera House in May."

Ed ecco un po' di approfondimenti, partendo dalla pagina Facebook dell'operazione (interessante vedere che i commenti all'operazione da parte degli utenti tendono ad essere fuori tema e relativi a disservizi reali o percepiti della linea aerea... ma la gente ha bisogno di sfogarsi e lo fa in qualsiasi modo. Quindi sempre prepararsi a reazioni del pubblico irrazionali o poco intelligenti o aggressive...).







giovedì, dicembre 17, 2015

Molto smart:no profit - una biciclettata reale/virtuale real time e molto PR #GiovedìVR


Un interessante esempio di fund raising e di integrazione di PR (digitali e tradizionali) e tecnologia...

La storia: per raccogliere fondi per le malattie rare, in Australia organizzano una biciclettata di 920 km (!) - la Captain's Ride dove personaggi di primo profilo, dei veri VIP sono guidati sulla strada in carovana da Steve Waugh, leggenda sportiva locale (la fondazione che organizza la cosa è la sua...) #captainsride

Ma per allargare al pubblico generale la partecipazione a questo percorso, si è fatto ricorso alla realtà virtuale.

Ovviamente, integrando lo spinning, attraverso un accordo con la catena di palestre Fitness First...

Mettendo in connessione le "persone comuni", nella loro vita quotidiana con un evento altrimenti remoto e non inclusivo, sia per la scomodità dell'operazione, sia per il suo essere focalizzato sui "personaggi"...

La cosa bella è che, attraverso la realtà virtuale si è presenti "là" in diretta. Si partecipa, si regalano i propri kilometri a favore di uno specifico bambino. Si è "dentro".

Non si vive un'esperienza asincrona ma si è presenti, vi vive quello che succede dall'interno, in real time.  E questo è uno spunto molto interessante.

Guardate il video, che spiega tutto.


L'operazione, in generale, è stata un successo - con oltre 1 milione di dollari raccolti e una grande copertura mediatica e social...







mercoledì, settembre 16, 2015

Genio. Per recuperare la cena in famiglia... il macinapepe ammazza la tecnologia :-)


Chiunque abbia figli  o nipoti ha ben presente l'impatto che le nuove tecnologie hanno sulle dinamiche familiari.

Già la TV durante la cena ammazza la conversazione.
Per non parlare della connessione Internet, che distrugge qualsiasi relazione sociale a tavola :-)


Per recuperare un minimo di interazione in famiglia durante uno dei pochi momenti in cui ci si trova insieme, la soluzione è quindi di resettare a zero tutte le tecnologie che interferiscono con le dinamiche socio-familiari.

Problema: proibire il WiFi o la TV in casa immediatamente innescherebbe una esplosione nucleare in mariti e figlie.

Soluzione: rubando un'idea o due da Q (il mago dei gadget di James Bond), trasformare un innocuo macinapepe in un'arma nascosta di distruzione di massa domestica.

E, d'altra parte si può inveire contro il destino e le tecnologie - ma quando c'è la sfiga c'è poco da fare... e si è costretti (forse) a parlarsi.

Perché "Quando le famiglie si scollegano, si connettono". :-)

Ecco il video che spiega:



Il mandante è Dolmio, azienda australiana che produce prodotti alimentari italiani... (o come correttamente dicono sul loro sito, "Italian Inspired Meals".

Ovvio: questa è un'operazione di buzz, per far parlare della marca attraverso la creazione di un topic divertente e interessante... specialmente utile in situazioni dove forse del prodotto, della passata di pomodoro o del sugo alla Bolognese c'è un po' poco da dire e forse nulla di eccitante...

L'idea in nuce non è nuovissima, guardate questo mio vecchio aritcolo sul telecomando che ammazza qualsiasi TV nei luoghi pubblici...

martedì, luglio 29, 2014

I tuoi like su Facebook cambiano il gusto del cioccolato: distributore automatico da Cadbury.


