venerdì, marzo 30, 2012

Dati Audience Internet Febbraio 2012 Audiweb


Ecco i dati sulla diffusione dell'online in Italia: dati di audience Audiweb del mese di Febbraio 2012, visti con l’ occhio da Digital Planner ;-) 

Insomma, il solito e consueto aggiornamento mensile, con qualche commento e un po' di prospettiva storica - con un confronto di dati che non trovate facilmente altrove ;-). 

Quanti siamo online a Febbraio 2012?
A Febbraio 2012 L'audience online è di 27.7 milioni di italiani che si sono connessi alla Rete (tramite un computer) almeno una volta nel mese. La crescita sull’anno è del 9.2%. La crescita sul mese precedente è zero. E’ quindi online il 50,7% della popolazione dai due anni in su.

A Gennaio 2012 eravamo appunto 27.7 milioni. Dicembre 2011 eravamo 27,2. A novembre eravamo 27  contro i 27.3 di Ottobre. 

Quanti italiani trovo online nel giorno medio? 

Nel giorno medio gli utenti di Febbraio 2012 sono stati 13.8 milioni, con una crescita sull’anno del 7.3%. Qui invece cresce rispetto a Gennaio 2012 dove erano 13,4 milioni. A Dicembre 2011 erano 12,7 milioni e a Novembre 2011 13,4 milioni.

(se poi volete farvi delle storiche più arretrate, fate un search su questo blog per “Audiweb” così recuperate i post precedenti e vi fate rapidamente una serie).  

Quanto si sta online, ogni giorno? 
Si sta in Rete 1 ora e 26’, contro 1 ora e 23 minuti di Gennaio. Non abbiamo ancora recuperato il calo degli ultimi mesi: a Dicembre (vacanze, Natale…) era 1 ora e 18 minuti, contro Novembre che valeva 1h 23’… però a  Marzo 1 h 24' al giorno, 1h 37’ a Febbraio, a Gennaio era 1h 40’.  

Quante pagine si vedono? 
Più o meno costante, nel breve: A Febbraio sono state 166 pagine a persona, contro le 165 di Gennaio, mentre a Dicembre sono state 152.
Su scala più lunga anche qui c’è da recuperare: a Novembre dove si sono visitate 160 pagine per persona…rispetto alle 171 di Settembre e le 201 di Gennaio 2011.


Di qui in poi sostanzialmente copio e incollo il resto della press release e le tabelle:

La popolazione online nel giorno medio a febbraio è rappresentata nel 55% dei casi da uomini (7,6 milioni, +5,4% in un anno) e nel 45% dei casi da donne (6,2 milioni, +9,6%). 

Più in dettaglio, sono online nel giorno medio principalmente i 35-54enni (6,6 milioni, il 48,1% degli utenti online nel giorno medio), seguiti dai 25-34enni (2,6 milioni, il 18,9% degli utenti online nel giorno medio), che accedono a internet nel 30,2% dei casi dal Nord Ovest (4,2 milioni di utenti) e nel 30,1% dei casi dall’area Sud e Isole (4,1 milioni). 

Osservando i dati sull’uso del mezzo nelle diverse fasce orarie del giorno medio, emerge un’attività rilevante durante tutta la giornata, con una particolare concentrazione della popolazione online nelle fasce pomeridiane e serali.

Infatti, già a partire dalle ore 9, si registrano dati rilevanti, con 6 milioni di utenti attivi che diventano 7 milioni dalle 12 in poi. Il picco dell’audience si registra tra le 18 e le 21 con 7,5 milioni di utenti online, per poi scendere a 5,5 milioni di utenti online tra le 21 e la mezzanotte, fascia oraria in cui si registra una maggiore attività online sia in termini di tempo speso (36 minuti), che di pagine viste per persona (68). 


Dato che pregano di citare, io cito:

Le sintesi dei report sono disponibili sul sito www.audiweb.it per tutti gli utenti registrati e in forma completa per tutti gli abbonati attraverso le principali aziende di elaborazione dati per la pianificazione pubblicitaria.

*Audiweb Database presenta la stima dell’utilizzo effettivo di internet da parte degli Italiani dai 2 anni in su, che si sono collegati almeno una volta attraverso un computer da casa, ufficio o altri luoghi. 
Audiweb Database contiene i dati quotidiani di navigazione sui siti degli editori iscritti ad Audiweb. 

Legenda 
Utenti attivi nel giorno medio (Reach Daily) = fruitori per almeno un secondo del mezzo (Brand/Channel) nel giorno medio del periodo selezionato. 
Utenti attivi (Reach) = fruitori per almeno un secondo del mezzo nell’intero periodo di durata della rilevazione.
Connessi: individui che hanno accesso potenziale a Internet. 

Si prega di citare nella diffusione dei dati Audiweb elementi tecnici quali: la fonte, il nome del report, l’universo di riferimento e le date di rilevazione.

Audiweb 
Audiweb è il soggetto realizzatore e distributore dei dati sulla audience online. Il suo obiettivo primario è fornire informazioni oggettive e imparziali al mercato, di carattere quantitativo e qualitativo, sulla fruizione del mezzo Internet e sui sistemi online utilizzando opportuni strumenti di rilevazione.
Audiweb è un Joint Industry Committee guidato dal Presidente Enrico Gasperini e composto da tutti gli operatori del mercato: Fedoweb, associazione degli editori online; UPA Utenti Pubblicità Associati, che rappresenta le aziende nazionali e multinazionali che investono in pubblicità; e Assap Servizi, l’azienda di servizi di AssoComunicazione, associazione delle agenzie e centri media operanti in Italia.


