giovedì, marzo 24, 2011

Fare pubblicità al proprio paese: Islanda

Uno dei crimini che dovrebbero essere processati da un tribunale di guerra è l'incapacità di uno dei paesi più belli del mondo a promuoversi efficacemente dal punto di vista turistico.

Ma si sa, noi abbiamo perso ogni speranza e fiducia in chi dovrebbe occuparsi di queste cose e guadagnarsi il suo lauto stipendio gestendo la cosa pubblica e facendo bene il suo lavoro, come è richiesto a noi.

Il massimo che riescono a fare, in comunicazione, è minacciarci di vendere il Colosseo o qualche altra d'opera d'arte all'estero, così impariamo (gradirei poi sapere, nel caso, i soldi chi se li tiene). Per non parlare di come ci prendono per i fondelli con la Nautica, che potrebbe essere una miniera d'oro come per la Francia.

In un universo parallelo, c'è ad esempio una piccola nazione, l'Islanda, che ha molto meno da offrire (ad esempio l'arte, la cultura, la cucina..) ma che è dannatamente più brava di noi a promuoversi.

Delle sue attività Foursquare abbiamo già parlato. 
Poi c'è il sito (e se pensiamo ai nostri, crepiamo di risate amare).
E poi c'è lo spot.
Non dico altro.



2 commenti:

al ha detto...

Non e' vero che da noi si limitano a minacciarci di vendere... non dimentichiamoci dei due fantastici spot "Magic Italy" :)

giarìv ha detto...

@al: e non dimentichiamo lo straordinario portale Italia.it costato 45 milioni di euro varato con ritardo di anni... FaceBook è partito con un investimento di 15.000 dollari. Ho detto tutto.

GR