Se la strategia di Coca-Cola è "Happiness", quella di Cadbury è "Joy". 

Data la similitudine, naturale che entrambe le marche ricorressero a distributori automatici unconventional.

In Australia hanno creato il "Joy Generator" - un distributore dove il gusto della tavoletta di cioccolato non lo scegli tu. Lo sceglie la macchinetta, sulla base dei tuoi interessi e dei tuoi like su Facebook.

I gusti non sono infiniti - solo una dozzina; e lo sbattimento di loggarsi sul proprio profilo Facebook alla vending machine non è in fondo da poco, visti i tempi frenetici della nostra vita. Ma se la tavoletta di cioccolato è gratis e ci si sottopone a un test che in fondo ci dice come siamo, si può anche fare la coda.

Insomma, uno stunt di marketing, per far parlare di se', un'operazione di PR.


Ever wondered what your social media profile says about you? Cadbury has created the world's first flavour-matching social vending machine - introducing the 'Joy Generator'! Watch chocolate lovers discover their true Cadbury Dairy Milk flavour personality match based on their Facebook likes and interests. Their personalised flavour match block is then automatically dispensed for free!

Join the flavour conversation on our Facebook page at:http://www.facebook.com/CadburyDairyMilk

Or follow us on Twitter -- https://twitter.com/CadburyAU

mercoledì, luglio 23, 2014

Codesign fatto bene: inventa la tua pizza e facci i soldi.


'sta faccenda del codesign, del far inventare i prodotti alle persone, diciamocelo francamente, in larga misura è rimasta una tattica di comunicazione e poco una strategia di marketing.

Anche perché, in molti casi, non è ne' facile ne' economico (ne' funzionale) far disegnare i prodotti agli utenti.

Esistono però particolari modelli di business dove ciò è (teoricamente) possibile - ad esempio nel campo della pizza consegnata a domicilio.

Per farla breve: Domino Pizza ne combina un'altra delle sue. Permette ai propri clienti di inventare una pizza e di metterla in vendita nella lista prodotti dell'azienda con il progetto "Pizza Mogul".

E, ovviamente, promuovere la propria pizza, diventare i comunicatori del proprio prodotto, attraverso i Social e l'email marketing.

E, infine, di venire pagati con una commissione ogni volta che viene venduta una delle loro pizze - quindi codesign e affiliation (fino a 4.5 dollari per pizza venduta!). 

Gli incassi si possono anche devolvere a una charity, c'è un approccio di gamification (ovviamente) con tutti i badge e le classifiche del caso, il tutto è disponibile su mobile. Ma solo in Australia.

(Note: l'operazione spinge gli inventori a testare personalmente il proprio prodotto, influenzando quindi comunque le vendite. E poi.. bah, a fare codesign semplicemente assemblando ingredienti da una lista non è sportivo. Ma è pratico, molto più che spingere la gente a proporre di ricostruire stabilimenti e processi produttivi, con investimenti recuperabili in non meno di 200 anni :-)

Ecco il link per scoprire i dettagli:
https://www.pizzamogul.com.au/#!/home
Ed ecco il video:



Per scoprire le altre numerose invenzioni di marketing e comunicazione di Domino's Pizza, potete cliccare qui e recuperare i miei post precedenti sul tema.


** --->> Messaggio promozionale: se non l'avete ancora fatto, considerate la possibilità di comprare "Strategia Digitale", il manuale. Scoprite cos'è o approfonditene i contenuti.
Può servire.

mercoledì, luglio 31, 2013

Piangete. La Social Media Room di NRL. Altro che il Community Manager Stagista e il piccolo elfo.


Noi stiamo a farci tanti problemi per infilare nel team un community manager tipo stagista (ma serve davvero? Ma questi Social Media davvero hanno bisogno di uno che se ne occupi, per piazzare qualche post su Facebook?)

