martedì, gennaio 17, 2012

Goodbuzz: ti do' la mancia se diffondi il buzz

Evoluzione del modello del pay per post / pay per tweet... ; qui il pay per buzz prende la forma di una mancia. E di un sistema che non prevede una gestione umana dei collaboratori.

L'azienda / agenzia mette a disposizione del pubblico una piccola somma (Qualche centinaio di dollari?).

Le persone iscritte al nework di Goodbuzz diffondono il messaggio oggetto della campagna sui loro network. Sui propri social media. Come vogliono e sentono più appropriato.

Un software tiene conto dei lead generati.

La mancia viene divisa in base ai lead generati. Il tutto in modo automatico.
Gli iscritti al network vengono pagati sul loro conto, accumulando denaro per ogni attività / promozione cui hanno collaborato, su un concetto di remunerazione della lead generation.

Data la dimensione del capitale investito in mance, è uno strumento alla portata anche di piccole aziende, piccoli budget, piccole attività e progetti.

Per i partecipanti l'obiettivo non è di guadagnare tanto promuovendo una cosa, ma di trasformare un'attività di routine di tutti noi (la raccomandazione di prodotti) in un'attività che porta revenue su base costante - qualche centesimo oggi, qualche centesimo domani... che alla fine del mese fanno qualche dolalro. Un po' come gli AdWords che abbiamo sul blog (sul mio, almeno ;-)

Questo è il sito con tutto le FAQ etc. E qui sotto il video.
Secondo me vale la pena di studiare un po' il modello perché è interessante.

Certamente restano dei dubbi di fondo. Sull'interesse di "sponsorizzazioni" da parte di nostri amici a prodotti che è evidente sono puramente mercenarie. Quindi contrarie a quello che sarebbe filosoficamente lo spirito dei Social.
Su cosa succede sulla mia reputation come persona se mi trasformo in un ambasciatore, un evengelista puramente mercenario di prodotti di altri. Etc.

Secondo me rischiano un po' le persone; le marche promozionate e che lasciano la mancia non mi sembra che con questo sistema possano correre dei rischi (come è nel caso dei pay per post).

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