lunedì, giugno 11, 2007

Second Life si tinge di giallo

Piatto ricco mi ci ficco - e la Cina, con i suoi miliardi di abitanti è indubbiamente un mercato potenzialmente grosso per qualsiasi business, incluso quello dei mondi virtuali.

In effetti quello dei mondi paralleli deve essere un business ritenuto davvero interessante, tanto che sono ben 2 le iniziative in corso nel paese d'oriente.

Hipihi sta testando in beta un second life cinese.

Shanda Interactive Entertainment, il principale produttore di giochi digitali cinesi, sta dal canto suo, lavorando ad un proprio mondo virtuale - che pare però in fase molto più arretrata.

Appare probabile che in questi mondi sarà possibile fare "business", secondo una linea di introduzione controllata del capitalismo anche nella Cina virtuale ;-)

Molto più certo l'assenza di sesso e scommesse nei mondi virtuali. dato il ferreo controllo esercitato dallo stato.

Quanto alla libertà di espressione nel second life cinese... beh, credo che ce la possiamo proprio scordare.

PS: per chi crede nel nomen omen, ovvero che ogni nome contenga un destino, segnalo che il termine Shanda in yiddish (lingua peraltro alquanto lontano dal cinese) significa scandalo, imbarazzo...

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