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mercoledì, novembre 12, 2014

Interessante: questa Pepsi la trovi solo su Amazon


Può essere solo un PR Stunt, una trovata di comunicazione.

O può essere un segnale forte sull'evoluzione dei canali distributivi, su dove si vende, dove si fanno i volumi (e qui le polemiche sullo strapotere di Amazon e sul suo impatto sul retail, specialmente quello minore si rafforzeranno, immagino).

Fatto sta che Pepsi Cola ha annunciato il lancio di True, una Pepsi mediocalorica che compete direttamente con la Coca Cola "verde".

La cosa più rilevante è che True sarà disponibile esclusivamente su Amazon (così come un prodotto Coca Cola che fa ritorno sul mercato, Surge - storia interessante di come un prodotto ritirato dal mercato sia stato rilanciato in seguito all'incessante sforzo e pressioni di alcuni fan - si vedano i link in fondo al post e date un occhio a Twitter: https://twitter.com/hashtag/SURGEisback?src=hash ).



Non che al momento il canale Amazon rappresenti volumi terrificanti (per i groceries Amazon rappresenta circa l'1% delle vendite complessive) ma questo è un segnale da tenere d'occhio per valutarne il significato; dal punto di vista strategico si lavora sul fronte dell'acquisto programmato (e quindi del prodotto come abitudine regolare) e non ovviamente su quello dell'acquisto d'impulso (per strada, alla vending machine....).

Non sorprende quindi che l'esclusività di Amazon sia solo temporanea... e il prodotto troverà il suo posto nella distribuzione più tradizionale.

Ecco il video di lancio del prodotto:




Ed ecco alcuni approfondimenti:





mercoledì, settembre 24, 2014

Osservatorio Brands & Social Media: la GDO in Italia. Il leader è...

Nuova puntata della nostra ricerca Brands & Social Media, sviluppata insieme a Osscom - questa volta il focus è sul mondo della Grande Distribuzione Organizzata.




Attraverso la ricerca sono state analizzate 20 fra le principali aziende della Grande Distribuzione Organizzata, per identificare le strategie di comunicazione adottate in Italia e individuare le best practice.

La classifica vede al comando Carrefour, con 55,2 punti, seguito a distanza da Lidl con 43,1 punti eCoop con 38,7 punti.

Le principali evidenze emerse:


  • Questo settore privilegia Facebook come principale piattaforma per comunicare con i propri clienti, con particolare enfasi sui prodotti venduti e le promozioni del momento.
  • L’utilizzo di applicazioni per smartphone consente ai brand della GDO di rimanere connessi ai propri consumatori, offrendo informazioni sui punti vendita, le offerte in corso, o funzioni di lista della spesa e consultazione della propria carta fedeltà.

  • I brand più attivi riescono a costruire delle community tematiche legate alle abitudini di consumo naturale, per bambini, ecc.) e le pratiche di acquisto degli utenti, anche attraverso offerte e servizi dedicati.





Maggiori informazioni sul sito di Digital PR

martedì, ottobre 08, 2013

Molto interessante. Walmart promuove gli imprenditori innovativi americani con un talent show online :-)

Chi conosce il mondo della grande distribuzione sa quanto sia difficile entrare con il proprio prodotto.

Non è sempre detto che accettino di vendere il tuo prodotto, dato che gli spazi sono alla fine limitati - e si lavora per massimizzare il rendimento del centimetro di scaffale.

Poi chiedono una tassa all'azienda per entrare. Poi negoziano duramente sui prezzi etc.

Ergo, spesso, per aziende nuove la Grande Distribuzione è vista a volte più come un nemico che un amico.

Walmart, la più grande catena d'America, ha invece lanciato un programma di marketing e comunicazione per promuovere gli imprenditori innovativi.

Concorso: "Get on the Shelf". Per certi versi non è dissimile da un X-Factor o forse più un "Millionaire". 

Per il secondo anno di fila, dopo una rigorosa selezione, la catena ha selezionato un certo numero di prodotti / imprenditori e ha dato loro visibilità attraverso una serie di video su YouTube (attualmente disponibile il primo e il secondo).

