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mercoledì, febbraio 24, 2016

Genio. La ragazzina e la festa della prima luna. Video meritevolmente virale :-)

No, dai, questi sono dei geni.

Qui sotto non solo c' un'idea ma c'è anche dell'ottimo lavoro creativo.

E qualcuno fortemente bastardo dentro.

Il committente è un'azienda che produce assorbenti femminili.

Il target le ragazzine ai primi cicli (tant'è che il prodotto pubblicizzato è un welcome kit, diciamo, o forse meglio chiamarlo starter pack).

Sotto ne parlo, perché è un'idea di business interessante.

La storia: una ragazzina ha un complesso di inferiorità rispetto alle sue pari, perché non ha ancora avuto il menarca, quindi diciamo che non è ancora entrata nell'età adulta.

Decide allora di fingere.
E qui la madre... (warning: bastard inside).

Molto divertente e ben fatto. E oltre 32 milioni di visualizzazioni meritatissime.

Qui c'è il video (suggerisco di attivare i sottotitoli in inglese, l'audio è un po' complicato)




Parliamo ora di HelloFlo, che è stato definito il Dollar Shave Club degli assorbenti; è un servizio in abbonamento che permette di ricevere periodicamente gli assorbenti, in abbonamento. Marca e azienda molto smart, approccio fortemente orientato alla creatività e all'impatto - cose ormai indispensabili per far bucare una nuova marca.

Qui ci sono gli approfondimenti:

http://www.fastcocreate.com/3032097/hello-flos-first-moon-party-is-the-funniest-tampon-commercial-youll-see-all-day


http://www.today.com/money/girl-fakes-period-mom-gets-revenge-fake-first-moon-party-2D79831114

http://www.adweek.com/adfreak/girl-fakes-getting-her-period-and-pays-price-hilarious-new-ad-hello-flo-158405

lunedì, settembre 21, 2015

Earned Media? Bellissimo: altro che Tinder, l'acchiappo oggi è basato... sul bacon :-))

Divertente operazione di comunicazione di Oscar Mayer.

Se come me appartenete al culto del maiale fritto, non potrete rimanere indifferenti a questa idea, a questa app. Che, non fossi felicemente sposato, sicuramente userei (se avessi un iPhone) :-)

Evidente il riferimento a Tinder (e alla quantità di candidati improbabili che ne escono). Ovvio il posizionamento emozionale: se non stai cercando un'avventura di una notte, se cerchi qualcosa di più, nulla meglio di un condiviso amore per il bacon può consolidare una coppia.


Ecco che allora Oscar Mayer (colosso del settore) lancia una App chiamata "Sizzl" - la prima "dating app for bacon lovers".

Ecco il video:



Ovviamente, nessuno si aspetta che questa app faccia numeri colossali: è il classico Stunt, creare una opportunità di comunicazione, un tema su cui si possano scatenare condivisioni, conversazioni, diffusione.

Insomma, un classico caso di progetto di comunicazione focalizzato sull'Earned Media...

Btw, Tinder ha scatenato tutta una serie di campagne di comunicazione da parte di altri brand, che l'hanno usato come icona della cultura contemporanea.. ad esempio guardate questi miei post precedenti:

Anche i gattini sbarcano su Tinder

Grandi. Sul sito di incontri (Tinder) ... adotta un cane :-)






Approfondimento:

http://time.com/4035044/oscar-mayer-bacon-dating-app-sizzl/

http://www.adweek.com/adfreak/oscar-mayer-releases-sizzl-dating-app-exclusively-bacon-lovers-166955

martedì, luglio 07, 2015

Furbo: il poster UV per far risaltare la polvere sui vestiti (per non parlare dei peli di gatto)


Eccomi, non sono scomparso, ma causa intenso lavoro, il blog avanza a mezza velocità.

Rapido esempio di pensiero creativo con una solida base di strategia.

Un po' vecchio, ma sempre intelligente e attuale.

Il prodotto è una di quelle spazzole adesive che tolgono peli, pelucchi e polvere dai vestiti.

Ovviamente le vendite salgono se si riesce ad evidenziare e drammatizzare il problema. In sostanza farti vedere che hai bisogno del prodotto, anche se magari non te ne rendi conto.
Insomma, che hai i vestiti pieni di schifezza.

