Domani si parte... e da Settembre si cambia
OK, finalmente sono arrivati gli ultimi documenti della barchetta nuova e domani si parte per le vacanze.
Salvo improbabili post durante la navigazione, ci si risente verso Settembre, una volta completato il trasloco in Italia.
Ah, tra l'altro... a Settembre ci saranno delle grosse novità professionali... ma poi vi racconto
Un blog di Comunicazione, Internet Marketing, Social Media, PR Digitali. Approfondimenti sul Manuale di Strategia Digitale.
lunedì, luglio 16, 2007
L'Oreal comprerebbe volentieri una marca di cosmetici Ayurvedici
Non c'è dubbio che "l'Oriente" da anni sia di moda nel mondo occidentale.
Per molti consumatori si tratta di un fenomeno puramente superficiale: oggi il Power Yoga, domani il Pilates, dopodomani i balli tribali dell'Alto Volta; oggi lo shampino con l'aromaterapia, domani la cremina con gli estratti degli sciamani maya.
Per altri (molti meno) la scoperta di saggezze antichissime e di valori profondi...
Sia come sia, doive c'è una moda c'è un potenziale di mercato - quindi l'Oreal ha pensato bene di aggiungere l'ayurveda al suo portafoglio prodotti.
Al momento pare siano solo a livello di decisione strategica e di prospezione del mercato indiano per individuare una azienda cosmetica di piccole /medie dimensioni da acquisire, per:
a) aumentare la propria penetrazione sul mercato indiano con prodotti "locali"
b) portarsi a casa il know how per fare un botto sui mercati occidentali
Il trend è stato comunque già marcato da Unilever nel 2002 con l'acquisizione di marche operanti sul mercato indiano e il lancio della marca Ayush che non solo produce prodotti basati sull'antica sapienza medica indiana ma che gsetisce anche un centro terapico, il Lever Ayush Therapy Centre.
Temi di riflessione:
a) le opportunità di diversificazione e posizionamento sui mercati consumer - affamati di novità - sfruttando sapienze da noi percepite come "esoteriche", più morbide, comunque meno sfruttate a livello di marketing industriale... spesso usate come pretesto per dire qualcosa di nuovo
b) la nostra capacità di macinare qualsiasi cosa, filosofia, credenza, religione, ideali per incorporarla in un prodottino, per dare nobiltà a formulazioni chimiche a volte tanto banali che qualsiasi studente di chimica e tecnologia farmaceutica sa assemblare in laboratorio
c) la ricerca, forse, di un approccio più soft al consumo e ai prodotti? Un'ecologia dell'ambiente del corpo e della mente? Area finora patrimonio di piccole marche molto "etiche", i prodotti più in armonia con... (inserire ciò in cui credete voi) potranno diventare appannaggio anche delle multinazionali?
PS: forse riesco a partire mercoledì, per le vacanze... navigheremo da Barcellona a Martigues (vicino a Marsiglia)
Non c'è dubbio che "l'Oriente" da anni sia di moda nel mondo occidentale.
Per molti consumatori si tratta di un fenomeno puramente superficiale: oggi il Power Yoga, domani il Pilates, dopodomani i balli tribali dell'Alto Volta; oggi lo shampino con l'aromaterapia, domani la cremina con gli estratti degli sciamani maya.
Per altri (molti meno) la scoperta di saggezze antichissime e di valori profondi...
Sia come sia, doive c'è una moda c'è un potenziale di mercato - quindi l'Oreal ha pensato bene di aggiungere l'ayurveda al suo portafoglio prodotti.
Al momento pare siano solo a livello di decisione strategica e di prospezione del mercato indiano per individuare una azienda cosmetica di piccole /medie dimensioni da acquisire, per:
a) aumentare la propria penetrazione sul mercato indiano con prodotti "locali"
b) portarsi a casa il know how per fare un botto sui mercati occidentali
Il trend è stato comunque già marcato da Unilever nel 2002 con l'acquisizione di marche operanti sul mercato indiano e il lancio della marca Ayush che non solo produce prodotti basati sull'antica sapienza medica indiana ma che gsetisce anche un centro terapico, il Lever Ayush Therapy Centre.
Temi di riflessione:
a) le opportunità di diversificazione e posizionamento sui mercati consumer - affamati di novità - sfruttando sapienze da noi percepite come "esoteriche", più morbide, comunque meno sfruttate a livello di marketing industriale... spesso usate come pretesto per dire qualcosa di nuovo
b) la nostra capacità di macinare qualsiasi cosa, filosofia, credenza, religione, ideali per incorporarla in un prodottino, per dare nobiltà a formulazioni chimiche a volte tanto banali che qualsiasi studente di chimica e tecnologia farmaceutica sa assemblare in laboratorio
c) la ricerca, forse, di un approccio più soft al consumo e ai prodotti? Un'ecologia dell'ambiente del corpo e della mente? Area finora patrimonio di piccole marche molto "etiche", i prodotti più in armonia con... (inserire ciò in cui credete voi) potranno diventare appannaggio anche delle multinazionali?
PS: forse riesco a partire mercoledì, per le vacanze... navigheremo da Barcellona a Martigues (vicino a Marsiglia)
giovedì, luglio 12, 2007
Rafforzate la banda... arriva il sito antistecche
Nell'ambito di una lodevole iniziativa contro la corruzione, un gruppo di aziende americane ha da tempo formato una associazione, chiamata Trace International.