Qui gli imprenditori devono convincere una giuria aziendale della bontà della propria offerta. Ma è soprattutto il pubblico a decidere. 

I vincitori di ogni categoria - selezionati attraverso il numero di pre-ordini totalizzati per il proprio prodotto con questa iniziativa, avranno l'onore di vedere il proprio prodotto esposto sugli scaffali della più grande macchina di vendita (fisica) dei prodotti del mondo.

L'anno scorso, nella prima edizione, gli imprenditori partecipanti sono stati oltre 5.000 e i voti oltre un milione. Al momento, detto fra noi, le views dei due video disponibili non sono altissime, nell'ordine di qualche migliaio...

Da notare che si tratta di un'operazione sviluppata dal braccio digitale di Walmart che si chiama @WalmartLabs, quel'armata elettronica di cui qualche anno fa avevamo già parlato... ;-)

Coinvolgere il pubblico nella selezione, nelle decisioni relative all'assortimento - è una scelta per tagliare ulteriorimente costi e pericoli?

Abbassando i rischi, e scegliendo prodotti su cui il pubblico ha già dato preventivamente la propria disponibilità all'acquisto? Per ora mi sembra una intelligente operazione di comunicazione.

Ma un domani chissà... forse il futuro di quello che vedremo sugli scaffali dipenderà un po' più da noi.


Qualche approfondimento:




lunedì, maggio 27, 2013

Fantascientifico. Il negozio che vola. Col WiFi. In Corea.


A quel che racconta il filmato, i Coreani lavorano tantissimo, e hanno poco tempo per fare il resto.

Il che ha delle implicazioni sulle modalità logistiche di shopping. E sulla grande difficoltà di far cambiare abitudini, di far provare un negozio diverso da quello abituale.

Di qui, ad esempio, l'idea di fare shopping col telefonino in metropolitana; ma, questa volta, si punta più in alto.

Si punta a far comprare i Coreani in una catena chiamata Emart. E se Maometto non va alla montagna, sarà la montagna a spostarsi, in volo.

Un pallone che galleggia, dotato di WiFi. Che spara coupon per sconti.

E un incremento nelle vendite per la catena - sia online che offline.

Ecco il video:


lunedì, maggio 13, 2013

Negozi fisici moriranno? Non hanno i Big Data... ma forse succederà un'altra cosa...


Non avendo Big Data i negozi fisici sono destinati a morire?

Questa è la tesi di John Lunn, Global Director of the PayPal Developer Network - come potrete ascoltare dal video qui sotto che riprende il suo intervento alla The Next Web Conference ad Amsterdam.

La teoria è che senza dati, non si sa in realtà nulla dei nostri clienti. E che i negozi "fisici" questi dati non li raccolgono o non li sanno usare. Mentre i giganti dell'e-commerce lo sanno fare eccome.


E quindi sanno stimolarci, proporci cose, suggerire idee, farci offerte personalizzate, upselling, crosselling. Sanno cosa abbiamo fatto, chi e cosa siamo, cosa abbiamo guardato, desiderato, visto e rivisto... ci conoscono: il fattore chiave alla base del marketing e della comunicazione. Mentre i negozio tradizionali, specialmente se catene impersonali non hanno la minima idea di noi.


Qualcuno dei più attenti lettori obietterà che per molti c'è ancora la necessità di toccare con mano, provare, misurarsi i prodotti.

E a questo la risposta è il fenomeno dello showrooming. Dove si va in negozio, si valuta e poi (magari con uno smartphone, senza allontanarsi nemmeno dal negozio si va vedere quanto si risparmia comprandolo su Amazon e soci. (Sullo showrooming e i goffi tentativi per combatterlo si veda questo mio post).


Però forse potrebbe capitare una cosa ancora diversa, uno showrooming al contrario. Chiudono i negozi tradizionali e al loro posto subentrano (mettendo giù i mattoni) negozi che fino a ieri erano solo digitali. Dove si va online, si vede, sceglie, decide. E poi si compra in negozio che si ha prima il prodotto.


