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Un blog di Comunicazione, Internet Marketing, Social Media, PR Digitali. Approfondimenti sul Manuale di Strategia Digitale.
sabato, dicembre 29, 2007
Mi ero sempre domandato (per periodi inferiori al nanosecondo) di che colore sarebbe stata la prossima American Express, dopo la blu, l'argento,l'oro, quella trasparente, quella al platino.
No, non è come molti pensavano, arrivata l'AmEx Plutonio, ma quella Prugna (o Susina), la Plum.
Con il suo bel color violetto, è stata lanciata in Settembre ad un evento di lancio con pochi invitati ben scelti (ognuno dei quali ha ricevuto non solo la carta ma anche un iPhone).
La carta, destinata a utenti professionali dal buon reddito, è stata supportata da una classica perazione di marketing del desiderio, o marketing di scarsita', limitandone la tiratura (almeno all'inizio) a non piu' di 10.000 esemplari.
domenica, dicembre 23, 2007
Che la pubblicità "User Generated" sia una moda in crescita, l'abbiamo gia' detto (per approfondimenti, vedi qui o qui ).
Io continuo a pensare che si tratti piu' di una moda, di un pretesto che di un reale coinvolgimento della clientela nel marketing aziendale.
Il che non vuol dire che non ci si arrivera' - ma per ora siamo ad usare i soliti canoni del concorsino, immagino inventato sin dagli anni '30 o prima...
Nello specifico, P&G UK aveva lanciato l'usuale concorso per Pringle (quello snack che sembra una patatina ma che è composto da un miscuglio di ingredenti*...) negli UK.
L'idea era di far creare un nuovo jingle. Ma poi un tizo in Scozia si è fatto prendere la mano e ha fatto l'intero spot (3 giorni di lavoro e 600 dollari di investimento). E a quelli di P&G dev'essere piaciuto (lo spot? O l'idea di risparmiare soldi e fare uno spot che essendo user-generated poteva far piu' rumore di uno fatto dall'agenzia?).
Insomma, a Natale in prime time andrà in onda questo spot" fatto a mano". E gia' da un po' se ne sta parlando, con una copertura mediatica che vale dei bei soldi ma ottenuta con un investimento minimo.
Questo simpatico spot è gia' sin d'ora visibile sul sito di Pringle.
Non intendo pronunciarmi sul fatto che si tratti di un'opera d'arte, di un prodotto di comunicazione che abbia un qualche senso o una bieca ;-) operazione di PR / Publicity sfruttando il lavoro dello scozzese (che si e' beccato un bel 2.000 sterline di ricompensa, un centesimo* di quello che si sarebbe beccata un agenzia+casa di produzione per fare uno spot "serio"...)
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* cito dal sito di Pringles: "Dehydrated potatoes, vegetable oil, vegetable fat, corn flour, wheat starch, maltodextrin, emulsifier: E 471, salt, rice flour, dextrose"
** per modo di dire. Certo che normalmente (per una grande azienda) e' durissima fare un bello spot con meno di...mah, diciamo 75.000 euro? considerando il fee dell'agenzia piu' quello della casa di produzione, piu' i costi vivi...
PS: Se non ci sentiamo prima, Buon Natale!!
venerdì, dicembre 21, 2007
L’informazione è sempre più influenzata dalla Rete: grandi opportunità di verità, ma anche altrettanto grandi rischi di manipolazione dell’opinione pubblica...
L'argomento e':
"Sales Promotions on line, opportunita' e rischi" (parte prima).
Buona lettura (lo trovate qui)
martedì, dicembre 18, 2007
Come raramente mi concedo, ecco un commento a titolo personale che c'entra poco o nulla con il marketing. Però tratta di una notizia che mi intriga.
Tra le novità introdotte in finanziaria, infatti, la riduzione dell'IVA sul commercio degli asini morti (al 10%).
L'IVA non è invece agevolata quando si tratti del commercio di asini, muli e bardotti felicemente in vita.
lunedì, dicembre 17, 2007
Due interessanti esempi di modi diversi di promuovere in modo anticonvenzionale il proprio cioccolato.
Il primo esempio viene da Cadbury, che ha realizzato un video (lo trovate su YouTube) decisamente poco food.