E hanno appena lanciato un sito contro le stecche (o mazzette, o simili) che si chiama bribeline.org
Su questo sito potete denunciare anonimamente richieste di mazzette provenienti da persone che lavorano in enti pubblici o assimilabili.
Una volta fatta la denuncia, questa non sarà in alcun modo verificata e servirà per redigere dei rapporti sulle varie nazioni. (Wow).
La denuncia è rapida e si basa su un questionario di 10 domande o meno.
Interessante notare che la schermata iniziale del sito (graficamente orrendo) permette la scelta della lingua in cui operare.
Beh, c'è l'inglese, lo Swahili, il Bahasa (?), altre lingue non latine, arabiche ed orientali. L'Italiano no.
Riflessione:
a) è perchè sanno che parliamo tutti benissimo l'inglese e/o lo swahili?
b) è perchè sanno che da noi non capita?
c) è perchè temono di dover rinforzare la banda nel momento gli italiani iniziassero a denunciare personaggi in posti di potere che chiedono stecche?
Credo che la risposta sia la "a" o la "b" - hanno infatti messo come lingua lo spagnolo - qui in Spagna stanno sbattendo dentro un mese sì e un mese no figure pubbliche coinvolte in scandali di corruzione immobiliare.
Hanno messo dentro (ma in attesa di giudizio, quindi innocenti fino a condanna avvenuta) praticamente tutta l'amministrazione pubblica di Marbella per scandali edilizi, giri di stecche etc (per approfondimenti cercate "Operacion Malaya")
Nell'ambito di una lodevole iniziativa contro la corruzione, un gruppo di aziende americane ha da tempo formato una associazione, chiamata Trace International.
E hanno appena lanciato un sito contro le stecche (o mazzette, o simili) che si chiama bribeline.org
Su questo sito potete denunciare anonimamente richieste di mazzette provenienti da persone che lavorano in enti pubblici o assimilabili.
Una volta fatta la denuncia, questa non sarà in alcun modo verificata e servirà per redigere dei rapporti sulle varie nazioni. (Wow).
La denuncia è rapida e si basa su un questionario di 10 domande o meno.
Interessante notare che la schermata iniziale del sito (graficamente orrendo) permette la scelta della lingua in cui operare.
Beh, c'è l'inglese, lo Swahili, il Bahasa (?), altre lingue non latine, arabiche ed orientali. L'Italiano no.
Riflessione:
a) è perchè sanno che parliamo tutti benissimo l'inglese e/o lo swahili?
b) è perchè sanno che da noi non capita?
c) è perchè temono di dover rinforzare la banda nel momento gli italiani iniziassero a denunciare personaggi in posti di potere che chiedono stecche?
Credo che la risposta sia la "a" o la "b" - hanno infatti messo come lingua lo spagnolo - qui in Spagna stanno sbattendo dentro un mese sì e un mese no figure pubbliche coinvolte in scandali di corruzione immobiliare.
Hanno messo dentro (ma in attesa di giudizio, quindi innocenti fino a condanna avvenuta) praticamente tutta l'amministrazione pubblica di Marbella per scandali edilizi, giri di stecche etc (per approfondimenti cercate "Operacion Malaya")
A proposito di Internet Mobile: in Francia...
Causa problemi burocratici, le mie vacanze vengono rimandate di circa una settimana :-(
Ragion per cui proseguo a postare ancora un po'.
In Francia ci sono circa 40 milioni di utenti di telefonia mobile, forse un po' meno. Di questi almeno 1 su 5 ha usato almeno una volta servizi di Internet Mobile sul telefono cellulare.
Ora, attenzione al mezzo pollo... in realtà questo vuol dire che c'è una marea di persone che non li hanno mai usati e un certo target che li usa, e spesso.
Facile indovinare chi: giovani e abitanti a Parigi o per li'. Di questi un 20% avrebbe già provato anche la TV sul mobile.
La fonte? Mediametrie
Causa problemi burocratici, le mie vacanze vengono rimandate di circa una settimana :-(
Ragion per cui proseguo a postare ancora un po'.
In Francia ci sono circa 40 milioni di utenti di telefonia mobile, forse un po' meno. Di questi almeno 1 su 5 ha usato almeno una volta servizi di Internet Mobile sul telefono cellulare.
Ora, attenzione al mezzo pollo... in realtà questo vuol dire che c'è una marea di persone che non li hanno mai usati e un certo target che li usa, e spesso.
Facile indovinare chi: giovani e abitanti a Parigi o per li'. Di questi un 20% avrebbe già provato anche la TV sul mobile.
La fonte? Mediametrie
Internet Mobile e Tariffe
Da un po' di tempo sono diventato un intenso user di Internet mobile, sul cellulare. Con grande soddisfazione.
Sia per la posta, sia per il web - ottimo per riempire i 5 minuti di attesa del bus, per controllare prezzi e caratteristiche dei prodotti, fare comparative shopping quando vedo qualcosa che mi piace (tipo: vedo un prodotto da MediaMarkt, controllo online, scopro che alla Fnac costa di meno, esco da MediaMarkt e vado a comprarlo alla Fnac... bella martellatina al modello tradizionale del commercio "fisico"...)
Però, se fossi in Italia, non lo userei, sorry. Anzi, quando sarò in Italia, tra poche settimane, smetterò di usarlo - al peggio ci sono sempre gli Internet café.