Puro Genio! :-) al TED arriva Improv Everywhere.


Questo *dovete* guardarlo.
Fidatevi.
A speaker's worst nightmare.

:-))))


giovedì, marzo 29, 2012

Se vi piace la fantascienza dovete dargli dei soldi :-)

Segnalo questo progetto digitale, a mio avviso molto interessante sotto diversi fronti.

Si chiama "Singularity" ed è un progetto che su Kickstarter ha già raccolto più del doppio del suo obiettivo (e qualche dollaro è anche mio).

La loro idea è di salvare dall'oblio gli zilioni di libri di fantascienza negli anni pubblicati e poi spariti. Il che è un casino non tanto sul fonte di trovarli, digitalizzarli etc, ma soprattutto di capire di chi accidenti sono adesso i diritti.

Pubblicando un libro al mese, a costo zero o comunque a costo molto contenuto. Ma da qui allargarsi ad uno shop online di libri d'antiquariato e tutta una serie di altre fonti di revenue, direi.

Al di là del progetto in se' val la pena dare un'occhiata al modello.

E se vi piace la fantascienza potete ancora dargli qualche dollaro - in cambio avrete ebooks gratuiti e la loro gratitudine eterna.


http://www.kickstarter.com/projects/singularityco/singularity-and-co/posts

Social Recruiting e Digital Reputation: un'infografica


Sempre sul tema del recruitment e degli strumenti digitali, una infografica sulla situazione italiana realizzata da Adecco.


L'infografica accompagna una ricerca di Adecco, che trovate qui - e ci trovate anche l'infografica formato lenzuolo.

Una cosa che mi ha colpito è che sembra che gli account premium sui siti funzionino:


Solo il 4% dei lavoratori dichiara di utilizzare i social media in forma premium, anche se questa modalità  aumenta considerevolmente le possibilità di essere  contattato e trovare un’occupazione.  

Infatti, il 52% di chi li adopera a pagamento viene  contattato  dalle aziende  e il 19% trova un lavoro, mentre la percentuale scende rispettivamente al 41% e al 10% per chi li utilizza soltanto in forma gratuita. 

La maggior parte degli intervistati è però ancora lontana dall’utilizzare il web 2.0 come un vero e proprio canale di ricerca di un impiego, nonostante faccia uso frequente dei social media: il 62% degli 
utenti non ha mai inviato candidature in risposta ad annunci pubblicati su social network."

mercoledì, marzo 28, 2012

Unconventional Ikea: il kit per il guanto iPad


Prosegue la tradizione di Ikea di affidarsi ad agenzie intelligenti e creative.

E la creatività porta risultati; il buzz non è (come certi credono) solo una questione di branding, ma uno strumento per fare risultati.

In Norvegia, per il lancio della versione iPad del catalogo Ikea, si sono inventati una specie di stunt.

Un kit per rendere conduttivi i guanti - in modo da poter usare iPad (e cellulari) tenendo su i guantini, indispensabili nel rigido inverno norvegese.

Così hanno distribuito 12000 esemplari del kit (un ago, un pezzo di filo :-) a costi evidentemente molto bassi.

Risultati? Copertura mediatica, buzz, articoli sui giornali.  Catalogo Ikea al primo posto dei download nell'appstore. In nessun paese (in proporzione alla popolazione) si scarica così tanto il catalogo...


Il Recruiting Digitale di Reckitt Benkiser


Vi ricordate il mio post sul digitale come strumento chiave per il recruiting di talenti?

Beh, ecco qui un altro esempio: Insanely Driven.

Da notare che è una specie di teaser, e che non è immediato capire che si tratta di recruitment... :-)

Dateci un occhio che merita (al video qui sotto e alla loro Pagina Facebook

martedì, marzo 27, 2012

Entrare sul digitale è solo la fine dell’inizio



Se molti di noi hanno problemi con il magico mondo dei Social, in parte è anche perché non pochi decisori di questi progetti si portano dietro un imprinting forte derivante da una vita passata ad occuparsi di comunicazione tradizionale. 

Un po’ come le paperelle che sono cresciute convinte di essere un etologo.

Il tema vi sembra interessante? Allora vi suggerirei di leggere il mio pezzo su Tech Economy. Lo trovate qui.
Enjoy :-)



che c'è di più unconventional che non pagare?

Per l'apertura del negozio del cioccolatiere Anthon Berg, a Copenhagen, si cercava un concetto di comunicazione forte.

Specialmente tenendo conto che obiettivo del negozio era promuovere la marca.


Evidentemente cercavano un concetto unconventional - e cosa c'è di più unconventional di non pagare il prodotto - o meglio di non pagarlo con dei soldi?

In questo negozio la valuta è la promessa di compiere una buona azione, un atto di generosità. Ad esempio evitare i commenti sullo stile di guida della fidanzata per una settimana.

Alla cassa, un iPad, dove registrare la propria promessa, che viene pubblicata sulla propria pagina Facebook e quella del cioccolatiere. Dove, volendo, si poteva poi anche postare una foto che provasse l'effettiva realizzazione della buona azione.



