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lunedì, ottobre 12, 2015

Il Poster che si nasconde dalla polizia. In Russia.


Attività molto unconventional.

La storia: in Russia, per via delle famose sanzioni, il governo ha imposto un proibizionismo alimentare su molti generi in provenienza dall'Europa.

Ma dove c'è una proibizione c'è chi l'aggira - come questo negozio moscovita gestito da un Veronese: Don Giulio Salumeria. Che continua a vendere prodotti italiani e che ha deciso di farlo sapere al pubblico attraverso una campagna di affissioni.


Problema ("ufficiale"): la polizia. Che avrebbe immediatamente rilevato la illegale pubblicità e avrebbe costretto a interromperla.

(Problema reale: farsi notare con un budget... da negozietto).

La soluzione (quella "ufficiale"): un impianto di affissione dotato di un sistema di riconoscimento facciale (ne abbiamo già parlato in passato*, di sistemi analoghi). Tarato sui brutti ceffi dei poliziotti.

Così quando un tutore dell'ordine si avvicina, il poster (di quelli a rullo) cambia soggetto e il gendarme russo non s'avvede del reato.

Soluzione "reale": per rendere efficace la comunicazione, più del (singolo?) poster che hanno fatto, il giochetto è stato farlo sapere a tutti, per creare il buzz.

Intanto hanno scelto un poster in una zona ad alta densità di polizia (di fianco al Ministero dell'Interno) - in modo da essere sicuri di riuscire a girare il filmino in cui si vede il poster che cambia soggetto in presenza di polizia.

Poi hanno fatto girare la notizia, tanto (come vedrete dal video) non è che il sistema funzionasse poi così tanto bene, quindi sicuramente li avevano già beccati :-)

Quindi tipica operazione di Relazioni Pubbliche, uno stunt - in cui si crea un pretesto notiziabile, per amplificare la portata dell'operazione e farne parlare.

E di una (pur anche ottima, chissà) salumeria moscovita, ora parla il mondo intero... (insomma, si fa per dire :-)   un discreto colpo di "reputation"... :-)

Ecco il video:




* Potete ad esempio rileggere:

Fare check-in con la faccia... (progetto di riconoscimento facciale)


martedì, settembre 01, 2015

Chi usa Twitter? Infografica sull'audience italiana


Una infografica che ci da' qualche dato in più su chi twitta e cosa fa (e quindi su chi vede i nostri tweet...?).

I dati sono relativi al pubblico italiano.

La fonte è Twitter Ads Italia e i dati sono ricavati da dati di Global Web Index.

Il link per vedere l'infografica più grande è questo.
Enjoy.


 

lunedì, ottobre 21, 2013

Moda (2): Un sacco di dati. Quanti Italiani comprano moda con l'e-commerce? 13 milioni e più

Oggi giornata dedicata alla moda.

Segnalo l'interessante ricerca commissionata da Netcomm, il consorzio italiano del commercio elettronico.

Ecco un estratto dalla Press Release:

Sono 13,2 milioni gli eShopper attivi nell’ultimo trimestre e si stima un volume di acquisti mensili di oltre 1 miliardo di euro per quasi tutti i mesi del 2013 (il picco registrato a luglio è stato pari a 1,35 miliardi di euro)

In un anno è cresciuto di oltre 1 milione il numero di chi ha comprato online almeno una volta nella vita un prodotto di abbigliamento e di moda, per un totale di quasi 9 di eFashion Shopper (+14,5% rispetto a Ottobre 2012). Le transazioni online da device mobile sono il 18% degli acquisti di prodotti di moda e abbigliamento a fronte di una media del 10%.

Nei primi 8 mesi del 2013 gli acquisti online di prodotti di moda e abbigliamento sono cresciuti del 25,5% rispetto allo stesso periodo del 2012

Gli eShopper si dividono in due ampie categorie: 5,1 milioni sono acquirenti sporadici, mentre 8,1 milioni sono acquirenti abituali con tre o più beni comprati negli ultimi tre mesi. 

Gli sporadici hanno al loro attivo uno o due acquisti nel trimestre, hanno effettuato complessivamente 6,5 milioni di acquisti (il 14% del totale), con uno scontrino medio di 100 euro e hanno generato 680 milioni di euro nel trimestre (16% del totale). 

Gli abituali (8,1 milioni) hanno realizzato tre o più acquisti nel trimestre, hanno compiuto 40,1 milioni di acquisti, con uno Scontrino medio 90 euro e hanno generato 3.540 milioni di euro nel trimestre. 

Proprio questi ultimi – gli acquirenti online abituali – guidano la crescita dell’ecommerce nel nostro Paese, generando l’86% del valore totale delle transazioni.

