giovedì, febbraio 09, 2012

La Birra Crowdsourced con un retrogusto di Apple

Il birrificio Samuel Adams ha lanciato (e concluso) un’operazione di “crowdsourcing” per realizzare una birra crowdsourced. 

Partner in questa operazione è stato il noto Social Media Guru Guy Kawasaki, meglio noto per essere stato l’ex Chief Evangelist e comunque una delle figure storiche della Apple Computer dei primi tempi. E di cui ho parlato recentemente, per la sua innovativa promozione (compra venti copie del mio libro e ti faccio una consulenza gratis).

Vi leggete la sua Bio qui (e può valere la pena di leggere cosa ha da dire e insegnare sull’Evangelism Marketing - tema affascinante anche se di applicabilità alquanto limitata).

L’operazione di crowdsourcing si è appoggiata a Facebook e ha permesso alle persone di dare il proprio input su come volevano la nuova birra, quale colore, quale corpo, quando amara e quanto dolce, quanto luppolata e quanti lieviti… sul loro blog potete leggere cosa hanno pensato e perché.

L’operazione si è conclusa il 5 Febbraio e il nuovo prodotto sarà presentato il 10 Marzo. 

Dopo i fatti, la mia opinione... ;-)

Bella l’operazione, bello il nome di richiamo.
In pratica però non chiamiamola crowdsourcing. Se un cammello è un cavallo disegnato da un comitato, disegnare una birra a tavolino - specialmente da parte di un pubblico di non esperti - è la ricetta per un prodotto schifoso :-)

Se uno non sa come funziona una birra, non ha idea di cosa viene fuori dando certi parametri… specialmente se non si sperimenta, non si assaggia e non si impara dai propri errori. 

Evidente quindi che la ricetta sarà stata pesantemente aggiustata e che il fatto che il prodotto sia stato “fatto” dal pubblico sia solo una trovata di marketing e non una reale progettazione congiunta (quella, ripeto, si fa in laboratorio, facendo assaggiare i campioni… altrimenti è come far progettare un’auto senza far vedere i disegni…. ;-)

In effetti non dicono che la nuova birra è stata progettata dalle persone: in piccolo scrivono che è stata “ispirata”… ;-) e molto ha anche ispirato i media il fatto di aver legato il proprio nome ad un personaggio di tale notorietà nel mondo del nuovo marketing...

Bella operazione, comunque, con oltre 138.000 “likers” e più di 3500 persone che ne hanno parlato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ricordo una eccezionale puntata dei simpson in cui il fratello di homer delegava ad Homer stesso (americano medio) la progettazione della sua macchina ideale. Il risultato era una porcheria colossale che costava 82000 dollari! forse questa birra sarà proprio così.
http://www.thesimpson.it/images/gallery/gallery/7F16/105_7f16.jpg

Tommaso