A questo scopo, 3M ha realizzato, in una logica di pensilinavertising, un impianto semplice ed efficace, basato sull'uso di tubi a luce nera, quella specie di ultravioletto da discoteca che, tra gli altri effetti, fa risaltare da morire polvere, peletti etc etc.

Additandoti quindi agli altri passanti e aspiranti passeggeri del bus come essere ricoperto di corpuscoli estranei.

venerdì, giugno 19, 2015

The Next Small Thing? Il micropodcasting.


La tumultuosa cavalcata di Twitter sembrerebbe dimostrare un apprezzamento forte da parte del pubblico verso media studiati per chi ha il dono della sintesi (poi, se leggiamo cosa viene scritto, ci togliamo immediatamente ogni sogno di acculturamento in corso delle masse...)

Ma tant'è, la comunicazione sintetica sembra riservare opportunità di business per chi sappia cavalcare questo cucciolo di tigre - e se tanto successo ha avuto coi testi, perché non farlo coi suoni?

Di qui una nuova, grande (ma piccola) idea: si chiama Out Loud ed è una piattaforma di podcasting* limitata a 20" di suono.
Una briciola di pensiero. Un micro user-generated content. Barzellette.
Se hai qualcosa da dire, dillo. Ma dillo in fretta.

Difficile da usare per le masse, diciamocelo. Su 20 secondi almeno 19 rischiano di essere "ahhh","ehhhhm", "cioè", "ecco...". Richiede molto autocontrollo, di pensare prima di parlare e pensarci bene, formulare il pensiero accuratamente prima di pronunciarlo. Non banale, oggigiorno :-)


Naturalmente, essendo stato lanciato l'altro ieri (figurativamente parlando), oggi pomeriggio avremo già le aziende che ci chiedono le best practice e i benchmark per il migliore uso di questa app a supporto del proprio brand.

A questo punto, se mai farò una startup, prima definisco le maniere più efficaci di usarlo per la pubblicità, mi scrivo un po' di presentazioni di best case e mi invento un po' di risultati, ROI e KPI. E poi, caso mai, mi metto a svilupparla :-))

* che poi scopro che il podcasting ha ancora il suo bel da dire, nonostante se ne parli poco (pun intended)...

domenica, giugno 14, 2015

Il meglio dei miei blog, questa settimana (Digital Marketing, Internet PR)


Settimana molto intensa, i blog ne hanno un po' sofferto... e temo sarà così anche la settimana successiva,


Comunque.. come al solito vi segnalo i post che ho pubblicato, così magari vedete qualcosa di interessante che vi eravate perso; questa settimana abbiamo parlato un po' di più di Relazioni Pubbliche Digitali che di case history di comunicazione digitale.


Ecco, questa settimana abbiamo parlato di:

I nuovi lavori digitali: un evento cui non potete mancare




Se volete approfondire i temi, vi ripubblico i link ai miei libri:
Relazioni Pubbliche Digitali: http://www.amazon.it/dp/B00SVHDWZO

venerdì, maggio 22, 2015

[NSFW] Il messaggio è nascosto nel film maialo :-) ma è a fin di bene: datevi una controllatina.


Post leggerino del venerdì.

Sembra abbastanza evidente che il film a luci rosse sia una categoria dello spirito che nella nostra società è abbastanza in fase di sdoganamento, di accettazione.

Di conseguenza, dato che la comunicazione è lestissima a seguire i trend culturali, assistiamo sempre più frequentemente a campagne che sfruttano il mondo del videomajale; naturalmente, dato che un limite bisogna pur tirarlo da qualche parte, sono campagne che generalmente lavorano al servizio di cause nobili, pro bone.

Oh, curioso errore di stampa; volevo dire pro bono - ma già che ci siamo, ci sta molto bene anche il tema dei tumori maschili genitali.

Sì, lo so, state tutti compiendo gesti apotropaici (link) il che è esattamente quello che dovremmo fare tutti regolarmente, per verificare se tutto è a posto - anche perché con la diagnosi precoce, in genere la cosa è curabile.