Un po' anche un modo per portarci a essere un pochino più generosi con gli altri... 

(Ok, in effetti si tratta di un sampling, o di un tryvertising, di una distribuzione gratuita di prodotti... ma fatta così ha tutto un altro impatto, rispetto a buttare lì un po' di cioccolato, no?)

Sulla loro Pagina Facebook trovate altre foto del pop store.

Ecco il video:

 

lunedì, marzo 26, 2012

Paga il ristorante con Tabbedout (e Paypal)


Paypal, entra nei ristoranti (per il momento, of course, non in Italia).

Invece di pagare con la carta di credito, Bancomat, assegno o contanti, negli USA adesso potete sfoderare lo smartphone e usare Tabbedout, un'app pensata proprio per questo tipo specifico di pagamenti che si appoggia (anche) su PayPal.

La cosa che mi piace più dell'app non è tanto pagare un conto che il cameriere ti ha portato, ma che dall'app entri dentro il tuo conto e lo saldi senza "intervento umano" ;-) (salvo dimostrare poi al cameriere o alla security che non stai uscendo senza pagare....)

Ecco il video


Google dice: "Brands should reward value not cost"

Articolo (breve) da leggere. Che mi da' lo spunto per parlare di aziende, agenzie e remunerazioni.

E' raro che faccia dei post che riportano solo ad un articolo, ma questo, pubblicato su New Media Age, vale la pena.

In sostanza, il Managing Director di Google UK avvisa le aziende che dovrebbero remunerare le agenzie e premiarle per il valore aggiunto che creano, per l'innovazione che portano; non puntare ad ottenere una comunicazione sempre più a buon mercato... e se davvero volete che qualcuno vi aiuti ad approfittare delle opportunità della convergenza dei new media etc sarà il caso che lo premiate, per il risultato ottenuto.

Sono del tutto d'accordo.

Se infatti si prende la strada di "fammelo a una lira meno di ieri" tra poco tempo non ci sarà più il budget non dico per coinvolgere nel progetto un digital planner che faccia un po' di strategia, ma nemmeno un creativo, un project manager, uno sviluppatore, uno che sa davvero come si fanno i social media....

Così si tornerà ai gloriosi tempi (circa 1998?) in cui i siti web te li faceva un ragazzino in un sottoscala, tutto da solo, testi, grafica, tecnologia e fatturazione.

E i risultati si vedevano.

Non ci sarà più il budget per pensare a cose belle: dopo un po' un manager in agenzia dirà "ragazzi, ferma tutto, stiamo sforando, diamo al cliente quel che c'è e non pensiamo oltre, non miglioriamolo, altrimenti andiamo in perdita" (scherzo, usando il futuro: succede già tutti i giorni - poi ci si stupisce che tante aziende non siano soddisfatte del lavoro che ottengono dalle agenzie...)

Btw, il tutto in un contesto in cui le multinazionali avvedute e le aziende serie i soldi ce li mettono e quindi si vede la differenza in comunicazione.

Il rischio è che la nostra presenza digitale finisca per sembrare la pubblicità che vedete su Teleputtanateolona - mentre la presenza digitale del nostro concorrente sarà come la pubblicità sulle grandi reti nazionali.

A voi la scelta, è una scelta di marketing... ma se volete una consulenza a gratis, "if you pay peanuts, you get monkeys".

venerdì, marzo 23, 2012

La pizza Social di Domino

La pizza è per sua natura un alimento sociale... ma Domino la fa diventare ancora più social.

L'azienda è una di quelle che investono seriamente e strutturalmente sul digitale, e se continuano a farlo, vuol dire che ci troveranno il loro bel tornaconto :-)

Ora in Australia hanno lanciato una operazione Facebook, di crowdsourcing o di User Generated, a seconda della buzzword che più vi piace usare.

Nella sostanza hanno chiesto alle persone di scegliere come sarà la loro nuova pizza.
Ingredienti, caratteristiche, nome.

Nulla di che... se non che si tratta di un modo semplice ed economico di portare ancora una volta l'attenzione delle persona sulla marca e le proprie attività. e chi trova il nome più bello, vince 1000 dollari (australiani). Semplice ma interessante.

Il vostro Digital Planner preferito approva.

La tazza in realtà aumentata di Starbucks, per San Valentino

Per San Valentino, un'applicazione in augmented reality per il mobile, per inviare i propri sentimenti all'amato/a. Un advertising molto geek ;-)

L'applicazione, volendo, si scarica qui (e si hanno tutte le informazioni relative per approfondire il progetto)

   

giovedì, marzo 22, 2012

Aeroporto Giappone: contro la placca stunt/ambient


Un altro esempio creativo di comunicazione unconventional, che usa l'aeroporto (e, più specificamente il nastro trasportatore dei bagagli) per comunicare lo spazzolino elettrico.

Sento già qualche marketing manager cercare di segare l'idea perché non parla al target "bagaglio a mano" ;-)


Red Bull: il videogame che si gioca con la faccia


Da Red Bull un videogame che si gioca... con la faccia.
Usando la webcam del computer e le espressioni del volto si comanda l'auto, si sbloccano i bonus etc.