Qui in Spagna l'offerta di Internet Mobile è accessibile: non c'è bisogno di cellulari particolarmente strafighi (quello che uso me l'ha dato l'operatore a 19 Euro), non si va magari velocissimo ma si usa il browser del telefono per andare in rete liberamente, non su siti / servizi preselezionati dall'operatore.
E sopratutto le tariffe sono a livelli accettabili. Anzi, sensate. Cioè, le tariffe del mie operatore.
Il mio operatore è Yoigo, cui sono passato proveniendo da Vodafone, proprio a causa delle sue tariffe Internet. Prendendo l'esempio di una ricaricabile, con Yoigo:
- occorre fare un consumo minimo di 6 Euro al mese tra voce e dati (ok, facile)
- si spendono 0,0012 €/Kb... e si fa in fretta, lo so, a fare un mega...
- però quando il tassametro giornaliero passa 1,20 € +IVA, si blocca e il resto della giornata si naviga gratis, cioè il massimo che spendi sono 1,2€+IVA.
Con questo sistema usando la posta spesso e la navigazione web meno spesso, avevo la soddisfazione di avere Internet mobile per 10-15 euro al mese. E posso usare il cellulare come modem e navigare dal portatile.
In pratica zero costi fissi, lo paghi solo quando lo usi e quando lo usi se dai solo una guardatina veloce alla posta spendi poco e se devi fare delle cose molto intensive non spendi una fortuna
Orange, invece, arriva ora in Spagna in promozione con una tariffa 0 Euro - classica preomozione introduttiva-, ma già con loro esiterei, perchè a regimne sono un 30 euro fissi al mese, un po' al limite della mia soglia di prezzo con un limite di 1Gb al mese di traffico, passato il quale sono 50 cent al mega.
Anche se credo che 1Gb sia tanto, avrei sempre la paura di sforare. Peggio l'altra loro offerta: 6 euro di abbonamento e due euro al giorno solo se lo usi.
Facendo un giorno si' e uno no, vengono 36 euro... e non si parla di navigare dal cellulare ma dal computer con apposito modem USB... ah, e non è chiaro se si tratti di prezzi per gli abbonamenti o anche per le ricaricabili...
Movistar: sono pazzi, 3 Euro al giorno (per la ricaricabile), se si usa la connessione, con un limite di 10 Mega/giorno a contratto 1 Euro giorno per un massimo di 10 Mb. Poi ci saranno anche altre tariffe, ma sono talmente sepolte nei meandri dei loro siti...
Ma veniamo all'Italia.
Vodafone arriva ora con una sua nuova tarifa in Italia, dopo l'annuncio di Tre delle nuove tariffe - che hanno fatto rumore e suscitato un bel po' di polemiche.
Il modello è leggermente differente: 5 Euro al mese di "canone" più 25 cent per ogni accesso.
In teoria, dunque, se controllo la posta un paio di volte al giorno e magari mi guardo un pochino un sito... diciamo 70 accessi al mese... sono altri 17 e rotti euro/mese, che sommati ai 5 fanno 22, cifra accettabile.
Il problema è che, dalla mia esperienza con Yoigo, il cellulare si connette e si sconnette molto frequentemente, anche durante la stessa navigazione, tipo che per navigare 15 minuti, magari con delle piccole pause, il cell. si collegava 3 o quattro volte. Se questi vengono considerati accessi, allora partono gli euro a raffica...
Dove voglio arrivare? non lo bene nemmeno io, forse è solo un senso di frustrazione. Mi sento come al solito munto dalle telefoniche ;-) continuo a sospettare che un abbassamento forte delle tariffe creerebbe grandi voumi di traffico (del resto la telefonia cellulare è esplosa così, in Italia).
Ma forse gli operatori ritengono più interessante un mercato di volumi minori e margini maggiori - forse anche per non intasare la capacità della rete...
mah, adesso che rientro mi farò una bella analisi comparativa delle tariffe telefoniche e decido se val la pena o no di avere Internet sul cellulare... 30-40 euro al mese non sono poi tanti in fondo, ma sforano la mia sensibilità psicologica.
In alternativa non mi resta che sperare che Yoigo (posseduto in parte dall'operatore svedese Telia Sonera) sbarchi in Italia o, meglio ancora, collegarmi a gratis via wifi con il mio Nokia 770 attaccandoni ai punti FON...
Fine di questo post confuso... buone vacanze...
Da un po' di tempo sono diventato un intenso user di Internet mobile, sul cellulare. Con grande soddisfazione.
Sia per la posta, sia per il web - ottimo per riempire i 5 minuti di attesa del bus, per controllare prezzi e caratteristiche dei prodotti, fare comparative shopping quando vedo qualcosa che mi piace (tipo: vedo un prodotto da MediaMarkt, controllo online, scopro che alla Fnac costa di meno, esco da MediaMarkt e vado a comprarlo alla Fnac... bella martellatina al modello tradizionale del commercio "fisico"...)
Però, se fossi in Italia, non lo userei, sorry. Anzi, quando sarò in Italia, tra poche settimane, smetterò di usarlo - al peggio ci sono sempre gli Internet café.
Qui in Spagna l'offerta di Internet Mobile è accessibile: non c'è bisogno di cellulari particolarmente strafighi (quello che uso me l'ha dato l'operatore a 19 Euro), non si va magari velocissimo ma si usa il browser del telefono per andare in rete liberamente, non su siti / servizi preselezionati dall'operatore.