L'insight strategico e l'ideona creativa è che esiste (oltre all'autodiagnosi) un altro ambito legato alla auto palpazione ovvero ... beh, insomma, passiamo alla case history.

Hanno inserito in un film a luci rosse (ispirato a Games of Thrones, btw) una sequenza dove la nostra star maiala... senza preavviso... passa il messaggio :-) un vero e proprio ambush marketing, che becca in castagna e sorprende il target.

Un buon pretesto di notizibilità, di buzz, di far parlare dell'operazione e quindi del problema / soluzione. Chiamiamolo, se volete, Ambushpornvertising. Potrebbe avere un futuro.

E anche un passato - ricordo ad esempio questo caso di cui ho parlato un po' di tempo fa:
http://robertoventurini.blogspot.it/2012/09/il-porno-solidale-made-in-italy-come4org.html

ma anche l'iniziativa della nota star Mercedes Carrera:
http://www.gqitalia.it/ragazze/eros/2015/02/10/mercedes-carrera-the-charity-porn-faccio-porno-fin-bene/?utm_source=facebook&utm_medium=marketing&utm_campaign=gqitalia

Basta, guardate il video (non temete, è censurato) e riflettete: anche se non siamo in Australia, un tagliandino non è una cattiva idea farselo:


Approfondimento:



You may have seen adult film actresses remind men to check for testicular cancer before, but not in this fashion. During the season premiere of "Game Of Thrones", the aptly-named Australian charity The Blue Ball Foundation, and leading LA adult film studio Digital Playground created an adult film called "Game of Balls". Adult actress Eva Lovia donned a thematic dress (for a brief moment) and then the porn began. Released without any PR, the film was found on all sorts of porn websites where Australian males hang out. Little did they now that when they went to watch the movie, it was a “pornterruptive” public health message. Eva teaches you how to check for testicular cancer mid-movie. Since the viewers may already have their pants down at the time. Eva then points to an on-screen URL, playwithyourself.org – where men can find out more, get help, and spread the word. Then the film continues as normal.
A huge success and talked about worldwide, not just in Australia.
http://adland.tv/commercials/blue-ball-foundation-play-yourself-2015-case-study-australia

mercoledì, maggio 20, 2015

KitKat cambia nome e diventa YouTube Break (in omaggio, la ricerca vocale)

Diciamocelo: KitKat è una marca aperta a un approccio molto laterale di comunicazione - e molto coraggioso: al punto di potersi permettere di giocare con il proprio brand, cambiare (temporaneamente) il proprio naming.

Chapeau.

Riesce dunque a far parlare nuovamente di se' sul fronte digitale e nuovamente lavorando con Google, dopo lo spettacolare caso del branding di una versione del sistema operativo Android, vedi:

http://robertoventurini.blogspot.it/2013/10/come-si-fa-innovazione-nel-marketing-il.html

http://robertoventurini.blogspot.it/2013/11/android-44-kitkat-unboxing-ma-e-quello.html

In breve: 600.000 barrette (da collezione, direi) saranno confezionate in Gran Bretagna rinominate come "YouTube Break"

Il pretesto sono i 10 anni di YouTube (maronna, come passa il tempo quando ci si diverte) e gli 80 di KitKat (ma dai?)

La ricerca vocale è parte del pacchetto: effettuando una ricerca vocale su Android, pronunciando "Kit Kat YouTube My Break" si verrà portati ad una selezione "curated" di video trending su YouTube (bah...)


Nestlé and Google have today announced they are joining forces to launch “YouTube my break” limited edition KITKAT® packs, as part of Nestlé’s ‘Celebrate the Breakers Break’ campaign. This is the biggest redesign of the iconic KITKAT® wrapper since the brand came to market 80 years ago.

On top of the packaging initiative, Nestlé is also using Google’s voice search technology to deliver the world’s most entertaining videos straight to its customers’ mobiles. Searching for “KitKat YouTube my break” on their phone, users will be introduced to a KITKAT® video followed by a playlist of the latest top four trending YouTube videos anytime, anywhere worldwide.

Ma, a quanto pare, il gioco del naming non finirà qui e lo snack del break cambierà prossimamente, tatticamente, nuovamente nome. In una logica di PR digitali (e non solo) ongoing. Stay Tuned.

martedì, maggio 19, 2015

Marketing Turistico: La più grande del mondo? (Vending Machine)


Vecchio caso da antologia, ma sempre valido (parliamo del 2012), perché mi permette di fare un ragionamento su forma e sostanza delle azioni di pr.