Invece guardate come è fatta e cosa fa una Social Media Control Room, che lavora in diretta per un evento.
Monitorando.
Generando e amplificando contenuti.
Intervenendo in tempo reale, cogliendo opportunità.
Gestendo la passione di un'intera nazione.
In Australia. Per uno dei più grandi eventi nazionali del Rugby.

Guardate e deprimetevi.
Noi corriamo con le automobiline a pedali, mentre là fuori girano con le F1.

Vero è che si tratta di una struttura "temporary", messa in piedi dentro lo stadio per un grande evento, però... e forse non è nemmeno la soluzione ideale per tutti i problemi, certo pochissime marche potrebbero aver bisogno di una struttura tanto pesante.

Quello che colpisce è la differenza tra cercare di fare le cose sul serio e cercare sempre e solo di spendere poco: minima spesa, chissenefrega della resa.

Ecco il video e sotto il video un po' di link di approfondimento sul tema dei centri di controllo, stile NASA, per i Social Media...





NRL Mission Control Room from VML on Vimeo.


Why Brands are Building NASA-style Mission Control Rooms For Social Media

HootSuite to Launch Social Media Command Center; Master Control for Social Business

Check out NASCAR HQ's Swanky Social Media Control Room








mercoledì, marzo 13, 2013

Da vedere: il più grande social team del mondo: gli user


Interessante presentazione / Case History di Tourism Australia.

Vi ricordate? Quelli del "miglior lavoro del mondo" (sotto metto il video).

Uno slideshare con un sacco di materiale interessante - sia che siate nel mondo del turismo che in quello del Social.

Evidenzia la potenza dello User Generated... se stimolato e pensato bene, in modo strategico. Di come le persone possano davvero contribuire al successo di un'iniziativa.

Perchè il Social Team più grande del mondo, se motivato, è il pubblico là fuori.

Spiega i passi chiave necessari.

Gli dò il mio bollino oro da Digital Planner :-)

Anche perchè poi, nella nostra realtà di tutti i giorni, siamo ammorbati da iniziative che cercano di stimolare la generazione di contenuti.. che non hanno una base strategica forte.. o uno straccio di motivo per cui le persone dovrebbero darci questo contributo... insomma, non è per tutti - ma solo per chi ha qualcosa da dire / far dire e pensa correttamente in ottica di Marketing e comunicazione.

Guardatevi le slide, che meritano.



http://www.slideshare.net/TourismAustralia/the-worlds-biggest-social-media-team-16545786


venerdì, marzo 08, 2013

La "Human Brochure" Social Media Turistica Australiana


Caso molto semplice, ma efficace.

Per promuovere il turismo a Canberra, la Australian Capital Tourism ha deciso che il mezzo giusto era (indovinate un po') il turismo. E la strategia giusta stimolare il passaparola positivo.

Per la serie "la nostra migliore pubblicità sono i clienti".

Di qui un'operazione molto da manuale: portare 500 persone a visitare Canberra ( da noi avremmo portato 2 blogger, per limiti di budget) e far loro condividere le esperienze online. Sfruttare poi il tutto anche per una campagna televisiva.

Naturalmente, per scegliere i 500 testimonial, i cui commenti avrebbero costruito la "Human Brochure", si è fatto un recruitment online, cui hanno partecipato 31.000 persone (è già qui si è creato buzz, fatta comunicazione engaging, attirato l'attenzione...).

Poi i 500 (e, in una seconda wave, altri 250) hanno visitato la città e diffuso i propri commenti. Per un totale di quasi 15.000 post sui social in 2 weekend - per una reach stimata sui 4.3 milioni di persone e con un sentiment stimato positivo al 93%.

"Preliminary results for the weekend past show participants posted about 2200 images on Instagram, sent about 3500 tweets, and shared about 800 Facebook posts.
The numbers were slightly down on the buzz generated from the first group in October, who sent out over 4300 tweets, 2700 Instagram photos and 1100 Facebook posts, reaching a claimed audience of more than 4.2 million people."