Provate a leggere questo articolo, che è suggestivo. Online shops take stock and move into the High Street Ma anche questo: All change: high street shops reveal a retailers' revolution

Ma anche questo articolo sui negozi di Google:  Google Works on Launching Retail Stores

E Amazon cerca più spazio (fisico) a Manhattan: Amazon Shops to Boost City Space

martedì, ottobre 23, 2012

Dati: grande successo dei Volantini, secondo Nielsen


Il "Volantino" che intasa le nostre caselle di posta sembra essere proprio destinato a continuare ad imperversare, per il fastidio nostro (insomma...) e per la disperazione delle catene - per cui rappresenta un costo decisamente notevole (produzione, stampa, distribuzione... per esperienze di prima mano assicuro che molte catene ne farebbero volentieri a meno).

Ma esso continuerà a vivere e a proliferare - perché sembra decisamente in grado di portare risultati e vendite. E quindi di giustificare la propria esistenza. 

E a portare via gran parte del budget di comunicazione - quasi tutti i soldi che hanno ( tra il 60 e l'80%) vanno in volantini (che promuovono prodotti a marginalità negative o basse, in genere - c'è poi però la speranza che già che sono in negozio, comprino anche altro...).

Quindi un periodo dove si lavora poco o niente sulla marca e poco o niente sulla strategia...?


Secondo dati Nielsen:



La congiuntura economica odierna unita alla limitata capacità di spesa degli italiani, spinge un numero sempre maggiore di consumatori ad acquistare prodotti in promozione, come testimonia il dato sull’incidenza promozionale nel mondo grocery che si attesta al 27.9 % sul venduto a Giugno 2012, facendo registrare una crescita di 1.2 punti percentuali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (Fonte: Nielsen TradeMis). 

In un contesto in cui sembra non arrestarsi il ricorso alla leva promozionale, i volantini continuano ad aumentare sia in termini numerici (+ 14% nel primo semestre 2012), che di investimenti, costituendo dal 60 all’80% del budget di comunicazione dei retailer, con 1 miliardo di euro spesi per la sola stampa e distribuzione. 

La situazione di attuale recessione sembra aver addirittura alimentato la crescita del volantino, che si conferma strumento principe di comunicazione della distribuzione con la propria clientela nonchè vetrina privilegiata per le aziende produttrici. 

Le ultime rilevazioni relative al primo semestre 2012 (Fonte: Nielsen Folder@net) hanno evidenziato importanti novità che sembrano segnare l’inizio di un percorso di razionalizzazione nella composizione del folder reso necessario dall’eccessiva proliferazione delle promozioni che hanno avuto l’effetto di sminuire l’efficacia delle stesse. 

Nel convegno organizzato lo scorso febbraio da Nielsen in collaborazione con l’Università di Parma si era infatti sottolineata la necessità di migliorare la qualità del folder, per far fronte ai rendimenti decrescenti delle promozioni; nello specifico, si era cercato di fornire suggerimenti che potessero essere da subito implementabili, come quello di ridurre l’affollamento del volantino per facilitare l’attenzione e il ricordo delle promo nonchè quello di inserire offerte che potessero essere chiare e trasparenti e che puntassero alla fidelizzazione del cliente. 

Si può apprezzare, in particolare, come in entrambi i canali Iper e Super si sia verificata un’evidente diminuzione del numero medio di prodotti presenti a volantino, evento che non si era mai verificato negli ultimi sei anni.

Le meccaniche promozionali che incrementano la propria incidenza sono proprio le promo di taglio prezzo e quelle legate al possesso di carta fedeltà. Appare chiaro quindi l’intento dei retailer: da un lato fidelizzare la clientela alla propria insegna, dall’altro offrire promozioni più chiare che comunichino un beneficio tangibile per il consumatore.

Quali sono, infine, le categorie maggiormenti presenti a volantino? Nella graduatoria del 2012, i salumi si confermano al primo posto, essendo presenti nel 97.7% dei folder distribuiti, seguiti dai detersivi casa (95.2%) e dai formaggi stagionati (95.2%). Nelle prime 10 posizioni, sei categorie appartengono al Fresco, che si attesta come il settore merceologico maggiormente presente sui volantini italiani.