In particolare, nell’approfondimento dedicato agli acquisti online di prodotti “fashion” i consumatori che hanno comprato un prodotto di moda almeno una volta nella vita sono cresciuti di 1 milione di unità (1,1 milioni) nell’ultimo anno, arrivando a sfiorare quota 9 milioni di individui, con un incremento del 14,5% rispetto all’ottobre 2012. 

Inoltre, nei primi 8 mesi del 2013 gli acquisti online di prodotti di abbigliamento hanno generato transazioni per un valore superiore del 25,5% rispetto allo stesso periodo del 2012 (secondo i dati dell’Osservatorio CartaSì).

A questo link sono disponibili ulteriori materiali relativi alla notizia.

mercoledì, luglio 25, 2012

Turismo svizzero e razzismo: come buttare i soldi...

Gran brutto mestiere, quello del comunicatore turistico...

Nonostante l'eccellente lavoro di comunicazione e social dell'ufficio del turismo svizzero, una bella tegola mediatica rischia di mandare in vacca buona parte del lavoro fatto in Italia e di far buttare nel cestino sforzi e investimento.

La storiella è quella tipica della Svizzera di un po' di anni fa, il razzismo anti italiano. 

Se ora nei centri urbani sembra sparito, evidentemente fa fatica (come le nevi) a sciogliersi alle alte quote - e così un gruppo di studenti minorenni italiani si è visto negare l'accesso ad un rifugio svizzero - proprio per la loro etnia sgradita.

Si veda questo articolo del Secolo XIX ma, ovviamente, anche altre decine o centinaia (stanno spuntando come i funghi) di riprese e condivisioni online.

Ora, pur amando molto la montagna e l'eccellente lavoro dei comunicatori elvetici, è ovvio che una notizia come questa di botto mi fa decidere di non andare a spendere i miei soldi nella Confederazione, ma in altre mete più "friendly". 

Mi stavano simpaticissimi Sebi e Paul che parlavano di me su FB... ma avendo famiglia poi mi viene paura che i miei figli non incontrino nella realtà questi due simpaticoni tecnologicamente avanzati e si debbano invece confrontare con esperienze umilianti - erogate da uno svizzero molto meno simpatico e molto più paleolitico - che parli di loro, dal vivo, in termini molto meno lusinghieri.


Come spesso dico, la comunicazione non può mettere un tappo sulle mancanze di prodotto (per onestà professionale, anche noi, in Italia, sul turismo di magagne ne abbiamo - eccome...)


E quindi la più brillante operazione di marketing si affloscia dinnanzi alla stupidata (o alla carognata) di un oscuro cittadino, le cui gesta però possono portare danni a livello ben più vasto della sua piccola valle.

Di fronte ad una aperta, accogliente e smart Obermutten che visiterei volentieri, tutto un sistema rischia di prendere un bel soprassalto per colpa di un'oscuro rifugio di montagna (per la cronaca, il  “Fourcla Surlej”)  dal gestore tignoso... (che ovviamente, di fronte al clamore mediatico generato e alle reazioni anche a livello diplomatico fra le nostre due nazioni, si è affrettato a cercare di metterci goffamente una pezza...)

Il dramma dei comunicatori turistici.. dove non solo c'è l'agenzia e il committente... ma i cani sciolti che formano il sistema turistico e che sono in grado di combinare di quei casini ... che poi - grazie a Google - resteranno scolpiti nei bit per sempre o giù di lì...

lunedì, gennaio 10, 2011

Gli utenti non si contano: si pesano ;-)

A grande richiesta (di quelli che erano in sala) ho pubblicato su Slideshare la mia presentazione fatta in ISTAT allo Statcamp.

Si parla di quanti sono  gli italiani in Rete, incrociando un po' acrobaticamente i numeri con i dati sull'alfabetizzazione e gli skills culturali della popolazione.

Di che farsi venire qualche dubbio sulla matrice (solo) tecnologica del Digital Divide.
Una provocazione, se volete... ma qualche pensiero magari lo fa venire.

(nota: in parte è una traduzione del mio articolo su Apogeo sullo stesso tema, con qualche aggiunta sul tema della "democrazia" della Rete, quindi può essere interessante anche lato e-gov... e politica)

lunedì, dicembre 13, 2010

Il 16/12 sarò allo StatCamp

Giovedì mattina avrò l'onore e l'onere di parlare per qualche minuto allo StatCamp, nell'ambito della Decima Conferenza di Statistica, a Roma (EUR, Palazzo dei congressi).

Pronuncerò qualche parola e mostrerò qualche slide sull'annoso tema "C'è qualcuno online? E se sì: chi c'è e perché non risponde al telefono?" o qualcosa del genere.

se venite vi vedo volentieri.

Alcune info:

Lo StatCamp” è un barcamp (ovvio) sul tema della evoluzione dell’Information Technology nella produzione, comunicazione e condivisione dell’informazione statistica.