Ora non venitemi a dire che si fa già con Kinect. E' diverso. In primis perché ad es, la Kinect non ve la portate (normalmente) in ufficio. E poi perché la Kinect è roba seria e questo fuori di testa :-)

Da notare i product placements (co-marketing?) nel demo dell'app.

mercoledì, marzo 21, 2012

Questo è ultramarketing: l'isola dei maschi


Più di così è difficile fare.

Una marca di birra  (XXXX) che compra un'isola nella barriera corallina e la ribattezza (XXXX Island).

La adibisce a paradiso dei maschi... ci potranno accedere i fan della marca e ciò che succederà sull'isola, come sarà organizzata sarà deciso in crowdsourcing.

Come vedrete dal video, il modello di riferimento è la sana, semplice società degli uomini delle caverne.... :-)


E se la pubblicità gestisse i nostri sogni?


Intravvedo un elevato potenziale in questa applicazione per iPhone - un prodotto giapponese che si chiama Yumeniru (qui trovate il sito, raccomando l'uso di un traduttore per capirci qualcosa).

Il concetto dell'app è la sua capacità di rilevare che stiamo sognando (in realtà basandosi su un timer e un microfono, se capisco bene) e a quel punto - attraverso la diffusione di una colonna sonora apposita - influenzare il sogno nella direzione desiderata (passeggiata nei boschi, volare, diventare ricchi, attività romantiche maschili/femminili...). E poi condividere sui social dall'app i risultati e i commenti sui sogni etc etc.

Al di là della tecnologia, su cui non metterei la mano sul fuoco, resta interessante la possibilità sottesa da questa app. Ad esempio accoppiando jingle con colonne sonore appropriate per portarci a sognare di marche e prodotti, come ai bei vecchi tempi... per capire cosa intendo, guardate il video qui sotto :-)


martedì, marzo 20, 2012

Il letto "ufficiale" di Facebook? :-)

Per veri fanatici dei Social Network



Diventa un personaggio del videogioco Sony - Uncharted 3: Drake’s Deception


Anche questa è una tendenza in atto: inserire la persona in un progetto di comunicazione - da persona a personaggio (ad esempio come nel caso di Axe, di cui abbiamo parlato tempo fa); tendenza che a me, da digital planner, provoca sberluccichii negli occhi al pensare alle belle cose che si possono fare :-)

Nello specifico questa volta, per fare engagement, attrarre attenzione, fare buzz sulla release di Uncharted 3, Sony ha attivato un concorso: diventa uno degli attori del videogame, diventa un personaggio giocabile.

La cosa è relativamente facile, dato che in questo videogioco i personaggi sono filmati, più che disegnati, riprendendo appositi attori in azione (vedi video). E uno di questi sarà un fan, che ha dovuto  per essere scelto sottoporsi a semplici prove:

- darsi un nome da Eroe
- mostrare, con un proprio video, come si muove (o come si muoverebbe nel gioco)
- dare sfoggio delle proprie capacità di recitazione, doppiando un personaggio in un filmato muto.

Purtroppo, per chi fosse interessato, il concorso si è chiuso l'altro ieri...

Per esplorare più a fondo il progetto, ecco il link della pagina Facebook: https://www.facebook.com/SonyIreland/app_223321421099816
e un video sul ruolo dell'attore, la tecnologia di motion capture utilizzata etc.

In effetti è proprio vero che la distinzione tra un film e un videogioco si sta sfumando sempre più...


lunedì, marzo 19, 2012

Playboy: più twitti, più vedi :-)

Interessante uso creativo di Twitter (Playboy TweetGrid)

Durante una trasmissione televisiva, i telespettatori sono stati invitati a retwittare un messaggio... in modo che, pian piano, si scoprisse l'anteprima della playmate... vedi alla voce dare una buona motivazione.

Guardatevi il filmato, che spiega bene.


"Keep Calm and Carry On": la vera storia

Assolutamente sorprendente.

Il famosissimo e iconico poster in realtà non fu mai affisso - perché non ci fu la temuta invasione. 

Ma fu riscoperto molti, molti anni dopo in un cartone di vecchi libri ed è diventato un'icona globale.

Guardatevi il breve video, bellissimo, IMHO :-) (e ancora più bella la libreria ricavata da una vecchia stazione, con tanto di tea room... vale il viaggio)


American Express: le re-offerte via re-Twitter

http://socialcommercetoday.com/amex-tweet-for-dollars-campaign-garners-early-success/

La carta di credito ha attivato un programma promozionale che permette ai card holders di ottenere offerte speciali in una selezione di negozi e catene in maniera molto semplice: basta retwittare il messaggio emesso da Amex e bang, offerta accordata.

Anche se lo sconto lo vedrai poi sull'estratto conto, non alla cassa.

A me puzza parecchio di esperimento, ma è sicuramente interessante - come ampiamente previsto anche i grandi spender del mercato della comunicazione stanno schiacciando sempre più l'accelleratore sul mondo social/digital.

E dato che hanno la cultura e le risorse (competenze, approccio, pensiero, soldi..) per fare le cose per bene, sicuramente nel giro di poco tempo domineranno anche lo spazio digitale.

Insomma, la finestra di opportunità si sta pian piano chiudendo?
Chi poteva essere un first mover veloce e agile e battere le più lente multinazionali... beh, o l'ha fatto o probabilmente non potrà più farlo e si vedrà plafonato sia sul tradizionale che sul digitale...