Per approfondimenti: http://nielsenfeaturedinsight.mag-news.it/nl/nielsen_link_5760.mn?mnq=DwR.OY.Kf.ZGKq&idn=184

Ricordo anche il mio post su Volantini e QR code: http://robertoventurini.blogspot.it/2012/06/il-volantino-col-qr-code-non-e-una.html

lunedì, ottobre 08, 2012

Supermercati virtuali-anche Carrefour alla stazione





Ci deve essere qualcosa di davvero interessante nel concetto di portare il supermercato fuori dal supermercato e dentro luoghi pubblici, permettendo di fare la spesa in luoghi atipici.

Dopo l'aeroporto di Tesco, è ora il turno della stazione dei treni di Carrefour. 

Un cubo raffigurante oltre 300 prodotti fa bella mostra di se'. Scansionando i prodotti si fa l'acquisto - consegna a domicilio o pick and pay.

Lo potete vedere a Lione fino al 18 Ottobre e poi a Parigi, Gare du Nord, dal 10 al 31 Ottobre.

Va bene che siamo sempre più mobili - ma far la spesa in stazione prenderà davvero piede? E perchè non da casa? 


Sarebbe interessante fare qualche ragionamento sui numeri della spesa da casa... che sarebbe comodissima, sempre sullo stesso principio; un bel volantino con QR code, e la spesa la si fa comodamente in bagno...

Seguono un paio di video di presentazione e di approfondimento del progetto






venerdì, luglio 27, 2012

Funzionerebbe, in Italia, questa pubblicità?


Si può parlare di un supermercato raccontando una storia d'amore, invece che parlando del solito 3x2?

In Nuova Zelanda ci hanno provato.

Da noi, in questo momento dove si sta veramente più attenti ai soldi, funzionerebbe?


giovedì, novembre 10, 2011

Capolavoro :-) Il Volantino fuoriditesta che canta :-))


Non credo esista nulla di più "cheap" dei volantini dei supermercati. Non che piacciano nemmeno a loro, visto quel che costa stamparli e distribuirli. E non piacciono alle Agenzie, visto che sono un lavoraccio incasinato.

Però, diciamocelo, funzionano. Fanno vendere.

Ma da Auchan arriva, in Francia, un evento: il volantino cantato, personalizzabile, viralizzabile. 
Divertente. 

E sono tutte promo di prodotto :-) quasi un capolavoro. Perché queste sì che me le guardo tutte, le promo. 

Sembra pure che non sia un one-off ma possa diventare un'appuntamento più regolare; in effetti essere presenti sul volantino con questo microshow su misura può essere un'attività che si può vendere alle marche distribuite, così come un'esposizione preferenziale sul punto vendita... e magari i costi di questa attività si coprirebbero da soli...

Visione altamente consigliata :-))

lunedì, settembre 05, 2011

5° Consumer & Retail Summit - Sole 24 Ore



(riceviamo e volentieri segnaliamo...)

Segnalo l’11 Ottobre la quinta edizione  dell'appuntamento annuale del Sole 24 Ore dedicato al mondo dell'industria di marca, alla distribuzione, ai consumi. 


“La giornata prevede l'alternarsi di sessioni plenarie e parallele, che analizzeranno l'evoluzione del rapporto tra industria, retailer e consumatori alla luce dei nuovi scenari di mercato...."