La presenza Facebook è questa

Su Twitter li trovate, vedi alla voce @statcamp

La partecipazione al camp è libera e gratuita, credo però sia opportuno preaccreditarsi / registrarsi alla conferenza, online

venerdì, aprile 09, 2010

Gli ultimi dati su Internet in Italia

E' disponibile l'aggiornamento dei principali dati sull'audience Internet in Italia da Audiweb. Quanti siamo, quanto ci stiamo eccetera eccetera.

Ricordo che se fate una ricerca "audiweb" o "nielsen" su queso blog potete farvi uno storico dei dati tracciando anche i periodi precedenti.

Per coerenza il post lo pubblico sull'altro mio blog, quello più "strategico" e quindi lo trovate qui:

mercoledì, settembre 16, 2009

Audiweb - i dati di Luglio: + un milione di navigatori?


Audiweb pubblica i dati del mese di luglio 2009...

A Luglio sarebbero 30,8 milioni gli utenti che hanno accesso a internet.

Rispetto a dati di Maggio o Aprile si nota una crescita di un milione di utenti Internet (si vedano i miei post precedenti, a partire da questo).

Gli utenti attivi nel mese sono a 21,7 milioni (altra crescita, ovviamente, circa 800,000 utenti rispetto a Maggio).

Però... gli utenti attivi nel giorno medio sono 10,4 milioni, dato che non sembra crescere altrettanto... cresce un serbatoio di utenti "casuali"/occasionali?

Il tempo speso online nel giorno medio è di 1 ora e 38 minuti - più o meno sempre lo stesso; leggera crescita delle pagine viste per persona nel giorno medio (ci sorbiamo 10 pagine in più al giorno, arrivando a 179).

Photo Credits

mercoledì, luglio 15, 2009

I dati Audiweb di Maggio

"Nel mese di maggio 2009 risultano 29.871 milioni gli utenti che hanno accesso a internet, 20.864 milioni gli utenti attivi nel mese, 9.757 milioni gli utenti attivi nel giorno medio, per 1 ora e 34 minuti di tempo speso e 169 pagine viste per persona nel giorno medio."

Commenti:
- leggerissima discesa degli utenti da Aprile, sostanzialmente stabile.
- leggera discesa degli utenti attivi nel giorno medio (erano circa 10 milioni)
- Tempo speso circa lo stesso
- Pagine viste erano 169, quindi stabile

Insomma, in questo mese passato non è successo nulla di particolare...

giovedì, maggio 14, 2009

Dati Audiweb - un Internet "abbondante"

Sono usciti i nuovi dati Audiweb

Guardando i numeri degli utenti, si riscontra di nuovo una valutazione un po' più abbondante di quella che esce da altre fonti (per confronto, vedete questi miei precedenti post: uno, due, e tre) c'è da dire che poi magari i dati non sono perfettamente comparabili...

Comunque, a Marzo 2009 Audiweb ci dice che quasi il 60% (59.7) della popolazione italiana (11-74anni) dichiara di avere accesso a Internet (ma poi la usa davvero? E ogni quanto?). In numeri, la percentuale vale 28.5 milioni di teste...

Ah ecco, sarebbero 10 milioni circa gli utenti attivi nel giorno medio, stando collegati mediamente un'ora e mezza o poco più (al giorno) e guardandosi 160 pagine.

Il 63,4% degli uomini usa Internet vs. un 56,1% delle donne.
Lo usano il 95% degli Studenti universitari, 92,6% dei laureati, 82% dei diplomati. Il 78.9% degli 11-17 anni, 73,% degli 18-34, 65,9% dei 35-54.

Continua una moderata crescita di Internet in Italia, che è presente nelle case del 46.4% delle famiglie italiane.

"Il 6,2% degli individui dichiara di avere accesso a internet da cellulare, smartphone o PDA, ed emerge un profilo piuttosto elevato degli utilizzatori (laureati, imprenditori e dirigenti), affiancato dai ragazzi tra gli 11 e i 17 anni (8,6%) e gli studenti di scuole medie e superiori (10,3%).

Tra i principali motivi di non utilizzo dell'online c'è sicuramente l'opinione diffusa per cui occorra essere molto esperti di computer e informatica per poter navigare. Infatti il 58,9% si dichiara incapace di utilizzare il computer e il 15,8% è convinto che occorrano conoscenze informatiche particolari. Il 23,8% dichiara di non essere affatto interessato all'online pur non avendo mai provato.Infine i navigatori occasionali affermano che navigherebbero con maggiore frequenza se internet costasse di meno (34,8%), se costasse poco l'accesso anche da telefono cellulare (13,9%) e la connessione fosse più veloce (13,3%) o ci fosse meno pubblicità (10,3%). "