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lunedì, febbraio 23, 2015

Il concorso Twitter di McDonald's al Superbowl per far vincere le altre marche

Il Superbowl ovviamente concentra il meglio (e a volte il peggio) della creatività, sia in termini di spot che in termini di altre forme di comunicazione.

Quest'anno non è uscito un chiaro vincitore (come era stato il caso di Oreo ), ma sono apparse cose interessanti - come il concorso Twitter di McDonald's.

La meccanica è stata molto semplice.
Una serie di marche e prodotti si sono fatte pubblicità al Superbowl con uno spot?
E online McDonald's metteva in palio quei prodotti. 

Compresa una bella Mercedes.

Bastava fare un retweet per partecipare. Easy. (nota: l'eccezione è stata rappresentata da 50 Shades... si è preferito mettere in palio un più soft giro in elicottero).

Inutile dire che i concorsi fanno sempre gola, e che qui in qualche modo ci si è attaccati ad altre marche... non che McDonald's abbia bisogno di cavalcare altri brand per fare notorietà...

L'operazione è stata pianificata con largo anticipo (tanto si sapeva quali marche sarebbero state in pubblicità durante l'evento) ma, come ormai è tradizione, un social team pronto a creare e a sfruttare opportunità era mobilitato e al lavoro per sviluppare comunicazione in Real Time.

Ecco qualche tweet significativo:

Approfondimento:
http://www.usatoday.com/story/money/2015/02/01/mcdonalds-super-bowl-giveaway/22720659/

Interessante anche l'articolo di Advertising Age:
http://adage.com/article/special-report-super-bowl/twitter-crowns-mcdonald-s-ad-super-bowl/296937/


mercoledì, febbraio 13, 2013

LOL, congratulazioni ai perdenti (del Superbowl), smart thinking


Bella pensata, che dice molto di come si pensa marketing e comunicazione quando si hanno gli attributi.

La marca è Jell-O (budini, Kraft). 

Pochi minuti dopo la conclusione del Superbowl hanno messo online un sito pensato per rincuorare gli abitanti di San Francisco (i Fortyniners hanno perso), che evidentemente tenevano pronto nel cassetto (si definiscono dark site, sono molto usati per la gestione delle crisi, btw).

Ovviamente immagino avranno sviluppato anche un sito e un attività per il caso in cui a perdere fossero stati i Ravens di Baltimora...

Tra le cose notevoli de sito un plug-in che censura sul tuo browser qualsiasi menzione della vittoria dei Ravens. 

In realtà tutta l'operazione online sembra essere un supporto ad un'azione di samplig / distribuzione gratuita del prodotto per rinfrancare la popolazione affranta in specifiche location di S.Francisco e per amplificare lo street marketing al di là delle sue barriere fisiche.

Un Marketing contestuale, che spreca anche risorse, da un certo punto di vista - ma che arriva al momento giusto con un certo botto, piuttosto che lento ed inesorabile...e spesso inavvertito.

martedì, febbraio 05, 2013

Superbowl: Social e prontezza di riflessi


Il Superbowl, l'evento sportivo più visto dagli americani, è stato contraddistinto da un imbarazzante blackout allo stadio durato una mezz'oretta.

Data l'enorme attenzione data dagli investitori pubblicitari a questo spazio, negli ultimi anni le truppe cammellate dei Social Media sono state poste pesantemente a presidio dell'evento, per cercare di fare un po' di comunicazione senza acquistare i costosissimi spazi pubblicitari.

Insomma, le forze d'elite dei Social sono state schierate, pronte a twittare, a paracadutare status su Facebook e a occupare militarmente il second screen, mentre il primo era occupato dai pubblicitari.

E quando si sono spente le luci ( per il blackout)...

Complimenti per la rapidità di riflessi (e all'aver predisposto un team creativo in presa diretta) a Duracell e a Oreo (perché i biscottini si possono inzuppare anche al buio) :-)
Qui trovate un dietro le quinte della trovata social di Oreo:  Behind The Scenes Of Oreo's Real-Time Super Bowl Slam Dunk

E un premio di consolazione anche ad Audi, che si è offerta di inviare un po' di LED per riaccendere il logo Mercedes nel Superdome...


Anche altre marche hanno cercato di cogliere al volo l'opportunità, ma con risultati decisamente inferiori. Qui trovate un'altra serie di esempi. 

Vi ho raccolto, in puro spirito di servizio, un paio di altre cose interessanti da leggere sul tema Social e Superbowl:

Social media abuzz with Super Bowl commercials; GoDaddy tops list

lunedì, febbraio 04, 2013

Nuove frontiere: lo streaming dei cuccioli per preparare il Puppy Bowl


Dai, lo sapevamo che in fondo era solo una questione di tempo.

Animal Planet, catena televisiva, ha fatto la cosa più semplice del mondo, in pieno stile reality: ha preso un mucchio di cuccioli di cane, ha preso una webcam e li ha messi in streaming.

Li potete vedere qui sino al 3 Febbraio.

(L'avevano già fatto con i gattini, btw).

In realtà, l'operazione non è fine a se' stessa ma è in preparazione del Puppy Bowl - una versione del Superbowl (l'evento sportivo più atteso dagli americani) per adorabili cuccioli - guardate qui il trailer e un po' di altri contenuti.


The Puppy Bowl is an annual television program on Animal Planet that mimics an American football bowl game similar to the Super Bowl, usingpuppies.[1] Shown each year on Super Bowl Sunday, the show consists of footage of a batch of puppies at play inside a model stadium,[2] with commentary on their actions. The first Puppy Bowl was shown on February 6, 2005. The puppies featured in the Puppy Bowl are from shelters,[3]and the show contains information on how viewers can adopt rescued puppies and help their local shelter.

venerdì, febbraio 13, 2009

Il 3D bussa di nuovo. Gli apriamo?

Gli occhialetti con una lente blu e una lente rossa, ricordate? Negli Stati Uniti sono tornati prepotentemente in auge, sostenuti da un manipolo di colossi dell’hardware e dell’entertainment.

Cambieranno, questa volta, il modo in cui andremo al cinema e guarderemo la tv?

Interessante l'operazione di advertising 3D durante il Superbowl e l'impegno di DreamWorks di girare d'ora in poi tutti i suoi film con tecnologia tridimensionale.

Per saperne di più, come al solito, vi rimando al mio settimanale articolo su Apogeo.

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