Intervengono

Giovanni Bandi, Amministratore Delegato NCR Italia 
Luca Bastagli Ferrari, Amministratore Delegato Arcoretail - Agorà
Pierluigi Bernasconi, Amministratore Delegato Mediamarket 
Lamberto Biscarini, Partner & Managing Director The Boston 
Consulting Group 
Luigi Bordoni, Presidente Centromarca 
Sandro Castaldo, Partner Focus Management e Docente Università Bocconi 
Marilena Colussi, Sociologa dei Consumi esperta in Tendenze Alimentari 
Angelo d’Imporzano, Lead of Consumer, Goods and Services for Italy, 
Greece and Emerging Markets Accenture 
Valerio Di Natale, Presidente Indicod-ECR 
Walter Facciotto, Direttore Generale Conai 
Francesco Fumelli, Vice Direttore SCS Consulting 
Mario Gasbarrino, Amministratore Delegato Unes 
Donato Iacovone, Amministratore Delegato Ernst & Young Italia 
Cristina Lazzati, Vice Direttore Area Retail – Business Media
Piergiorgio Licciardello, Senior Consultant Supply Chain 
Integration Di.Tech 
Mattia Losi, Direttore Editoriale Business Media 
Paolo Lucchetta, Architetto Retail Design 
Francesco Morace, Presidente Future Concept Lab 
Simone Morandi, Lead of Accenture Customer Innovation Network Milan 
Luca Pellegrini, Ordinario di Marketing Università Iulm, Presidente 
TradeLab 
Vincenzo Tassinari, Presidente Consiglio di Gestione Coop Italia 
Tania Valentini, Autrice A Bagnomaria “


La partecipazione all'evento è gratuita fino ad esaurimento posti.
Si prega di confermare la propria adesione compilando la scheda 
di registrazione on line:


Per maggiori informazioni sul programma e sui relatori visita il sito:

venerdì, maggio 20, 2011

Walmart si porta a casa l’agenzia “social”


Mentre da noi si giocherella con progettini di social networking poco impegnativi, il più grande retailer del mondo acquisisce un’unità specializzata e prova a recuperare il terreno perduto

Walmart è il gigante della distribuzione commerciale statunitense, la più grande catena del mondo con 8.500 punti vendita e due milioni di dipendenti. Una catena che molti amano odiare e criticare aspramente per le sue pratiche: per provocare la morte dei negozietti locali là dove arriva col suo tocco da medusa, per il modo di trattare in modo dittatoriale i dipendenti, per presunte discriminazioni. L’elenco è lungo. 

Ma, visto il successo di vendite e di crescita, evidentemente c’è anche molta gente che ci va a comprare, qualcuno perché non ha altra scelta nel raggio di chissà quanti chilometri, qualcuno perché se ne strafrega. 

Insomma, una gloriosa macchina da guerra per far ruotare i prodotti negli Stati Uniti e non solo. Ora è interessante (o forse inquietante?) scoprire che il gigante del retail si è comprato Kosmix, agenzia specialista nell’analisi in tempo reale dei social media e del mobile, per integrarla in una nuova entità, dal sinistro nome di Walmart Labs.

Se il tema interessa, potete leggere il resto nel mio nuovo articolo per Apogeo.
Share and Enjoy.

lunedì, maggio 17, 2010

Farmville si allea con 7-Eleven.

Dal mondo virtuale a quello reale e ritorno - interessante approccio promozionale.

In breve; esistono in Rete (e specialmente su Facebook) una serie di giochi molto popolari, in primis FarmVille, che fatturano un botto di soldi. Perché c'è un sacco di gente che ci gioca. E non pochi spendono dei soldi veri per migliorare la propria fattoria etc.

Adesso Zynga lancia una nuova forma di promozione: comprando prodotti in promozione da 7-Eleven (una catena di supermercati) si otterranno goodies speciali per FarmVille, MafiaWars e YoVille. Ad esempio avere accesso a sementi speciali o a articoli decorativi in edizione limitata per la propria fattoria . E quindi 7-Eleven può rivendere questa promozione alle marche distribuite 

Mooolto interessante...

giovedì, settembre 10, 2009

Scatti una foto e trovi il prezzo migliore...

In un negozio, scattare una foto di un prodotto con il proprio cellulare.

Automaticamente poter confrontare i prezzi dello stesso prodotto.... e magari scoprire che uscendo dal negozio e facendo quattro passi lo si può comprare con un bello sconto.

Impatto catastrofico sulle politiche commerciali? Svuotamento delle politiche di marketing e comunicazione? Fantascienza?

No, fantascienza no, oggi è possibile, in Svizzera.

Ne parlo nel mio articolo settimanale su Apogeo. Se vi interessa, leggetelo pure...