Molto piu' appetite appeal invece il poster pasquale edibile creato da Thorntons, azienda inglese.
Sono state necessarie 300 ore per realizzarlo, ma solo 3 perche' il pubblico consumasse appieno la comunicazione...
sabato, dicembre 15, 2007
Venendo incontro alle richieste delle mie numerose groupies ;-) da oggi potete sentire la mia voce e vedere quanto sono goffo dinanzi ad una telecamera, grazie a EuroGroup...
E' infatti partito un nuovo progetto: nell'ambito delle loro attività di comunicazione / formazione verso le PMI hanno messo su un nuovo strumento, il "TG Impresa", una collezione quindicinale di interventi video di esperti che affrontano temi di interesse per il pubblico dell'azienda.
Se proprio volete vedermi in azione potete dunque andare su questa pagina e registrarvi (il filmato che parte quando atterrate sulla pagina è una presentazione, non il TG Impresa stesso).
Una volta fatta la registrazione e ottenute le chiavi per entrare, potrete vedere la pagina con i contributi video.
(nota: quello che vedete in background non è il mio vero ufficio. Il mio è molto peggio, ma più grande)
sul sito di EuroGroup...
Massimizzare il valore del cliente on line - parte II
Nella seconda parte dell'articolo dedicata a usare il Customer Lifetime Value per migliorare il nostro business, parliamo di fedeltà, di esclusività e di migliorare i margini - e di come possiamo impiegare l'online per raggiungere questi obiettivi.
Il pezzo lo leggete qui
Come se non avessi già abbastanza da fare, adesso scrivo anche per Panorama First.
Per fortuna pezzi cortissimi.... (che per farli corti e che stiano insieme ci metti molto di piu' che a fare pezzi lunghi...) ;-)
Per il numero di Dicembre ora in edicola, è stato deciso di riprendere un mio vecchio post sugli attaccapanni...
(PS: potete sfogliarlo anche online, dal sito di Panorama)
Dal titolo colto si potrebbe pensare che ritorni a parlare dei bagni pubblici come media.
In realtà la metafora o la riflessione è un'altra.
Capita a volte di trovare clienti / aziende che pensano, in modo molto trasparente, "la comunicazione ficcatela nel cesso" come sintetica rappresentazione simbolica della loro percezione di limitato valore della stessa.
Eppure tutto comunica, anche quello che hai ficcato nel cesso.
Allego, come oggetto di riflessione, foto presa nelle toilette di un ristorante di Barcellona che ho amato molto: biologico / social / ecologico / alternativo: che ha anche cercato di pensare un pochino la propria immagine (si veda la seconda foto, un altare improntato al sincretismo, ci mancava solo una maglietta del Barça).
Locale frequentato da migliaia di stranieri, molti dei quali aventi rapporti amichevoli col gestore e col personale.
Perche' non chiedere a loro un controllino sulla traduzione?
Evidentemente perchè il "prodotto" importa, la comunicazione molto meno....
martedì, dicembre 11, 2007
Ogni tanto, di rado lo ammetto, resto folgorato.
Stasera ho avuto un'altra di queste folgorazioni.
Dunque, supponiamo dobbiate fare mkg e comunicazione per un'azienda di abbigliamento per i muratori e simili.
Mi immagino la roba noiosissima, in termini di comunicazione, che tireremmo fuori.
Del resto, lo sappiamo, il target muratore non è fine, non è smart, non è cool, che cosa vuoi farci?
E invece qualcuno si è inventato:
- "il festival del manovale", happening con giochi etc ed elezione di "Miss Cazzuola d'oro"
- "il calendario del manovale", uno dei calendari di gnocca piu' trash che abbia mai visto (tanto trash che quasi quasi è cool e quindi da appendersi nel mio ufficio di Country Manager) - che in maniera molto smart potete vedere solo ve vi registrate e lasciate giu' il dato... ;-) (lo trovate anche su repubblica.it, alla voce calendari trash). Se invece volete l'edizione su carta, dovete comprare uno dei loro prodotti... ;-)
- "il concorso Cazzuola d'oro" e il motoraduno
- "il Ruttosound", concorso e esibizione, con record mondiale di rutto in lungo
- Il fumetto “Le Avventure di Vito Manovale”
Ragazzi, la' fuori c'è un pazzo. :-)))
Complimenti anche all'azienda Comated, per il coraggio, vorrei aver avuto io dei clienti cosi'...