Comunque, l'operazione sembra avere un certo successo - non solo per quanto se ne è parlato (buzz, brand equity etc) ma anche in termini di qualche numero - con circa 27.000 user che hanno iscritto in pochi giorni la propria carta di credito al programma.

Qui trovate l'infografica aggiornata in real time (bella cosa, questa del tracking in real-time...)

 

venerdì, marzo 16, 2012

11-12-13 Maggio tutti in barca con FUSE- Facebook User Sailing Event


  
Se siete velisti e usate Facebook, non potete mancarvi la quarta edizione del FUSE - Facebook User Sailing Event.

Tre giorni di festa, regata, socializzazione (non virtuale, per una volta) a Portovenere, nel bellissimo Golfo dei Poeti.



“ FUSE è un week end di vela e divertimento aperto a tutti, (ovviamente anche a chi non conosce o non utilizza Facebook!) e ha un programma coinvolgente in grado di soddisfare velisti “estremi” o tranquilli crocieristi. 

Si può partecipare con Barca ed Equipaggio propri, Noleggiando una Barca con Amici (nella sezione “Noleggia una Barca” troverai le info sui Noleggiatori), Imbarcandosi Singolarmente “Alla Cabina” (nella Sezione “Imbarcarsi alla Cabina” troverai le info per l’imbarco).



L’evento inizia il venerdì sera con l’arrivo dei primi equipaggi, prosegue il Sabato con una veleggiata in una delle aree più affascinanti della Liguria, continua con la sfilata delle barche e degli equipaggi addobbati allegoricamente, si arricchisce nel pomeriggio di interessanti iniziative a terra dedicate alla vela, dell’aperitivo/buffet in banchina e in serata il divertimento esplode con una grande festa, musica e balli. 

La Domenica è dedicata alla “competizione”: le barche iscritte si confronteranno amichevolmente in una regata/veleggiata e a seguire premiazioni e chiusura dell’evento. “

Io conservo ancora orgogliosamente la maglietta della prima edizione :-)

Perfetto biglietto da visita. Per un Personal Trainer.

Semplice, strategico, impattante.
Ufficialmente planner-approved ;-)

giovedì, marzo 15, 2012

Geniale: Il Twitter Scrabble (Scarabeo)


Per il lancio della nuova variante dello Scarabeo (che sarebbe lo Scrabble, quel gioco con le letterine...) è stata tirata fuori un'idea geniale.

Il Twitter scarabeo funziona così: vi danno 100 caratteri a caso e dovete con questi comporre un Tweet. Ovviamente più è lungo più punti fate. E ogni giorno, il tweet con più punti vince una scatola del gioco.

Ovviamente, dato che per giocare si deve twittare, il gioco si promuove da se' su Twitter ;-)

Avvertenza: è un'iniziativa per il Belgio e a quanto vedo potete giocare solo se siete fluenti in Fiammingo... http://www.twitterscrabble.be/

Ecco il video di presentazione:


Master Marketing & Comunicazione - Sole 24 Ore

Come al solito, segnalo i principali corsi in cui sono docente. Se interessa... c'è uno sconto del 10% per chi si iscrive entro il 16/4.


MARKETING & COMMUNICATION MANAGEMENT
INTEGRARE LE LEVE TRADIZIONALI CON I MEDIA DIGITALI

Master di Specializzazione › 7 mesi › 13 weekend
Milano, dal 18 maggio 2012 › 11ª edizione

PROGRAMMA

IL COMPORTAMENTO D’ACQUISTO E LE RICERCHE DI MERCATO OFF E ON LINE
LE LEVE DEL MARKETING DIGITALE
IL PIANO E IL BUDGET DI MARKETING
SVILUPPO E LANCIO DI NUOVI PRODOTTI E SERVIZI
PRICING
BRAND MANAGEMENT
L’UFFICIO STAMPA
COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA E SCELTA DEI DIVERSI MEDIA
LE STRATEGIE DISTRIBUTIVE
DIRECT MARKETING
LA MISURAZIONE DEI RISULTATI
PROJECT-WORK: IL PIANO DI MARKETING
PROJECT-WORK: IL PIANO DI COMUNICAZIONE

Coordinamento didattico:
Monica Garisto
Tel: 02.3022.3158
ext.monica.garisto@ilsole24ore.com



mercoledì, marzo 14, 2012

Il Ketchup su Facebook, seconda puntata

Heintz, notissimo produttore di salse e di ketchup, evidentemente sta trovando un suo bel tornaconto ad operare sui Social Media e su Facebook in particolare.

Dopo il progetto della lattina personalizzata da comprare e inviare via Facebook ai propri amici malati, come augurio di "get well soon"; dopo l'attività Facebook di messa in vendita di un'edizione limitata in anteprima del proprio ketchup, è ora il turno di vinci o compra il ketchup alle spezie indiane.

Premesso che è opportuno notare come l'azienda sia focalizzata su operazioni che prevedono comunque strategicamente un pagamento (e quindi coprano, almeno in parte, i propri costi), raccontiamo questa nuova operazione.

Si fa leva sui fan Facebook della marca (che ha quasi 211,000 likers - mentre erano solo 45.000 un anno fa, segno che le operazioni a qualcosa sono servite).

