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lunedì, gennaio 04, 2016

Xmas Edition #3. Genio: a teatro si paga un tanto a risata - pay per laugh

Continua la serie di post natalizi, snelli, veloci e creativi.

Oggi* siamo in Spagna - dove per contrastare la crisi del teatro (innescata anche da un brutale incremento dell'IVA) si sono inventati una soluzione innovativa, tecnologia e provocatrice.

Se il problema è che con meno soldi in tasca si preferisce scommettere sul sicuro, andarsi a vedere il filmone hollywoodiano e non rischiare con il teatro autoctono.

E allora attori e regista hanno deciso di minimizzare il rischio percepito dai potenziali utenti. E di far pagare solo in funzione del risultato effettivamente ottenuto :-)

Breve: dispositivo di riconoscimento facciale, in grado di identificare i sorrisi, posto davanti allo spettatore seduto in platea. Durante lo spettacolo si registrano le risate. 
A fine spettacolo lo spettatore si presenta in cassa e salda il conto.


Semplice e fa riflettere, sul rapporto costo/valore :-)

Ecco il video:



Approfondimento:
A mediados del 2013 la industria del arte en España sufrió uno de los golpes más grandes de todos los tiempos:
En medio de la peor crisis, el gobierno decidió cambiar el IVA de los espectáculos teatrales del 8% al 21, logrando la mayor sangría de espectadores que se recuerde. Las salas de teatro perdieron el 30% de los espectadores en solo un año. Ante esa realidad, a esta compañía independiente de comedia sólo le quedaba tomárselo con humor e inventar algo: Pay per laugh.
LA IDEA
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Se acondiciona cada butaca del teatro con cámaras de reconocimiento facial que detectan la sonrisa y un visor. Y se le propone a los espectadores el siguiente trato: la entrada será totalmente gratuita. Si la obra no te genera nada no pagas nada, ahora si te ríes tendrás que pagar por cada sonrisa.
Hablemos de números 30 céntimos de euro por cada risa generada, cosa que como viene el mundo es un precio bastante conveniente. Para que nadie tenga que llorar por haberse reído mas de la cuenta el máximo a pagar serían 40 risas (el resto, viene de regalo).

* Oggi per modo di dire... l'idea ha vinto un Leone a Cannes nel 2014, ma in Italia se ne è parlato abbastanza poco ed è ancora un'idea attuale.

mercoledì, luglio 11, 2012

Cena con Make-up incorporato. A Madrid.


Anche in Spagna  la crisi picchia duro, tanto di mettere alle corde i ristoranti.

Per sopravvivere occorre, lo sappiamo, innovare, essere creativi, pensare al proprio mercato in un'ottica strategica.

Ad esempio come ha fatto il ristorante Zamburiña, con i suoi Beauty Dinners. Si cena, si beve, si ascolta un po' di buona musica grazie al resident DJ... e un team di make-up specialists rimette al massimo le gentili signore, magari provate da una giornata di lavoro. 

Cenate e settate appropriatamente per una notte di festa... vedi alla voce vantaggio competitivo.
Per le signore e per il ristorante.  



giovedì, gennaio 20, 2011

Il primo concorso via Instagram + Twitter


Molti utenti di iPhone conoscono e amano Instagram, un software per iPhone che rende più belle e poetiche le foto (o almeno ci prova ;-) ). Più che un software, un piccolo culto.

Gli Hotel NH - catena spagnola - hanno deciso di cavalcare quest'onda, con un concorsino.

Partendo dal proprio claim "Wake up to a better word", si fa il solito coso dove la gente deve mandare le proprie foto in tema - ma usando Instagram (che tra l'altro fa anche la geolocalizzazione dell'immagine). Tenendo conto anche del fatto che Instagram avrebbe circa un milione di utenti al mese, il bacino d'utenza ci sarebbe pure.

Il buzz generato (ad esempio su Twitter) non mi sembra niente male. Perché è proprio su Twitter che si trovano le foto, con l'hashtag #wakeuppics. E si vincono i premi.

Peccato però che sul sito della catena (in Home Page) non si parla del concorso in corso... se non per diffonderne i termini legali... 

giovedì, ottobre 01, 2009

Planning Low cost in Outsourcing

Finalmente qualcuno ha istituzionalizzato ciò che ho fatto io di mestiere come lancia libera per parecchi anni ;-)

Plannair è un gruppo di giovani planner che si sono raggruppati per dare alle agenzie spagnole la possibilità di avere accesso a competenze strategiche senza caricarsi di costi fissi. Insomma un reparto planning in outsourcing.

Dalla mia esperienza spagnola (anche lì facevo quello, almeno per un 50% del tempo) devo dire che laggiù ne hanno un grandissimo bisogno e che in effetti il budget per il pensiero mi sa che è veramente poco...

Comunque complimenti e auguri... che sia l'inizio di una tendenza?

In trent'anni che bazzico questo mondo ho visto via via esternalizzare il media, poi la produzione, poi parte dei servizi generali, parte dei creativi... a quando un'agenzia con solo un amministratore delegato e tutto il resto free lance e strutture esterne? (che ovviamente poi ti scippano il cliente almeno per la parte di loro competenza e ti sfilano quindi ancora un'altra parte di una remunerazione sempre più scarsa per i servizi d'agenzia...)

In allegato il loro powerpoint di presentazione (un planner senza quattro slides di piattaforma non va nemmeno a prendere un caffé).

Ah, una piccola nota... sul loro sito - che con un video promette una presentazione al mondo delle loro attività una ventina di giorni fa - non c'è nulla a parte il suddetto video. Che siano già talmente pieni di clienti da non aver bisogno di comunicare?)

Plannair planning low cost -an overview
View more documents from Plannair.
[Branding & Marketing Blog / Venturini]

mercoledì, settembre 23, 2009