(Ah, e non dimenticate l'mp3 "sorrisi e cazzuole" :-)) un impasto funky ottenuto miscelando sapientemente, con la betoniera, gli strumenti musicali e tanto groove. :-o
Credete nel potere dei cristalli? Avete sempre desiderato una poderosa pietra da portare con voi per potenziare il vostro campo energetico?
Non sapete quale scegliere o vi vergognate a chiedere ad un commesso?
Con solo 2 Euro, in una pratica modalità self service, potrete ottenere la pietra giusta per voi... etc etc
Visto a Bormes-les-Mimosas, in Francia (davanti ad un negozio di pietre e cristalli)
lunedì, dicembre 10, 2007
Le strisce pedonali da un po' di tempo sono state individuate come media interessante.
Ne avevamo gia' parlato, nel caso della campagna belga per la sicurezza stradale, con i "cadaveri" per strada.
Altro esempio interessante, sempre in ambito Guerilla quello di Fedex, che per lanciare il fatto che vende anche prodotti di cancelleria, li ha resi protagonisti di installazioni larger than life, una delle quali anche sulle strisce pedonali.
Anche Mastro Lindo ha usato le strisce come media...
Ora anche in Italia un esperimento in questo senso, molto piu' "garbato". Riprendo dalla press release:
"Strisce pedonali come mezzo di promozione per Le settimane dell'Architettura e del Design, organizzate dal Consorzio Ceramisti Cavesi in collaborazione con il Comune di Cava de'Tirreni.
Gli eventi sono concepiti per offrire uno spunto al confronto e sono volti alla valorizzazione di espressioni di arte e design.
Le strisce pedonali di Cava de'Tirreni sono state personalizzate dalle aziende aderenti al Consorzio Ceramisti Cavesi.
Otto diversi decori floreali e astratti hanno “ravvivato” le strisce pedonali cittadine comunicando l'evento e la tematica dell'incontro. "
Trovate altre foto qui
venerdì, dicembre 07, 2007
50% di sconto.. ma non sui treni: sui prodotti di merchandising del prestigioso marchio italiano.
In effetti sono convinto che buona parte della popolazione italiana non vede l'ora di regalare a Natale un orologio o un cellulare targati "trenitalia", simbolo di glamour e distinzione, e che ti permettono anche di venir eventualmente scambiato per un dipendente della premiata ditta.
Scatenatevi a comprare qui
Su Apogeo questa settimana...
My Life Bits, in una memoria tutta la vita
Un progetto di ricerca di Microsoft potrebbe portare a un moviolone personale che registri ogni momento della nostra vita e delle nostre interazioni
Lo leggete qui
giovedì, dicembre 06, 2007
Ho avuto accesso oggi a hulu.com, uno dei tanti progetti di distribuzione di content televisivo premium online.
Il solito video on demand, con belle serie, tipo 24, House, Simpson... a gratis.
Peccato che per le solite questioni di diritti, i contenuti non siano visibili al di fuori degli USA.
Ne i serial televisivi, ne' i filmati di topone assolutamente fantascientifiche (meno male che ho raggiunto la pace dei sensi).
Fossero un pochino piu' furbi, impedirebbero l'accesso al beta test a chi vive fuori dagli States...sarebbe una mossa di marketing sensata, piu' sensata di darti l'accesso al test e negarti il contenuto.
Comunque anche NBC.com vieta l'accesso ai non US citizens, cosi' come ABC e AOL... mentre non ho questi problemi con Joost (vabbe', non ha gli stessi contenuti...)
Considerando il fatto che gli stessi show sono disponibili per il download (e quindi più fruibili, ad esempio a me interessa guardarli sull'ipod piu' che sul mac) su centinaia di server pirata, questo tipo di restrizioni mi sembra francamente un po' ridicolo...
(che poi personalmente, che me ne puo' fregare, che se guardo un'ora di TV la settimana è tanto... )
Lo sappiamo tutti, molti dei prodotti che compriamo non si vendono sulla base della reale performance ma per i loro aspetti intangibili.