Si offre loro la possibilità di provare in esclusiva il nuovo prodotto (e, si spera, di diventarne advocates o quantomeno generatori di buzz).

Lo spunto creativo qui è che ci sono 2 modi per ottenere una delle 2.000 bottiglie disponibili per i Facebook fan (su poco più di 1 milioni di bottiglie prodotte in totale). 

100 erano disponibili gratis, a sorteggio. E queste sono evaporate in circa 8 minuti, con 12.500 fan contemporaneamente a disputarsele (e a buttare giù i server).

Le altre erano disponibili acquistandole.



Come cambia il search nell'era del mobile?

Segnalo questa interessante ricerca di Sems “Gli italiani e la Mobile Search” che può essere richiesta gratuitamente su  http://www.sems.it/adv/surveymobile.html


E' ovvio che avere un device mobile, accoppiato ad un servizio di search è veramente un Game changer", una di quelle cose che ci sta cambiando la vita. Per la soddisfazione immediata di un bisogno o desiderio in modalità geocontestuale, per togliersi dai pasticci, per improvvisare senza perdere il controllo... ;-)


La cosa interessante è il verificarsi di quanto avevo previsto da tempo (modestia a parte ;-) ovvero si vede l'inizio di un'evoluzione del ruolo del Punto Vendita. In negozio, ad esempio, vedo fisicamente il prodotto, lo tocco; ma con il mbile assumo informazioni, confronto, comparo i prezzi... magari decido di ordinarlo online all'estero perchè mi costa meno (e perchè al retailer online, non avendo una struttura fisica di negozi, costa meno anche a lui...)


Vi evidenzio i punti salienti (presi dalla press release), poi se vi interessa vi leggete la ricerca.



• Tra gli italiani che utilizzano i motori di ricerca, il 37% possiede uno smartphone; il 37% di quanti non lo possiedono attualmente è comunque intenzionato a dotarsene entro massimo 12 mesi.

• Il 33% di chi ha uno smartphone ha già acquistato in più occasioni un prodotto o servizio direttamente dal proprio device dopo una ricerca nei motori

• Per quanto riguarda i luoghi in cui più frequentemente si è usato lo smartphone per cercare nei motori, i principali 5 sono:
-      A casa (55%)
-      Per strada (50%
-      Al lavoro (25%)
-      In sala d’attesa (22%)
-      In aeroporto/stazione (20%)

• Notevole anche l’impatto delle ricerche da smartphone per l’infocommerce: ad esempio l’8% degli utenti ha dichiarato di cercare nei motori da smartphone quando è in un negozio, per avere maggiori dettagli sul prodotto (60%), leggerne commenti e recensioni (52%), trovare opportunità di risparmio (32%)

• Gli italiani cercano usando lo smartphone anche per poter approfondire subito e nel luogo in cui si trovano quanto
-      Detto/consigliato loro (28%)
-      Letto nei social network (26%)
-      Letto su un giornale o rivista (26)
-      Visto in televisione (24%)
-      Visto per strada (22%)
-      Sentito alla radio (21%)

• Detto che il 42% degli utenti cerca da smartphone le stesse cose che cercherebbe da un computer fisso, più in generale, si cerca da device mobili soprattutto per
-      Avere maggiori informazioni su notizie di interesse (45%)
-      Avere informazioni utili relative al luogo in cui ci si trova o verso dove si deve andare (38%)
-      Approfondire qualcosa che ha attirato l’attenzione (34%)
-      Trovare contenuti di intrattenimento (26%)
-      Trovare informazioni utili per il lavoro (21%)
-      Trovare informazioni utili su un prodotto/servizio che si vuole acquistare (21%)
-      Trovare informazioni su persone che si devono incontrare o appena conosciute (13%)

Interessante considerare anche tutto il mondo del riconoscimento di immagini tramite smartphone come innesco della ricerca... (ne ho parlato qui)

Altro mio articolo precedente che secondo me val la pena di leggere:


martedì, marzo 13, 2012

Come fai Recruitment, se la credibilità online non ce l’hai?


Uno dei paradossi di questo mondo in cui viviamo è che la disoccupazione giovanile è orrendamente elevata. 

Allo stesso tempo, esiste una serie di lavori per cui non c’è un’adeguata scorta di candidati. 
 Sono ormai parecchi anni che gira il mantra “i lavori più richiesti dei prossimi 10 anni sono lavori che oggi non esistono ancora”. 

A fronte di una scarsità di risorse qualificate (perché, va detto, si trovano abbastanza facilmente persone che si spacciano per esperti), la competizione aziendale si organizza anche sulla capacità di portare a casa quelle persone, quel know how che ci permetta di eccellere o anche solo di stare alla pari. 

 Insomma, essere capaci di attrarre le persone giuste, le persone che vorremmo – sia su questi nuovi aspetti che anche per ruoli più tradizionali dove comunque abbiamo deciso che ci servono “quelli bravi”. 

 A questo punto diventa molto importante per l’azienda essere attraente, essere seducente. E qui entrano in gioco i Social Media… 

 Se l’argomento vi interessa, potete leggere il mio articolo su Tech Economy.. che trovate qui. Enjoy

Per gli amori segreti...c'è un app. Su Facebook.