E sopratutto le tariffe sono a livelli accettabili. Anzi, sensate. Cioè, le tariffe del mie operatore.
Il mio operatore è Yoigo, cui sono passato proveniendo da Vodafone, proprio a causa delle sue tariffe Internet. Prendendo l'esempio di una ricaricabile, con Yoigo:
- occorre fare un consumo minimo di 6 Euro al mese tra voce e dati (ok, facile)
- si spendono 0,0012 €/Kb... e si fa in fretta, lo so, a fare un mega...
- però quando il tassametro giornaliero passa 1,20 € +IVA, si blocca e il resto della giornata si naviga gratis, cioè il massimo che spendi sono 1,2€+IVA.
Con questo sistema usando la posta spesso e la navigazione web meno spesso, avevo la soddisfazione di avere Internet mobile per 10-15 euro al mese. E posso usare il cellulare come modem e navigare dal portatile.
In pratica zero costi fissi, lo paghi solo quando lo usi e quando lo usi se dai solo una guardatina veloce alla posta spendi poco e se devi fare delle cose molto intensive non spendi una fortuna
Orange, invece, arriva ora in Spagna in promozione con una tariffa 0 Euro - classica preomozione introduttiva-, ma già con loro esiterei, perchè a regimne sono un 30 euro fissi al mese, un po' al limite della mia soglia di prezzo con un limite di 1Gb al mese di traffico, passato il quale sono 50 cent al mega.
Anche se credo che 1Gb sia tanto, avrei sempre la paura di sforare. Peggio l'altra loro offerta: 6 euro di abbonamento e due euro al giorno solo se lo usi.
Facendo un giorno si' e uno no, vengono 36 euro... e non si parla di navigare dal cellulare ma dal computer con apposito modem USB... ah, e non è chiaro se si tratti di prezzi per gli abbonamenti o anche per le ricaricabili...
Movistar: sono pazzi, 3 Euro al giorno (per la ricaricabile), se si usa la connessione, con un limite di 10 Mega/giorno a contratto 1 Euro giorno per un massimo di 10 Mb. Poi ci saranno anche altre tariffe, ma sono talmente sepolte nei meandri dei loro siti...
Ma veniamo all'Italia.
Vodafone arriva ora con una sua nuova tarifa in Italia, dopo l'annuncio di Tre delle nuove tariffe - che hanno fatto rumore e suscitato un bel po' di polemiche.
Il modello è leggermente differente: 5 Euro al mese di "canone" più 25 cent per ogni accesso.
In teoria, dunque, se controllo la posta un paio di volte al giorno e magari mi guardo un pochino un sito... diciamo 70 accessi al mese... sono altri 17 e rotti euro/mese, che sommati ai 5 fanno 22, cifra accettabile.
Il problema è che, dalla mia esperienza con Yoigo, il cellulare si connette e si sconnette molto frequentemente, anche durante la stessa navigazione, tipo che per navigare 15 minuti, magari con delle piccole pause, il cell. si collegava 3 o quattro volte. Se questi vengono considerati accessi, allora partono gli euro a raffica...
Dove voglio arrivare? non lo bene nemmeno io, forse è solo un senso di frustrazione. Mi sento come al solito munto dalle telefoniche ;-) continuo a sospettare che un abbassamento forte delle tariffe creerebbe grandi voumi di traffico (del resto la telefonia cellulare è esplosa così, in Italia).
Ma forse gli operatori ritengono più interessante un mercato di volumi minori e margini maggiori - forse anche per non intasare la capacità della rete...
mah, adesso che rientro mi farò una bella analisi comparativa delle tariffe telefoniche e decido se val la pena o no di avere Internet sul cellulare... 30-40 euro al mese non sono poi tanti in fondo, ma sforano la mia sensibilità psicologica.
In alternativa non mi resta che sperare che Yoigo (posseduto in parte dall'operatore svedese Telia Sonera) sbarchi in Italia o, meglio ancora, collegarmi a gratis via wifi con il mio Nokia 770 attaccandoni ai punti FON...
Fine di questo post confuso... buone vacanze...
mercoledì, luglio 11, 2007
Cuando calienta el sol...
Ladies & Gentlemen, preannuncio che questione di un giorno o due chiudo bottega e me ne vado in ferie - e quando torno trasloco, lasciando le terre iberiche per rientrare a Milano.
Anche se mi porto dietro il PC non so quanto riuscirò a tenere vivo il blog in questo periodo.
Quindi, rinnovo l'invito a tutti di usare l'RSS per tenere d'occhio il mio blog e direi che più o meno ci risentiamo o meglio rileggiamo verso fine Agosto / inizio Settembre.
Sempre che il solleone non mi dia alla testa e inizi a postare su questo serissimo blog la cronaca spicciola delle mie vacanze barcaiole...
Anche se mi porto dietro il PC non so quanto riuscirò a tenere vivo il blog in questo periodo.
Quindi, rinnovo l'invito a tutti di usare l'RSS per tenere d'occhio il mio blog e direi che più o meno ci risentiamo o meglio rileggiamo verso fine Agosto / inizio Settembre.
Sempre che il solleone non mi dia alla testa e inizi a postare su questo serissimo blog la cronaca spicciola delle mie vacanze barcaiole...
Il Mollusco Guerrigliero
lunedì, luglio 09, 2007
Si sono comprati Parigi - a fini pubblicitari
L'agenzia di Marketing Andrea Media si è comprata, a fini pubblicitari, la città di Parigi - per una cifra che non è stata resa pubblica.