E d'altra parte, Charles Revson ( il fondatore della Revlon) diceva "In fabbrica produciamo cosmetici, in negozio vendiamo speranze".
Ci sta tutto allora, come esempio del marketing degli intangibili spinto ai confini della realta´, di parlare del Kit "Reserve a Spot in Heaven".
Dietro il pagamento di una modica cifra, potete assicurarvi un posto in Paradiso, senza dover sottostare a tutte le complesse e noiose pratiche burocratiche tipo pregare o andare in chiesa.
Una dinamica impresa commerciale ha, a quanto pare, trovato una scorciatoia a tutto questo e vi garantisce al 100% un posto lassu' - e per provare la loro serieta' offrono una inossidabile garanzia "Soddisfatti o rimborsati".
Una volta trapassati potrete arrivare direttamente in Paradiso senza fare le faticose scale grazie ad un biglietto di prima classe e una volta giunti ai cancelli, S.Pietro avra' il vostro nome preregistrato e potrete quindi saltare la fila.
Il prodotto ovviamente e' proposto in una serie di varianti, il pack piu' completo - al costo di 24,95 $ offre:
Heavenly issued certificate of reservation with a unique I.D. number registered in the Book of Light™
A First class ticket to Heaven. Why walk those stairs when you can fly?
The Official Heaven Identification Card so you can get around without getting hassled. Heaven 101 mini informational guide. Don’t be a victim of culture shock. Get acquainted with the land..
All access VIP pass. This pass will grant you access to “VIP exclusive areas” including the Land of Milk and Honey, wheråe all the elite get together and kick it.
Framing. Your ticket to Heaven and certificate of reservation will be nicely framed in an elegant casing.
Trovo delizioso specialmente il VIP pass, per accedere a tutte le aree riservate del paradiso...
Allora che aspettiamo, prenotiamo subito un posto in Paradiso, cosi' questa e' fatta e possiamo passare il resto della nostra vita senza preoccuparci, tanto abbiamo pagato...;-)
martedì, dicembre 04, 2007
Ah, a proposito, riflettendo su intelligenza umana e marketing...
Se siete o siete stati pubblicitari o avete a che fare con il mondo delle agenzie, andate subito a comprarvi "L'uomo di Marketing e la variante limone".
E' uno dei libri più divertenti che abbia mai letto - ovvio a chi è fuori del giro sembrerà una scemenza, prova ne sia che la realtà sempre supera la fantasia, e che la realtà in agenzia è ai confini della realtà.
Io ne ho già comprati almeno 5 esemplari, da regalare ad amici che come me battono o hanno battuto questo marciapiede.
(Nota per l'autore: se scrivi un sequel, visto questo servizietto che ti ho fatto e che ti farà vendere ben 3 copie in più, mandamelo aggratise, please)
Stasera tutti i telegiornali ci hanno bombardato con la notizia che, da una serie di test effettuati da ricercatori giapponesi, gli scimpanzé potrebbero essere più intelligenti di noi umani.
Bella scoperta.
Io ci ero arrivato da anni. Da quando mi sono reso conto che noi abbiamo inventato il marketing.
E loro no.
Approfondimento sulla ricerca: ecco il link
Qui trovate anche un video
(nota: la realtà è un po' diversa. Dal test emerge che i nostri cugini sono molto più bravi di noi a memorizzare in un secondo sequenze di numeri. Il che non significa essere "intelligenti". Ma dal punto di vista giornalisitco, vuoi mettere titolare "Le scimmie sono piu' intelligenti di noi" "rispetto a "le scimmie hanno una maggior capacità di memorizzazione..."? eh.... è la stampa, bellezza...)
lunedì, dicembre 03, 2007
Parliamo, è chiaro, della fusione tra Activision (Guitar Hero...) e Blizzard (WoW), quest'ultima già posseduta da Vivendi.
(per la cronaca, World of Warcraft è il più grande gioco online del mondo, con oltre 9 milioni di utenti; più della popolazione dell'Austria o della Svezia...)
Il giochetto vale quasi 19 miliardi di dollari e dovrebbe dare vita all'azienda di giochi più profittevole del mondo.
approfondimento, qui
Prosegue quindi anche in questo campo il trend alla costituzione di ipercorporazioni.