Non è recentissima, ma è un buon esempio di cose interessanti che si possono fare sui Social.
Il problema da risolvere è classico: un amore che non si riesce a confessare, per timore di essere rifiutati (o altro).

Viene in soccorso l'app "Take Me, I'm Yours". Mirata specificamente a quelli veramente timidi.

Dall'app si sceglie l'amico/a di cui si è segretamente invaghiti. Se i sentimenti sono reciproci (occorre avere entrambi usato l'app, ovviamente), allora questo Facebook-intermediario svela l'anelata verità a entrambi :-)



Take Me I'm Yours (TMIY) from Creative Social on Vimeo.

lunedì, marzo 12, 2012

L'Odyssée de Cartier: il filmone istituzionale

Sempre più raramente, in questi tempi grami per l'advertising, ci capita di vedere le mega produzioni cui le grandi marche ci avevano abituato negli anni d'oro.

E' quindi opportuno, quando esce un altro filmone istituzionale realizzato senza economia di mezzi, segnalarlo.

Anche perchè a questo punto, sono questo genere di comunicazioni a diventare sempre più "unconventional", data la loro rarità.

Godetevi quindi questo bellissimo (almeno produttivamente) film di Cartier. Tutto ambientazioni emotive e fotografia, poca strategia razionale e molta ispirazione. Da guardare in HD, già che ci siamo.

E c'è anche il sito di accompagnamento, inclusi contenuti speciali, making of etc.

L'Odyssée de Cartier
Discover the new Cartier film, a journey between dream and reality.
For the very first time, Cartier has decided to create a cinema epic focusing on its history, its values and inspiration, its artistic and universal scope.



Due riflessioni su SkyGo - la TV mobile di Sky





Come avrete probabilmente visto, anche in Italia Sky sta spingendo parecchio su SkyGo, l'applicazione mobile gratuita (ma solo per gli abbonati Sky) che permette di avere una selezione di canali Sky in streaming mobile su PC, Tablet e iPhone.

Altri hanno già parlato dell'app in se' (e non è nelle corde di questo blog fare recensioni tecnologiche). Quello che ho capito dalla presentazione cui ho assistito e che mi sembra interessante è…

a) Si conferma che la TV sembra sempre più destinata ad essere una faccenda di contenuti più che non di device. Con l'idea di fruire dei contenuti che interessano nel modo più pratico secondo il proprio contesto. 

Quella di SkyGo dovrebbe essere l'inizio di un percorso che coinvolgerà molti schermi e molte modalità di fruizione della TV.

b) Di conseguenza, se la cosa avrà successo (e mi risulta che i download dell'applicazione siano stati un numero elevato, da vedere quanto sarà usata regolarmente) c'è da farsi domande sull'impatto sulla banda mobile disponibile… anche se si deve riflettere che probabilmente il vero campo applicativo della TV mobile sarà in ufficio o a casa, via WiFi - anche per i costi di connessione del 3G…

A margine da considerare il fattore rischio della connessione mobile: se la si usa in 3G e la cella è satura, la gente capirà che "la colpa" è dei provider telefonici o se la prenderà con Sky? (comunque l'app ha un sistema per adattare la qualità dell'immagine alla banda disponibile…)

c) Ancora più interessante è però il fatto che la fruizione ad personam apre strade interessanti per il mondo della pubblicità personalizzata sulla TV - di cui avevo già tanto tempo fa parlato quando si rifletteva solo sulla TV via IP, quindi tendenzialmente in ambito domestico. 

La possibilità di sapere chi sta guardando cosa, magari accedere al suo profilo (d'altra parte è un cliente, di cui si ha una storia…) e incrociare tutto questo con la sua posizione geografica…a naso vedo interessanti potenzialità di sperimentazione. 

Al momento non è comunque ancora prevista la vendita degli spazi su SkyGo in modalità separata dalla vendita su Sky vero e proprio. Ma chissà… se la macchina gira, possiamo aspettarcelo.

Certo è che, con gli ingenti investimenti in tecnologia che hanno dovuto fare (inclusi i servizi di distribuzione dei dati…) si aspettano di trasformare quest'operazione da un costo a una fonte di extra profitti in tempi… brevi? Ragionevoli? Prima o poi?

d) L'app è gratuita.. per i clienti Sky. Che possono vedere (solo) i canali dei bouquet cui sono abbonati. 

Evidentemente, coi tempi che corrono, chiedere dei soldi extra ai clienti non è cosa… per cui ci si è focalizzzati a dare, allo stesso costo totale, un valore aggiunto ai clienti - anche per tenerli stretti e fidelizzati (anche difensivamente verso il Digitale Terrestre). 