Combiniamo due dei temi che mi divertono di più: il Marketing Turistico e il magico mondo delle Vending Machine unconventional, inquadrate in un'operazione di street marketing fondata su di una strategia di Buzz Generation in una logica di Digital PR :-)

E dopo questa sfilza di buzzwords da Guiness (o da digital planner), ecco la storia.

Il colpevole è l'ente promotore del turismo per la British Columbia (Canada). Obiettivo promuovere l'area, focalizzandosi sul mercato di San Francisco.

Se c'è una cosa su cui la British Columbia può giocarsela, è la "wilderness". 
Spazi naturali, laghi, fiumi, alberi, zanzare (credo).

Per far passare il concetto e far parlare dell'operazione, è stata realizzata una vending machine, un distributore automatico altro oltre 4 metri (in realtà è più una specie di slot machine, in cui si vince roba...)

E giù dalla vending machine cadono biciclette, kayak (!), attrezzature per il campeggio.

Da notare che si sarebbe potuto fare la stessa operazione senza necessariamente spendere i soldi per la vending machine. 

La sostanza? Uguale. La forma? probabilmente inefficace.
E' l'elemento vending machine più grande del mondo (o giù di lì) che crea la notizia, che innesca il buzz, che è interessante.

Il concorsino a estrazione in una qualsiasi piazza non frega nulla a nessuno.

Quindi la forma è importante per creare buzz e on bisogna lesinare idee, creatività (e un po' di budget)... :-)

Guardate i video:





mercoledì, maggio 06, 2015

I "segreti" delle PR Digitali :-) la mia Ninja-intervista

Vi segnalo la mia intervista: Alberto Maestri mi interroga sui segreti delle Digital PR, per Ninja Marketing.

Se interessasse, la trovate qui:

Marketing Turistico. Bello. Il motore di ricerca "umano" per il turismo Islandese.


Premessa. Nel vedere che nazioni che hanno molto meno da offrire turisticamente... impacchettarlo e venderlo in un modo milioni di volte migliore del nostro... mi girano.

Non mi fate parlare di chi sia la colpa: ce n'è per il pubblico e per il privato, per gli Enti e per l'ignoranza di troppi nostri operatori, nel  rifiuto di studiare, di approcciare il marketing turistico in maniera non troppo da ****.

Detto questo, bellissima iniziativa Islandese.

Strategia: se si ha una mezza idea di visitare un posto, la prima cosa che si fa è andare su un motore di ricerca (chissà quale) per raccogliere informazioni che aiutano a prendere decisioni.

Ma allora, come direbbe un buon planner, visto che le macchine hanno dei limiti, perchè non usare le persone?

Risposta da manuale: reclutare volontari disposti a rispondere alle domande più strane.

Dare informazioni vere, di prima mano. Umane. personali. Parlare con uno che ci abita.

Stabilire un contatto emotivo, relazionale.
Farsi venire la voglia di andare in Islanda invece che, chessò, in quel casino di posto che è l'Italia.

La smetto  lancio dalla regia il video che lancia e spinge l'operazione.

E che rappresenta, esso stesso, un modo intelligente e furbo di fare pubblicità turistica.



More than 98% of the world's Guðmundur population lives in Iceland. This May, we have asked some of our finest Guðmundurs to help you answer your most pressing questions about Iceland. It may not always be what you expect, so Ask Gudmundur and you might just get an answer.

Want to know some Iceland secrets? Ask Guðmundur - the human search engine on Facebook and Twitter using the #AskGudmundur hashtag.




Comunque: si possono porre domande su Facebook e Tiwtter. I volontari si sbattono e danno delle risposte. Da quel che vedo, principalmente postando video che rispodono alle domande più frequenti e più interessanti; e su Twitter con brevi risposte (e qui mi sa tanto di redazione...).