A parte la complessità di gestire aziende diverse e portafogli di marche / prodotti, resta un po' la paura (mi ricordo certi romanzi di fantascienza) di un mondo dominato da pochissime grandi imprese.
Cio che temo non sono solo le conseguenze sulla privacy, sulla difesa del consumatore privo di scelta etc...
...ma come faremmo noi comunicatori se ci fossero chessò, solo 100 aziende in tutto il mondo che ti possono assegnare il budget? Un paio di giorni e le hai chiamate tutte. Se non ti ricevono per una presentazione d'agenzia o ti invitano ad una gara, che fai per i prossimi sei mesi in attesa di richiamarli?
Ah, ho capito... giochi online con i giochi di Activision- Blizzard. Una strategia diabolica...
sabato, dicembre 01, 2007
Secondo quanto riportato da Marketing Week, la strategia di Apple per l'iPhone sarebbe stata messa in crisi dalle decisioni di alcuni governi europei.
In breve la faccenda e' la seguente: a Apple non interessa vendere il prodotto ma il pack prodotto/servizio.
Per cui come sappiamo, l'iPhone viene venduto bloccato, non si puo' metterci dentro la SIM dell'operatore che vogliamo noi.
Si deve comprare un piano tariffario apposta per l'iPhone (ovvero iPhone+ piano, non separabili) e Apple insomma becca i soldi ogni mese anche dall'operatore telefonico con cui, paese per paese, raggiunge accordi esclusivi...in sostanza spostando (come ne caso del Blackberry e a tendere di Nokia e Motorola) il potere e la generazione di revenue dall'operatore telefonico al produttore del device.
Overo non paghi l'operatore prendendo un telefonino qualsiasi per usare i servizi, ma scegli il telefonino, ne usi e paghi gli specifici servizi e by the way, paghi anche l'operatore, che e' meno importante del telefono...
Ora, in Germania Apple e' stata obbligata all'unlocking del proprio telefono, dopo l'azione di Vodafone che ha sostenuto che quel tipo di accordo con Deutsche Telekom violava la libera concorrenza.
In Francia il lancio e' stato rimandato per via dei limiti posti dalle leggi a protezione dei consumatori.
Se altre nazioni seguiranno questa strada e imporranno una "liberalizzazione" dell'iPhone, il modello di business studiato da Apple non funzionerebbe piu', costringendo l'azienda a ripensare profondamente le sue macrostrategie.
Di conseguenza Apple starebbe rallentando / insabbiando il lancio del prodotto in una serie di paesi in attesa di vederci piu' chiaro e di capire come ridefinire il proprio modello di business.
Si potrebbero dunque leggere in quest'ottica le voci che girano, che legherebbero il rallentamento dei lanci dell'iPhone a problemi di batteria.
Si dice infatti che (giustamente) per avere davvero successo nei paesei europei, il prodotto dovrebbe poter collegarsi ai network telefonici 3G, la larga banda mobile.
E che adesso l'iPhone non lo fa (vero) e che ci vorra' del tempo perche' si trovi la soluzione: la batteria dell'iPhone durerebbe infatti troppo poco nelle prime versioni 3G.
Potrebbe essere una buona scusa per salvare la faccia mentre si decide come riconfigurare il processo di generazione di montagne di bigliettoni da 50 euro...
Continua il mio corso di online marketing per le PMI (e non solo) sul portale di Eurogroup
Questa puntata si centra sulla spiegazione di cos'è il Customer Lifetime Value, uno strumento molto utile per organizzare il nostro marketing e supportarlo online.
Cliccate qui per leggere...(questa è la parte 1, la seconda parte arriva a breve).
Per chi non conoscesse Eurogroup, mio cliente anche per il 2008 (:-), è una società che opera per far crescere le piccole e medie imprese; grazie ai servizi di garanzia ne favorisce l’accesso al credito e attraverso l’attività di consulting ne sostiene lo sviluppo.
Per capirci, offrono servizi nell'area della finanza agevolata, della facilitazione dell'accesso al credito, della consulenza in ambito qualità e internazionalizzazione...
Il mio pezzo settimanale ... con un kit acquistabile online possiamo testare il nostro DNA e sapere da quale regione preistorica discendiamo. E molte altre cose genealogicamente fondamentali.