La città verrà ora utilizzata per azioni di marketing dirette al pubblico francese e francofono.
Ah, ovviamente, si tratta della riproduzione su Second Life della capitale francese... più correttamente denominata Paris 1900 (video)
L'agenzia di Marketing Andrea Media si è comprata, a fini pubblicitari, la città di Parigi - per una cifra che non è stata resa pubblica.
La città verrà ora utilizzata per azioni di marketing dirette al pubblico francese e francofono.
Ah, ovviamente, si tratta della riproduzione su Second Life della capitale francese... più correttamente denominata Paris 1900 (video)
domenica, luglio 08, 2007
Un classico esempio / Marketing Fotografico
Un classico esempio di strategia di comunicazione: creare un evento e comunicarlo, creare una notizia dove prima c'era poco da dire o molto da dire e poco interessante.
Nikon ha distribuito (un classico, come dicevo) 200 macchine fotografiche agli abitanti di un paesino statunitense (Georgetown, S.Carolina) ed ha raccolto gli scatti in un apposito sito (l'idea di fondo è che con la D40 chiunque si trasforma in grande fotografo, più o meno...), dando rilevanza alle persone che hanno scattato le foto, trasformando il consumatore in eroe...
Il sito è www.stunningnikon.com/picturetown/
Ovviamente il sito è promosso / pubblicizzato su altri siti come flikr (con uno dei banner più brutti che mi ricordi, btw)
Un classico esempio di strategia di comunicazione: creare un evento e comunicarlo, creare una notizia dove prima c'era poco da dire o molto da dire e poco interessante.
Nikon ha distribuito (un classico, come dicevo) 200 macchine fotografiche agli abitanti di un paesino statunitense (Georgetown, S.Carolina) ed ha raccolto gli scatti in un apposito sito (l'idea di fondo è che con la D40 chiunque si trasforma in grande fotografo, più o meno...), dando rilevanza alle persone che hanno scattato le foto, trasformando il consumatore in eroe...
Il sito è www.stunningnikon.com/picturetown/
Ovviamente il sito è promosso / pubblicizzato su altri siti come flikr (con uno dei banner più brutti che mi ricordi, btw)
venerdì, luglio 06, 2007
Unconventional Business card
IL marketing non convenzionale ha un suo posto anche nelle attvità BTB e nel cosiddetto below the line: ottimo esempio le arachidi utilizzate come biglietti da visita.
Ideona giapponese, queste noccioline vengono tatuate con un potente laser che lascia un segno tangibile non solo sul guscio dell'arachide ma anche nella memoria di chi la riceve (o no?)
Per ulteriori informazioni, cliccate qui
giovedì, luglio 05, 2007
Il bacio lesbico dell'insetticida
Ieri sera in prime time ho notato un curioso spot.
Il concetto era quello del "rispetto": una serie di sequenze sul tema "tu rispetti..." cose tipo l'ambiente (se ricordo bene) e giù la scenetta bucolica o qualcosa del genere, altre due o tre cose che mi sono totalmente sfuggite, poi una cosa tipo "tu rispetti le differenze" e giù un bel bacio lesbico.
(Significativo che mi sia ricordato solo quella sequenza, eh?)
Poi lo spot continuava dicendo "non sarebbe bello se, visto che tu hai tanto rispetto, ci fosse un insetticida che ti rispetta?" E via il pistolottino sull'emanatore Cruz Verde (Sara Lee).
(Beh, però, mi sono ricordato anche la categoria merceologica e la marca... si sono risparmiati l'effetto vampiro)
Premesso che io da anni mi sono levato dalla testa qualsiasi fantasia sulle lesbiche, avendo in famiglia un buon numero di amiche omosessuali (che mi hanno chiarito le idee e tolto ogni speranza rispetto alle fantasie che si vedono nei filmetti porno)...
Ma sbattere l'omosessuale in prime time, a supporto di un prodotto che non ha nessuna specifica affinità con quel segmento.. che è?
E' una meritoria opera di normalizzazione?
O è una bella porcata per fare "scandalo" e vendere il prodottino?
Io ho il fortissimo sospetto che si tratti di operazione a livello zero (di etica).
Ieri sera in prime time ho notato un curioso spot.
Il concetto era quello del "rispetto": una serie di sequenze sul tema "tu rispetti..." cose tipo l'ambiente (se ricordo bene) e giù la scenetta bucolica o qualcosa del genere, altre due o tre cose che mi sono totalmente sfuggite, poi una cosa tipo "tu rispetti le differenze" e giù un bel bacio lesbico.
(Significativo che mi sia ricordato solo quella sequenza, eh?)
Poi lo spot continuava dicendo "non sarebbe bello se, visto che tu hai tanto rispetto, ci fosse un insetticida che ti rispetta?" E via il pistolottino sull'emanatore Cruz Verde (Sara Lee).
(Beh, però, mi sono ricordato anche la categoria merceologica e la marca... si sono risparmiati l'effetto vampiro)
Premesso che io da anni mi sono levato dalla testa qualsiasi fantasia sulle lesbiche, avendo in famiglia un buon numero di amiche omosessuali (che mi hanno chiarito le idee e tolto ogni speranza rispetto alle fantasie che si vedono nei filmetti porno)...