Insomma, se uno scava scava, nulla che non si possa fare facilmente in qualsiasi nazione: un'operazione di relazioni pubbliche e di Social Media fondamentalmente "classica" ma il modo di impacchettare e vendere il concetto è potente. 
E soprattutto non è incasinato, controverso, polemico, mezzo zoppicante e un po' dilettantesco come potrebbe avvenire in certe nazioni un po' cialtrone.


(btw gli Islandesi, che ho frequentato, e molto, quando vivevo all'estero, bevono infinitamente più di noi e sono infinitamente più seri :-)

Da notare, per finire, i livelli di engagement, di interazione che i post su Facebook riescono a generare. Mica male.

Approfondimenti:
Il sito del turismo islandese... (ci può insegnare qualcosa)


http://finance.yahoo.com/news/iceland-launches-ask-gu-mundur-123000757.html

Inspired by Iceland: su Facebook e su Twitter e su Instagram



martedì, maggio 05, 2015

Relazioni Pubbliche Digitali: volete leggere (gratis) l'introduzione?


Per permettere alle persone di capire un po' meglio se il libro è adatto a loro o meno, se è interessante o meno, abbiamo deciso di rendere gratuitamente scaricabile l'introduzione.

Vi risparmio il pippone sul marketing dei beni esperienziali. Che se però vi interessa.. beh, ditemelo e ci scrivo qualcosa.

Il capitolo introduttivo di Relazioni Pubbliche Digitali lo potete scaricare qui:


Se conoscete il libro e sapete di cosa stiamo parlando, potete fermarvi tranquillamente qui :-)

Se invece il libro non lo conoscete, siete arrivati qui per vie traverse (Google...), permettetemi di rifilarvi (in una logica di servizio) il racconto di cos'è, per chi è e che cosa fa...

RELAZIONI PUBBLICHE DIGITALI
Pensare e creare progetti con blogger, influencer e community di Roberto Venturini (Autore)

Generare notizie, contenuti e conversazioni per costruire un'opinione positiva della nostra marca, prodotto o servizio, attraverso il coinvolgimento di influencer e blogger: in questo consistono le PR digitali, attività di comunicazione che danno visibilità, rendono più "notiziabile" un evento, aiutano a ottenere un'esposizione mediatica, a entrare nei discorsi delle persone, a porsi in sintonia con loro. 

Nelle PR online un'operazione di successo deve combinare strategia e creatività. E in questo sta la difficoltà maggiore: se è relativamente facile "essere creativi", molto più complesso è farlo seguendo un solido pensiero strategico e in modo funzionale ai risultati del business. Solo avendo chiare le logiche e i meccanismi, le opportunità e i rischi delle PR digitali, sarà possibile sviluppare azioni strategicamente creative ed efficaci. 

Con l'obiettivo di offrire strumenti per pensare e creare progetti solidi - e non un semplice manuale "operativo" destinato a rapido invecchiamento con l'evolvere delle technicalities e il cambiare del mercato - il libro dedica ampio spazio al trasferimento delle riflessioni strategiche maturate dall'autore in anni di professione e alla trasmissione di ciò che ha imparato lavorando in prima persona. 

Dalla definizione di che cosa sono (e non sono) le Digital PR all'analisi di che cosa è lecito aspettarsi da questa attività; dall'importanza della reputazione agli strumenti per gestirla e monitorarla; dall'individuazione degli influencer alle modalità per lavorare insieme...

Potete vederlo qui  :

lunedì, maggio 04, 2015

Molto inquietante. I metodi del CSI per sputtanare chi sporca per strada. Storytelling.


Trovo questa cosa un'idea geniale e allo stesso tempo spaventosa.

Il problema: a Hong Kong (ma mica solo lì) la gente sporca per strada, butta sigarette, profilattici, lascia giù le tazze di cartone... schifezza.

Le dimensioni del problema sono molto serie, a quanto pare.

La soluzione: identificare i colpevoli ed esporli al pubblico ludibrio. Così da dissuadere i potenziali maleducati dal danneggiare la comunità, per non incorrere nel rischio di sputtanarsi socialmente.

Ora, in teoria tutto bene, ma in pratica non è banale beccare la gente in flagrante; e anche se ci si riesce, per la questione della privacy, non si può mica fotografarla e pubblicare la foto sui manifesti per strada...