Lo leggete su Apogeo
martedì, novembre 27, 2007
Un ottima metafora della ricerca di innovazione nel marketing.
Combinando due fattori, fra loro apparentemente inconciliabli ma che in realtà hanno molto in comune, si ottiene un prodotto o un posizionamento innovativo.
E' questo il perfetto caso dello "Smushi" un mix tra Sushi e il tradizionale piatto scandinavo smorrebrod un tipico canapé di pesce, spesso a base di aringa (qui trovate delle ricette di smorrebrod).
Lo Smushi è disponibile ( che io sappia) solo al Royal Café di Copenhagen.
lunedì, novembre 26, 2007
Secondo la ricerca "Téléphonie et Services mobiles" di Mediametrie, la penetrazione del telefono cellulare in Francia ha raggiunto il 73% sull'universo della popolazione 11+ anni.
Parliamo di oltre 38 milioni di utenti; e la diffusione del telefonino continua a crescere, avendo fatto 2,3 milioni di new user nell'ultimo anno.
Oltre i due terzi degli utenti manda almeno un SMS al mese, e guardando i dati di uso su un arco di 30 giorni, in Settembre 2007 sono stati più di 15 milioni ad usare i servizi definiti di Internet Mobile - che però comprendono anche gli MMS.
Gli altri servizi rilevati comprendono Wap, I-Mode, Vodafone live, Orange World, e-mail mobile.
Sempre 15 milioni sono gli utenti che hanno già scaricato almeno una volta un contenuto sul loro cellulare; di questi 4,4 milioni nel corso degli ultimi mesi.
Ovviamente si tratta principalmente di loghi e suonerie, mentre il download di video non supera il 4% degli user, per un totale di 1,7 milioni di utenti. Si ripropongono quindi tutti i dubbi sul potenziale del video sul cellulare – o meglio di quali siano i modi giusti per usare questo mezzo, ma magari ne parliamo in un prossimo post.
Comunque la ricerca mostra che su una decina di emittenti TV disponibili in Francia per la fruizione mobile, nessuna riesce a passare il 5% di audience dei servizi mobili in termini di copertura del panel.
Sono 14,4 milioni coloro che hanno già consultato un sito / servizio di internet mobile, di cui 8,1 milioni a giugno 2007.
Interessantissimo scoprire che l’80% dei membri del panel monitorato si collega col cellulare a Internet Mobile… da casa. Il che fa riflettere sul valore del terminale mobile come estensione delle proprie capacità, di telecomando sul mondo…più che di accesso da dove non si ha Internet fisso. A fortiori se si considera che il secondo luogo da dove si usa di più Internet Mobile è il luogo di lavoro.
Quanto alla faccenda di cosa si consulti, emerge abbastanza chiaramente che i vincitori sono i servizi “pratici”: in primis il meteo, poi i servizi bancari, notizie e contenuti sportivi. In effetti, tra i primi 5 siti “mobili” più consultati troviamo Meteo France, Meteo Consult e Chaine Meteo…
domenica, novembre 25, 2007
L'advertising online sembra andare a ritmi più che soddisfacenti.
Ora però, il Sacro Graal del adv online è sempre stato quello dell'advertising profilato, contestualizzato, individualizzato - servito in tempo reale al signor Rossi quando il suddetto accede ad un certo sito, ad esempio Facebook... basato sulla conoscenza dei suoi gusti, necessità etc etc (profilazione) gli rifilo un annuncio teoricamente perfettamente in linea con i suoi attuali bisogni e quindi più efficace. E quindi più caro per l'inserzionista.
Ora però pare che l'Unione Europea stia pensando di intervenire a porre limiti alle attività di profilazione = raccolta dati che rendono possibile l'adv personalizzato, con l'obiettivo di tutelare la privacy.
Su questo fronte già Google è stato costretto a limitare la permanenza dei dati sulle nostre ricerche online a non più di 18 mesi...
C'è da aspettarsi, pare un giro di vite sulla raccolta dei nostri dati e dei nostri comportamenti di navigazione - e quindi una zeppa sulla strada dell'adv personalizzato... che da anni però avrebbe dovuto decollare come la più grande forza del marketing moderno... ma per ora l'impressione è che la montagna abbia partorito un topolotto.
martedì, novembre 20, 2007
lunedì, novembre 19, 2007
Come qualcuno si ricorderà, a Gennaio avevo parlato di Pay per Post, un circuito nel quale i blogger potevano venir remunerati pubblicando post (favorevoli) a prodotti o aziende (lo potete rileggere qui).