Ma sbattere l'omosessuale in prime time, a supporto di un prodotto che non ha nessuna specifica affinità con quel segmento.. che è?
E' una meritoria opera di normalizzazione?
O è una bella porcata per fare "scandalo" e vendere il prodottino?
Io ho il fortissimo sospetto che si tratti di operazione a livello zero (di etica).
mercoledì, luglio 04, 2007
Prince lancia il suo nuovo disco facendo infuriare...
La notizia: il 24 Luglio, Prince metterà in vendita in UK il suo nuovo disco, intitolato "Planet Earth"
Il mezzo per lanciare e distribuire il CD è inusuale: il disco infatti verrà regalato in anteprima insieme al quotidiano Mail on Sunday circa una settimana prima (tiratura prevista ben oltre i 2 milioni di copie).
Le polemiche sono state immediatamente ferocissime, da parte delle case discografiche e dei negozianti di dischi che sono arrivati alle minacce:
"It would be an insult to all those record stores who have supported Prince throughout his career," ERA co-chairman Paul Quirk told a music conference. "It would be yet another example of the damaging covermount culture which is destroying any perception of value around recorded music.
"The Artist Formerly Known as Prince should know that with behaviour like this he will soon be the Artist Formerly Available in Record Stores. And I say that to all the other artists who may be tempted to dally with the Mail on Sunday."
Online centinaia di blog hanno esaminato la notizia e il modello di business sottostante.
Prince, che non è per nulla scemo, sembra aver adottato il modello della gift economy - il regala qualcosa per vendere qualcosa di maggior valore.
In questo caso, regala il disco per attirare sempre più pubblico ai suoi (salati) concerti dal vivo, vera source of business per le sue tasche (ovviamente per le discografiche, la situazione degli introiti potrebbe essere diversa).
E comunque, dopo la prima tiratura milionaria e gratuita, il disco entrerà normalmente in vendita, a meno che i negozianti non decidano di boicottarlo... (e milioni di persone tirerebbero un chissenefrega, comprandolo su iTunes o scaricandolo illegalmente a gratis).
In sostanza sembra scommettere su un futuro in cui i negozi di dischi diventeranno irrilevanti, il CD diventerà irrilevante e così via.
Ovvio, sempre che altri artisti seguano la sua strada e che le discografiche non montino incidenti tipo quello occorso a John Kennedy... a proposito: avete letto che nella fabbrica di Terni che aveva fabbricato il fucile che uccise il presidente più popolare d'America, hanno fatto un test?
Risulta che è impossibile sia stato Oswald da solo a far fuori John Kennedy...
Un paio di approfondimenti sul fattaccio di prince (ma online ne trovate centinaia...)
http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/6256732.stm
http://business.guardian.co.uk/story/0,,2114557,00.html
La notizia: il 24 Luglio, Prince metterà in vendita in UK il suo nuovo disco, intitolato "Planet Earth"
Il mezzo per lanciare e distribuire il CD è inusuale: il disco infatti verrà regalato in anteprima insieme al quotidiano Mail on Sunday circa una settimana prima (tiratura prevista ben oltre i 2 milioni di copie).
Le polemiche sono state immediatamente ferocissime, da parte delle case discografiche e dei negozianti di dischi che sono arrivati alle minacce:
"It would be an insult to all those record stores who have supported Prince throughout his career," ERA co-chairman Paul Quirk told a music conference. "It would be yet another example of the damaging covermount culture which is destroying any perception of value around recorded music.
"The Artist Formerly Known as Prince should know that with behaviour like this he will soon be the Artist Formerly Available in Record Stores. And I say that to all the other artists who may be tempted to dally with the Mail on Sunday."
Online centinaia di blog hanno esaminato la notizia e il modello di business sottostante.
Prince, che non è per nulla scemo, sembra aver adottato il modello della gift economy - il regala qualcosa per vendere qualcosa di maggior valore.
In questo caso, regala il disco per attirare sempre più pubblico ai suoi (salati) concerti dal vivo, vera source of business per le sue tasche (ovviamente per le discografiche, la situazione degli introiti potrebbe essere diversa).
E comunque, dopo la prima tiratura milionaria e gratuita, il disco entrerà normalmente in vendita, a meno che i negozianti non decidano di boicottarlo... (e milioni di persone tirerebbero un chissenefrega, comprandolo su iTunes o scaricandolo illegalmente a gratis).
In sostanza sembra scommettere su un futuro in cui i negozi di dischi diventeranno irrilevanti, il CD diventerà irrilevante e così via.
Ovvio, sempre che altri artisti seguano la sua strada e che le discografiche non montino incidenti tipo quello occorso a John Kennedy... a proposito: avete letto che nella fabbrica di Terni che aveva fabbricato il fucile che uccise il presidente più popolare d'America, hanno fatto un test?
Risulta che è impossibile sia stato Oswald da solo a far fuori John Kennedy...
Un paio di approfondimenti sul fattaccio di prince (ma online ne trovate centinaia...)
http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/6256732.stm
http://business.guardian.co.uk/story/0,,2114557,00.html
martedì, luglio 03, 2007
Product Innovation - la credit card da tanga
Cosa c'è di più noioso di una American Express?
Sorpresa, AE ha realizzato una bella innovazione di prodotto, la American Express Butterfly Card
Una carta di credito che si piega a fisarmonica, offerta in un elegante contenitore cromato con tanto di clip.
Perfetta per avere sempre sottomano una carta Gold anche quando andate in giro indossando solo un tanga brasiliano.