Anni di CSI, NCIS,Squadra di Polizia, Scuola di Polizia, RIS, NOCS eccetera eccetera ci hanno però insegnato che nulla può essere tenuto nascosto ai potenti mezzi dell'indagine scientifico poliziesca (almeno nella fiction; la realtà è un po' un'altra cosa).

Ecco trovata la soluzione: raccogliere campioni di schifezza buttata per strada, applicare le tecniche da laboratorio della scientifica, trovare il DNA, far girare un software che identifica le caratteristiche morfologiche presunte dello sporcaccione, ricavarne un identikit e pubblicarlo per strada, schiaffandolo in un'affissione.

Guardate il video, e poi leggete le mie conclusioni.




In una cultura dove "perdere la faccia" è ancora un disvalore, il concetto è forte.

Poi è ovvio che non si può riconoscere e identificare con nome e cognome il trasgressore (c'è un limite all'accesso alle banche dati del DNA), che tutta la faccenda è più un montare la panna che altro, che l'identikit poteva essere fatto (IMHO) con medesima accuratezza inventandoselo :-)

Ma è il processo e lo storytelilng costruito attorno che rendono potente l'dea.

Approfondimento:
http://www.ogilvy.com/News/Press-Releases/April-2015-OM-Hong-Kong-uses-DNA-testing-to-put-a-face-to-litterbugs.aspx



giovedì, aprile 30, 2015

Hai mentito su Linkedin? Attento, ora c’è un brevetto che…


E’ un fatto ben noto che si tende sempre ad esagerare un po’ sui CV.

Diverso però è il caso dove non si è un po' imbellito ma si ha mentito. 
I casi in cui vengono rifilate informazioni totalmente fallaci; incarichi e lavori inesistenti, onori ed onorificenze mai conseguite.

Cosa che succede (e molto) su Linkedin - piattaforma su cui tra l’altro mi sembra stiano sbarcando un numero consistente di fake accounts, a giudicare dagli stranissimi personaggi che mi stanno contattando (spesso facili da beccare semplicemente facendo un check della foto…).

Ora - ed è questo il senso del post - questo è un problema serio, molto serio per Linkedin.
Il successo di un servizio (on oppure offline, non importa) dipende dall’affidabilità, dalla performance. Dalla capacità di “deliverare”.

Bisogna sempre rassicurare, provare il proprio valore, minimizzare l’impatto delle esperienze negative.

E in questo senso va la notizia del brevetto di Linkedin - un’invenzione che sarebbe in grado di verificare in tempo reale, di fare un fact checking e di smascherare le bugie.

Non a caso online si sta già dando un certo rilievo alla notizia (e lo sto, per l’appunto, facendo anch’io) proprio perché è una notizia.
E così facendo si interviene sulla percezione di Linkedin.

Da un lato c’è il rischio di sollevare il problema (“ah, sì? Non pensavo ci fosse questo tipo di bugie su Linkedin..:”) dall’altro, molto più probabile, il problema è noto o quanto meno intuito. E questa notizia rassicura - promette in qualche modo una soluzione - o quanto meno ci dice che l’azienda si sta muovendo, è impegnata, è affidabile perché si sbatte per mantenere la qualità del delivery.

E spesso un po’ di immagine pesa quanto tanta performance non raccontata.

Venendo ai dettagli della notizia, in sintesi:

Verifica istantanea dell’esattezza delle informazioni, andando a fare dei confronti in Rete. 
A quanto risulta, alla faccia della cosiddetta privacy (che noi normalmente non ci interessiamo minimamente di gestire :-) LinkedIn potrà andare a frugare sui social, sui messenger, usare il riconoscimento facciale (come dicevo sopra), analisi biometriche - forse anche l’uso di veggenti paranormali.

Il tutto per verificare l’esattezza delle informazioni e delle affermazioni, non solo dove avete lavorato, ma quello che dite sull’importanza del vostro lavoro, sui risultati dell’azienda, forse anche sulla reale opinione che hanno di voi i colleghi quando sparlano di voi alla macchinetta del caffè.

