giovedì, febbraio 04, 2010

Dal messaggio digitale a quello postale: solo i Giapponesi...


Con l'obiettivo di salvare una tradizione in declino, le poste giapponesi hanno organizzato un massiccio attacco di Geek Advertising / Ambient / Technology driven.

Un minimo di background: è (era) uso in Giappone inviare ad amici e parenti una cartolina di auguri per il nuovo anno - e si parla di 3 milioni di cartoline su un totale di 127 milioni di abitanti.
Queste cartoline non vengono inviate man mano che sono spedite, ma tenute da parte e inviate tutte insieme dalle Poste al 31/12 (solo i Giapponesi possono riuscirci)

Una bella e simpatica tradizione... messa in crisi dal digitale; le nuove generazioni invece di prendersi il mal di pancia di spedire atomi augurali, ricorrono agli elettroni, inviando mail o SMS.

Per riaccendere l'interesse verso l'augurio analogico e la continuità della tradizione, le Poste giapponesi hanno fatto un "famolo strano": cassetta delle lettere collegata ad un maxischermo, in modo che ti vedi mentre imbuchi la cartolina - e ti vedono migliaia di persone; il filmatino di te che imbuchi può essere visto dal destinatario, sul proprio cellulare, della cartolina fisica imbucata; tramite un QR Code che viene stampato al volo sulla cartolina mentre imbuchi e che contiene l'URL del tuo cortissimometraggio.

A tutto ciò affiancato web Twitter, publicity. Certamente non è stata un operazione low cost, alla faccia di chi pensa che l'unconventional lo sia (sempre)


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