Beh, Google ha deciso che non gli piace questa forma di comunicazione - e di raccolta pubblicitaria. Negli ultimi giorni, infatti, i partecipanti a questo programma si sono visti annichiliti i propri Page Rank.
Il che significa essere penalizzati nel ranking, essere molto in basso dei risultati che compaiono facendo una ricerca su Google... insomma introvabili - e non come gli introvabili di Euronova.
Altri fanno invece notare che nel Pay per Post spesso (o quasi sempre?) si omette di indicare che il post favorevole e' sponsorizzato - configurandosi come pubblicità occulta o manipolazione della blogosfera.
sabato, novembre 17, 2007
Eh.. che dire... in effetti si può essere "unconventional" anche usando il convenzionalissimo mezzo televisivo.
Uno spot dall'elevatissimo contenuto tecnico e decisamente diverso, non foss'altro perchè probabilmente vietato ai minori.
Guardatevelo che è interessante... qui
giovedì, novembre 15, 2007
Un nuovo sito di download gratuito e legale di musica: bel catalogo, notevole semplicità. Ma se avete il lettore Mp3 più diffuso non funziona.
Fresco fresco di pubblicazione il mio settimanale pezzo per Apogeo, che racconta del nuovo sito "made in Italy" su cui potete scaricare musica con la benedizione delle case discografiche.
Peccato che vi scordate di scaricarla con un Mac e di ascoltarla con l'iPod.
Che ci sia dietro Bill Gates? ;-)
L'articolo lo leggete qui
Il mio intervento a VISCOM - la "comunicazione a breve raggio" sul Punto Vendita tra il prodotto e il cliente
E cosa succederà ai packaging con l'arrivo di Internet Mobile e una disaffezione alla TV?
Per tutti i lettori che non sono venuti ad assistere al mio brillante ;-) numero a Viscom, ho pensato di condividere qui qualche nota sul mio intervento, magari interessa... giusto qualche appunto, qualche concentrato di pensiero...
Il mio tema è stato quello dell'analisi degli scenari derivanti dalla "comunicazione a breve raggio" sul Punto Vendita (o altro luogo) tra il prodotto / espositore e il cliente. E le conseguenze che potrà avere su quello che sarà il packaging e il material PV nel medio/lungo periodo.
In un mondo in cui stiamo diventando più tecnologici e in cui tra non molto (se calano le tariffe) un gran numero di persone sarà dotato di telefoni o PDA in grado di collegarsi a Internet e di altri protocolli di comunicazione, le opportunità e i rischi per la distribuzione sono potenzialmente enormi.
Uno dei problemi che potrà ad esempio dover affrontare il PV nel caso di un accesso a Internet di tipo mobile, da dentro il negozio, è quello di una libertà per il consumatore di confrontare prodotti e prezzi ed eventualmente, dopo essere stato stimolato da una buona esposizione del prodotto sui nostri scaffali, fare un rapido confronto online e andare a comprare in un altro negozio che abbia prezzi meno cari (e li comunichi online).
Altro problema: se come sappiamo, con la TV non li becco, certi target, come faccio a comunicare pubblicitariamente con loro?
Ad es. per il lancio di un nuovo prodotto, il Permission Marketing ha poco fiato, è fondamentale creare prima awarness attraverso un Interruption Marketing (che non sia uno sfascia**** marketing). Il Permission se permettete ;-) arriva in fase due o tre.
E come faccio fare Interruption? Uno delle strade, credo, sarà beccarli sul PV, con attivazioni, con nuovi strumenti di comunicazione che faranno evolvere gli attuali "materiali POP", con lo sviluppo di packaging sempre più innovativi e con creatività sempre più mirata e strategicamente corretta, il pack come media di se' stesso, per vendersi in assenza o limitazione di supporto mediatico.
(Disclaimer: come sapete, lavoro per una società di packaging... se andate però a vedere quello che ho scritto in tempi non sospetti, questi pensieri li ho in capo da tempo e comunque, al di là che io possa essere di parte, mi pare che questi ragionamenti possano stare in piedi da soli...)