Se Linkedin non è convinto, arriva all’utente un avviso. (poi, chissà… dubito un po’ che vi applicheranno d’ufficio un bel badge da bugiardo altamente visibile sul profilo…. :-)

Comunque, se volete approfondire la notizia su una qualche fonte un po' più seria di me, ecco un link da consultare:




sabato, aprile 25, 2015

Il meglio della settimana sui miei blog

Buon Compleanno a Hubble, l'oggetto umano che più di ogni altro ha ampliato la nostra comprensione dello spazio in questo secolo


Buon Sabato, buon 25 Aprile.
Un pensiero a tutte le cose, come la libertà, che diamo per scontate.

Segnalo in apertura questa intelligente recensione di Relazioni Pubbliche Digitali:

Relazioni Pubbliche Digitali, il libro di Roberto Venturini che spiega presente e futuro delle PR Online [RECENSIONE]

"Digital PR" è il nuovo libro scritto dal Digital Planner e influencer Roberto Venturini che racconta consigli e casi studio di RP Online efficaci
La leggete qui: http://www.ninjamarketing.it/2015/04/22/digital-pr-egea-2015-recensione/

Veniamo al riepilogo settimanale dei post sui miei due blog*
Questa settimana abbiamo parlato di:

Il concorso che si vince con la forza. Delle onde cerebrali

Applicazione di una tecnologia che è in giro già da un po' - che permette di usare la forza del pensiero... come un mouse. Operazione di buzz, attività promozionale.

Due parole sull'operazione per i 100 anni di Countour Bottle, tema che segnerà probabilmente tutta la comunicazione di Coke quest'anno. Il tema è #Bacialafelicità. Soprattutto si parla del kit mandato agli influencer, con l'aiuto dei miei gatti.
PR Stunt, operazione di marketing (o,meglio, di comunicazione) non convenzionale. Un auto costruita come un jet high-tech, per attirare l'attenzione e fare reclutamento di tecnici.

PR Stunt. Gillette grande nella sponsorizzazione. Di Avengers. E agli Influencers...

Interessante di caso di PR. Come sfruttare in modo intelligente e non banale una sponsorizzazione cinematografica. E ottimo esempio di kit influencer che si fa ricordare (anzi, che si fa collezionare).

PR Digitali: gli Influencer ci mettono la faccia. Non possiamo chiedere…

Approfondimento del libro. Attenzione a pianificare il coinvolgimento dei blogger al nostro servizio: ci sono cose che possono fare e cose che non possono (o non vogliono) fare. Proprio perché, se sono influencer credibili, a parlare di noi ci mettono la faccia.

* Per chi non conoscesse i miei blog e arrivasse, chessò, tramite Google, si tratta di:

Il mio blog storico. Si parla tantissimo di casi di comunicaizone digitale e unconventional, di strategie. Integra, con articoli, citazioni, ricerche, ppt raccolte in rete il mio primo libro: Strategie Digitali (1)

http://www.relazionipubblichedigitali.it/
Il mio blog deditato al mondo delle Digital PR o Internet PR o Digital PR... casi di successo o interessanti, approfondimenti ad integrazione del mio secondo libro: Relazioni Pubbliche Digitali (2)



(1) STRATEGIA DIGITALE Il manuale per comunicare in modo efficace su internet e i Social Media (Web & marketing 2.0) Giuliana Laurita Roberto Venturini 
Per chi non è esperto questo libro è un manuale che spiega, attraverso una metodologia facile da comprendere e da seguire, come progettare e realizzare un’efficace attività di comunicazione digitale pianificandola strategicamente. Il tutto arricchito di tanti casi pratici a cui ispirarsi. 

Per chi già conosce il campo è una guida che fornisce spunti su come applicare una logica di pensiero strategico per rendere più efficiente e produttivo il processo di sviluppo di un progetto digitale. Per tutti, un manuale pratico, ricco di spunti e case history, per capire meglio la Rete e sviluppare progetti migliori.

Potete vederlo qui (e leggerne un estratto):

(2) RELAZIONI PUBBLICHE DIGITALI
Pensare e creare progetti con blogger, influencer e community di Roberto Venturini (Autore)

Generare notizie, contenuti e conversazioni per costruire un'opinione positiva della nostra marca, prodotto o servizio, attraverso il coinvolgimento di influencer e blogger: in questo consistono le PR digitali, nuove attività di comunicazione che danno visibilità, rendono più "notiziabile" un evento, aiutano a ottenere un'esposizione mediatica, a entrare nei discorsi delle persone, a porsi in sintonia con loro. 

