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mercoledì, luglio 01, 2015

Genio? Direi di sì. Nescafè connette gli sconosciuti... al semaforo :-)


Questo mi è piaciuto molto.

Molto carino, sia come esecuzione, sia come approccio strategico, come pensiero sottostante, come pensiero di marca*, come comunicazione emozionale.

In estrema sintesi:
Esterno giorno.
Francoforte.
Semaforo.
Pedoni in attesa.
Da ordinati tedeschi, cercano l'apposito pulsante per richiedere il verde pedonale.

Invece trovavano un pulsante con la scritta "press together".
Un schermo ovviamente collegato con una webcam.
Sguardo perplesso. Riflesso negli occhi del pedone dall'altro lato della strada, messo di fronte allo stesso enigma.
Un lampo d'intesa. Entrambi pigiano il bottone.
E dal semaforo entrambi ottengono un Nescafè.


Connecting strangers.

Cosa che sarebbe bello succedesse senza l'intervento del marketing e della comunicazione.
Molto di più che un prodotto; un'emozione :-))

Vabbé, sopprimo qui e ora la vena lirica e vi metto la video case history. Però anche i Digital Planner ogni tanto hanno dei guizzi di creatività, mica solo di strategia :-)




 * abbiamo visto quali risultati di valore porti investire sulla marca:
http://robertoventurini.blogspot.it/2015/06/roi-piu-alto-del-49-se-investi-sulla.html

venerdì, ottobre 03, 2014

Ama il cliente. Invece del lucchetto sul ponte... la tazza Nescafè :-)


Questa faccenda dei lucchetti degli innamorati, dal Ponte Milvio si è sparsa un po' in tutto il mondo, al punto da creare dei problemi di sicurezza (vedi il caso di Parigi).

Come spesso capita, la comunicazione si è impadronita di questi meme culturali - come nel caso di Unicef.

Ora il turno di dichiarare il proprio amore per la clientela spetta a Nescafè.

Che ha incatenato, con dei lucchetti a combinazione, un buon numero (1000+) di mitiche tazze rosse - iconiche e notoriamente molto desiderate -  alle panchine e nei parchi di Zagabria.

Le combinazioni dei lucchetti erano disponibili via smartphone, geolocalizzandosi su Facebook e ricevendo il codice.
Poi, con il mug (la tazza) si poteva andare a fare il pieno di Nescafé presso appositi stand.

Un'operazione di consumer activation, unconventional e social, con ovvie ricadute sul fronte delle PR - sia tradizionali che soprattutto digitali.


martedì, giugno 10, 2014

E, per cambiare, un progetto Africano (Nescafè) ma anche un po' italiano

Questa è roba un po' diversa.

Un po' perché di Africa non si parla mai, sul fronte dei progetti di comunicazione.
E un po' perché parliamo di un'agenzia un po' italiana e un po' africana (Now Available Africa) :-)

Per Nescafé è stato realizzato un progetto sui sogni dei giovani africani. 

Un grande truck brandizzato Nescafé inviato sulle strade dell’Africa centro-occidentale (Ghana, Togo, Benin, Nigeria, Burkina Faso, Mali, Senegal e Camerun), integrando nella comunicazione anche i social network: da Facebook a Twitter, YouTube, Tumblr e Instagram.

Dove l'itinerario era sviluppato collaborativamente, seguendo le indicazioni delle persone sui Social.

L'idea: raccogliere i sogni, anzi "il sogno" delle persone. Meccanismo classico (ad esempio molto simile a un progetto Vodafone che vi racconto tra un paio di giorni) - proponi il tuo sogno, mettilo in votazione... e l'azienda ne realizzerà uno.

Detto questo, guardatevi il video così capite tutto :-)