Da capire se un giorno passerà a pagamento (a loro evidentemente piacerebbe) e/o se si aprirà in qualche modo ai non clienti Sky. Ipotizzando offerte "light" o di prova… usando anche SkyGo come sampling dell'abbonamento televisivo, senza complessità di acquisizione di nuovo hardware (decoder) per provarlo in TV. 

e) Di sicuro da seguire con attenzione cosa succederà durante le Olimpiadi - e l'impatto che poterle vedere in mobilità avrà sull'audience (e sull'acquisto del pacchetto sport sulla TV); dato che questo è proprio il classico evento che, per gli appassionati, ha il forte limite degli orari che non sempre si sovrappongono bene con gli impegni lavorativi. Recuperando quindi, con il mobile, audience difficili da fare sulla TV.

f) L'entrata dei device mobili andrà a incasinare ulteriormente i meccanismi di monitoraggio delle audience televisive; Auditel ormai mostra serissimi limiti di tracciare bene il consumo televisivo, specialmente sui "new media".

g) Da notare la forte sovrapposizione tra possesso di Sky e di device tecnologici. Il 73% circa dei loro abbonati ha l'HD televisivo e l'83% ha un PC in casa.

h) Di qui alla TV interattiva vera e propria, il passo è breve. O forse lunghissimo (io è da una quindicina d'anni che ci studio - avendo partecipato anche a progetti di ricerca europei come AMUSE). 

Che la TV possa diventare interattiva, lo sappiamo tutti, Come ciò debba essere fatto e come (ma anche se) la gente è disposta ad usare la TV interattiva… è ancora tutto da capire. Attendiamoci qualche sperimentazione, direi. Magari partendo da "companion app" molto social media, tipo quella realizzata per X-Factor che, devo dire, non era niente male.

Altro degno di nota:
- il fatto che la piattaforma SkyGo potrebbe essere potenzialmente essere aperta a canali di terzi, chissà.

- scordatevi di usarla all'estero. Con l'eccezione dei contenuti prodotti da loro (in primis Sky TG 24) non hanno (ovviamente) i costosi diritti per diffondere fuori dall'Italia i contenuti televisivi, quindi bloccano l'accesso ai canali dall'estero...

venerdì, marzo 09, 2012

Mercedes lancia l'auto invisibile


Bella trovata geek advertising -tecnologica-comunicazionale.

Va detto che ultimamente Mercedes ha prodotto delle iniziative di comunicazione non convenzionali piuttosto interessanti.

In questo caso, per la propria auto a idrogeno (Fuel Cell), la marca tedesca ha realizzato un'attività che esprime in modo simbolico e impattante il basso impatto. 
Talmente basso che l'auto è praticamente invisibile per l'ambiente (concettualmente).

E allora hanno fatto una vettura praticamente invisibile che per una settimana si gira tutta la Germania.
L'invisibilità, come vedrete dal video, si ottiene con una pannellatura a LED sul fianco dell'auto.. collegata ad una fotocamera messa sull'altro fianco.

Quindi praticamente vedi sul lato sinistro il panorama che si gode dal lato destro. 

Insomma, guardatatevi il video che capite, come al solito :-)

L'auto si fa un bel giro per la Germania, per stupire e colpire passanti e media...

(Da notare che il video ha già fatto quasi 6 milioni di views su YouTube...)


Opportunità: Ben & Jerry cerca un Digital Reporter per il suo progetto di comunicazione social


Segnalo questa iniziativa e opportunità di lavoro...

Ben & Jerry, marchio di gelati molto noto (più all'estero che in Italia) ha attivato per l'estate un'attività di comunicazione che prevede, tra le altre cose, un tour di un apposito furgoncini di gelati - lo "Scoop Tour".

A supporto di questa attività, si prevede un'operazione di comunicazione basata su un "diario di bordo" tenuto da un Digital reporter.
Proprio questa è la figura che si sta cercando...

Se siete interessati, continuate a leggere...


La campagna 2012 prevede tra le altre attività lo Scoop Tour, un tour che porterà un furgoncino carico di gelati e altre sorprese nelle principali piazze italiane da lunedì 7 maggio a domenica 17 giugno.

Per lo Scoop Tour Ben & Jerry’s cerca un Digital Reporter che sarà l’anello di congiunzione tra il web e la “strada”.
Responsabile del “Diario di Bordo”, dovrà redigere giornalmente e postare in tempo reale sul web tutto quello che accade durante il tour e contemporaneamente gestire le richieste degli utenti che attraverso i social network potranno suggerire le altre tappe del tour.

Ben & Jerry’s http://www.benjerry.it/ non si è affidata ai canali classici per la ricerca del Digital Reporter ma a blog, siti e social network, canali affini agli interessi della persona ricercata.

Il candidato dovrà inviare a Viralbeat (digital.reporter@viralbeat.com):
•        Il suo CV (formazione in marketing e comunicazione digitale)
•        Una lettera motivazionale: Perchè vuoi diventare il Digital Reporter?

Inoltre, per esprimere al meglio il proprio lato social, ogni candidato dovrà necessariamente caricare sulla brand page di Ben & Jerry’s http://www.facebook.com/benjerryitalia la lettera stessa, la sua foto più simpatica e/o una video-candidatura!

Sia la lettera motivazionale, che la foto, che il video pubblicati saranno un modo in più che il candidato avrà per farsi notare, presentarsi e ricevere i primi apprezzamenti dalla community.


L’obiettivo è quello di formare con successo la risorsa affinché possa gestire le attività sui Social Media in totale autonomia.

Per le attività svolte il Digital Reporter percepirà un compenso di € 4.000 lordi.

giovedì, marzo 08, 2012

La Mini in Giostra a Parigi


Mini ci ha abituato ad operazioni unconventional. 


In questo caso, a Parigi, una giostra - su cui provare la vettura...

Se siete da quelle parti in questi giorni, potete prenotarvi su Facebook e ovviamente vincere anche qualche premio.