Ma attenzione: vista la forte popolarità del sito e dell'account twitter (#HumanBrochure era in Trending Topic), a un certo punto è arrivato durissimo lo spam. Dove un certo numero di bot hanno iniziato a spammare con messaggi pubblicitari usando lo stesso hashtag...

(Read more: http://www.canberratimes.com.au/travel/nonhumans-make-noise-in-acts-human-brochure-20130218-2elvu.html#ixzz2Mjzn8dWw)

Ecco il sito:

http://humanbrochure.com.au/ con tutti i commenti (questo non serve a fare awareness quanto a permettere di "toccare con mano" che Canberra è un posto dove i turisti, dove le persone come me si sono davvero trovate bene).




Ed ecco l'immancabile video:


Per approfondimenti:

http://tourism.act.gov.au/industry-link/2012/08/innovative-human-brochure-campaign-launched/

http://tourism.act.gov.au/industry-link/2012/10/human-brochure-update/

http://tourism.act.gov.au/industry-link/2012/12/the-human-brochure-was-it-a-success/

http://www.canberratimes.com.au/act-news/froth-and-bubble-as-human-brochure-tourists-come-to-town-20130214-2eg4q.html

mercoledì, gennaio 30, 2013

McDonald's: l'app che fa educazione sui prodotti e traccia gli ingredienti

In Australia la più nota delle aziende del fast food mondiale doveva risolvere una faccenda: il fatto che ci fosse una cattiva informazione sui propri prodotti.

Cosa c'è dentro, come sono fatti (giravano leggende metropolitane che usassero carne di canguro - :-)

Uno degli strumenti che hanno sviluppato è stata un'app educational, "Track My Macca's" (Macca's è il nome colloquiale con cui buona parte della popolazione ha soprannominato la catena, vedi http://ow.ly/h32eD ).

L'app porta le persone "dietro le quinte" del cibo, fa vedere, fa capire, permette di interagire.
Di tracciare gli ingredienti di quello stesso panino che stiamo mangiando.

Interessante, soprattutto visto che l'azienda ha strettissimi standard qualitativi e di processo. 

L'app si può scaricare dalla loro pagina Facebook.

 Ecco il video di presentazione: 




PS: disclosure: proprio per la massima correttezza e non sentirmi dire che faccio le marchette, qui dichiaro che tra i miei clienti c'è un'agenzia di comunicazione che ha fra i suoi clienti McDonald's.... poi decidete voi se mi hanno pagato per scrivere questa storia, magari in natura ;-)

mercoledì, gennaio 23, 2013

McDonald's cambia nome in Australia


Quale dimostrazione migliore della considerazione in cui si tengono i propri clienti, se non accettare di cambiare il proprio nome - in ossequio al termine che i nostri clienti adoperano colloquialmente per parlare di noi?

Allora, in Australia, in un numero selezionato di punti vendita, stanno rifacendo il look, sostituendo su insegne e quant'altro il logo McDonald's con "Macca's", il nomignolo che laggiù da tempo oltre il 55% della popolazione ha affibbiato alla popolare catena di fast food.


L'operazione partirà il 26 Gennaio, festa dell'indipendenza australiana e durerà pochi giorni. Sarà anche un modo per celebrare l'australianità, la vicinanza alla nazione dell'azienda.

Per niente stupido.

Links: 






martedì, dicembre 04, 2012

Paga con un sorriso :-)


A me piacciono molto le iniziative di comunicazione che davvero cercano di regalare un sorriso, di fare un qualcosa che non sia semplicemente rifilare un prodotto - ma facciano sentire bene le persone.

Ergo, cito l'azione di engagement / street marketing fatta in Australia da un'agenzia di comunicazione (RSCG) che cambia nome (in Havas).

Con l'occasione (non ho capito bene la relazione, ma va bene lo stesso - magari parlano ai consumatori per crearsi una case history da rivendere ai clienti e prospect) hanno pensato bene di regalare biscotti fatti a mano per la città, chiedendo in cambio un sorriso.

