venerdì, ottobre 05, 2007

Due pensieri sulla disintermediazione dei Radiohead

Se ne è già parlato fino alla nausea - il nuovo disco dei Radiohead, band che ha abbandonato la propria casa discografica, è stato autoprodotto e sarà autovenduto.

Nel senso che:

a) Il disco sarà disponibile solo sul loro sito

b) sarà disponibile in versione download o in versione "fisica" con invio a domicilio di un ricco discbox.

La cosa che fa più scalpore è il pricing, diciamo "dinamico": ovvero pagate quello che ritenete giusto per la versione digitale in download (il Discbox, fatto solo su ordinazione, sta a 40 Sterline...mica poco)

A questo punto tutti i commentatori giù a parlare e a straparlare di fine delle case discografiche, di duro colpo alle major etc etc.

Calma.

Vero è che levandosi dal conto economico la fetta di profitti che si prende la casa discografica, quella del negozio etc etc, a produrre e a vendere direttamente si va in breakeven molto prima. E quindi anche a prezzi sensibilmente più bassi si fa profitto.

D'altra parte il modello non è applicabile su larga scala. Specialmente per le nuove band.

Che piaccia o no, i Radiohead sono diventati star non solo perchè sono bravi ma perchè c'e' stata una casa discografica che ha investito su di loro, ha speso per la promozione etc etc.

A questo punto -e solo a questo punto - facciamo tutti ohh quando vendono online a prezzo variabile.

L'essere umano non vuole prodotti a basso prezzo, vuole prodotti di alto valore con sconti forti (vedi outlet).
Insomma, questo ambaradan lo facesse la Fracazzetti Band, mai sentita, difficilmente ci emozioneremmo o interesseremmo.

Vedo malissimo la possibiltà di un futuro in cui le band diventano superstar solo attraverso la Rete. E' dura, lunga e ci vogliono comunque tanti soldi. Tantissimi poi se tutte le band dovessero competere solo sulla Rete per ottenere attenzione e visibilità... pensate milioni di band che devono farsi sentire online perchè offline nessuno li promuove...

In fondo a tutti noi fa molto comodo avere qualcuno che ci "suggerisce" quello che ci deve piacere. Ci "consiglia" su cosa leggere o ascoltare. Fa nascere le mode , i miti, i "must" (e non è per nulla facile e li più delle volte si floppa).

Prima che partiate coi commenti piccanti... lo so, lo so, la democrazia del web, la possibilità per l'individuo di costruirsi un proprio palinsesto, l'autogestione del proprio repertorio culturale... tutto sanissimo ma io ho 5 minuti al giorno, se va bene, per decidere cosa ascoltare e cosa leggere.

Scusate ma non ho il tempo. E il poco che ho voglio dedicarlo a consumare cultura, non a decidere cosa comprare senza poi poterlo consumare.

Ben venga allora la publicità, i conigli per gli acquisti, la proposta - poi fatemela "assaggiare" (la musica) e magari decido di comprarla.
Sennò se si tratta di andare in giro per siti, blog, riviste specializzate e quant'altro.. rimando a domani. Che vuol dire rimandare sine die.

Insomma, l'industria discografica dovrà pesantemente cambiare nei prossimi anni (è già in ritardo) ma comunque ha un ruolo nel business e ce l'avrà sempre (o almeno a lungo)...

Quella dei Radiohead mi sembra sia una bella mossa di marketing, di PR ma difficilmente l'inizio di un futuro in cui si farà a meno della casa discografica... un bell'esempio di generazione di rumore mediatico, di copertura stampa, di pubblicità gratis... una furbata.

Quanto gli sarebbe costato avere così tanta attenzione per il lancio del loro nuovo disco usando mezzi tradizionali?

Ci sarebbe poi da fare dei ragionamenti sul tema che a far pagare poco magari recuperano fatturato da persone che avrebbero scaricato illegalmente il file... quindi pochi soldi ma che comunque sono di più di quelli che avrebbero incassato normalmente.

Sarebbe interessante fare uno studio sull'elasticità del prrzzo - ovvero vedere se a far pagare poco la musica la gente la scarica di meno illegalmente...

D'altra parte il successone di iTunes (negozio online di Apple, se vivete su Marte) sembra indicare che c'è comunque un mercato per la musica legale, scaricata online a prezzi più sensati...

Comunque aspettiamo il 10 Ottobre, data in cui sarà disponibile il disco, e vediamo se vale la pena questa nuovera opera musicale e di Marketing della famosissima band...

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