Anche nelle PR digitali un'operazione di successo deve combinare strategia e creatività. E in questo sta la difficoltà maggiore: se è relativamente facile "essere creativi", molto più complesso è farlo seguendo un solido pensiero strategico e in modo funzionale ai risultati del business. Solo avendo chiare le logiche e i meccanismi, le opportunità e i rischi delle PR digitali, sarà possibile sviluppare azioni strategicamente creative ed efficaci. 

Con l'obiettivo di offrire strumenti per pensare e creare progetti solidi - e non un semplice manuale "operativo" inevitabilmente destinato a rapido invecchiamento -, il libro dedica ampio spazio al trasferimento delle riflessioni strategiche maturate dall'autore in anni di professione e alla trasmissione di ciò che ha imparato lavorando in prima persona. 

Dalla definizione di che cosa sono (e non sono) le PR digitali all'analisi di che cosa è lecito aspettarsi da questa attività; dall'importanza della reputazione agli strumenti per gestirla e monitorarla; dall'individuazione degli influencer alle modalità per lavorare insieme...

Potete vederlo qui  :

venerdì, aprile 24, 2015

Il concorso che si vince con la forza. Delle onde cerebrali


Tema che mi piace molto e di cui ho già parlato in passato .

Ovvero di creare operazioni di comunicazione che creino buzz, che facciano engagement, che stupiscano... usando la forza della mente delle persone che si fanno partecipare.


La tecnologia non è ancora matura, ma è già sufficiente per realizzare dei bei progetti.
(Detto fra noi, l'ho proposta più volte a clienti e prospect, ma in Italia si ha un po' troppa paura di fare cose mai fatte, originali; non si ama prendere dei rischi e quindi molte marche vivacchiano per mancanza di coraggio :-S.)


Nello specifico, qui il gioco è cercare di vincere un biglietto aereo.

Mosca. Centro commerciale.
Si indossa il caschetto.
Si cerca di guidare l'aeroplanino sullo schermo, verso la destinazione dei propri desideri.
Si vince il biglietto per andarci davvero.

Ecco il video, che vi racconta anche qualche dettaglio in più.


Approfondimento:
http://tellart.com/projects/s7-imagination-machine/

sabato, aprile 18, 2015

Il meglio della settimana, sui miei blog


Benvenuti al weekend.
Se pensate di usarlo (anche) per mettervi in pari con tutte le cose che vi siete persi questa settimana, vi do' una mano in questa meritevole operazione (solo se mi promettete che poi però passate un po' di tempo a fare altro che non sia lavorare e studiare :-)

Questa settimana, sui miei blog, abbiamo parlato più che altro di operazioni di PR :

Il Gratuito Matrimonio del Signor Burger con la Signorina King.




Gli URL dei miei blog sono sempre questi:



venerdì, aprile 17, 2015

Il Gratuito Matrimonio del Signor Burger con la Signorina King.

Grande nella sua semplicità.

Burger King ha colto al volo una ovvia opportunità di comunicazione.
Poca spesa, massima resa.

In breve: Illinois, USA.
Il Signor Burger annuncia le sue prossime nozze con la signorina King.
Due persone normali, ex compagni di scuola.

Niente di che, se non fosse per l'accoppiata dei cognomi risultanti.
La King aveva già provato a segnalare la cosa all'azienda, ma senza risultati.

Ci pensa questa volta un giornalista, che avuto sentore della cosa ha provato (con maggiore credibilità) a sensibilizzare il colosso del fast food.

Passa poco tempo e voilà, accade l'ovvio: Burger King si accolla tutte le spese del matrimonio King-Burger.

E siamo tutti a parlarne, e a sorridere.
E a migliorare la brand impression che abbiamo della casa del Whopper.
Smartness, simpatia... tutti valori importanti.

Con poche lire sono usciti su USA Today, NY Post, il Mirror, CNBC, Daily Mail, Fortune,Business Insider, Buzzfeed, ABC, MAshable, Fox, Chigago Tribune, MSM, CBS, Huffpost... un discreto valore, direi :-)