Una prima area di intervento è quella dei Mobile Codes, particolari codici a barre che un cellulare con apposito software può "leggere" come indirizzi Internet ecollegandosi on line a pagine di approfondimento (ne avevo gia' parlato qui, come detto, in tempi non sospetti).
Insomma, col cellulare scatto una foto del pack e automaticamente vado su un minisito che mi informa, che mi attiva una promozione o un concorso... etc etc
Altre aree di potenziale sviluppo, che stanno suscitando un crescente interesse sono quelle della comunicazione del prodotto o del suo espositore / materiale POP attraverso Bluetooth, per trasferire sintetici contenuti multimediali verso il telefonino del visitatore del nostro Punto Vendita, per non parlare poi di quello che ci combineranno con l'RFID e magari il carrello intelligente.
L'impatto della tecnologia sul PV può tradurtsi in un effetto di "Convenience", di praticità per il consumatore - come nel caso del self scanning che fa risparmiare tempo. Può generare un Wow effect, stupendoci, almeno un breve periodo. Ma per essere un fattore strutturale nel rapporto tra commercio e pubblico, deve svolgersi sul fronte della generazione di emozioni.
Insomma, tutto in tema di coniugazione e di contaminazione tra i mestieri tradizionali dello stratega e del creativo che fa "la scatola" e quelli nuovi del tecnologo - uniti per inseguire un visitatore del PV sempre più complicato.
E qui ci sarebbe da fare una analisi di questo cliente sul PV... e da capire quanti diventeranno sempre più distratti, tecnofili e mediafobi, affamati di emozioni di stimoli e di novità.
E capire quanti invece invecchieranno in modo conservatore -restando il pubblico chiave di trutta una serie di prodotti poco emozional, un target poco innovattivo sia sui media (quelli che guardano tanto la TV oggi) sia in termini di prodotti.
Su questi ultimi, è chiaro, forse c'è poco da fare innovazione. C'è però da domandarsi cosa faremo tra qualche anno quando il nostro pubblico sarà tutto passato a cavalcare nelle verdi praterie del cielo...
Più o meno si è trattato di questo, in modo rapido, poi magari uno di questi giorni trasformerò questi appunti in un'articolo un po' più strutturato... che già adesso ho quasi scritto, accidenti come sono andato lungo, mi sono lasciato prendere dall'entusiasmo...
martedì, novembre 13, 2007
Nell'ottica del marketing di nicchia, ecco il kit del paranoico.
Contiene uno specchietto retrovisore da applicare al monitor del computer, inchiostro invisibile per redarre messaggi che il vostro capo non potrà leggere, guanti di gomma per non lasciare impronte quando frugate nelle scrivanie dei colleghi in cerca della prova che stanno effettivamente complottando contro di voi e un prezioso manualetto di 32 pagine.
domenica, novembre 11, 2007
Uff... come raccontarla questa...
Vabbè prendiamola alla lontana, visto che mi fa anche un po' senso;-)
La necessità del marketing di innovare bla bla bla. Di differenziarsi etc etc. Di supportare prodotti attraverso il ricorso ad associazione con emozioni forti ble ble ble.
No, sorry ragazzi non ce la faccio, ve la racconto così com'è.
Frugando sulla rete, ho scoperto il Mom spit, lo "sputo della mamma". Il riferimento è chiaro, quell'orrida pratica della nostra mamma prima dell'invenzione delle salviettine umidificate, per pulirci il viso.
Il prodotto (che è solo ispirato all'originale) è un pulitore universale che non richiede risciacquo, in forma di schiuma. Non disinfetta e non contiene alcool. E come la secrezione salivaria della mamma, è abbastanza mild da poter essere applicato sulla delicata pelle del volto.
Facile da usare elimina polvere e sporco, lacia la pelle idratata e che profuma di buono. ( Gosh).
Molto sta nella svegli a che scegliamo - e la tecnologia ci offre oggi migliaia di soluzioni innovative per alzarci come meglio ci si addice...
per saperne di più e farvi strappare un sorriso, date un'occhiata al mio pezzo settimanale su Apogeo, che trovate qui.