Idea interessante... ma di mio preferisco le carte di credito con disegni e forme personalizzabili, vedi questo esempio spagnolo (spettacolare la carta a forma di paella)
Entertainment Value
Nei mercato di oggi, sempre più prodotti vengono comprati non tanto per il loro valore intrinseco quanto per il loro "entertainment value", la capacità di divertirci, di farci sorridere.
Ecco un perfetto esempio di prodotto 100% entertainment value (perchè di suo, non serve a nulla).
Si tratta di finte copertine di libro, con cui addobbare il volume che state davvero leggendo in metropolitana.
L'elemento interessante è che i titoli di quesi finti libri sono cose tipo "Vasectomia fai-da-te", "Come rubare dei soldi al datore di lavoro e farla franca", "Come far diventare vostra madre una porno star" eccetera.
Esiste ovviamente il potenziale di usare questo strumento per attività di Guerilla / Unconventional marketing
Ecco il link http://www.flapart.ca
Nei mercato di oggi, sempre più prodotti vengono comprati non tanto per il loro valore intrinseco quanto per il loro "entertainment value", la capacità di divertirci, di farci sorridere.
Ecco un perfetto esempio di prodotto 100% entertainment value (perchè di suo, non serve a nulla).
Si tratta di finte copertine di libro, con cui addobbare il volume che state davvero leggendo in metropolitana.
L'elemento interessante è che i titoli di quesi finti libri sono cose tipo "Vasectomia fai-da-te", "Come rubare dei soldi al datore di lavoro e farla franca", "Come far diventare vostra madre una porno star" eccetera.
Esiste ovviamente il potenziale di usare questo strumento per attività di Guerilla / Unconventional marketing
Ecco il link http://www.flapart.ca
lunedì, luglio 02, 2007
Diversificazione: l'esempio della birra
Ieri parlavamo di birra orientata ai bambini (vedi post).
Tempo fa parlavamo di birra per i celiaci.
La Birra sembra essere un prodotto che si presta particolarmente bene alla diversificazione di target, sviluppando varianti per pubblici quanto mai diversi.
Un nuovo esempio? La birra per i cani.
Originaria dell'Olanda (paese con radicate tradizioni), al prezzo di 1,6 euro la bottiglia, la birra canina sembra incontrare una forte domanda in molti paesi: del resto, perchè privare il miglior amico dell'uomo di una buona bevuta col suo migliore amico?
In molte culture, ricordiamolo, una bella sbronza (settimanale) è un valore sociale positivo...
I pareri su quanto cani e alcool si possano mescolare con buoni risultati sono divergenti, come potrete notare da questi due post (uno e due).
Come spin-off della birra canina si intravvedono già serie opportunità di servizi correlati, come servizi di disintossicazione per cani. A quando i Cani Alcoolisti Anonimi?
Dal punto di vista serio, si tratta di un classico esempio di prodotto che basa la sua reason why su un transfer emotivo padrone - animale, come tutti i prodotti alimentari premium per cani e gatti, gli accessori, gli psicanalisti per animali etc etc
Ieri parlavamo di birra orientata ai bambini (vedi post).
Tempo fa parlavamo di birra per i celiaci.
La Birra sembra essere un prodotto che si presta particolarmente bene alla diversificazione di target, sviluppando varianti per pubblici quanto mai diversi.
Un nuovo esempio? La birra per i cani.
Originaria dell'Olanda (paese con radicate tradizioni), al prezzo di 1,6 euro la bottiglia, la birra canina sembra incontrare una forte domanda in molti paesi: del resto, perchè privare il miglior amico dell'uomo di una buona bevuta col suo migliore amico?
In molte culture, ricordiamolo, una bella sbronza (settimanale) è un valore sociale positivo...
I pareri su quanto cani e alcool si possano mescolare con buoni risultati sono divergenti, come potrete notare da questi due post (uno e due).
Come spin-off della birra canina si intravvedono già serie opportunità di servizi correlati, come servizi di disintossicazione per cani. A quando i Cani Alcoolisti Anonimi?
Dal punto di vista serio, si tratta di un classico esempio di prodotto che basa la sua reason why su un transfer emotivo padrone - animale, come tutti i prodotti alimentari premium per cani e gatti, gli accessori, gli psicanalisti per animali etc etc
I display flessibili, cambieranno gli ombrelli?
La convergenza tra la tecnologia dei display flessibili e il prototipo di ombrello internet cambierà la nostra vita?
Per saperne di più, leggete il mio articolo settimanale su Apogeo...
La convergenza tra la tecnologia dei display flessibili e il prototipo di ombrello internet cambierà la nostra vita?
Per saperne di più, leggete il mio articolo settimanale su Apogeo...
Metafora cerca cervelli
Come avrete potuto vedere dal banner, Metafora, il circuito pubblicitario cui appartiene il mio blog, sta cercando una persona speciale nell'aera commerciale.
Se siete interessati, vi rimando all'ottimo post di Franco Ziliani sul suo blog Vino al vino.
Come avrete potuto vedere dal banner, Metafora, il circuito pubblicitario cui appartiene il mio blog, sta cercando una persona speciale nell'aera commerciale.