Guardate il video; da copiare, mi sa

mercoledì, novembre 14, 2012

Pinterest:altra idea da morire. Complimenti.


Letteralmente.


Vi aiuterà, visivamente, ad organizzare il funerale di una persona cara.

Cortesemente offerto da TAC - Transport Accident Commission, l'ente per la sicurezza delle strade australiane. perché partire (a manetta) è un po' morire...

Chiaramente, dal punto di vista della strategia, qui Pinterest è solo il pretesto per innescare un fenomeno di amplificazione mediatica, di viralizzazione, se vogliamo.


venerdì, luglio 20, 2012

Un jingle contro il sole. Da antologia.


Per la serie "un caso da antologia" ... parliamo di una campagna sociale, low cost e con un brief tutto in salita.

Come ricordare agli Australiani (che hanno una probabilità altissima di beccarsi un cancro alla pelle durante la propria vita) di mettersi la crema solare, visto che altre forme di comunicazione sociale avevano fallito in questo compito?

C'è riuscito... un jingle. Diffuso il più possibile. Un messaggio che vuole innescare un riflesso condizionato. Lo sento, ci penso, mi ricordo, metto la crema.

Un'idea estremamente mediatizzabile per il suo news value. 20.000 dollari di investimento, 3 milioni di dollari di valore in termini di esposizione mediatica gratuita.

Guardate il video. E mettetevi la crema, che il sole picchia.


mercoledì, luglio 04, 2012

Costruire col Lego, in Australia :-)




Bella iniziativa per festeggiare i 50 anni del mattoncino più famoso del mondo nel paese australe.




Sulla mappa dell'Australia, chiunque può costruire un edificio virtuale... usando virtualmente i Lego. 

L'ho trovata un'idea divertente... ed  engaging.


Potete farlo anche voi: http://www.buildwithchrome.com/

Ecco il video:


mercoledì, marzo 21, 2012

Questo è ultramarketing: l'isola dei maschi


Più di così è difficile fare.

Una marca di birra  (XXXX) che compra un'isola nella barriera corallina e la ribattezza (XXXX Island).

La adibisce a paradiso dei maschi... ci potranno accedere i fan della marca e ciò che succederà sull'isola, come sarà organizzata sarà deciso in crowdsourcing.

Come vedrete dal video, il modello di riferimento è la sana, semplice società degli uomini delle caverne.... :-)


giovedì, febbraio 24, 2011

Una birra regala azioni. Un'altra è gay.

Doppio post oggi. Visto che ci sono due storie parallele, due storie di birre.

La prima è la birra Broo - made in Australia (Michaela, dicci com'è, se ci leggi).
E' rimasta una delle poche birre locali di proprietà australiana (pare che i giapponesi abbiano fatto shopping di birrifici, laggiù). Per mantenere l'identità e la proprietà della marca, parte un'offerta speciale che è anche comunicazione istituzionale.

Comprando una cassa da 24 lattine, in omaggio 10 azioni dell'azienda. Così i clienti diventano azionisti.
In fondo al post,  il video.

La seconda storia è della birra Purple Hand e della birra Salamandra, made in Mexico dal birrificio Minerva. A quel che ne so le prime birre dichiaratamente gay. Andando su un target interessante come propensione ai consumi etc... e proponendosi come badge, distintivo, come dichiarazione d'orgoglio.

venerdì, febbraio 26, 2010

Affissione Cattivissima :-)


Affissione organizzata dalla squadra di cricket neozelandese "The Blackcaps" in occasione di una partita con i rivali australiani.

Come vedrete dalla foto si tratta di un cartellone che indica la strada per il campo da cricket dove dovranno giocare, accompagnato dal messaggio "Making Australia's Players Feel Welcome".

C'è solo un piccolo dettaglio: la freccia è nella direzione sbagliata... >:-)