venerdì, giugno 14, 2013

Social: non scopriranno mai che stiamo facendoti pubblicità... Un caso.

Clicco, incuriosito da un annuncio pubblicitario che promette traffico sul mio sito (ormai mi sono annoiato dei banner che mi promettono sostanziali sviluppi di mie parti anatomiche).

Vi faccio un copia/incolla, così si vede cosa si va a promettere in giro...
Le conclusioni le lascio a voi perché non ho voglia di imbarcarmi in cause legali per diffamazione... ;-)

****** è un Network innovativo, nato dal concetto di “public relation dei click”. 

Sfrutta la reputazione di editori del web come: i più grandi amministratori di pagine fb; i proprietari dei più importanti account twitter; i proprietari dei bloggers più frequentati; i siti dei giornalisti più famosi.

(ah, beh, certo, non vediamo l'ora di mettere a rischio la nostra reputazione per le due lire che ci date per pubblicizzare chissà che cosa - anzi, peggio - per dire che ci è piaciuta...)

Per te abbiamo pensato in grande: con 20.000 promoters capaci di divulgare il tuo nome a migliaia di contatti in internet, la reputazione del tuo brand/prodotto/azienda schizzerà alle stelle (certo, manco fosse un Saturno 5)

IL NOSTRO METODO

Gli amministratori dei più importanti siti facebook, twitter e i più visitati bloggers hanno aderito al nostro progetto, iscrivendosi al network ******. 

Grazie alla loro reputazione, alla loro capacità d'influenza e alla la loro notevole visibilità, essi pubblicheranno il nome del tuo sito sule loro bacheche, su quelle degli amici, nelle chat private; creeranno pagine, eventi, nel tentativo di invogliare i loro amici/fan/contatti a “vedere il tuo sito”. (certo, tutti quelli che conosco fremono dal desiderio di sbattersi alla morte per promuovere il tuo **** di prodottino)

Tutto questo senza che il lettore abbia l'impressione che il nostro promoter ti sta facendo pubblicità: semplicemente, il nostro PR gli ha lasciato un feedback positivo sul vostro brand/prodotto/azienda.

Davvero nessuno saprà che mi sta sponsorizzando? Hai capito bene: da nessuna parte si leggerà che il promoter ti sta sponsorizzando, bensì nei lettori emergerà la certezza che il vostro sito, il vostro prodotto o il vostro brand sia “di moda”, l’argomento del momento”, poiché tutte le più grandi pagine fan parleranno di voi!

Insomma fottiamo gli utenti con una forma di pubblicità occulta...

Il miglior marketing di un'azienda è infatti l’opinione pubblica e i feedback di persone normali soddisfatte di un brand/prodotto/azienda. 
Perciò, il vostro brand/prodotto/azienda sarà visto e commentate su tutte le più grandi pagine di internet!
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Ora, negli UK ci sono chiare guidelines in merito (http://robertoventurini.blogspot.it/2011/12/uk-le-guidelines-per-il-pay-per-content.html) e negli USA multe fino a 10.000 dollari (http://www.apogeonline.com/webzine/2009/10/09/onesti-per-legge-nuove-regole-per-i-blogger) se non dichiari il pay per post.

Ma lì l'obiettivo è proteggere gli utenti finali da forme di pubblicità ingannevole. Qui da noi sarebbero più da proteggere gli inserzionisti, cui vengono offerte certe forme di comunicazione a pagamento...

2 commenti:

Domiziano Galia ha detto...

Roberto, ma tu ogni tanto lo fai un salto su Twitter? Perché è pieno di influencer che infilano marchette a destra e manca facendole passare per cose belle che fanno per piacere, il 90% dei follower non se ne rende conto e a tutti, Twitter compreso, sta bene così. E le fashion blogger, che ora sono più del 50% dei blogger italiani, cosa fanno?

Questi di cui parli fanno la stessa identica cosa, solo lo dicono e la pubblicizzano in modo un po' pasticciato. Ma dicono le cose come stanno.

Unknown ha detto...

Beh, s', le vedo queste cose... ma qui è il livello delle affermazioni: grandi giornalisti, top bloggers.. ne ho scritto perchè qui secondo me si è esagerato un tantino... non discuto ci siano fenomeni di pay per post (ma su autori secondari e di scarsa portata) e ci siano i fake follower (a che servono poi? E secondo me sono molti meno di quello che certi guru dicono).

No, davvero, sembra che questi abbiano accesso a Mentana, Grillo e Gesù Bambin, che si precipitano a promuovere prodotti in cambio di qualche briciola... :-)