Se siete interessati, vi rimando all'ottimo post di Franco Ziliani sul suo blog Vino al vino.
domenica, luglio 01, 2007
Il soft drink e l'Impero del Male ;-)
Alcune immagini in anteprima della Microsoft Soda
Da Wired
Ed ecco la birra (credo) Microsoft
(tranquillizzatevi, si tratta di comuni iniziative promozionali)
Alcune immagini in anteprima della Microsoft Soda
Da Wired
Ed ecco la birra (credo) Microsoft
(tranquillizzatevi, si tratta di comuni iniziative promozionali)
Marketing disetico in Giappone
(Antietico?Unetico? insomma, il contrario di etico)...
Ho in cantiere da un po' di giorni un post sull'etica nel Marketing.. ma per una serie di motivi resta nella penna e uscirà solo quando avrò il tempo di scriverlo per bene. Diciamo tra qualche giorno, spero.
Nel frattempo raccolgo malvolentieri un esempio di marketing al limite della moralità, mettendo alla berlina un'azienda giapponese che produce... alcoolici per i bambini.
In realtà si tratta di prodotti senza nemmeno una goccia d'alcool, e quindi legali. Ma la birra per bambini, sia nel pack che nell'apparenza del prodotto, sembra proprio una birra vera.
Il prodotto ha ottenuto tanto sucesso che l'azienda (Sangaria) ha deciso lanciare sul mercato dei cloni di vino, spumante e cocktail per bambini, come si può intuire dal sito aziendale (se sapete il nipponico)
A me vengono in mente le sigarette di cioccolato di quando eravamo bambini.
Tutto da dimostrare, certo, che a bere la birra finta da bimbo, il soggetto si ritrovi a 30 anni ad essere l'Homer Simpson di Tokyo... però...
Approfondimenti
http://gigglesugar.com/280754 (video pubblicità)
http://spiritsnotebook.blogspot.com/2007/05/kiddie-cocktails-japanese-trend.html
(Antietico?Unetico? insomma, il contrario di etico)...
Ho in cantiere da un po' di giorni un post sull'etica nel Marketing.. ma per una serie di motivi resta nella penna e uscirà solo quando avrò il tempo di scriverlo per bene. Diciamo tra qualche giorno, spero.
Nel frattempo raccolgo malvolentieri un esempio di marketing al limite della moralità, mettendo alla berlina un'azienda giapponese che produce... alcoolici per i bambini.
In realtà si tratta di prodotti senza nemmeno una goccia d'alcool, e quindi legali. Ma la birra per bambini, sia nel pack che nell'apparenza del prodotto, sembra proprio una birra vera.
Il prodotto ha ottenuto tanto sucesso che l'azienda (Sangaria) ha deciso lanciare sul mercato dei cloni di vino, spumante e cocktail per bambini, come si può intuire dal sito aziendale (se sapete il nipponico)
A me vengono in mente le sigarette di cioccolato di quando eravamo bambini.
Tutto da dimostrare, certo, che a bere la birra finta da bimbo, il soggetto si ritrovi a 30 anni ad essere l'Homer Simpson di Tokyo... però...
Approfondimenti
http://gigglesugar.com/280754 (video pubblicità)
http://spiritsnotebook.blogspot.com/2007/05/kiddie-cocktails-japanese-trend.html
Vuoi perdere peso? Chiedi come a Beckham
Herbalife, azienda specializzata nella distribuzione di prodotti dietetici (con fatturati mondiali di miliardi di dollari) sarà lo sponsor ufficiale dei Los Angeles Galaxy, la squadra per cui andrà a giocare David Beckham.
La notizia è interessante anche (solo?) perchè finora non era permesso sponsorizzare le magliette dei giocatori americani e Herbalife- se non è il primo - e' tra le primissime aziende che sperimenteranno questa forma di pubblicità.
Come forse saprete Herbalife è un'azienda spesso molto discussa, tra i sostenitori che la vedono come un ottimo esempio di network / multilevel marketing e i detrattori che la ritengono uno schema piramidale.
Valore della sponsorizzazione tra i 4 e i 5 milioni di dollari...
Link del sito ufficiale Herbalife
Cosa ha da dire Wikipedia su Herbalife
PS: scusate la pausa del blog in questi girni, dovuta a prolungati viaggi sia per questioni professionali (trasloco a Milano) sia professionali (probabile grossa novità... di cui vi parlo a Settembre ;-)
Il blog riprende a pieno ritmo per un altro paio di settimane, poi... vacanze!
Herbalife, azienda specializzata nella distribuzione di prodotti dietetici (con fatturati mondiali di miliardi di dollari) sarà lo sponsor ufficiale dei Los Angeles Galaxy, la squadra per cui andrà a giocare David Beckham.
La notizia è interessante anche (solo?) perchè finora non era permesso sponsorizzare le magliette dei giocatori americani e Herbalife- se non è il primo - e' tra le primissime aziende che sperimenteranno questa forma di pubblicità.
Come forse saprete Herbalife è un'azienda spesso molto discussa, tra i sostenitori che la vedono come un ottimo esempio di network / multilevel marketing e i detrattori che la ritengono uno schema piramidale.
Valore della sponsorizzazione tra i 4 e i 5 milioni di dollari...
Link del sito ufficiale Herbalife
Cosa ha da dire Wikipedia su Herbalife
PS: scusate la pausa del blog in questi girni, dovuta a prolungati viaggi sia per questioni professionali (trasloco a Milano) sia professionali (probabile grossa novità... di cui vi parlo a Settembre ;-)
Il blog riprende a pieno ritmo per un altro paio di settimane, poi... vacanze!
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